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[Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

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[Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Arglist » ven ott 17, 2014 2:13 am

Ciao.

Forse non tutti mi conoscete da quando sono entrato nel quinto clone, ma, a regola generale, mi ritengo un Narratore ( usare il termine DM mi disgusta adesso ) abbastanza giusto, equo ma fin troppo buono. Descrivo la situazione che mi è capitata tra le mani stasera, dove io svolgo la parte di giocatore.

Giocatori 
Chierico 7° ( da mischia ) ( io ) CA : 30 ( scudo animato, corazza alta, scudo della fede e difesa totale, 43 PF )
Mago 7° ( una trentina di PF, CA 14 )
Druido 7° ( una cinquantina di PF, orso messo uguale, CA 19 )
Stregone 5° / Bardo 2° ( idem come mago )
Ranger 7° ( 37 PF, CA inferiore al 20 )

Questo gruppo entra all'interno di una caverna alla ricerca di un gigante ( come c'eravamo stati informati ) e, dopo aver perlustrato a fondo quest'ultima, incorriamo in un ammasso di pellame, animali morti e cadaveri. Ci avviciniamo cautamente alla massa quando spunta un'enorme Athach, non troppo contento.

Le nostre posizioni non sono il massimo ( anche perché il master ci ha permesso di metterci come volevamo e di girare liberamente ( usiamo la griglia di combattimento ) quindi non partiamo molto sul sicuro. Considerando che sono la lattina confido nel buonsenso del master.

Statistiche dell'Athach
Pf : 133
CA : 20
TPC : Morning star +12/+7 ( 3d8 + 8 ) + 2 morning star + 12 ( 3d6 + 4 ) + morso +12 ( 2d8 + 4 + veleno ) 
Media TPC : 22, 17, 22, 22, 22
Media danni : 20, 20, 13, 13, 12, veleno.

Con il grassetto ho corretto i tiri che, tenendo conto di un tiro nella media di 10, avrebbero passato la classe armatura.

Una media di danni da fare paura. Abbatterebbe, a rigore di media, chiunque. E sto facendo la media.

Ora l'Athach arriva e fa un completo sul ranger. Il Ranger esplode. Lo abbattiamo solo perchè si concentra su di me ( stupidamente ) e io lo minaccio, lo chiamo, lo insulto, lo chiamo. Fortunatamente non mi colpisce.

______________________________________________________________________

A sessione finita ho guardato il mio compagno. C'era rimasto male, malissimo. Non ha avuto nemmeno il tempo di dire "ciao" e il suo personaggio giocanteg è morto. Guardo gli altri. Ad un'analisi, sarebbero morti tutti. L'Athach avrebbe battuto la CA come ridere e li avrebbe fatti a polpette. So che può essere inteso come "sono figo", ma non è così. In realtà mi sono incavolato parecchio. 

Parere mio : cattiva struttura. Cattivissima struttura. Il master ha sbagliato e, oltretutto, ha diretto le sue forze contro chi di noi era impreparato e non avrebbe sicuramente retto il confronto. NESSUNO avrebbe retto il confronto, quindi il grado sfida era troppo alto o faceva troppo male. Andando a vedere su CR calculator della WotC, ho visto che il grado sfida era oltretutto "very difficult". Esco dalla sessione con l'amaro in bocca.

Parere del Master : il GS era giusto. 

Ora. Io in 5 anni non ho mai ucciso un pg a meno che non chiedesse lui di farlo. Mai. E parlo anche per pg che si sono buttati contro un gigante del ghiaccio ( li ho puniti in altro modo, ma mai uccisi, perché ero conscio della pure ingenuità del giocatore ). Nè penso che fare così sia giusto. Un master che avrebbe voluto punire gli avrebbe dato un colpo, magari due, giusto per mettere LA FIFA e fine. Invece no, drenato così. 

Al tavolo mi hanno detto che sono troppo buono. Che uccidere i giocatori è giusto.

Voi cosa ne pensate? Sbaglio io? Sbaglia il mio DM?

