[Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
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[Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
da Akiyuki Shimazu » gio ago 23, 2012 3:27 pm
Oggi apro una discussione molto complessa - almeno nelle intenzioni e, immagino, nelle conclusioni - nata da alcune incomprensioni fra giocatori.
Gioco da diversi anni con un gruppo solido di amici. Qualcuno ha abbandonato, qualcuno è arrivato, qualcuno si è preso pause: sta di fatto che il nucleo pulsante è formato da un numero ben delimitato di persone.
Il termine è in grassetto perché, abitudine comune, ad ogni campagna il master gira.
Non è una cosa ovvia, questa, né un elemento da trascurare nel topic e vi spiego il perché: più o meno recentemente, abbiamo deciso di unificare tutte le campagne create dagli albori della nostra avventura d&diana in un unico mondo.
Significa che, a prescindere da regole e regolamenti, con l'aggiunta di qualche rettifica a posteriori, abbiamo stabilito che tutte le nostre campagne sono avvenute nello stesso Mondo (sebbene in regioni differenti e in tempi storici differenti) e formano un'unica, lunghissima storia dove ogni nostro personaggio, i png e nemici più importanti, hanno una loro storia.
La principale conseguenza di questa decisione è la creazione di un equilibrio preciso, stabilito di concerto dai pochi membri di questo gruppo ristretto. Ogni qual volta si gioca una nuova campagna, il potere del veto assoluto passa al master di turno, ma è anche ovvio - vista la premessa - che le decisioni più importanti e che possono influenzare le campagne successive vengano prese di concerto da tutti i membri.
Ora, è possibile condividere questa scelta oppure no. Sta di fatto che questo è il mondo che abbiamo deciso di creare e questo mondo, come tutti gli altri, ha le sue regole. Le regole del "nostro D&D" sono ovviamente quelle dei manuali, ma alcune sono stati rivisitate; abbiamo accettato istituzionalmente alcune interpretazioni; abbiamo stabilito alcuni elementi inaccettabili; chiarito quali sono le linee guida e così via.
Questo non significa che il sistema è chiuso (e lo dimostrano i topic che ho recentemente aperto), ma è tendenzialmente definito.
Qual è il motivo del topic?
Voglio un parere alla domanda: Come comportarsi con un giocatore nuovo, estranei al nucleo, che rifiuta questa nostra visione di D&D? Che stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato nel nostro Mondo? Che interpreta letteralmente le regole dei manuali e ritiene questa sua interpretazione più corretta della nostra?
Ha ragione? Torto? In che misura?
Bene, questo è il punto focale della discussione. Mi farebbe piacere leggere commenti costruttivi e non banali stupidaggini (il tenore medio delle risposte che ho letto è molto alto, quindi sono fiducioso!).
Buon pomeriggio a tutti.
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Akiyuki Shimazu - Avventuriero Inesperto
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Re: [GdR] Che significa creare un "Mondo"?
da Brother-Fang » gio ago 23, 2012 5:38 pm
Ovviamente se vuole giocare con voi è lui a doversi adattare, voi avete le vostre HR, il vostro mondo, ed il vostro modo di giocare, e questo oramai è imprescindibile.
La decisione su come agire sta a voi, ma sinceramente è una questione off game, ma lui deve tener presente che si sta inserendo in un gruppo nuovo, e quindi essendo in minoranza non può imporre il suo gioco, d'altrocanto voi vi siete allontanati dal gioco originale in alcuni suoi aspetti, quindi per lui sarà più difficile adattarsi.
Quindi il consiglio è parlarne tranquillamente e trovare un eventuale compromesso.
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Re: [GdR] Che significa creare un "Mondo"?
da Arkamundi » gio ago 23, 2012 5:47 pm
Come comportarsi con un giocatore nuovo, estranei al nucleo, che rifiuta questa nostra visione di D&D? Che stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato nel nostro Mondo? Che interpreta letteralmente le regole dei manuali e ritiene questa sua interpretazione più corretta della nostra?
Ha ragione? Torto? In che misura?
Allora, postulato che lo scopo di un gioco ruolo in fondo è, innanzitutto, quello di divertirsi, il nuovo giocatore IMHO dovrebbe cercare di adattarsi per quanto possibile allo stile di gioco e il tono scelto dal gruppo. Se non lo fa probabilmente potrebbe rovinare il divertimento anche agli altri. Per fare un esempio fuori da D&D, se in un gruppo di amici si decide tutti insieme di andare a vedere un film horror e a me non piacciono gli horror probabilmente agli altri darà fastidio sentirmi commentare nel momento topico del film quanto faccia ridere una data scena. Se invece, pur non apprezzando gli horror, non rovino il divertimento agli altri non ci trovo nulla di male a uscire con loro se mi diverto anche se non concordo con i loro gusti. Quindi alla fine penso che se tutti tranne uno sono d'accordo su un modo di giocare quest' uno dovrebbe adattarsi alla maggioranza o quantomeno portare delle critiche sensate e COSTRUTTIVE a quello che non va. Se sembra strano che 5000 soldati riescano a marciare per un mese attraverso il deserto senza viveri o salmerie al seguito cercare una spiegazione logica e non dire solo "ma sta cosa non ha senso!" o "perchè è così". Se le scelte di ambientazione paiono coerenti e motivate e non imposte dall' alto sarà più facile per il giocatore, vecchio e nuovo, immedesimarsi e non uscire dal selciato
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Re: [GdR] Che significa creare un "Mondo"?
