Topazio ha scritto:1/2 dei dv + bonus car+ 1d20 contro, un livello incantesimo +bonus della caratteristica principale per castare + 1d20. Mi sembra possa essere buono, ma il fattore fortuna col dado sarà sempre incisivo, giustamente.
Esattamente. Diventa più interattivo per i giocatori e permette di mantenere alta la differenza.
Un mago di 1° livello sarà molto più svantaggiato di uno di 13° contro lo stesso inquisitore.
Che il fattore fortuna permanga è più che giusto, ma sarà più o meno influente a seconda della disparità tra aggressore e inquisitore (in un verso o nell'altro).
No se hai castato fuori dalla influenza di un inquisitore un evocazione, quella rimane, però se non ha consumato il suo potere, un incantesimo a bersaglio può essere riflettuto, anche se il punto di partenza è superiore alla sua influenza
Qui non è ancora chiaro. Ciò significa che ha un'area d'azione ma che se non ha riflettuto qualcosa all'interno della sua area d'azione deve comunque poter riflettere un incantesimo perché il suo potere deve avere comunque effetto?
Ivi servono delle dinamiche precise, dopo di che così si vedrà di lasciar sì che i PG strutturino strategie per contrastarle. O per sapere quanto siano fregati contro le suddette.
Cerco di sintetizzare le domande del post precedente:
- l'area d'azione 9m deve includere o no l'incantatore?
- l'area d'azione di 9m deve includere o no il punto di arrivo da cui l'incantesimo si propaga?
- l'area d'azione di 9m deve includere o no l'area d'effetto?
- o è sufficiente uno o più dei tre criteri precedenti?
Si noti bene: cambia tutto.
Perché se è l'incantatore a dover essere nei 9m basterà che gli stia lontano e che lo bersagli a fatica.
Se invece è il punto di propagazione dell'incantesimo a dover essere nei 9m inquisitoriali l'incantatore potrà stargli vicino ma, una volta capita l'area, proverà a bombardarlo da lontano. Se infine è l'area d'azione significa che basta che nessun incantesimo dovrà finire entro i 9m neanche per lungo raggio d'effetto o sarà ritorto contro il mago.
Se non vale la terza ma basta una delle prime due la strategia per affrontarlo sarà ancora differente.
Infine la regola per cui anche se fosse superiore al suo raggio deve poter comunque riflettere un incantesimo a round. Te la sconsiglio. Per prima cosa perché il suo potere deve avere un limite nel mondo, perlomeno legato alla sua linea di vista o alle sue percezioni.
Per seconda cosa perché rischi di dover risistemare il combattimento a posteriori. Se infatti ti troverai a fine round con l'inquisitore che non ha usato il suo potere contro nessun incantesimo perché erano fuori dell'area e l'ultimo incantatore su cui puntavi, a questo punto, per sicurezza, non lancia incantesimi, rischi di dover rigiocare il turno perché la palla di fuoco del mago che ha agito per primo a questo punto doveva esserne influenzata, il guerriero beccandosela in faccia sarebbe finito a terra e non avrebbe potuto tenere impegnato il golem che, invece che attaccare il guerriero, avrebbe caricato il mago.
Elabora piuttosto un altro effetto negativo alternativo che si manifesti a fine round nel raggio di 9m, come un'esplosione di magia inespressa che colpisca coloro che vi si trovano all'interno.