Vorrei vederci chiaro. Scusate il Wall Of Text.
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda mhithran » ven ott 17, 2014 8:45 am

Io sono della tua stessa scuola di pensiero: sono un master di PF ritengo che in RARISSIMI casi "uccidere" un pg sia giusto.L'unica volta che l'ho fatto era pronta la scappatoia: la campagna prevedeva che i giocatori liberassero accidentalmente un Jin malvagio, io ho architettato un combattimento un pò più complicato del solito, salvo poi riportare in vita il pg guerriero\tank grazie ad un desiderio del genio. Ritengo che un buon master debba organizzare gli scontri in modo che siano sul "filo del rasoio". Cioè fare in modo di ridurre i pf dei pg ai minimi termini(o costringerli a elaborare una buona strategia), al massimo a 0/-1, ma MAI alla morte ultima (-x punti ferita). Questo permette di avere giocatori seriamente impegnati nel combattimento, non persone che tirano semplicemente il dado e sparano numeri. L'abilità del master, a mio parere, sta nel "imbrogliare" a sfavore dei giocatori per rendere il combattimento più interessante, ma troncarlo, barando con i dadi se necessario, prima di fare danni irreparabili (a questo serve lo schermo del dm). Io comunque sono molto molto molto flessibile con le regole, preferisco il "ruolo" e l'interpretazione pura e dura allo stile eumate
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda CROATAN » ven ott 17, 2014 8:54 am

allora adesso metto il cappello del giocatore e ti rispondo che nella mia vita di gdr ho giocato con una decina di master (anche qualcosa di più) quindi nè ho visti di vari tipi e saper fare il narratore non è così facile e ci sono due basi fondamentali che bisogna avere:
conoscere bene le regole per evitare discussioni al tavolo (parlo di regole non di conoscere le migliaia di classi/incantesimi o poteri vari) ed essere un buon narratore perchè il pathos di un avventura è dato in buona parte dall' abilità del master di raccontare la storia e tenere i giocatori con un buon livello di attenzione.

Ora parliamo della "bontà" del master, ammetto che a mio parere salvare sempre i pg o esserci sempre a disposizione una resurrezione anche quando fanno una cavolata è sbagliato perchè abbassa la tensione nei giocatori; d' altro canto uccidere i pg solo perchè "contro il boss finale almeno un paio di pg devono morire per mantenere il pathos dell' avventura" (sì, mi sono anche sentito dire questa frase :?  ) è altrettanto sbagliato. Il giusto equilibrio sarebbe punirli anche con la morte quando sbagliano scelte/ roleplay in maniera clamorosa. Nel tuo esempio del gigante avrei fatto morire il giocatore perchè ha fatto una scelta stupida dettata anche dal fatto che "tanto con lui non si muore".

Nell' esempio specifico che ti è successo forse il master avrebbe dovuto ad un certo punto barare con i tiri per non uccidere il ranger, in fondo mi sembra fosse uno scontro previsto nell' avventura; altra pecca è che normalmente al singolo big mostro anche se tatticamente è una scelta ingenua bisognerebbe suddividere gli attacchi su tutti i pg per evitare gli sterminii indiscriminati. A prescindere dal grado di sfida del mostro il master ha esagerato a mio parere.  
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda thondar » ven ott 17, 2014 10:05 am

L'Athach ha un GS8 quindi ci siamo, anzi, non sarebbe neanche difficile come scontro su carta. Si sa che il GS lascia il tempo che torva ma non sempre è facile trovare gli errori (serve tempo).

Non ho però capito una cosa: questo ranger ha fatto qualcosa per cui il DM ha pensato di punirlo? da quanto racconti non emerge.

Ci sono due scuole di pensiero. La prima dice che il DM gioca senza pietà e quello che succede, doveva succedere. La seconda invece chiede al DM di modificare i risultati per migliorare la storia. Entrambe sarebbero teoricamente valide ma la prima sballa nel momento in cui non tiene conto dei difetti del gioco e la seconda sballa nel momento in cui i giocatori perdono il gusto della sfida.

Tornando al titolo del topic il DM può e dovrebbe punire i giocatori quando le circostanze lo richiedono. Più che altro deve far reagire il mondo in modo appropriato alle loro azioni e insegnargli sul campo (quando le spiegazioni sono state inutili) che non tutti i mostri incontrati sono li per essere combattuti e non tutti sono allo loro portata. Oltre questo non mi vengono in mente altre situazioni al momento.
Se mi dite dove trovo la roba di cui parlate è più facile che risponda!

