[simone_pg]

Secondo voi pathfinder è impostato per essere più interpretativo rispetto a d&d 3.5? All`inizio avevo dato per scontato che da questo punto di vista fosse come d&d però poi leggendo alcuni manuali come "classic monsters revised" dove la maggior parte delle pagine sono utilizzate per descrivere la psicologia dei mostri...ho iniziato a pensare che forse pathfinder volesse mettere in risalto di più la parte interpretativa rispetto a d&d. Tra l'altro non esistono manuali del genere in d&d. Cosa ne pensate?

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[Rhyden91]

Dipende tutto sostanzialmente da come si vuol giocare......se al gruppo piace essere il classico powerplay allora non è d&d.

D&D va ruolato....in tutte le versioni,e non dipende dalle regole imposte dai manuali. Alcune cose si riadattano,si aggiustano in base alla vita che si vuol far vivere al nostro personaggio,che non ha molto a che fare con il combattimento spesso.
il nostro master ci ha rotto le balle piu di un anno per costringerci a ruolare...ed effettivamente è tutto li il gioco .

Pathfinder,per come la penso io....ha solo le classi che lasciano spazio all'interpretazione. Un oracolo in gruppo per esempio,non è solo un pg che ha una meldizione nata dal nulla. Ci si puo costruire un mondo di cose intorno a quella strana cosa....che poi influisce su tutta la vita del personaggio.

[Solomon]

PF è interpretativo quanto D&D, nè più nè meno. La tua impressione deriva probabilmente da un paio di fattori. Il primo è che gli scrittori (vs. designer) che lavorano per la Paizo sono mediamente di buona qualità, con punte di eccellenza. Il secondo è che gli articoli sulla ecologia e psicologia delle creature, che in D&D hanno avuto una luuunga tradizione ben prima di Classic Monsters Revised, erano solitamente riservati alle riviste, preferendo lasciare ai manuali contenuti di più immediata utilità. La linea di Pathfinder, nata dall'esperienza della Paizo nel gestire le riviste Dragon e Dungeon, tende a presentare contenuti che sembrerebbero insoliti in un manuale di D&D.

[simone_pg]

Sì però io direi che :
1) un gioco di ruolo è fatto dai manuali più che dalle riviste. Un giocatori si basa di certo sui manuali ed eventualmente legge anche le riviste ma sono un qualcosa in più senza togliere nulla all'alta qualità di queste.

2) E' chiaro che poi l'interpretazione la fa chi gioca...per assurdo io potrei prendere vampiri, costruire un dungeon e fare tutta l'avventura dentro al dungeon semplicemente ammazzando mostri...certo è una follia e farebbe venire i capelli bianchi a qualsiasi giocatore di vampiri però nulla mi impedisce di farlo. Quindi...sì ok che il rapporto interpretazione / combattimenti dipende dal gruppo....però la mia valutazione era su quanto materiale Pathfinder fornisce sull'interpretazione e se questo rispetto a D&D è maggiore, uguale o inferiore. Certo è che se poi includiamo anche le riviste allora dobbiamo fare un altro discorso. Secondo me le riviste restano un qualcosa di secondario in quanto prodotto di nicchia.

Detto questo...mi aggancio ad un esempio fatto nella dicussione che secondo me è perfetto: la maledizione dell'oracolo è un qualcosa di altamente interpretativo visto che la sua origine potenzialmente potrebbe essere qualsiasi cosa e quindi può dare moltissimi spunti sull'evolversi dell'avventura. Se poi consideriamo che si trova nel secondo manuale più conosciuto di Pathfinder...beh io direi che questa cosa dà un grandissimo incentivo all'interpretazione.

Non voglio di certo dire che in D&D non ci siano elementi che favoriscono l'interpretazione ma di certo sono minori. Altro esempio: l'inquisitore che richiama i cacciatori di streghe medievali, l'eidolon del convocatore che a volte può sopravvivere alla morte del suo padrone, lo stregone che adesso prende le magie grazie anche alla stirpe ovvero alla sua discendenza da razze bizzarre: dai draghi ai folletti passando per i demoni...Pathfinder contiene tutti gli elementi interpretativi di D&D migliorati e potenziati per farla breve. E' chiaro che se poi io ho tantissima fantasia posso inventare delle storie incredibili anche giocando in un mondo dove non c'è la magia...però se andiamo a vedere gli spunti forniti da Pathfinder è chairo che quando è stato creato si è puntato molto sull'aggiungere molti elementi che puntano verso l'interpretazione. Questo lo si trova nei manuali base (ho fatto vari esempi), negli adventure path (che sono più interpretativi di quelli di D&D...basti pensare che si arriva a costruirsi un impero) e sui manuali della serie "revised" per cui non esiste un qualcosa di simile in D&D riviste a parte.

[thondar]

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[thondar]

Premesso che la base del gioco è piuttosto simile e quindi non stiamo parlando di differenze eclatanti si può notare delle differenze di impostazione che facilitano la creazione di avventure con una parte narrattiva più accentuata il che a sua volta facilita seppur marginalmente l'interpretazione vera e propria.