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[GdR] Consigli ed idee su sviluppo BG

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Re: [GdR] Consigli ed idee su sviluppo BG

Messaggioda Ash » gio ott 14, 2010 11:10 am

Dopo una breve pausa ho buttato giù una prima stesura dal bg... non è un granchè, ma è un inizio.
L'ho scritta di getto dopo aver riletto tutti i vostri consigli, quindi sono consapevole che l'italiano non è dei migliori, ma sentitevi liberi di farmi notare errori linguistici ;)

Scrivendo di getto non sono riuscito ad infilarci una descrizione del carattere aspro e privo di tatto, accetto cosigli su come/dove infilarcela :D

Passando al sodo, ecco qua la bozza:


Zerth

La storia fino ad ora...
Il mio nome è Zerth. Sono nato e crasciuto in una piccola comunità di Githzerai poco distante dalla Contea di Dordrey. Ho molti bei ricordi della mia infanzia... sono l'unica cosa bella che mi rimane di quel posto. Da piccolo non facevo caso alle delegazioni di umani che periodicamente venivano a richiedere tributi alla nostra comunità, nonostante noi ci soffimo stabiliti al di fuori dei confini della Contea. Per me erano semplici visitatori. Crescendo cominciai a rendermi conto della situazione... cominciai ad odiare gli umani di Dordrey, e non ne facevo segreto, ma quello che gli altri non sapevano era che provavo una rabbia ancora maggiore verso il mio stesso popolo, che pur di mantenere quello stato di quiete non si ribellava ai soprusi degli umani. Decisi quindi di evitare qualsiasi contatto con le delegazioni che periodicamente facevano il loro ingresso nella nostra comunità. Mi dedicai alla mia famiglia, a mio fratello minore. In realtà la decisione non fu mia, furono i capi della nostra comunità a "consigliarmi" di evitare qualsiasi contatto con la gente proveniente da Dordrey per via del mio carattere brusco e per come la pensavo sugli umani, ma in fondo la cosa mi stava bene. Gli anni passarono, a la mia rabbia nei confronti del servilismo della mia gente crebbe... come poteva un popolo come il nostro chinare il capo di fronte a quell'evidente sopruso? Eppure sembrava fossi l'unico a pensarla così.
Un giorno, mantre il mio fratello minore stava giocando, andò ad urtare uno dei membri della delegazione di Dordrey che era ferma in strada. Prima ancora che potesse scusarsi l'umano lo calciò violentemente al volto. Io ero lì vicino, intento a tagliare la legna, e prima ancora che potesse assestare un secondo calcio gli fui addosso. Avevo in mano l'accetta e non mi feci scrupoli a mirare alla sua gamba. Come aveva osato colpire un bambino? Mio fratello per di più! Non avevo dubbi. Doveva pagare per quello che aveva fatto. Gli tranciai la gamba di netto... non avrebbe avuto mai più l'opportunità di calciare un'altra anima innocente. Mi sembrò, in quel momento, la punizione più adatta.
Le ripercussioni del mio gesto furono catastrofiche a dir poco. La mia stessa gente si rivoltò contro di me. Erano pronti a fare finta di non aver visto l'umano calciare mio fratello in volto piuttosto che inimicarsi la Contea!!! Fui accusato di aver aggredito senza motivo un umano, gli unici pronti a difendermi furono i membri della mia famiglia, ma a nulla valsero i loro sforzi contro la maggioranza schiacciante del resto della popolazione.
Fu decretato il mio esilio. Fui allontanato dalla mia patria con il divieto di tornare mai più.
Fu così, con la tristezza per dover abbandonare la mia famiglia ed il rancore verso il mio popolo, che cominciò il mio pellegrinaggio.
Durante i miei viaggi mi imbattei in una persona che avrebbe cambiato la mia vita: il mio futuro maestro Luxus Cobb.
Luxus Cobb faceva, e ancora fa, parte di un antico ordine monastico del quale sarei entrato a far parte, di lì a poco, come allievo, anche io.
Luxus era una persona incredibilmente tranquilla, non perdeva mai la calma e non saltava mai alle conclusioni. Lo ammiravo moltissimo per questo. Non avevo mai conosciuto una persona del genere, fu lui a farmi ricredere sugli umani. Fin dal nostro primo incontro capì subito che nonostante i miei sforzi, avevo delle difficoltà a controllare le mie emozioni negative e le mie paure. Mi chiese, successivamente, se fossi stato interessato a diventare suo allievo. Mi avrebbe così insegnato a calmare le mie emozioni, a dominarle.
Accettai l'offerta di Cobb, e fui condotto al monastero, dove cominciai a studiare l'arte della meditazione, della filosofia e, contemporaneamente, l'arte della spada. Fino a quel momento ignoravo che il mio maestro fosse anche un guerriero formidabile, l'avevo sempre visto solo come un filosofo e mai come un guerriero.
Il mio addestramento procedeva nel migliore dei modi, anche se devo ammette che facevo più progressi nel combattimento che non nella meditazione. Nonostante ciò Luxus continuava ad incoraggiarmi e ad istruirmi, dicendo che non bisognava avere fretta in questo genere di cose.
Venne il giorno in cui avrei dovuto affrontare la prova per passare da allievo a membro effettivo dell'ordine. Non vi racconterò della prova, ma mi limiterò a dirvi che fallii e ferii un altro allievo. Ancora una volta furono le emozioni a tradirmi, ed ancora una volta fui allontanato da quella che consideravo la mia casa. Questa volta, però, la colpa fu solo mia. Durante il duello con un altro allievo, messo alle strette, non fui in grado di dominare le mie emozioni e riaffiorarono tutto l'odio ed il rancore che avevo tenuto sopito da quando ero stato esiliato. Scoprii in me stesso una crudeltà ed una cattiveria che non sapevo di avere.
Prima di lasciare il monastero chiesi consiglio al mio maestro: esisteva una possibilità di tornare a far parte dell'ordine?
Luxus mi consigliò di apprendere nuovi metodi di meditazione, di ampliare le mie conoscenze. Mi disse che avevo bisogno di completare il mio addestramento per quanto riguardava la meditazione, che a quanto pare non ero ancora pronto e che si sentiva in colpa per avermi fatto affrontare la prova prematuramente. Avrebbe voluto accompagnarmi nel prosieguo del mio addestramento, ma mi spiegò, con rammarico, che non era più possibile.
Mi parlò poi di una leggenda: narrava del fondatore dell'ordine e di come fosse custode di una pergamena molto speciale, il "Sutra della Tranquillità", che portava la pace nel cuore di coloro che ne apprendevano i segreti, e di come questa pergamena fosse andata perduta durante una guerra che aveva distrutto il primo ed originale monastero dell'ordine.
Decisi allora che avrei trovato il Sutra e sarei tornato a far parte dell'ordine, avrei reso il maestro Luxus Cobb fiero di me, e soprattutto avrei raggiunto la calma e la tranquillità delle emozioni che tanto anelavo.
See this? This... is my boomstick!
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