da Nyxator » gio ago 23, 2012 6:00 pm
Risposta2:non conoscendo i vari motivi delle lamentele e,sperando non si tratti di giocatori che cavillano su questo e quello ogni tre per due(categoria più ostica del PP e in grado di devastarti campagne) porrei la questione:
Vogliono entrar nel vostro mondo in pianta stabile o no?
Se sì potrebbero dir la loro,certo non andando a rovinare abitudini rodate da anni,ma trovando quando possibile un compromesso ragionevole.Ce da dire che se han la pretesa che master e giocatori si adeguino alla loro visione di gioco semplicemente dicendo "è sul manuale a pag X,paragrafo Y è scritto,ergo voglio†senza mezze vie diventa un casino.
Ogni mondo ha le sue regole,basti pensar solo a quanti sistemi di magie son stati creati oltre al classico riposo,memorizzo secondo tabella,lancio magia.
Se invece son ospiti,il problema non si pone,o si adeguan o si adeguan,correreste il rischio di ribaltar tutto per niente.
Non è un dilemma morale,si tratta come dice Arkamundi(e con lui mezzo universo noto) di divertirsi o meno.
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Re: [GdR] Che significa creare un "Mondo"?
da khaleb » gio ago 23, 2012 6:46 pm
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Re: [Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
da Brother-Fang » gio ago 23, 2012 7:19 pm
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Re: [Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
da Kalvalastir » gio ago 23, 2012 8:21 pm
Akiyuki Shimazu ha scritto:Voglio un parere alla domanda: Come comportarsi con un giocatore nuovo, estranei al nucleo, che rifiuta questa nostra visione di D&D? Che stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato nel nostro Mondo? Che interpreta letteralmente le regole dei manuali e ritiene questa sua interpretazione più corretta della nostra?
Ha ragione? Torto? In che misura?
Sicuramente se il parere unanime del gruppo è quello di giocare in questo modo, deve adattarsi di buon cuore se vuole partecipare.
Io comunque non scarterei del tutto l'idea di provare uno stile nuovo, magari solo come intervallo tra un capitolo e l'altro della costruzione del vostro mondo... e l'arrivo di un nuovo giocatore potrebbe proprio essere l'occasione adatta.
Io le cose migliori del mio stile di gioco le ho imparate proprio da persone che avevano uno stile molto differente dal mio...
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Re: [Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
da Akiyuki Shimazu » gio ago 23, 2012 10:16 pm
In secondo luogo, devo dire che sono rimasto soddisfattissimo dalle risposte. In particolar modo, mi sento di rassicurare chi chiedeva se le opinioni dei "nuovi" valessero quanto quelle dei vecchi: anch'io concordo sul fatto che nuovi giocatori possono stimolare il tavolo e per questo io cerco sempre di spronare tutti a dar il meglio di sé. Sia in gioco che fuori!
Devo dire, infatti che, poche eccezioni a parte, i nuovi player ci hanno dato un sacco di soddisfazioni e ci costringe - a me soprattutto, vista la mia indole! - a studiare sempre cose nuove, nuovi regole e nuovi manuali.
La mia intenzione, pertanto, sarebbe quelle di parlare con tranquillità con questo giocatore e spiegare come stanno le cose. Il problema, alla fine, si riduce in: io faccio un passo verso di lui, ma se lui rimane inamovibile, che scelta ho? Posso solo allontanarlo dal tavolo. Oltretutto, qualcuno diceva che un comportamento del genere influenza negativamente il gruppo ed è esattamente questo quello che temo.
Per rispondere a chi chiedeva di che tipo di impegno si tratta, teoricamente è un impegno a lunga gittata che dovrebbe durare oltre la campagna attuale per sfociare nella successiva! Quindi sì, la questione dev'essere risolta subito!
Comunque, grazie dei suggerimenti Vediamo come va la prossima giocata!
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Re: [Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
da khaleb » gio ago 23, 2012 10:51 pm
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Re: [Discussione] Che significa creare un "Mondo"?
da Kalvalastir » gio ago 23, 2012 11:18 pm
khaleb ha scritto:So che magari è un po' una scocciatura... ma puoi contestualizzare un po' di più? Per capire esattamente che critiche muove questo nuovo giocatore
Concordo inoltre io non ho molto ben capito se il giocatore ha già fatto delle critiche o sono solo delle preoccupazioni vostre a priori...
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