Il 5°Clone



[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Vestland

 

VESTLAND
Fonti canoniche: D&DC, DM#175, DM#181, DM#199, DM#237, GAZ7, JA, KKoA, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, X1, X3, X10, X13.
 
Superficie: 54.535 kmq (poco più piccolo della Croazia odierna).
Popolazione: 203.570 ab. (90,5% umani, 4,2% troll, 4,1% nani, 1,2% altri).
Densità: 3,7 ab./kmq.
 
Cenni storici
La cultura antaliana fra troll, giganti e nani:
Le leggende normanne raccontano che le prime creature a stabilirsi nelle terre che sarebbero divenute il Vestland furono i troll; sebbene la maggior parte di queste creature sia giunta più tardi in questa regione, nelle leggende c’è un fondo di verità. Alcune specie di troll (i troll della terra, i troll della rocce ed i troll giganti), lontanamente imparentate con le più moderne e comuni razze di troll delle radici, sono in effetti da annoverare non solo fra i primi abitanti del Vestland, ma fra le creature più antiche del pianeta. Le loro origini sono ignote (forse collegate ai giganti o a qualche spirito elementale della terra), ma è un fatto che la loro esistenza precede di parecchio l’ascesa delle altre razze.
I primi abitanti documentati del Vestland furono gruppi di nani antichi, che si stanziarono nelle catene montuose delle Terre del Nord, i Makkres e gli Hardanger, attorno al 2500 PI; essi convivevano pacificamente con la cultura gnomica che fioriva in quello stesso periodo nei monti Hardanger. In questi stessi secoli, fra il 2500 ed il 2000 PI, anche i primi umani, pionieri di stirpe azcana provenienti dalla valle del Nithia, nomadi di stirpe neathar provenienti dal nord-ovest e coloni di stirpe antaliana provenienti dal Norwold e dall’Isola dell’Alba, cominciarono ad insediarsi nelle Terre del Nord; poiché i primi due gruppi di insediarono prevalentemente nelle pianure costiere, l’incontro fra queste etnie fu rapido ed il loro mescolamento repentino. Il crogiuolo di queste tre etnie diede vita al popolo thantaliano – il quale, al contrario degli altri Antaliani, aveva la pelle meno chiara ed i capelli scuri –, che sviluppò una propria cultura dell’età del bronzo e costruì villaggi dediti alla pesca ed all’agricoltura.
La razza degli antichi nani, tuttavia, era destinata a perire a causa della pesante contaminazione subita all’epoca della Grande Pioggia di Fuoco; ormai in declino, i suoi membri sarebbero scomparsi definitivamente se l’Immortale Kagyar non fosse intervenuto su di essi, estraendoli dalle comunità nelle quali vivevano e trasformandoli in una nuova, più robusta razza di nani risanati e più resistenti (1800 PI). Kagyar pose la maggior parte delle comunità di questi “nani moderni” nella futura Casa di Roccia, ma fece in modo di piazzarne diverse comunità nelle catene dei Makkres e degli Hardanger, dove i nani avevano vissuto prima della trasformazione. A queste comunità, che diventano il clan dei Modrigswerg, viene assegnata una nuova memoria, secondo la quale anch’essi vivevano in precedenza nelle terre della Casa di Roccia, dalla quale sono emigrati; col passare del tempo, questi nani diventano sempre più isolati dal resto del mondo.
Al volgere del 1700 PI, le Terre del Nord furono teatro di due successive ondate di umanoidi provenienti dal nord. La prima ondata (1710 PI) era composta dai troll delle radici, che, mescolandosi con le più antiche razze di troll della terra, delle rocce e giganti, si stanziarono nelle montagne e nelle colline del Vestland occidentale (soprattutto nella regione di Trollheim). La seconda ondata (1600 PI) comprendeva invece le razze dei giganti (soprattutto giganti delle colline e delle rocce, con minoranze di giganti del gelo e del fuoco); sebbene questi giganti si stanziassero prevalentemente nei monti Makkres ai confini con la Casa di Roccia, alcuni clan si stabilirono nelle regioni dei Makkres confinanti con le Terre del Nord e nei monti Hardanger. Fra questi giganti ven’erano alcuni appartenenti alla cosiddetta razza dei “Grandi Giganti”, una specie di esseri quasi-divini dotati di enormi poteri, discendenti delle razze giganti dell’antichità. Una numerosa tribù di troll, quella della Luna Nera, messa particolarmente alle strette dai giganti e dai suoi affini, emigrò successivamente verso sud, stanziandosi alle pendici degli Hardanger.
I massicci spostamenti di questi gruppi di umanoidi e giganti misero in movimento anche le popolazioni umane della regione. Intere tribù di Antaliani, in fuga dalle devastazioni apportate nel Norwold dalla Grande Orda (1722-11 PI), si riversarono nel Vestland, spingendo ancora più a sud, verso il Soderfjord meridionale, i Thantaliani indigeni di questa regione. Anche alcune tribù di Vantaliani, anch’essi in fuga dal Norwold, si stanziarono in questa zona; esse furono perlopiù assorbite dagli Antaliani, salvo una tribù, quella dei Vatli, che mantenne peculiari caratteristiche culturali. Le culture umane delle Terre del Nord, pur sopravvivendo a quella del Norwold (distrutta dalla Grande Orda), entrarono in una fase di declino e di isolamento; confinati nelle zone costiere, gli Antaliani, i Vantaliani ed i Thantaliani delle Terre del Nord non si incontrarono con i troll ed i giganti. Viceversa, le culture degli gnomi e dei nani coesistevano (perlopiù) pacificamente coi clan di giganti stanziati nelle montagne.
Svariati gruppi di nani provenienti dalla Casa di Roccia si insediarono nei Makkres e nelle Terre del Nord a partire dal 1500 PI, stabilendosi in genere fra gli umani. Venendo a contatto con questi nani e con la loro patria, i Modrigswerg reagirono in modo diverso a seconda del loro clan. Gli umani non riuscirono a capire chiaramente la differenza fra le varie stirpi di nani. Infatti, alcuni clan di Modrigswerg, che si dimostrarono amichevoli con la Casa di Roccia, vennero considerati nativi di quella regione essi stessi, in tutto e per tutto identici agli emigrati dalla patria dei nani; altri clan, che invece si dimostrarono ostili verso la Casa di Roccia, assunsero nell’immaginario degli umani caratteristiche più oscure e malefiche, venendo progressivamente etichettati come Nani Corrotti o Nani Oscuri.
 