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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Kalvalastir » ven ott 17, 2014 11:15 am

Concordo con Thondar, il GS era adeguato. Il fatto che abbia attaccato un personaggio vulnerabile, prima ancora che responsabilità del DM è responsabilità dei giocatori: se un PG non può reggere la mischia, è meglio se si sistema fuori dalla mischia (nascondendosi, avanzando furtivamente, restando nelle retrovie).

thondar ha scritto:Tornando al titolo del topic il DM può e dovrebbe punire i giocatori quando le circostanze lo richiedono. Più che altro deve far reagire il mondo in modo appropriato alle loro azioni e insegnargli sul campo (quando le spiegazioni sono state inutili) che non tutti i mostri incontrati sono li per essere combattuti e non tutti sono allo loro portata.


E' un po' duro da digerire, specie se siamo affezionati al nostro personaggio, ma è esattamente così.

Quanto dici qui Arglist per me è emblematico:
Arglist  ha scritto:Le nostre posizioni non sono il massimo ( anche perché il master ci ha permesso di metterci come volevamo e di girare liberamente ( usiamo la griglia di combattimento ) quindi non partiamo molto sul sicuro. Considerando che sono la lattina confido nel buonsenso del master.


Stavate entrando nella caverna di un gigante. In party c'erano dei PG che avrebbero facilmente potuto andare in avanscoperta non visti (es. mago invisibile o ranger furtivo) per vedere 1) se nella grotta c'era il suo proprietario 2) che tipo di gigante fosse.

Il fatto che il master vi abbia "permesso" di girare è abbastanza ininfluente... se vi permette di girare non vuol certo dire che la grotta sia disabitata! :mrgreen: questa è una deduzione fatta da voi giocatori, al limite del metagame se posso permettermi ;)

Entrare e gironzolare sparpagliati è stata certamente una grossa leggerezza... che il gruppo ha pagato caro con la morte di un membro.

Io come DM ho avuto un problema simile con un giocatore che interpretava una maga, ma la faceva restare in mischia come fosse un guerriero.

Tra l'altro giocavamo in un mondo in cui la resurrezione non era facilmente ottenibile (era lanciabile solo con Desiderio), quindi la maga è stata spiattellata al secondo scontro. La totale inettitudine tattica era talmente evidente che gli altri giocatori del tavolo ricordo erano rimasti ammutoliti scuotendo la testa... :mrgreen:

E comunque il PG è morto e c'è stato poco da fare.

L'evoluzione buffa della faccenda, la racconto per stemperare... quando ho detto al giocatore "fatti un nuovo PG" quello se ne uscì dicendo "ok, faccio la figlia della mia maga, che è una maga anche lei".

La mia faccia  :blink:

Al che ho capito che non c'era molto verso di convincerlo a fare un personaggio nuovo... così ho escogitato un espediente narrativo: il suo personaggio veniva risorto automaticamente, perdendo un livello come da prassi, risvegliandosi in una camera con decine di suoi cloni dentro a delle vasche di stasi... da cui poteva uscire tramite un portale che l'avrebbe riportata al suo corpo.

E' morta tipo altre 2 volte prima di capire l'andazzo e cambiare stile tattico... praticamente mentre gli altri livellavano, la maga andava indietro :lol2:

In un'altra campagna (ambientata in Midnight, niente resurrezioni anche qua) un giocatore ci ha rimesso due PG nel giro di pochissimo, uno l'ha suicidato lui facendolo allontanare dal party in una zona desertica... il secondo si è preso in faccia una carica di cavalleria durante uno scontro, anche in questo caso per una leggerezza tattica.

C'è poco da fare, i mostri, specie quelli pericolosi, ammazzano i PG.

