Luskark ha scritto:Ricordo che però tra le due cose nel pensiero antico e medievale non esiste la differenza che intendiamo noi, specie se si parla di un uomo pubblico/politico... basta dare un'occhiata al De Clementia di Seneca, un imperatore non ha sfera privata, ogni sua azione ha valore pubblico
Attenzione.
I Romani avevano l'istituto della clientela antichissimo e ben preciso e regolato ma le cariche pubbliche non le davano per via clientelare. Se per cariche pubbliche intendiamo anche il sacerdozio ci si entrava per cooptazione le altre per nomina. Almeno in linea di principio.
Poi se quello che Seneca avesse detto fosse vero e accettato da tutti non capisco perché i senatori contemporanei vedessero come fumo negli occhi il fatto che Claudio amministrasse l'impero come suo "privato" patrimonio famigliare amministrato dagli stessi liberti che usava per amministrare i suoi possedimenti.
Perlatro, quando Nerone era ancora sotto ciabatta di Seneca, i liberti sono stati silurati e rimpiazzati con amministratori presi dai ranghi senatori ed equestri.
Cioé quella lì era fuffa.
Demorden ha scritto:È possibile avere qualche informazione in più (rispetto a quanto spieghino in qualunque liceo decente o su wikipedia
) su come funzionasse il maggiorascato, e sull'influenza di tale legislazione sulla presenza di cavalleria errante? (sulla quale qualche nozioncina mi stuzzicherebbe non poco).
Allora la cavalleria errante esiste nella testa dei romanzieri e di qualche storico.
Un cavaliere ha bisogno riparo, cavalli, rendita per allenarsi, mangiare lui il cavallo, i servitori vari, mantenere le armi, un cavaliere può essere tutto quello che vuoi ma non errante.
Se diventa errante come fa a mangiare? La risposta è rubacchia qua e là , attenzione in tutti i posti era vietato, se non avevi l'esenzione apposita, danneggiare o far foraggiare le bestie nel campo di qualcun altro, e non contava un tubo se eri cavaliere o ecclesistico.
Perciò i cavalieri erranti, fino a che la gente non ha avuto bisogno di mercenari erano visti come fumo negli occhi.
I Normanni che han conquistato il sud Italia, l'Inghilterra e l'Irlanda erano montati a cavallo ma erano meno cavalieri degli Equites Celti e Iberi di Cesare sia come etica che come ruolo sociale, erano l'ultimo grido delle invasioni di fine alto medioevo.
Tutti i cavalieri sono stanziali: sia che è gente che è (succedi di rado) è stata promossa sul campo ma veniva da famiglie umili, sia che erano i figli cadetti dei nobili, sia che erano nobili decaduti alla fine diventavano:
Mercenari le città mercanitili Italiane e Anseatiche ma anche Bisanzio e via dicendo li reclutava volentieri,
Esattori\ Guardie di confine questi qui erano nobili piccoli, affamati, incattiviti, i migliori capitani mercenari e poi pirati vengono da questo strato sociale, si vede che risquotere le gabelle. Il padre di Giovanna d'Arco era uno di questi cosi qui. Occhio, in Francia e in Germania erano
davvero cattivi, sarà stato il clima di merda ma quella era gente che per hobby aspettava che la gente andasse alla gogna per scassargli la testa a sassate, in Italia c'erano ma più civili.
Cambio di affiliazione alcuni cavalieri Inglesi, Francesi, Borgognoni erravano giusto il tempo di andare in Spagna, giuravano fedeltà a uno dei re cristiani, fatto ciò se riuscivano a conquistare delle terre o altra roba agli infedeli piantavano le tende lì. Certe città spagnole c'erano quartieri che prima della conquista erano mussulmani o ebraici, dopo, se li prendevano gli Inglesi o Borgognoni, i Francesi preferivano ciucciarsi le terre sano, sano.
L'est Europa colonizzato dai tedeschi va per la tangente, nel senso che questi si erano fatti un paio di conti e avevano visto che potevano fare gli imprenditori, poi però han tirato troppo la corda e si sono beccati una serie di rivolte che erano nel contempo:
protoluddiste, religiose, sociali e protonazionalistiche.