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[GDR] Roleplaying contro la dura realtà

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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda VoivodeUgo » lun feb 07, 2011 6:25 pm

perfettamente in linea cn DAN


Mica tanto... Dan ha detto che è difficile giocare quel pg in un party normale... E che quindi il dm deve fare un lavoro ad hoc per tenerlo legato ad esso... E che quindi il meglio è giocare su un party di persone con gli stessi malus... Cioè ciò che ho detto io... Tu hai detto che può giocare in mezzo a PP perchè continui a creare scappatoie fuori dalle regole e che forse non sempre reggono solo allo scopo di non renderlo inutile...

Cmq devi ancora risp anche all'altro mio... ;)
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda Sidaf » lun set 05, 2011 5:50 pm

Ho letto le prime pagine della discussione, è vero che ci sono PG mal costruiti, purtroppo il regolamento di D&D 3.5 penalizza molto i multiclasse e di solito conviene scegliere una classe e salire solo con quella, questo è un peccato :( perchè restringe la varietà dei personaggi (personaggi decenti).
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda xarabas » mer set 07, 2011 10:55 am

Sidaf ha scritto:Ho letto le prime pagine della discussione, è vero che ci sono PG mal costruiti, purtroppo il regolamento di D&D 3.5 penalizza molto i multiclasse e di solito conviene scegliere una classe e salire solo con quella, questo è un peccato :( perchè restringe la varietà dei personaggi (personaggi decenti).


in realtà invece i multiclasse, se fatti bene, sono quasi sempre superiori alle classi singole, tanto che in pathfinder si è cercato di smorzare questa tendenza al multiclassaggio.

naturalment eil discorso cambia, soprattutto per gli incantatori, che devono evitare di perdere livelli di incanteismi per esser eottimizzati.
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda Querion » mer set 14, 2011 4:55 pm

Inoltre parliamo di personaggi "reali" che hanno una serie di vicende alle spalle e spesso in solitario.
A quel punto un Elmister con livelli da ladro non è qualcosa di sbagliato o un Driz'zt che usa il livello da barbaro per salvarsi è una manna dal cielo.

In realtà sono i personaggi che solitamente si fanno monoclassi o con classi di prestigio che aumentano i poteri di quella.
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda Nemesi01 » ven ott 14, 2011 2:35 pm

Forse son arrivato tardi, ma non ho capito di cosa state parlando... o meglio, l ho capito, ma non ho capito il senso... voglio dire che secondo me qualcuno stà sbagliando approccio... idem sul topic del Legale/Caotico...

Imho, ovviamente, è assolutamente sbagliato dare una definizione di classe ai pg... ovvero le classi son da utilizzare esclusivamente offgame, per stabilire alcuni aspetti del pg... non esiste che un pg si presenti: Salve a tutti, io son Thorgar, guerriero di 4°, barbaro di 3°, ecc ecc... le classi son una solo una cosa da tenere in considerazione offgame , per stabilire in cosa è più o meno abile un personaggio. ora, se Elminster ha determinate classi, che a qualcuno sembran li "ad minchiam", è solo perchè la sua esperienza lo ha portato a imparare determinate cose, e chissenefrega se anche il bardo goblin potrebbe scaracassarlo... un pg tipo Elminster, è molto più realistico e sensato di molti altri... per intenderci, da master, nelle mie avventure concedo livelli ai pg con certe limitazioni, ad esempio se il ladro di turno mi accumula exp necessaria per il passaggiodi livello, ma non l ho mai visto una volta scassinare una serratura, nascondersi per attaccar furtivamente, ecc, e questo pg attacca corpo a corpo frontalmente ogni volta che può, gli nego la possibilità di prender un altro livello da ladro... perchè non avrebbe senso... tornando sopra, se Elminster, o chichessia, ha un bg dove giustifica certi livelli, perchè no?? e ancora, se il mio nano guerriero 12°/tormento dei demoni 8°/devastatoresuppadiavoli 54° decide di abbandonare l arte della guerra e darsi alla vita casta e pura, può diventare tranquillamente: prete di paese 1°

spero di esser stato chiaro, perchè negli ultimi anni ho visto cose obrobriose, che ammazzano la natura del gdr stesso...
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda thondar » ven ott 14, 2011 6:08 pm

da master, nelle mie avventure concedo livelli ai pg con certe limitazioni, ad esempio se il ladro di turno mi accumula exp necessaria per il passaggiodi livello, ma non l ho mai visto una volta scassinare una serratura, nascondersi per attaccar furtivamente, ecc, e questo pg attacca corpo a corpo frontalmente ogni volta che può, gli nego la possibilità di prender un altro livello da ladro

bè, diciamo che se Elminster avesse fatto azioni che giustifichino solo quei livelli sarebbe un discorso ma nella pratica che ciò accada lo vedo molto difficile perché alla fine le cose che tutte le classi fanno sono relativamente simili. Possibile che il tuo ladro non abbia fatto nulla da ladro? Nessun attacco furtivo? basta fiancheggiare...
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda Nemesi01 » sab ott 15, 2011 11:15 am

era un esempio, il primo che mi è venuto in mente... un altro che mi è capitato è stato un paladino legale-buono che faceva solo i suoi interessi, inoltrenell avventura doveva aiutare gli altri pg visto che lui aveva le risorse per eliminare la minaccia, invece ha consegnato il covo dei pg in mano ai nemici... bhè... un paladino così come lo limiti? certamente concedergli altri livelli da paladino è insensato... altro che mi è capitato: il bardo della situazione riesce a farsi eleggere sindaco del paese, caso vuole che il suo strumento preferito venga rubato per ricattarlo, il giocatore decide decide di mollare l arte del canto e della musica,e fregarsene dello strumento rubato, dedicandosi totalmente alla gestione economica/legale del paese, tramando inoltre alle spalle dei potenti confinanti; avrebbe avuto senso, secondo te, concedergli ulteriori classi da bardo? (il giocatore ha accolto entusastia questa modifica sui livellamenti e ha cambiato classe...)