Occorre farsene una ragione :P
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Rage_du_peuple » ven ott 17, 2014 11:46 am

Concordo che in linea di massima, non è bene sentirsi "potenti e fetenti" con una manciata di livelli sulle spalle. Il mondo di gioco non è sempre lì ad uso e consumo dei giocatori, il rischio di incappare in qualcosa di veramente pericoloso c'è sempre ed è quello che secondo me fa la differenza tra un mondo di gioco artificioso, dove tutto livella con voi, ed un mondo di gioco realistico e pulsante, dove bisogna essere capaci di scegliersi le battaglie.
A questo proposito: hai detto che i vostri personaggi "sono stati informati" della presenza di quel gigante e della sua tana. Puoi espandere un po'? Che informazioni avevate? Vi siete informati a dovere prima? Il DM ha gettato qualche osso? 
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Luskark » ven ott 17, 2014 12:12 pm

Secondo me dipende un po' dalla gestione e un po' dai giocatori che si hanno.
Se si vuole giocare una storia molto di trama si dovrebbe fare il possibile per evitare di uccidere i PG.
Se i PG si buttano a suicidio può succedere, ma se non si buttano a suicidio eviterei.

Agli inizi della mia carriera di DM ricordo un giocatore che con pochissimi pf (aveva detto al chierico che non serviva curarlo) si scagliò da solo in carica contro un mostro che doveva essere la parte difficile di sfida contro tutto il gruppo. Il mostro, dotato di molteplici attacchi in corpo a corpo non poteva non scaricarli su di lui, agendo tra l'altro immediatamente dopo di lui e quindi accadde ciò che doveva accadere.
Se ci fosse stato anche qualcun altro a portata avrei attaccato anche lui, ma in una situazione del genere era difficile...

Più maturato e più maturati i giocatori quando vedevo che gli scontri eran difficili e che i danni erano troppi mandavo il colpito a -9 e distribuivo i danni in eccesso sul resto del gruppo a portata.
Arrivati a quel punto la storia era troppo interconnessa coi PG e io preferivo non ucciderli, pur mandando lo stesso sfide abbastanza difficili da far sentire il gusto della sfida come ugualmente letale.

Nella situazione da te descritta avrei o distribuito gli attacchi tra tutti o mandato sottozero il ranger per poi dedicarmi agli altri. Mooolto più probabile la seconda.
Non ho capito se gli altri erano a portata, se non lo fossero stati avrei tentato di prediligere la seconda, in caso al massimo un po' "barando" sui danni del colpo che mandava sottozero in modo che si fermasse in territorio negativo, però se gli altri eran troppo distanti, a meno di non poter fare attacchi a distanza, sarebbe stato difficile giustificare come il resto dei colpi non fossero stati utilizzati.
In linea di massima l'athach piuttosto che infierire sul moribondo si dedica alle altre minacce cercando di buttar giù il numero maggiore di nemici nel minor tempo possibile.

Punto ulteriore: bisogna stare attenti ad alcuni trucchetti psicologici che colpiscono il DM. Il DM si trova difatti con un gruppo in cui il tank ha CA 30 mentre gli altri sono tutti sotto il 20.
E che io ricordi (non so se ci siano tattiche che lo consentano) D&D non è un MMORPG o anche solo un altro tipo di gioco (in NWN si poteva) ove le prove di provocare orientano gli attacchi nemici e quindi significa che se le difese di un solo PG sono estremamente alte rispetto al resto del gruppo esistono poteri specifici per farsi attaccare sempre e comunque per primi.
Per riuscire a colpire te in media il mostro deve avere un TpC di 20 ma se lo ha per colpire gli altri quel TpC è esagerato. Solo che se facesse medie più basse colpire te gli sarebbe quasi impossibile.
A cui aggiungo il fatto che su cinque giocatori tu mi sembri l'unica parte difensiva del gruppo.
Se affrontate due mostri e voi non siete disposti in fila indiana il primo carica te, ma chi altro può stare in prima linea? Ammetto di esser sempre stato master di gruppi che sovrabbondavano di combattenti ma generalmente c'erano sempre su buoni numeri (cinque-sei) due combattenti a buona CA che potessero tenere il fronte e il chierico che potesse dare una mano c'erano... diciamo che su sei personaggi almeno tre con buona CA a stare in prima linea c'erano.
Poi dovrei vedere come sono lo stregone, il mago e il druido perchè evocare creature può rallentare molto i nemici in carica però mi sembra che il gruppo esposto difetti sulla parte difensiva.
Colui che ha subito l'attacco sarebbe come classe (senza leggere le stat) il secondo più adatto a ricoprire il ruolo di tank nel gruppo.
Detta così siete tre incantatori, un incantatore che fa il combattente e un combattente senza CA. Da qualunque parte vi si attacchi il problema temo si riproporrebbe uguale: un PG con il doppio della CA media degli altri, se si attacca lui non lo si becca, se si attaccano gli altri quasi non val la pena tirare i dadi perchè son troppo indifesi.
Poi servirebbero maggiori informazioni sul ruolo del druido, del mago e dello stregone.

