Posso dare un contributo al topic che per me fu leggenda!
Arrivai troppo tardi, il mio primo post risale al luglio 2008 e quindi finii per non entrarvi.
Martin non credo abbia cambiato molto. Dopo tutto a Westeros son tutti antipatici e nel continente a fianco lo sono ancora di più. Gli unici che riescono a stare in piedi con onore lo fanno soprattutto perché sono legali (tipo Brienne o Jon Snow), più che perché sono buoni.
I dibattiti di allineamento non coinvolgono i buoni, perché le conversazioni tra Tyrion e Cersei sono più vicine ad un "ma se fai questo sei malvagio, sei bastardo, sei crudele, devi cercarti il Libro delle Fosche Tenebre, finisci direttamente nell'abisso o ti promuovono arcidemone per direttissima?"
Piccola parentesi personale:
Per me il passaggio più deleterio fu Star Wars Episodio III - La vendetta dei sith.
Nel 2005 mezzo gruppo mi disse che voleva fare il malvagio perché in quel film il male vinceva.
E tanto bastava.
Invece sono interessato a provare a rientrare nel dibattito.
Così un elemento di differenza ci sarà di sicuro: io!
Ci sono varie componenti di cui bisogna tener conto.
- il sonno in generale
- la morale imperante
- la differenza di potenza
- la pericolosità
- il razzismo ambientativo
- le soluzioni alternative
Il sonno in generale.
Il titolo parla di orchi addormentati magicamente. Esiste una percezione generale su ammaliamenti ed illusioni per cui sarebbero intrinsecamente malvagi. Basta leggere un po' di Harry Potter, in cui tra gli incantesimi che prevedono l'ergastolo esiste proprio Dominare persone. In D&D non è propriamente così, e il descrittore male fu messo un po' a caso.
Quindi rispetto all'averli trovati addormentati è più o meno maligno l'attaccarli?
In parte è più subdolo perché il rischio era più alto. Avrebbero potuto svegliarsi da un momento all'altro.
Ma dall'altra il mago si sentirebbe offeso per primo. Ha lanciato l'incantesimo perché potessero essere sconfitti, e si chiederà come mai bombardarli di palle di fuoco ardendoli vivi fosse cosa più buona e giusta.
Potrei dire che Eurialo e Niso, che fanno strage nel sonno degli avversari penetrando nel campo nemico, sono celebrati da Virgilio come eroi.
Ma potrei dire che la legge romana prevedeva la pena di morte per chi penetrava nella casa degli altri di notte, proprio perché la notte si è indifesi, ed attaccare quando si è indifesi è cosa assai più vigliacca!
E in parte sarebbe stato più subdolo colpirli finché si erano addormentati da soli. Se sono stati addormentati magicamente la situazione ha previsto un combattimento, ma se si fossero addormentati da soli sarebbe stato trarre profitto da una situazione di loro tranquillità...
La morale imperante.
Come dissi Virgilio esalterebbe forse il PG per la sua impresa. E potrei provare a ragionare su una morale aristotelica o sulle virtù medievali per definire delle differenze di morale tutt'altro che indifferenti che condizionano i personaggi.
Ma in questo caso il problema si chiama: Libro delle Imprese Eroiche.
Quel testo piglia una parodia di morale pseudo-cristianeggiante buonista al massimo per cercare di applicarla ad un mondo in cui non funziona. I paladini (paladini!) di Carlo Magno nei romanzi cavallereschi quando sconfiggono un nemico gli chiedono se preferisce sottomettersi o perdere la testa. Se rifiutano di andare prigionieri perdon la crapa dal collo in su seduta stante!
Ma credo che in parte siano gli inconvenienti del mestiere. Un giocatore vuole beccarsi i vantaggi di quel manuale? Se ne becca anche la morale, per quanto insensata sia col mondo in cui vive.
La differenza di potenza.
Quanto forti erano gli orchi rispetto al personaggio? Perché se lui era di 15° e loro erano combattenti di 1° che avrebbe potuto affrontare con un ago di pino non è esattamente la stessa cosa. Oppure potevano essere un'effettiva sfida?
Perché in tutti i casi se il monaco era troppo forte rispetto a loro ucciderli nel sonno è una vigliaccata.
La pericolosità.
Cosa rischiavano di fare a breve? Attaccare il villaggio vicino? Bruciare le campagne? O stavano tornando a casa? O erano lì di passaggio? O erano addirittura parte di un'ambasciata?
Non si sottovalutino i rischi effettivi per la popolazione circostante.
Se gli orchi non sono un pericolo imminente per qualcuno allora non è giustificata la legittima difesa (presa in un senso come potrete intuire mooolto ampio).
Il razzismo ambientativo.
Da non sottovalutarsi mai. Ricordo una scena in un libro di Drizzt do Urden (L'esilio) in cui il protagonista si rammaricava per aver ucciso degli gnoll. Il suo maestro druido gli disse: "Non preoccuparti caro Drizzt, gli gnoll sono creature malvage a prescindere e quindi uccidere gli gnoll è cosa buona e giusta." Così l'autore mandò a quel paese tutta la costruzione per cui effettivamente Drizzt pur essendo un drow poteva esser buono. A quanto pare per i drow c'è qualche speranza, ma per gli gnoll niente, tutti cattivi e da fare a pezzetti con gusto...
Scherzi a parte (anche se la cosa potrebbe esser presa assai seriamente) molto dipende dall'ambientazione. In Warcraft fare del male agli orchi tanto per farlo è cosa malvagia. Ma nella Terra di Mezzo gli orchi sono quello che in Warcraft sono i membri della Legione Infuocata. Redimerne uno è cosa impossibile, non ne vediamo né donne né bambini, si nutrono di carne umana e sono tutt'al più dei mostri(ciattoli) assassini.
Chiaramente come siano gli orchi nell'ambientazione scelta cambia leggermente le cose.
Le soluzioni alternative.
Cordame. Tanto cordame. Per prenderli tutti prigionieri e metterli chissà dove. In attesa che si riprendano. Ma con nodi molto stretti. O prenderli un pochino a calci fino a che non si redimono. O parlare col loro capo e convincere lui per tutti.
Il punto è: abbiamo abbastanza cordame?
E penso di poter andare avanti ancora a lungo...