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[Discussione] ...sul creare il Personaggio

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Messaggioda User69 » gio ago 22, 2013 1:28 pm

In un altra Discussione, io e Blackstorm abbiamo cominciato a scambiare opinioni sul come pianificare la costruzione di un PG.
Siccome eravamo troppo OT per quel Tread, ne ho cominciato un'altro.

Il tema e' piu' o meno questo:
Quando state per cominciare una nuova campagna, come vi comportate? Pensate ad un personaggio specifico facendo "la build" (passatemi il termine) fino al 20° livello, oppure lasciate che le vicende dell'avventura influenzino le vostre scelte?

A mio parere, deve essere la Storia che influenza il Personaggio e non la Build del PG che influenza la Storia.
Molto spesso vedo utenti che chiedono informazioni su come creare il PG piu' potente possibile ottimizzandolo fin nei minimi dettagli e sapendo gia' come sara' ad un dato livello (oggetti magigi compresi..) ancor prima ancora di cominciare a giocare.

Personalmente, se la campagna e' inventata dal GM, preferisco partire con un idea di base semplice e poi svilupparla a seconda di cosa accade al mio PG durante le sue avventure. Ad esempio, in questo momento sto giocando un PG Ladro 7/ Stregone 3 in cui tutti i talenti, le abilita' e il passaggio in una classe o nell'altra, sono stati dettati dalle esperienze vissute e non da una programmazione preventiva.

Per questo nell'altro Tread avevo detto che forse si e' un po' perso il gusto dell'avventura in favore della "pura tecnica di costruzione del PG"

Voi come affrontate la costruzione di un PG quando state per cominciare una Campagna?
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Messaggioda Blackstorm » gio ago 22, 2013 3:13 pm

Ti dico la mia: semplicemente a me piace avere una idea di come sviluppare il personaggio. Gli oggetti magici programmati sono relativi, nel senso che uno suppone di poterli comprare. Però il fatto di avere una progressione in mente non significa necessariamente che non ci sia margine di modifica. E non vuol dire non avere il gusto dell'avventura. Inoltre c'è da contare il fatto che se io ho in mente un tipo di personaggio, per fare al meglio quello che ho in mente magari ho bisogno di una build completa. Un Chierico che ho giocato per anni ha preso dei talenti che sapeva di dover prendere sin dall'inizio, per esempio. Volevo fare l'aruspice, in quanto devoto di tymora, e ci sono arrivato con 9 livelli a sputare sangue. E in mezzo ho dovuto metterci un livello da ranger con la variante di Monte Cook, per poter ottenere il talento che mi serviva in più, altrimenti non sarei mai riuscito a completare la cdp entro il 20...
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda DarkFaust » gio ago 22, 2013 3:45 pm

Io sono per la via di mezzo. In un gioco come Pathfidner, se la campagna non è sbilanciata sull'interpretazione con pochi combattimenti semplici, un minimo di pianificazione del pg ci vuole.

In un contesto low combat posso vagamente capire il personaggio Bardo/monaco con 18 in intelligenza e abilità focalizzata Professione Marinaio.
Magari il giocatore dice che è cresciuto come mozzo in una nave sollazzando i marinai con la sua passione per i bonghi e i giochi di logica matematica, ma poi il master gli fa scoprire a metà campagna che era figlio a insaputa del giocatore che il suo destino era quello di diventare un adepto della perfezione fisica dallo stesso Irori, dopo una serie di complicatissime sottotrame, facendogli guadagnare livelli da monaco. In quel contesto un personaggio del genere è sensato.

In un contesto però più equilibrato tra storia e combat, dura ben poco. Un minimo di pianificazione rivolta al tipo di gioco che si affronta va fatta. Il personaggio di prima sarebbe solo un personaggio morto.