P.S: quoto Thondar, non ho ben capito la ragione per cui il giocatore del ranger andava punito
Da come la dici non mi sembra che abbia fatto una carica insensata di follia in solitario, anche se par che l'athach sia riuscito a fargli un attacco completo, il che vuol dire che l'athach non era esattamente in carica...
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Mad_Master » ven ott 17, 2014 1:01 pm

Qui, secondo me, non è una questione di storia o di trama... E' semplicemente una questione di tattica fallimentare da parte dei PG...

Siete entrati in cinque, senza nessun vero tank, per affrontare un gigante, notoriamente in grado di sciorinare valanghe di danni in mischia, e il primo di voi che va ad ingaggiarlo lo fa proprio in mischia lasciandogli pure un completo?
Mi stupisce che non vi abbia ammazzati tutti, segno che il DM in realtà vi ha aiutati e non poco, altro che punirvi...

Se vi servite del combattimento tattico (usate la griglia di combattimento e le azioni esatte), è assolutamente necessario che adattiate il vostro agire in base al tipo di nemico che avete di fronte, in questo caso un bruto da mischia con attacchi multipli violentissimi...
Il ranger del tuo amico avrebbe dovuto usare la sua prima azione per scappare via in difesa totale, altro che restare lì a prenderle... L'atach avrebbe dovuto scegliere se inseguirlo o puntare a qualcun altro e voialtri incantatori avreste potuto fare il tiro al piccione girandogli attorno a distanza di sicurezza mentre il bersaglio designato faceva la lepre...
Anche tu hai agito male, cercando di tankare il bestione a rischio della pellaccia: visto quanto danno avrebbe potuto farti, avresti dovuto applicare la tattica della lepre e non stare lì a incassare... Sei stato o molto fortunato o molto aiutato dal DM...

In pratica, sbagliando tattica, avete trasformato uno scontro non troppo impegnativo (un GS +1 contro un gruppo di 5 PG è una sfida sulla carta abbastanza facile) in una battaglia mortale...

P.S. Una situazione del genere mi è capitata in Pathfinder alla prima sessione di una breve campagna, con due giocatori (ladro e monaca) che hanno stupidamente caricato uno zombi beccandosi due pattoni che li hanno mandati entrambi a 0 pf... La tattica giusta sarebbe stata aspettare lo zombi, che può solo fare un'azione a turno, colpirlo e poi svicolare via (entrambi avevano un buon punteggio di Acrobazia per evitare AdO) per costringerlo a muoversi di nuovo il round dopo e l'ho spiegato ai giocatori dopo la battaglia, fortunatamente risolta dal paladino del terzo giocatore con una serie di Punire ben assestati... Era uno scontro sulla carta facilissimo, ma i PG si sono inguaiati da soli per la fretta di menare le mani...
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Nyxator » ven ott 17, 2014 1:48 pm

Premesso che un'explain tecnica dello scontro e qualche perchè e percome in più, aiuterebbe a inquadrare meglio la gestione dell'evento da entrambe le parti, al momento posso dire:

Mi accodo alla sagra dei quote.

Ignorare il tank e attaccare i bersagli meno scafati, è una prerogativa tipica dell'Atach, idem il resto...è in linea col comportamento standard del mostro.
Poi vabbé..là dipende pure se il ranger ha fatto il superman o no e c'è da capire quant'era gratuito il fattore overkill: vuoi per la location stessa (c'è caverna e caverna), vuoi se per sviste tattiche vostre, sadismo suo o che altro..
Per dire..se conveniva di più combattere all'esterno, invece di entrare voi in casa dell'atach, potevate provar ad attirar fuori lui con rumori, fumo ecc..
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Re: [Discussione] Quanto è giusto punire i giocatori?