Dal  dominio nithiano alla nascita dei Normanni:
Nel 1000 PI l’Impero Nithiano spinse il suo dominio verso nord; dopo aver sottomesso i troll della Luna Nera (1299 PI), gli eserciti nithiani assoggettarono prima i Thantaliani stanziati nel Soderfjord meridionale, poi gli Antaliani delle regioni più a nord. Sebbene gli Antaliani combattessero valorosamente, le tattiche, le armi e la magia superiore dei Nithiani ebbero rapidamente la meglio sulle tribù di guerrieri che abitavano le coste continentali e le isole. A poco a poco tutte le tribù umane vennero sottomesse; bloccate dal mare su un lato e da territori impervi ed ostili, la maggior parte di esse preferirono sottostare ai Nithiani che affrontare la morte. Alcune, tuttavia, riuscirono a sottrarsi alla dominazione nithiana emigrando nelle steppe dell’Ethengar; in particolare, si trattava dei Vatli, l’ultima tribù vantaliana sopravvissuta nella regione, e di una tribù antaliana, i Durran.
I Nithiani non costruirono grosse infrastrutture nelle Terre del Nord, limitandosi a controllarle con la forza ed esportandone schiavi a volontà. Furono soprattutto i Thantaliani, più vicini al cuore dell’Impero Nithiano e sottomessi per primi, a dover sopportare l’umiliazione della servitù; molti di questi robusti guerrieri vennero ridotti in schiavitù ed inviati a lavorare per i loro padroni nelle nuove colonie che i Nithiani stavano fondando in quel periodo; una di queste, situata sulle coste settentrionali della Davania, accolse un gran numero di schiavi thantaliani (che in seguito sarebbero divenuti gli antenati dei Thyatiani moderni).
Per supplire alla sottrazione di manodopera dalle Terre del Nord continentali, i Nithiani importarono numerosi schiavi halfling acquistati dai signori orchi e nani che governavano lo Shaerdon, la terra natale degli Hin. Alcuni halfling furono oggetto di studio da parte dei perversi maghi nithiani, che li sfruttarono per chissà quali esperimenti…
La distruzione dell’Impero Nithiano (500 PI) permise agli Antaliani, abitanti del futuro Vestland, di riprendere il controllo effettivo della loro terra; il drenaggio di risorse umane operato dai Nithiani, tuttavia, fu tale da impedir loro una rapida ripresa.
Mentre gli halfling emigrarono in massa dalle Terre del Nord verso settentrione e gli gnomi venivano sterminati dall’arrivo dei coboldi (490-300 PI), i discendenti degli Antaliani lottarono per sopravvivere alle malattie, alle carestie ed alle guerre, mentre il Mondo Conosciuto vedeva nascere le sue prime civiltà e in oriente si espandeva il grande e potente Impero Alphatiano. Nei cinquecento anni prima della costituzione dell’Impero Thyatiano, sia per effetto dei mutamenti sociali, sia per effetto dell’Incantesimo dell’Oblio lanciato dagli Immortali per cancellare l’esistenza di Nithia financo dalle menti dei mortali, la cultura degli abitanti delle Terre del Nord si diversificò: essi conobbero l’uso del ferro e divennero noti presso le altre civiltà come gli “uomini del nord”, i Normanni. Nella loro lingua, le Terre del Nord assunsero i moderni nomi di Ostland (“terra dell’est”), Vestland (“terra dell’ovest”) e Soderfjord (“fiordi meridionali”).
Nel Vestland, attorno al III sec. PI, si verificarono i primi contatti fra i troll e gli umani: alcune tribù normanne si spinsero verso l’interno e vennero divorate dai troll. Il progressivo recupero demografico degli umani li portò in contrasto anche coi clan di giganti, che cominciarono a sottomettere i normanni, sottoponendoli a saccheggi, angherie e pagamenti di tributi. Per quasi un millennio, i piccoli villaggi e le tribù normanne stanziate prevalentemente nelle fascia costiera del Vestland condussero un’esistenza precaria, strette fra i troll ed i giganti.
 