Però se la pianificazione riguarda scelte interpretative forzose o di storia insensate, allora no, sono d'accordo sullo scoraggiarle. Tragico esempio in real life: un oracolo della vita LN che aveva già deciso che ad un certo livello avrebbe avuto un trauma descritto al master in modo particolarmente dettagliato, che l'avrebbe fatto diventare un evocatore di non morti, pur tenendosi i suoi livelli e capacità da oracolo della vita rivolto alle cure. Io quello non l'avrei concesso.
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda Eldrad » ven ago 23, 2013 1:10 am

Ognuno è libero di fare come vuole. Rimangono al bando lo scartavetrare le gonadi al master: "Posso fare questo? Posso fare quest'altro? E quest'altro ancora?" etc., costruire personaggi giocanti che il master non saprebbe gestire e il metagaming.
Incluso anche il paladino che (in)sospettabilmente costruisce il personaggio per i requisiti della guardia nera e - toh guarda - a un certo punto della storia diventa malvaggggio.

Sono contrario alle necessità di pianificazione imposte dai master. Non dovrebbero mai accadere perché:
1)in game: i personaggi tentano di procacciarsi sfide commisurate alle proprie capacità;
2)out game: il master li mette di fronte a sfide mediamente commisurate alle proprie capacità.

Per le necessità di pianificazione date dai prerequisiti devono reggere secondo il profilo del personaggio: precedono ogni necessità regolistica. Se poi "entro il 20°" non riesci a fare altrimenti c'è sempre la possibilità di cambiare (DMG2 o simili alternative ad hoc): non è detto che sia la strada più facile.
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda thondar » ven ago 23, 2013 2:03 pm

La build è un modo di giocare D&D che può piacere o meno ma c'è.
Del resto visti i prerequisiti e simili diventa anche necessaria un pò di pianificazione se si vogliono raggiungere certi risultati. Nulla vieta di fregarsene ma neanche si può condannare chi invece se ne interessa visto che sono le regole stesse a portartici.

Le Classi non sono solo un insieme di capacità ma hanno anche un fattore "ruolistico", ovvero sono legate, pur con una certa libertà, agli eventi che il PG vive, alla sua personalità, etc etc.
Così non fosse non ci sarebbe problema con il programmare la build fin dall'inizio invece può capitare che date certe avventure vissute certe scelte diventino più adatte di altre e quindi migliori dal punto di vista ruolistico.
Siamo di fronte a due esigenze diverse che is scontrano e talvolta ince una talvolta l'altra a seconda delle preferenze delle persone e magari anche delle situazioni (del tipo: se proprio una scelta programmata non ci sta posso cambiare la build o darmi da fare nella storia per giustificarla ad esempio andando a cercare un maestro etc).

Non per niente preferisco affidare alle classi solo la parte meccanica e considerarle un pacchetto di capacità lasciando la parte ruolistica ad altre scelte.
Se mi dite dove trovo la roba di cui parlate è più facile che risponda!

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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda Eldrad » ven ago 23, 2013 8:06 pm

Specifico: non necessariamente io e queste persone che buildano dobbiamo giocare nello stesso gruppo.
Nel mio gioco è prioritario il ruolo alle esigenze di build. Ammetto però che un personaggio possa studiare una "pianificazione" - molto alla lontana - di cosa imparerà nel futuro, e sarebbe anche bello da ruolare.
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda Luskark » gio ago 29, 2013 5:15 pm

User69 ha scritto:A mio parere, deve essere la Storia che influenza il Personaggio e non la Build del PG che influenza la Storia.