Messaggioda Arglist » ven ott 17, 2014 3:54 pm

Ciao.

Comincio con una descrizione delle azioni e così via.

Entriamo all'interno di questa grotta che è silenziosa, scovata seguendo tracce abbastanza grosse che indicavano un "piede umano". Entrando mi lancio luce addosso, così da poter vedere. UN sacco di boleti e funghi luminosi stanno ad illuminare la struttura sulla pareti, quindi ci serve un'illuminazione di una torcia o ( per l'appunto) di un incantesimo. Camminiamo per un po' e andiamo avanti, così da incontrare un bivio.

La Strada di sinistra porta ad un cunicolo stretto di 3 metri ( pensando ad un gigante delle colline ci sembrava la via più giusta ) mentre quella di destra porta ad un ammasso di cervi, cadaveri morti e pellame. Nonostante i nostri 22 in osservare non vediamo l'Athach, ma considerando che è un ciccione puzzolente ci sta.

Avanziamo quindi verso sinistra, io in prima fila, l'orso del druido dietro di me, il druido e il ranger in terza fila e il mago e lo stregone per ultimi.

Nella strada di sinistra troviamo però un solo gruppo di viverne innocue, che ci aggrediscono colpendoci dall'alto e che uccidiamo senza troppe difficoltà. Durante lo scontro mi lancio Scudo della Fede e viene evocato un lupo dal druido. Allo scontro non partecipano mago né stregone, che preferiscono ispezionare la massa di cadaveri.

Nei pochi secondi nei quali l viverne muoiono Mago e Stregone si accorgono che c'è qualcosa, ci chiamano e noi accorriamo, correndo e giungendo tutti a circa 6 metri dall'ammasso.Guardiamo tutti l'ammasso di pellame e il lupo evocato si avvicina all'ammasso di bestiame morto. Una mano spunta all'improvviso e lo stritola, per poi alzarci e rivelarci l'Atach. Da notare che l'Athach ha portata. Fa un passo di 1,5 metri ( siamo colti alla sprovvista mentre lui sapeva di noi perché indosso una giga armatura che fa un sacco di rumore.

Attacco completo sul ranger ( poteva farlo su di me, sul druido, sull'orso. La metà del party era a portata, considerando anche l'ambiente ( una stanza di 11,5 metri per 11,5 ). Il ranger muore con 4 mazzate e il morso, tutte effettuate su di lui.

Tirando iniziativa partiamo noi, ergo il mago cerca di lanciargli lentezza, che non passa. Il druido evoca un orso di fianco al Gigante e lo fa colpire. Lo stregone lancia una sfera di fuoco con una sostituzione energetica ( tuono ) e comincia a fargli male. Io Mi lancio Scudo di Fuoco ( e anche qui è venuta fuori una storia un po' strana ) e mi faccio avanti in difesa totale, arrivando solo così a CA 30 ( Armatura Completa, Scudo Magico Pesante + 1, Scudo della Fede e Difesa Totale ).

Il mostro si fa avanti e gioca con me pestandomi ma non prendendomi mai. E l'incontro va avanti così finché non arriviamo ai 4 lanci di raggio di indebolimento, che indeboliscono così tanto il colosso che ci permettono di abbatterlo ( arriva a FOR 2 ).

Spiegato ciò, andiamo ai quote.

________________________________________________________

CROATAN ha scritto:allora adesso metto il cappello del giocatore e ti rispondo che nella mia vita di gdr ho giocato con una decina di master (anche qualcosa di più) quindi nè ho visti di vari tipi e saper fare il narratore non è così facile e ci sono due basi fondamentali che bisogna avere: 
conoscere bene le regole per evitare discussioni al tavolo (parlo di regole non di conoscere le migliaia di classi/incantesimi o poteri vari) ed essere un buon narratore perchè il pathos di un avventura è dato in buona parte dall' abilità del master di raccontare la storia e tenere i giocatori con un buon livello di attenzione.


L'avventura aveva il giusto Pathos e noi siamo comunque abbastanza bravi da interpretare più che picchiare. Dal punto di vista delle regole ce la caviamo anche grazie alla presenza di un ragazzo in party che di regole ne sa ( stando con un gruppo di power player in parallelo ).

