[Discussione] Interpretazione di pg vagamente razzista
Inviato: ven gen 24, 2014 8:52 pm
Ciao a tutti,
scrivo per chiedere un'opinione su un'interpretazione di un monaco nano LN in ambientazione Pathfinder Chronicles.
Il personaggio è un giovane nano nato nella Cittadella del Cielo di Janderhoff, ai confini di Varisia. Studia nella biblioteca cittadina (essendo il figlio del bibliotecario), imparando molto sulla cultura nanica e sulle eterne guerre con gli orchi e i goblin, e si forma l'opinione che è meglio un morto in casa che un goblin ancora vivo, come ogni buon nano.
Il giovane è sempre stato un po' "scavezzacollo", tant'è che al raggiungimento della maggiore età scappa di casa per addentrarsi nelle Cinderlands. Lì conosce le tribù Shoanti, con le quali impara a vivere in stile balla coi lupi (viene salvato da morte certa ecc ecc) e prendendo la strada del monaco (diventando quindi LN da un precedente NN o CN). Vivendo con gli Shoanti impara a mal vedere i Cheliaxiti e radicalizza il suo odio verso i goblinoidi, rei di perseguire uno stile di vita portatore di caos e, ovviamente, di aver fatto secoli di guerra ai nani.
Ora, la questione fondamentale: non essendo buono, interpretando la "L" nell'allineamento come conservatorismo (sia della sua identità di nano che di quella acquisita da Shoanti) e intolleranza verso chi non segue i suoi rigidi principi di lealtà, il PG è giustificato nel commetere stragi di goblinoidi ogni volta che se ne presenta l'occasione (donne e bambini inclusi)? Oppure dovrebbe essere LM per mostrare tutta questa crudeltà nei confronti di creature fondamentalmente inermi?
Specifico che questo comportamento viene seguito SOLO nei confronti dei goblinoidi, non verso il resto del mondo.
scrivo per chiedere un'opinione su un'interpretazione di un monaco nano LN in ambientazione Pathfinder Chronicles.
Il personaggio è un giovane nano nato nella Cittadella del Cielo di Janderhoff, ai confini di Varisia. Studia nella biblioteca cittadina (essendo il figlio del bibliotecario), imparando molto sulla cultura nanica e sulle eterne guerre con gli orchi e i goblin, e si forma l'opinione che è meglio un morto in casa che un goblin ancora vivo, come ogni buon nano.
Il giovane è sempre stato un po' "scavezzacollo", tant'è che al raggiungimento della maggiore età scappa di casa per addentrarsi nelle Cinderlands. Lì conosce le tribù Shoanti, con le quali impara a vivere in stile balla coi lupi (viene salvato da morte certa ecc ecc) e prendendo la strada del monaco (diventando quindi LN da un precedente NN o CN). Vivendo con gli Shoanti impara a mal vedere i Cheliaxiti e radicalizza il suo odio verso i goblinoidi, rei di perseguire uno stile di vita portatore di caos e, ovviamente, di aver fatto secoli di guerra ai nani.
Ora, la questione fondamentale: non essendo buono, interpretando la "L" nell'allineamento come conservatorismo (sia della sua identità di nano che di quella acquisita da Shoanti) e intolleranza verso chi non segue i suoi rigidi principi di lealtà, il PG è giustificato nel commetere stragi di goblinoidi ogni volta che se ne presenta l'occasione (donne e bambini inclusi)? Oppure dovrebbe essere LM per mostrare tutta questa crudeltà nei confronti di creature fondamentalmente inermi?
Specifico che questo comportamento viene seguito SOLO nei confronti dei goblinoidi, non verso il resto del mondo.