Secondo me le due cose devono influenzarsi reciprocamente, anche se questo vale più per la storia che per le build.
Sulla storia è chiaro: il DM deve costruire/modificare la storia in base ai PG ma contemporaneamente i PG devono in caso essere disposti a modificare i propri PG in base alla storia.
Lo stesso vale per le build, anche se in modo differente: nessuno può prevedere fin dall'inizio che cosa sarà il suo personaggio all'interno dell'evoluzione del gruppo (ciascuno ha il suo ruolo, e questo dipenderà da una strategia comune di gruppo che si creerà scontro dopo scontro) e ovviamente influenzerà il tutto anche la campagna (in base a dove si combatte, come sono fatti gli scontri, che cosa si affronta ecc...)
Sarà un po' brutto fare l'ammaliatore in una conquista a castel ravenloft (anche se contemporaneamente il DM non dovrebbe mettere apposta solo non-morti contro un ammaliatore...)
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda Arglist » gio ago 29, 2013 6:12 pm

Luskark ha scritto:
User69 ha scritto:A mio parere, deve essere la Storia che influenza il Personaggio e non la Build del PG che influenza la Storia.


Secondo me le due cose devono influenzarsi reciprocamente, anche se questo vale più per la storia che per le build.
Sulla storia è chiaro: il DM deve costruire/modificare la storia in base ai PG ma contemporaneamente i PG devono in caso essere disposti a modificare i propri PG in base alla storia.
Lo stesso vale per le build, anche se in modo differente: nessuno può prevedere fin dall'inizio che cosa sarà il suo personaggio all'interno dell'evoluzione del gruppo (ciascuno ha il suo ruolo, e questo dipenderà da una strategia comune di gruppo che si creerà scontro dopo scontro) e ovviamente influenzerà il tutto anche la campagna (in base a dove si combatte, come sono fatti gli scontri, che cosa si affronta ecc...)
Sarà un po' brutto fare l'ammaliatore in una conquista a castel ravenloft (anche se contemporaneamente il DM non dovrebbe mettere apposta solo non-morti contro un ammaliatore...)



Totalmente in accordo con il multiquote, ma in completo disaccordo con te. Il Dm, secondo me, deve costruire una storia quanto più veritiera e sensata sulle azioni compiute dai pg, non dai pg stessi. Ogni volta che sento ciò mi viene in mente la fantomatica e assai conosciuta scena di "The Gamer" che fa -"Incontrate un mago per strada. Salve vi fa il mago. Salve rispondete voi. Mi sembra proprio che nel nostro gruppo manchi un mago, unisciti a noi. Con piacere!"

:| :|

Totalmente senza senso. Il pg si dovrebbe sempre evolvere a seconda di quello che fa ( IMHO ), e dovrebbe essere strettamente legato al ruolo. Il livello in Ranger, ad esempio, così come l'hai nominato Black non te lo avrei manco lasciato prendere, ad esempio. Se poi vi son state le valide motivazioni ben venga, ma altrimenti, per quanto mi riguarda, nisba.

La storia non verte sui non-morti solo perchè ci sono 4 chierici. D'altronde la storia moderna non verte sulla pace solo perchè c'è il Papa.
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda Luskark » gio ago 29, 2013 8:20 pm

Arglist ha scritto:Totalmente in accordo con il multiquote, ma in completo disaccordo con te.

Perdona, non compresi questa frase :oops:

Per il resto, forse non ci siamo capiti. Il giocatore e la storia, sia a livello combattivo sia a livello , devono coinfluenzarsi. Se un personaggio si specializza in spade a due mani e il master gli fa trovare solo lance da cavaliere tanto per scassargli i bagoli il giocatore si stufa, se tutti i mostri sono perfettamente selezionati per essere immuni alla build di un personaggio allora il DM sta facendo il dispettoso. Ovvio che non tutti gli scontri saranno fatti per il personaggio e neanche tutti saranno fatti apposta contro, stesso dicasi per le armi. È importante che la storia abbia senso ma è importante anche che i PG si divertano a giocarla, sia nella "trama" sia negli scontri. Se ti fai un personaggio apposito per combattere i non-morti e che pensa di dover distruggere tutti i non-morti e il master lo concede, il master magari penserà di inserire qualche non-morto nella storia (non mi sembra così implausibile), ma visto che il giocatore non è da solo a meno che la campagna non sia orientata su di loro e basta ci saranno anche scontri senza non-morti e quindi il giocatore dovrà in caso rimodellare la sua build se vede che non è abbastanza utile... stesso dicasi al contrario con un illusionista focalizzato, se metti solo non-morti lo distruggi (quindi se il master gli dice di sì magari gli viene incontro con qualche non-non-morto) ma anche il giocatore dovrebbe pensare, se ci sono vari scontri in cui la sua utilità si riduce, a risistemar la build in fieri...
C'entra molto il fatto che il PG non è uno solo e quindi occorre conciliare le esigenze di tutti e che tutti sappiano conciliare le esigenze tra loro.

