Il 5°Clone

[OD&D - AD&D] Dubbi sulle vecchie ediz. di D&D

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Messaggioda cancer » gio feb 01, 2007 2:31 pm

perdonatemi se mi intrometto nella discussione, ma fino ad una settimana fa in cui l'ho comprato, ignoravo completamente l'esistenza della versione 3.x, così come non mi sono mai interessato dell'ed AD&D, per me il gioco era quello che ho scoperto aver preso la sigla OD&D. leggendo il manuale della 3.5 vi confesso che mi sono trovato molto a disaggio, quasi spaesato e sommerso da regole spesso difficili da ricordare, qualkuno potrebbe tratteggiarmi le differenze e le evoluzioni che il gioco ha avuto in questi anni in cui lo avevo accantonato, in modo da poter avere un quadro più chiaro dei cambiamenti?
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Messaggioda Nadir_Sharpblade » gio feb 01, 2007 4:00 pm

cancer ha scritto:perdonatemi se mi intrometto nella discussione, ma fino ad una settimana fa in cui l'ho comprato, ignoravo completamente l'esistenza della versione 3.x, così come non mi sono mai interessato dell'ed AD&D, per me il gioco era quello che ho scoperto aver preso la sigla OD&D. leggendo il manuale della 3.5 vi confesso che mi sono trovato molto a disaggio, quasi spaesato e sommerso da regole spesso difficili da ricordare, qualkuno potrebbe tratteggiarmi le differenze e le evoluzioni che il gioco ha avuto in questi anni in cui lo avevo accantonato, in modo da poter avere un quadro più chiaro dei cambiamenti?

Ciao cancer,
immagino che tu abbia ricominciato a giocare a D&D da poco, dopo anni di "latitanza" (calcola che la 3.0 è uscita diversi anni fa).

In ogni caso non è questo il topic adatto per chiedere chiarimenti sulle nuove edizioni (3.x), visto che si rivolge proprio a quelle passate.

Ti consiglio di aprire in proposito un nuovo topic in Discussioni Generali.
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Messaggioda Alak » gio feb 01, 2007 4:22 pm

cancer ha scritto:perdonatemi se mi intrometto nella discussione, ma fino ad una settimana fa in cui l'ho comprato, ignoravo completamente l'esistenza della versione 3.x, così come non mi sono mai interessato dell'ed AD&D, per me il gioco era quello che ho scoperto aver preso la sigla OD&D. leggendo il manuale della 3.5 vi confesso che mi sono trovato molto a disaggio, quasi spaesato e sommerso da regole spesso difficili da ricordare, qualkuno potrebbe tratteggiarmi le differenze e le evoluzioni che il gioco ha avuto in questi anni in cui lo avevo accantonato, in modo da poter avere un quadro più chiaro dei cambiamenti?


Oddio, riprendi una vecchissima discussione con un aspetto nuovo: come ci si sente nella migrazione da old a new D&D?

Per molti del forum sono passati un po' d'anni, ma vediamo se riusciamo a dare qualche buon consiglio per affrontare la cosa ritornando un pò indietro con la memoria ;)

Anzitutto ti consiglio di cominciare ad usare miniature e quadrettatura durante gli scontri: nelle vecchie edizioni non erano assolutamente necessarie visto che il raggio d'azione della palla di fuoco era "quanto dice il DM" piuttosto che X metri ( :) ), ma qui i quadretti sono fondamentali visto che ogni cosa è schematizzata in base a quelli.
Questo ovviamente ti porterà a dover muovere le tue "pedine" (PG, PNG, mostri) come si fa sulla scacchiera, cioè seguendo delle regole ben precise su ciò che possono o non possono fare.
Diciamo che anche il semplice comando "attacco" del vecchio guerriero D&D può assumere varie sfumature: attacco in carica, passo di 1.5m e attacco completo, attacco poderoso e così via.

Non lasciarti spaventare però, è meno complesso di quello che sembra: se cominci dai bassi livelli (cosa che ti consiglio caldamente se sei un master o giocatore neofito) le opzioni saranno comunque abbastanza ridotte all'inizio, e la complessità crescerà lentamente.

La parte che ti consiglio di leggere con più attenzione all'inizio è il capitolo 8, combattimento: qui vengono descritte nel dettaglio le dinamiche di gioco. Ovviamente anche gli altri capitoli sono fondamentali, ma il vero cambiamento è proprio questo stile di gioco schematizzato nelle fasi di combattimento.

Altra cosa: di certo, se nel tuo gruppo siete nuovi di 3.5, all'inizio avrete un tipo di gioco misto: nessun problema, che il master si senta libero di imporre la sua legge, ma se un PG conosce la regola può in alcuni casi valere la pana di perdere 1 minuto (e non di più!) per leggere ed imparare al volo.
In ogni caso accettate sia come master che come PG che all'inizio saranno inevitabili imprecisioni, e non è produttivo tirare fuori la sessione dopo storie del tipo "quel mostro non poteva farlo...".

Altra cosa: il master deve studiare più dei PG.
In un gioco in cui le regole sono così precise il master deve essere sempre un punto avanti a tutti per usarle a suo vantaggio, altrimenti rischia di creare scontri eccessivamente banali o mortali invece di creare il giusto equilibrio...

