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[GDR] Il prescelto inconsapevole

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[GDR] Il prescelto inconsapevole

Messaggioda Rage_du_peuple » mer nov 21, 2012 11:55 am

Apro qui la discussione relativa al personaggio che vorrei creare, per cui sto chiedendo lumi nella sezione 3.5.
Come dicevo di là, ero partito dall'idea di creare una sorta di versione fantasy di Darth Vader e/o del Dottor Doom, perché mi affascina la teoria dell'uomo intrappolato in una corazza. Purtroppo a livello di meccaniche mi riesce molto difficile tirar fuori qualcosa di concreto perché l'unica cosa che si avvicina a quel concetto è la CdP dell'Adepto della Stella Verde, che però sega le gambe alle capacità del PG.

Quindi penso che ripiegherò su qualcosa di diverso.
Ora, elenco in modo sommario come vorrei che fosse il PG: si tratterà di un umano, a occhio direi proprio LM, in età relativamente avanzata (tendente alla quarantina). Personalità altezzosa e arrogante, molto sicuro di sé, il tipo convinto di poter affrontare qualunque sfida da solo, insomma.
La sua specialità è la manipolazione dell'energia, quindi si tratterà fondamentalmente di un blaster, ma vorrei che fosse anche in grado di agire con sottigliezza e ripiegare sulle skill sociali, come probabilmente già saprete, il Dr Doom è sia spaventosamente potente in combattimento quanto subdolo e calcolatore nella pianificazione, oltre ad essere capace di manipolare le persone con una certa abilità. Quindi risulterà essere una sorta di diavolo, insomma.

Avevo quindi pensato: Warlock/Ur Priest/Eldritch Disciple.

E vado a spiegarmi: è possibile, fattibile da role, che questo individuo possa essere involontariamente mosso da una qualche forza più grande di lui? Per esempio una divinità morta (ma non troppo), giocando nei Forgotten Realms, tipo Amaunator o Myrkul. L'idea è che apprenda l'arte dell'Ur Priest ma che NON sappia che il suo mentore è un Ur Priest, considerando la disciplina che apprende una sorta di "deriva" divina dell'arte oscura dei Warlock, e da lì, in modo quasi naturale, progredisca come Eldritch Disciple sviluppando sia l'arte arcana del Warlock che quella divina dell'Ur Priest.
Chiaramente ciò che per lui è naturale è dettato da un volere superiore, e qui starebbe l'inghippo: che avanzando di livello acquisisca mano a mano la consapevolezza che qualcuno o qualcosa lo sta manovrando, un qualcosa a cui i suoi poteri sono legati indissolubilmente. Una situazione intollerabile per un individuo col suo carattere, ma con cui è costretto a convivere per non sacrificare parte del proprio potere -almeno inizialmente, visto che l'Ur Priest non ha bisogno che il potere gli venga garantito, ovviamente- .

Questo a grandi linee, se un vostro giocatore impostasse così il role cosa ne pensereste?
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Re: [GDR] Il prescelto inconsapevole

Messaggioda Kalvalastir » mer nov 21, 2012 3:19 pm

Me lo lavorerei per bene :devil:

Scherzi a parte, il Warlock nasce proprio come classe "manovrata" da un'entità esterna, solitamente un demone/diavolo con cui ha stretto un patto. Ed è facile immaginare quanto un patto con un demone o un diavolo possano diventare pericolosi...

Puoi partire proprio da questo patto, tratteggiare bene l'entità maligna a livello di obiettivi e personalità, sottolineando come abbia una volontà occulta manipolatrice di cui il PG non è finora consapevole e poi lasciar fare al DM il resto.

Io come DM accetterei di buon grado un BG del genere, se ben tratteggiato, anche perché mi aprirebbe la strada ad un sacco di opportunità carine a livello di trama. Poi sulle CdP ci si mette d'accordo, salvo stravolgimenti di trama e/o carattere del PG (che possono sempre succedere in corso di campagna)
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Re: [GDR] Il prescelto inconsapevole