La storia non verte sui non-morti solo perchè ci sono 4 chierici.

Si pensa che se il master si trova con 4 chierici e li concede farà una storia adatta a chierici (che preveda scene da chierico), così come se concede 4 paladini farà una storia adatta a 4 paladini. Se son 4 bardi presumo aumenterà le parti di dialogo. Se la missione è per maghi la lasceranno a qualcun altro, se non vuoi immetterli in un railroading a marce forzate senza senso, visto che alla fine verrebbe da chiedersi perchè fare una determinata missione se è in totale contrasto con loro (si trovino qualcun altro...)
Non fai una campagna colma di trappole e di scassi dopo aver concesso gruppi senza ladro. Li metterai nella misura giusta (e forse anche un po' meno) ma se sovrabbondi solo per il gusto di farli schiattare la cosa diventa alquanto sadica... mentre se concedi un gruppo di soli ladri forse tenderai anche ad aumentarle.

Nessun giocatore si diverte ad essere il membro inutile del gruppo. Detto questo il giocatore deve fare il possibile per non diventarlo abituandosi a rivedere il personaggio in base agli altri e alla storia.

Ogni volta che sento ciò mi viene in mente la fantomatica e assai conosciuta scena di "The Gamer" che fa -"Incontrate un mago per strada. Salve vi fa il mago. Salve rispondete voi. Mi sembra proprio che nel nostro gruppo manchi un mago, unisciti a noi. Con piacere!"

Mi sembra un esempio poco pertinente. Se hai bisogno di un ladro o uno si mette a imparare la magia o andranno a cercarsene uno in giro...

Bisogna saper conciliare il divertimento dei giocatori con una buona storia visto che se nessuno si diverte la campagna può essere ben strutturata in astratto ma non stai raggiungendo il tuo scopo. Anche con campagne prefatte sarebbe consigliabile saper metter mano per inserire i background dei PG e prepararsi a rimetter mano a tutto (ovviamente con consapevolezza retroattiva per cui ciò che è già accaduto in game non si cambia). È inutile ostinarsi su un disegno strutturato se si vede che si prendono altre strade, io una volta cambiai antagonista vedendo quanta importanza aveva preso un PNG dal punto di vista dei PG e dei giocatori.

Anche solo a senso: te lo vedi un capo di una gilda di ladri che va a proporre di rubare il tesoro di un altro nobile a un gruppo di paladini scintillosi con le armature sbatacchianti? Te lo vedi un nobile che va da un gruppo di barbari pieni di teschi, cicatrici e tatuaggi a proporgli di infiltrarsi tra la nobiltà cittadina, giocare il gioco delle casate, tenere orazioni in pubblico, ingannare tutti quelli che si trovan davanti? O la pensi davvero bene, o vuoi giocare un "my fair barbarian" oppure conviene che cambi campagna...
Il tutto ovviamente se gli hai concesso gruppi specificatamente orientati. Se hai un bardo in gruppo saranno previste scene di dialogo anche se ovviamente potranno non essere il punto focale della campagna...
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Re: [Discussione] ...sul creare il Personaggio

Messaggioda Arglist » gio ago 29, 2013 8:56 pm

Mi sa che ci siam capiti male, sia io che te, dato che stiamo dando entrambi esempi che spero condividiamo di come può mutare una campagna. Così come dico io anche ciò che dici tu è giusto, ed è per questo che risposi così velocemente alla suddetta tua informazione.
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