Ultimo appunto: lo schermo del DM all'inizio è fondamentale.
Visto che le regole sono ferree, un errore di valutazione può portare il DM a creare incontri sbilanciati, ed in quei casi l'unico modo per rimediare è qualche tiro pilotato ;)

EDIT: leggo orai il tuo post Nadir, scusa se ho risposto qui, se necessario spostate pure :)
Ultima modifica di Alak il ven feb 02, 2007 3:04 pm, modificato 1 volta in totale.
Non fermarti all´aspetto delle cose, scruta l´essenza e vi troverai la magia
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Messaggioda cancer » gio feb 01, 2007 8:24 pm

ok inizio ad avere un'idea più chiara ma mi sento ankora un pò scoragiato, cmque se ho capito la cosa + importante è dimenticarmi del sistema di gioco di OD&D ed accostarmi alla nuova versione come se fosse la prima volta che mi capita il gioco tra le mani
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Messaggioda zelgadiss » ven feb 02, 2007 2:14 am

cancer ha scritto:ok inizio ad avere un'idea più chiara ma mi sento ankora un pò scoragiato, cmque se ho capito la cosa + importante è dimenticarmi del sistema di gioco di OD&D ed accostarmi alla nuova versione come se fosse la prima volta che mi capita il gioco tra le mani


è sicuramente la scelta migliore da fare...semplicemente perchè è ciò che è successo al regolamento. ti consiglio di leggere il manuale: lo troverai più semplice di quanto possa sembrare. dopodichè, se ti rimangono dei dubbi, basta chiedere nella sezione giusta qui sul forum ;).

bye bye.....:D
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Messaggioda cancer » ven feb 02, 2007 12:09 pm

grazie
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Messaggioda Alabardo » ven feb 02, 2007 2:08 pm

OD&D quanti ricordi!
Non sapevo nemmeno cosa significasse giocare di ruolo, e lo scoprii per sbaglio visto che comprai D&D convinto che fosse un gioco da tavola come tanti.
Il primo amore non si scorda mai, così come non scorderò le centinaia di pagine di HR scritte per ovviare alle mancanze del manuale.
Passare le notti a fare le HR era diventata una specie di droga!
Ma a quella età sembra tutto più bello, ed oggettivamente la 3.5 è su un altro pianeta anche rispetto AD&D.
Non sarà perfetta, non sarà adatta a chi non ha mai giocato di ruolo e vuole cominciare, ma la 3.5 evita moltissimi di quei due pesi e due misure che diceva Dedalo ad inizio thread.
Come è stato detto, le regole di D&D si sono via via evolute per accontentare i giocatori più adulti e smaliziati, ed è questo il motivo per cui adesso mi adatto poco a quei gdr che hanno un comparto regole semplificato, e che invece si rivolgono al gidierrista più occasionale, più che al patito disposto a studiarsi i manuali manco dovesse darci un esame all'università.
Giustamente quello che conta in un gdr è l'interpretazione, ma l'errore che alcuni commettono è contrapporre l'interpretazione alle regole, come se le regole ingabbiassero l'interpretazione.
Invece è proprio il contrario. Le regole danno coerenza all'universo, e interpretare un personaggio in un universo coerente è molto meno frustrante che interpretarne uno in un universo incoerente.

Dico a cancer di non scoraggiarsi, le regole di D&D non si devono imparare tutte in un colpo.
Prenditi il tempo che occorre, usa al minimo il manuale durante le partite, e quando hai tempo e voglia approfondisci questo o quell'aspetto che non ti era chiaro durante una partita.
All'inizio può sembrare frustrante ma alla lunga ti assicuro che ne vale la pena.
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Messaggioda marcxIV » dom lug 01, 2007 9:52 pm

madmax ha scritto:
E' bene o e' male? Intanto molto dipende dal DM: se e' molto in gamba, gestisce le situazioni al volo senza consultare decine di tomi o telefonare al cellulare di Dedalo o di Anto. Il rischio e' sostanzialmente che la troppa liberta' del DM, se malgestita, scoraggi i giocatori dal tentare azioni fuori dal canone (mi butto dal balcone cercando di atterrare sopra al balestriere della ronda che cammina per la strada, e contemporaneamente cerco di colpire col pitale la guardia) che possono diventare il sale di sedute di D&D.

Senza questa infinita possibilita' d'azione, D&D si riduce ad un Heroquest senza tabellone, e alla fine stufa.


Per la prima cosa basta far fare dei tiri abilità sulle caratteristiche (es. Destrezza con un bel malus) come suggerito nel manuale Base (scatola rossa).

Per i secondo punto non è un problema di regole, ma di quanto è bravo il DM (e i giocatori). E' un gioco di ruolo, e quanto più si fa role-playing invece che soli combattimenti ed azioni tanto più ci si diverte (sia il DM che i giocatori) e ci si allontana da Heroquest.
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Messaggioda Ovino » dom lug 01, 2007 10:40 pm

Guarda cancer, se sei passato dalla prima alla terza volendo è anche meglio :wink:, secondo me la I e la III sono più simili tra loro che non con la seconda la I e la III hanno tabelle "giocattolose" e "scorrevoli", la seconda no. Certo la III edizione ha tante regole ma sono concepite bene e solidamente correlate tra loro a volte ci sono cose complicate ma mai in modo inutile o ambiguo (ogni riferimento alla seconda edizione è del tutto volontario).
La seconda anche se dal punto di vista regolistico non mi è mai piaciuta devo dire che aveva fior fior d'ambientazioni (dark sun, ravenloft e ci metterei anche dragonlance se la TSR non l'avesse pasticciata in tutti i modi possibili).
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