Dal dominio ostlandese all’età moderna:
L’ascesa dei corsari dell’Ostland peggiorò ulteriormente la situazione dei normanni del Vestland; verso il 400 DI gli Ostlandesi si aggiunsero semplicemente alla lista degli assalitori che angustiavano i Vestlandesi. Tuttavia, poiché questi predoni spesso ingaggiavano scontri anche contro i troll ed i giganti, ed incarnavano l’ideale degli antichi capi guerrieri, talvolta riuscivano a riscuotere il favore degli indigeni.
A partire dal 500 DI, gli Ostlandesi, uniti sotto il regno di Cnute e dei suoi figli, iniziarono una conquista capillare del Vestland. Essi stabilirono insediamenti sulle coste, spingendosi anche all’interno verso la regione di Rhoona e del fiume Vestfjord, e fondarono persino comunità sulle colline, come Landersfjord. A partire da queste basi, gli Ostlandesi consolidarono il loro dominio sulle regioni orientali e si scontrarono con successo contro i troll ed i giganti. I Vestlandesi salutarono questi guerrieri più spesso come protettori che come conquistatori.
Mentre i discendenti di Cnute costruivano in Ostland un forte regno, i figli cadetti della dinastia ricavarono i loro domini nel Vestland, divenendo eroi locali, incoraggiando l’artigianato ed il commercio, costituendo villaggi e proteggendo i locali dai troll, dai giganti e dai predoni ostlandesi.
Sebbene tecnicamente fossero i protettori dei Vestlandesi, i sovrani dell’Ostland considerarono sempre il Vestland come una ricca riserva da saccheggiare per arricchire la dinastia; essi impoverivano la terra senza dare nulla in cambio. Nel 604 DI, Ottar ‘il Giusto’, parlando per tutti gli jarl del Vestland, si rifiutò di pagare l’esoso tributo richiesto da suo cugino, re Finnbogi di Ostland; la ribellione si tramutò in una dura guerra decennale (604-14 DI), che culminò nella battaglia di Bridenfjord, nella quale il Vestland ottenne la definitiva indipendenza sotto l’egida di Ottar, che venne incoronato re.
Da allora, i discendenti di Ottar si sono impegnati per potenziare le infrastrutture del Vestland ed incrementare la colonizzazione delle regioni selvagge. Oggi, il Vestland è una crescente potenza economica del Mondo Conosciuto settentrionale; i suoi contadini, artigiani e pescatori beneficiano degli alti prezzi che le merci vestlandesi riscuotono sui mercati; le sue cittadine stanno crescendo, divenendo rilevanti centri del commercio, e la politica astuta dei suoi re ha attratto numerosi immigrati dall’estero (soprattutto altri nani dalla Casa di Roccia). Nonostante questa facciata rosea, permangono alcune zone d’ombra, come la situazione critica del Trollheim – dove la colonizzazione vestlandese non è riuscita ad avere la meglio contro la ferocia dei troll – e la posizione internazionale del Vestland, incerto alleato degli jarlati del Soderfjord ma attento a non inimicarsi troppo la casata di Cnute, che gode del sostegno del temibile Impero Thyatiano.