Messaggioda Rage_du_peuple » mer nov 21, 2012 6:02 pm

Indicativamente, pensavo di impostare la cosa in questo modo: il personaggio è discendente di una famiglia aristocratica caduta in disgrazia da varie generazioni, le cui radici risalgono fino all'impero Netherese (cosa che mi darebbe un eventuale appiglio per Amaunator, tra l'altro).
Lui di per sé non è tipo da farsi imbrigliare in un patto faustiano, sia perché non è compatibile con l'idea di farsi incatenare (troppo orgoglioso/arrogante/egocentrico), sia perché a livello di meccaniche avrà Sag e Car alte. Quindi non è lui ad aver stretto questo patto, ma un suo antenato netherese. Uno degli effetti collaterali del patto può essere che di generazione in generazione, il potere concesso a questo antenato si trasmetta sempre più fievolmente, cosa che giustificherebbe come mai un personaggio di quasi 40 anni abbia così pochi livelli (si inizia tra l'1 e il 4, ancora non so).
E cosa che darebbe anche la spinta al personaggio per darsi una mossa e cercare un mentore: incapperà così nell'Ur Priest/Imperatore dei Sith, che lo inizierà in nuovi poteri oscuri. Pur comprendendo che le energie che maneggia sono diverse (invocazioni e magie divine), gli ci vorrà del tempo per capire la fonte dietro tutto ciò, e ancora più tempo per capire che qualcuno o qualcosa lo sta manovrando.

Il patto in questione lo lascio molto a grandi linee, in modo che il DM possa inserirci il suo, non temo le sfide e se sgarro almeno può insaponarmi per bene, come è giusto che sia. L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso, avendo anch'io fatto il DM, è l'idea di tirare in gioco grandi potenze e divinità, cosa che da sempre è più o meno rischiosa.
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Re: [GDR] Il prescelto inconsapevole

Messaggioda Kalvalastir » mer nov 21, 2012 6:14 pm

Probabilmente è anche questione di stili di masterizzazione, ma io per esempio sono abituato controllare il 100% di ciò che riguarda le CdP all'interno di un'ambientazione.

Pertanto questa parte qua, personalmente, mi creerebbe più problemi che altro:

Rage_du_peuple ha scritto:E cosa che darebbe anche la spinta al personaggio per darsi una mossa e cercare un mentore: incapperà così nell'Ur Priest/Imperatore dei Sith, che lo inizierà in nuovi poteri oscuri. Pur comprendendo che le energie che maneggia sono diverse (invocazioni e magie divine), gli ci vorrà del tempo per capire la fonte dietro tutto ciò, e ancora più tempo per capire che qualcuno o qualcosa lo sta manovrando.


Magari il tuo DM accetta di buon grado lo spunto, quindi non prenderla come una critica assoluta.

Riguardo al patto: il fatto che sia egocentrico, orgoglioso ed arrogante, potrebbe facilmente portarlo a credere di essere stato lui ad ingabbiare l'entità sovrannaturale, non trovi?
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Re: [GDR] Il prescelto inconsapevole

Messaggioda Rage_du_peuple » mer nov 21, 2012 6:37 pm

Sull'Ur Priest nei Reami ne dovrò effettivamente parlare, purtroppo la descrizione della CdP è lasciata piuttosto vaga: da un lato a me sembra quasi impossibile che un Ur Priest possa sopravvivere nei Reami senza essere fatto a pezzi seduta stante, vista l'aria che tira quando si entra nel campo delle divinità; dall'altro pare che da ambientazione degli Ur fossero coinvolti in una delle resurrezioni di Bhaal, quindi potrebbe essere fattibile (e compatibile col PG, anche se Bhaal è un po' ridondante).
Senza contare che non ho mai concepito il requisito di avere un mentore Ur, non lo trovo appropriato: ci sta per classi come il Raumathari Battlemage, che fanno riferimento a conoscenze antiche e perdute da tempo, ma nel caso degli Ur Priest viene da chiedersi chi fosse il primo, l'Ur-Alpha, o l'Ur-Regina che depone le uova.
Chiaramente in merito accetto qualunque considerazione pro o contro la CdP, perché dell'ambientazione ne so qualcosa ma molto meno di quanto dovrei credo.

Riguardo al patto: è una cosa a cui ho pensato, ma viene da chiedermi prima di tutto perché un'entità demoniaca si debba interessare di un comune mortale, sempre nell'ottica dei Reami-Piano materiale e non (per dire) della Guerra del Sangue in qualcuno dei Piani inferiori, dove ogni anima possibile viene reclutata. Inoltre, questo farebbe venir meno il fatto che a manipolare il PG c'è un potere occulto: perché alla prima occasione il PG capirebbe che a manipolarlo è la stessa entità con cui ha stretto il patto. Se invece si fa datare la cosa a qualche secolo prima, è possibilissimo che il personaggio non sappia nemmeno dell'esistenza di questo patto e sia convinto che i propri poteri siano farina del suo sacco. Questa sì che sarebbe una burla.
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