[PbF] La Rotta Perduta (VIa parte)
Inviato: gio ott 15, 2015 1:38 pm
Sesta Parte
- Arrivo a Tortuga.
Locanda la Rosa del Deserto. Mattina -
I nostri si ritrovano in un'opulenta camera, debolmente rischiarata da un'eccentrica lampada* ad olio dai vetri arancione fumé, e immersa nei fumi residui di una qualche varietà di incenso profumato.
Un singolo spiraglio di luce diurna fa capolino dall'unica finestra lasciata con le imposte socchiuse.
La prima cosa che salta all'occhio è il disordine:
Su un comò c'è un vassoio d'argento contenente gli avanzi di una colazione a base di frutta, pane, dolcetti, succo e caffé nero.
Il grande letto matrimoniale, a baldacchino, è completamente sfatto, e il pavimento è cosparso da una scia di petali di fiore.
Si segnala anche un piccolo assortimento di indumenti -tra cui un corpetto da dama, fini sandaletti, brache e una calzetta bordeaux- abbandonati dove capita, in barba all'imponente armadio in legno laccato presente nella stanza.
In un angolo c'è qualche bagaglio e delle borse da viaggio, su cui campeggia un plico arrotolato.
Meryl si guarda attorno, cercando invano di nascondere il velo di incredulità, disappunto e lieve imbarazzo che aleggia sul suo viso.
?! Cavolo, cavolissimo! dice bisbigliando appena.
Subito dopo la maga si dirige a passo svelto verso la finestra e spalanca le imposte con un gesto imperioso, (tlunk t-tlunk tlunk, in pratica: sciò, fuori dai piedi) affacciandosi in pieno stile arpia bionda, come se volesse immediatamente accertarsi di qualcosa..
Ops..
- Subito si ode il comune brusio di gente e civiltà, proveniente dalla strada sottostante -
Nulla di che, ho solo sbagliato piano..
La mia è quassù. dichiara la maga una manciata di secondi più tardi, additando come nulla fosse in alto a sinistra.
*Lampada con parti in oro, conchiglie e corallo bianco.
Note: quel parlato là l'ho scritto in minuscolo perchè la battuta "?!cavolo, cavolissimo!" la dice tra sé e sé, a volume bassissimo.
Lo strano incontro con Allistra e una breve escursione notturna al mare, fruttano al gruppo le due parole di comando per i Corridoi degli Antichi e ridestano alcuni ricordi(?) sepolti nell'inconscio di Ondir.
Il successivo viaggio alla Rupe si rivela discretamente impegnativo, ma alla fine gli avventurieri sconfiggono il Siniscalco e recuperano il tesoro e il primo Frammento, poi, grazie al vecchio taccuino bruciacchiato consegnato loro da Meryl la maga, scoprono che il passato del "non prode quanto si pensava fosse" Capitano Drake nasconde qualche interessante scheletro nell'armadio.
A seguito di ciò, i nostri concludono l'incarico come ritengono opportuno e rifilano al vecchio Pickman un'informazione di comodo, poi, zitti zitti, stringono una sorta di alleanza con Meryl e, decidono di spostare le indagini nella cittadina Tortuga.
Per quelli della ciurma è l'ottavo giorno sull'Isola.
Per il gruppo è invece l'ora del teletrasporto!
"Se mai vi capitasse di passare a Tortuga, vi suggerisco di mostrare a Mastro Thorvik la carta del Giudizio e il lingotto d'argento"Allistra
"Quando ci rivedremo?
Quando, come e dove sarà..
Nel vostro futuro, o nel mio passato, oppure nel presente...
È di qualche importanza??"Allistra
"Per i teletrasporti, la tua nuotata, la tinozza d'acqua calda e la tisana, temo propio che dovremo aspettare fino a domani mattina."Meryl Von Juntz
"Ayee.."Pickman
...purché non sia quel pessimo grog che vendono alla bancarella del porto.Kreidd
- Arrivo a Tortuga.
Locanda la Rosa del Deserto. Mattina -
I nostri si ritrovano in un'opulenta camera, debolmente rischiarata da un'eccentrica lampada* ad olio dai vetri arancione fumé, e immersa nei fumi residui di una qualche varietà di incenso profumato.
Un singolo spiraglio di luce diurna fa capolino dall'unica finestra lasciata con le imposte socchiuse.
La prima cosa che salta all'occhio è il disordine:
Su un comò c'è un vassoio d'argento contenente gli avanzi di una colazione a base di frutta, pane, dolcetti, succo e caffé nero.
Il grande letto matrimoniale, a baldacchino, è completamente sfatto, e il pavimento è cosparso da una scia di petali di fiore.
Si segnala anche un piccolo assortimento di indumenti -tra cui un corpetto da dama, fini sandaletti, brache e una calzetta bordeaux- abbandonati dove capita, in barba all'imponente armadio in legno laccato presente nella stanza.
In un angolo c'è qualche bagaglio e delle borse da viaggio, su cui campeggia un plico arrotolato.
Meryl si guarda attorno, cercando invano di nascondere il velo di incredulità, disappunto e lieve imbarazzo che aleggia sul suo viso.
?! Cavolo, cavolissimo! dice bisbigliando appena.
Subito dopo la maga si dirige a passo svelto verso la finestra e spalanca le imposte con un gesto imperioso, (tlunk t-tlunk tlunk, in pratica: sciò, fuori dai piedi) affacciandosi in pieno stile arpia bionda, come se volesse immediatamente accertarsi di qualcosa..
Ops..
- Subito si ode il comune brusio di gente e civiltà, proveniente dalla strada sottostante -
Nulla di che, ho solo sbagliato piano..
La mia è quassù. dichiara la maga una manciata di secondi più tardi, additando come nulla fosse in alto a sinistra.
Spoiler:
*Lampada con parti in oro, conchiglie e corallo bianco.
Note: quel parlato là l'ho scritto in minuscolo perchè la battuta "?!cavolo, cavolissimo!" la dice tra sé e sé, a volume bassissimo.