Distribuzione della popolazione
Il territorio del Vestland è suddiviso in una serie di feudi, ognuno governato da un jarl e dalla sua famiglia; tutti i feudi giurano fedeltà al re, che risiede a Norrvik, nello Sveamark. Qui sotto sono elencate la superficie, la popolazione (è stata considerata solo quella umana e semi-umana) e la densità di ciascun feudo:
·       Bornbank: superficie 703 kmq; 4.080 ab.; densità 5,8 ab./kmq.
·       Brandholm: superficie 1.450 kmq; 4.060 ab.; densità 2,8 ab./kmq.
·       Falsterholm: superficie 1.196 kmq; 8.370 ab.; densità 7 ab./kmq.
·       Fosterhead: superficie 906 kmq; 8.970 ab.; densità 9,9 ab./kmq.
·       Fynmark: superficie 725 kmq; 5.580 ab.; 7,7 ab./kmq.
·       Grosfold: superficie 1.160 kmq; 7.540 ab.; densità 6,5 ab./kmq.
·       Hallmark: superficie 1.160 kmq; 7.080 ab.; densità 6,1 ab./kmq.
·       Haverhold: superficie 1.378 kmq; 12.820 ab.; densità 9,3 ab./kmq.
·       Hennesdalir: superficie 1.160 kmq; 5.680 ab.; densità 4,9 ab./kmq.
·       Hostmore: superficie 725 kmq; 5.080 ab.; densità 7 ab./kmq.
·       Hrutmark: superficie 856 kmq; 2.650 ab.; densità 3,1 ab./kmq.
·       Jamtfjord: superficie 754 kmq; 3.470 ab.; densità 4,6 ab./kmq.
·       Landersfjord: superficie 1.305 kmq; 11.350 ab.; densità 8,7 ab./kmq.
·       Marsfjord: superficie 1.378 kmq; 13.230 ab.; densità 9,6 ab./kmq.
·       Namahed: superficie 377 kmq; 3.540 ab.; densità 9,4 ab./kmq.
·       Norrland: superficie 457 kmq; 7.040 ab.; densità 15,4 ab./kmq.
·       Ranviki: superficie 798 kmq; 6.700 ab.; densità 8,4 ab./kmq.
·       Rhoona: superficie 1.160 kmq; 10.790 ab.; densità 9,3 ab./kmq.
·       Skaniscost: superficie 986 kmq; 6.410 ab.; densità 6,5 ab./kmq.
·       Sveamark: superficie 1.450 kmq; 26.680 ab.; densità 18,4 ab./kmq.
·       Upland: superficie 1.305 kmq; 7.050 ab.; densità 5,4 ab./kmq.
·       Valgard: superficie 1.059 kmq; 4.020 ab.; densità 3,8 ab./kmq.
·       Verfjord: superficie 711 kmq; 4.120 ab.; densità 5,8 ab./kmq.
Altri 11.690 ab. risiedono nelle terre selvagge, cioè nelle regioni del Vestland sotto a giurisdizione della corona e non ancora concesse in feudo né colonizzate a fondo.
Come le altre Terre del Nord, anche il Vestland è un paese prevalentemente umano. Qui, tuttavia, la cultura normanna, situata in una regione di frontiera, si è mescolata maggiormente con alcuni elementi stranieri, come gli immigrati nani. Il Vestland è diviso molto nettamente in due aree: le zone sottoposte all’autorità di un jarl – piuttosto insediate e relativamente sicure; e le zone sotto la giurisdizione della corona – le vere e proprie terre selvagge, dove solo pochi pionieri ardimentosi si recano.
La stragrande maggioranza della popolazione vive nei feudi, protetta dal’autorità e dalle milizie dei jarl. Le zone attorno ai centri commerciali, lungo le coste, le strade ed i fiumi principali rappresentano le regioni più civilizzate del regno (7,7 ab./kmq); molte meno persone risiedono stabilmente nei boschi e nelle colline (2-4 ab./kmq). Le terre selvagge sono pressoché disabitate (0,3 ab./kmq); i pochi insediamenti stabili si trovano lungo le strade ed i fiumi. Pur essendo un paese che si sta affacciando con difficoltà nella modernità, il Vestland ospita un cospicuo numero di piccole ma fiorenti cittadine, che comprendono una percentuale di abitanti urbani piuttosto alta (20,7%).
·       Umani: Gli umani sono la razza prevalente del Vestland e costituiscono la maggioranza della popolazione sia nelle zone civilizzate che nelle terre selvagge (184.240 ab.). Gli umani del Vestland sono quasi tutti Normanni indigeni (96%), ma nel regno si trovano anche alcuni Normanni immigrati dall’Ostland e dal Soderfjord (2%). Una minoranza piccola ma significativa è rappresentata dagli Ethengariani (1,5%), stanziatisi perlopiù in alcune città di confine come Rhoona, dove hanno propri quartieri, oppure a procacciarsi da vivere come pastori o mercenari. Nelle principali città è possibile trovare anche immigrati thyatiani o heldannesi, ma in quantità risibile (0,5%).