ho almeno altri 3 esempi che mi son capitati coi miei compagni di gioco, ed è sempre stato un successone, perchè si evitano classi "ad minchiam" e i pg, per un certo verso, se le devon guadagnare le classi... questo, imho, è un sistema più creativo, coerente, efficace (evita PP indesiderati), realistico... poi ovvio che ognuno ha le sue preferenze...

ps: spesso utilizziamo questo sistema anche sulle abilità, ad esempio non esiste che un pg abbia 9 gradi di nuotare o scalare se in vita sua mai ha praticato queste cose... vi garantisco che escon pg più specializzati, più efficaci, e come sopra, più coerenti... e non è vero che si avrà un pg pippa
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda khaleb » sab ott 15, 2011 11:49 am

Più efficaci, palesemente no; più coerenti, ne sono fortemente in dubbio, in particolare sulla questione delle abilità; non si ruola ogni singolo istante della vita del pg, e non si puo' dare per scontato che certe cose non avvengano nei momenti non giocati attivamente.

Riguardo le classi... beh, è discutibile; sono casi oggettivamente rari, anche a me è capitato il ranger che giocava tutto fuorchè la sua classe, ma il problema in quel caso è a monte: si tratta di giocatori che prendono una classe per le caratteristiche e non perchè corrisponda al personaggio che hanno in mente. In quel caso, proibire l'avanzamento in quella classe è un inutile palliativo, perchè se un giocatore non ha intenzione di ruolare una determinata cosa, l'unico risultato sarà "menomare" il pg (giacchè multiclassare è un'opzione potente, ma se fatta con criterio).
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda thondar » sab ott 15, 2011 2:20 pm

un altro che mi è capitato è stato un paladino legale-buono che faceva solo i suoi interessi, inoltrenell avventura doveva aiutare gli altri pg visto che lui aveva le risorse per eliminare la minaccia, invece ha consegnato il covo dei pg in mano ai nemici... bhè... un paladino così come lo limiti? certamente concedergli altri livelli da paladino è insensato

come lo limito è un altro problema ma per quanto giocasse male/malino (non so) il suo codice se è rimasto paladino (ovvero se non gli hai tolto la classe) avrà sicuramente giocato da paladino.

il bardo della situazione riesce a farsi eleggere sindaco del paese, caso vuole che il suo strumento preferito venga rubato per ricattarlo, il giocatore decide decide di mollare l arte del canto e della musica,e fregarsene dello strumento rubato, dedicandosi totalmente alla gestione economica/legale del paese, tramando inoltre alle spalle dei potenti confinanti; avrebbe avuto senso, secondo te, concedergli ulteriori classi da bardo?

e che gli hai dato classi da amministratore? Qui immagino che avrai applicato regole tue quindi non so che dirti. Questo PG in gioco forse non avrà fatto nulla da bardo (e nulla da guerriero/ladro etc) ma si ipotizza che si sia allenato fuori gioco

è sempre stato un successone, perchè si evitano classi "ad minchiam" e i pg, per un certo verso, se le devon guadagnare le classi... questo, imho, è un sistema più creativo, coerente, efficace (evita PP indesiderati), realistico

se è un successone vorrà dire che ai tuoi giocatori va bene prendere un'altra classe, ma allora non c'era bisogno della regola. Il problema del sistema è quello che ho detto prima: nella pratica sicuramente i PG avranno usato le loro abilità di classe, fosse solo il BaB ed i TS (e sicuramente non hanno usato abilità di una classe che non hanno :))
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Re: [GDR] Roleplaying contro la dura realtà

Messaggioda Sidaf » sab ott 15, 2011 6:57 pm

xarabas ha scritto: ... i multiclasse, sono quasi sempre superiori alle classi singole, ...
naturalment eil discorso cambia, soprattutto per gli incantatori, che devono evitare di perdere livelli di incanteismi per essere ottimizzati.


Infatti secondo me gli incantatori sono quelli a cui non conviene biclassare altrimenti perdono livelli di incantesimi.

Poi dipende cosa si intende per blicalssare: per esempio un mago 18°/ladro 2° è un personaggio che può sparare magie di nono livello mentre un mago 10°/ladro 10° è un personaggio che può sparare magie di quinto livello; a mio parere il primo è superiore al secondo.

Se si biclassa prendendo solo 1 o 2 livelli di una classe e tutto il resto in un'altra è un conto, se invece si biclassa mantenendo le 2 classi a livelli simili invece risulta un personaggio meno forte.
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