·       Troll: La zona di colline frastagliate e boscose che occupa il Vestland nord-occidentale è nota non a caso come Trollheim, poiché ospita una delle popolazioni più numerose di troll del Mondo Conosciuto (8.630 ab.). In questa popolazione di troll rientrano diverse specie, appartenenti sia al ramo antico di questa razza, sia a quello più moderno. I più numerosi sono i troll delle radici (Monstrum Carnivorus Maximus) (65%), seguiti dai troll selvaggi (Monstrum Imbecillium Rex) (20%); meno numerosi sono invece i grossi troll della terra (12%) ed assai rari i pacifici, possenti e solitari troll delle rocce (3%). A quanto se ne sa, la razza dei troll giganti si è estinta in questa regione svariati secoli fa.
·       Nani: Numerosi sono i nani che abitano il Vestland (8.400 ab.). Una parte di essi (44,8%) è costituita dagli emigrati dalla Casa di Roccia, stabilitisi nelle Terre del Nord in varie epoche storiche; si tratta spesso di artigiani ed individui avventurosi e laboriosi, ma talvolta di gente diseredata e violenta, vista di cattivo occhio dai Normanni delle città e palesemente disprezzata dagli abitanti delle campagne. Spesso i nani vivono in un proprio quartiere (chiamato gemeinschaft) all’interno delle cittadine normanne, una sorta di ghetto, che in certe comunità può giungere a rappresentare persino il 5% della popolazione locale. Altri nani cercano invece di procacciarsi da vivere nelle terre selvagge, come pionieri o avventurieri.
Fatto ignoto agli umani, non tutti i nani sono emigrati dalla Casa di Roccia. Molti (55,2%) appartengono alla stirpe dei Modrigswerg, i cosiddetti Nani Corrotti. Numerosi clan di questi nani vivono nelle Makkres ai confini con la Casa di Roccia e nelle caverne sotto le montagne, dove alcuni hanno costituito persino piccoli potentati (come il Regno di Makkres, appunto). L’esistenza delle roccaforti dei Modrigswerg non è perlopiù nota ai Normanni, oppure, nei rari casi in cui è nota, essi vengono confusi dagli umani col resto dei nani e non riconosciuti come una stirpe a sé stante. Non tutti i clan dei Modrigswerg sono ostili alle altre razze, ma tutti sono isolazionisti e rifuggono dai contatti col mondo esterno.
·       Giganti delle colline: I giganti delle colline formano il gruppo più numeroso dei giganti del Vestland (750 ab.); sono divisi in bande di 20-50 e spesso attaccano senza pietà le comunità della frontiera.
·       Orchi: Alcuni gruppi di orchi gialli della specie Orcus Canis Oriensis (750 ab.), cacciati secoli fa dall’Ethengar, si sono stabiliti a più riprese nel Vestland occidentale. Divisi in piccoli gruppi di scorridori (30-100 individui ciascuno), si spostano di continuo, per non finire uccisi dai Normanni, schiacciati dai giganti o divorati dai troll.
·       Giganti delle rocce: Altra stirpe numerosa di giganti (400 ab.), i giganti delle rocce stanziati nei Makkres sono meno pacifici che altrove; divisi in tribù di 20-40 individui, spesso si alleano coi giganti delle colline, che comandano, per attaccare gli insediamenti umani.
·       Giganti del gelo: Svariati jarl dei giganti del gelo (250 ab.) si contendono il dominio dei Makkres nel Vestland sud-occidentale; ogni jarl controlla 20-30 guerrieri ed è spesso in guerra coi nani, con altri giganti e con i Normanni.
·       Giganti del fuoco: Un gruppo cospicuo di questi giganti (150 ab.) abita alcuni profondi anfratti dei Makkres; sono divisi in gruppi di 10-30 membri e spesso combattono contro le roccaforti sotterranee dei nani.
   

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