CROATAN ha scritto:Ora parliamo della "bontà" del master, ammetto che a mio parere salvare sempre i pg o esserci sempre a disposizione una resurrezione anche quando fanno una cavolata è sbagliato perchè abbassa la tensione nei giocatori; d' altro canto uccidere i pg solo perchè "contro il boss finale almeno un paio di pg devono morire per mantenere il pathos dell' avventura" (sì, mi sono anche sentito dire questa frase :? ) è altrettanto sbagliato. Il giusto equilibrio sarebbe punirli anche con la morte quando sbagliano scelte/ roleplay in maniera clamorosa. Nel tuo esempio del gigante avrei fatto morire il giocatore perchè ha fatto una scelta stupida dettata anche dal fatto che "tanto con lui non si muore".


Il discorso che si è fatto strada facendo ( durante il combattimento ) è stato quello di "cazzarola, avrei voluto uccidere almeno uno o due di voi". Questo discorso m ha fatto girare un po' le balle, in primo luogo perché non ce la meritavamo ( non abbiamo mai fatto cavolate atroci ), in secondo luogo perché reputo che un master che uccide i giocatori non sia un master "amato".

CROATAN ha scritto:Nell' esempio specifico che ti è successo forse il master avrebbe dovuto ad un certo punto barare con i tiri per non uccidere il ranger, in fondo mi sembra fosse uno scontro previsto nell' avventura; altra pecca è che normalmente al singolo big mostro anche se tatticamente è una scelta ingenua bisognerebbe suddividere gli attacchi su tutti i pg per evitare gli sterminii indiscriminati. A prescindere dal grado di sfida del mostro il master ha esagerato a mio parere.


Questo non è accaduto, l'Atach ha mandato a - 32 il ranger. Anche dopo la benché minima parvenza di vita ha continuato a percuoterlo e a sbatterlo contro le pareti ( scena shock ).

thondar ha scritto:L'Athach ha un GS8 quindi ci siamo, anzi, non sarebbe neanche difficile come scontro su carta. Si sa che il GS lascia il tempo che torva ma non sempre è facile trovare gli errori (serve tempo).

Non ho però capito una cosa: questo ranger ha fatto qualcosa per cui il DM ha pensato di punirlo? da quanto racconti non emerge.


L'Athach è un GS ho e con il CR Calculator della Wizard risulta essere un incontro molto difficile. E' una sfida che se gestita male può diventare distruttiva. Il fatto che in un turno abbia mandato il gruppo dall'avere cinque membri a quattro dovrebbe esserne indice. Il fatto che il master non abbia concordato con me nel dire che "forse era un po' troppo, non credi" davanti all'evidenza mi ha fatto un po' male, ma andiamo avanti.

Il ranger non ha fatto assolutamente nulla per essere punito ( non sfidiamo il master, non gli corteggiamo la ragazza, niente ) ed è anzi un giocatore che ritengo abbastanza bravo sia ad interpretare che a giocare. Aver ucciso lui mi ha fatto dispiacere un bel po', anche perché avevo richiesto di cambiare il mio chierico e sarebbe stata l'occasione giusta per farlo sparire con onore.

thondar ha scritto:Ci sono due scuole di pensiero. La prima dice che il DM gioca senza pietà e quello che succede, doveva succedere. La seconda invece chiede al DM di modificare i risultati per migliorare la storia. Entrambe sarebbero teoricamente valide ma la prima sballa nel momento in cui non tiene conto dei difetti del gioco e la seconda sballa nel momento in cui i giocatori perdono il gusto della sfida.

Tornando al titolo del topic il DM può e dovrebbe punire i giocatori quando le circostanze lo richiedono. Più che altro deve far reagire il mondo in modo appropriato alle loro azioni e insegnargli sul campo (quando le spiegazioni sono state inutili) che non tutti i mostri incontrati sono li per essere combattuti e non tutti sono allo loro portata. Oltre questo non mi vengono in mente altre situazioni al momento.
 

Verissimo, sono d'accordo che i giocatori non devono essere troppo sicuri di sé. Ma ricorda che un giocatore Buono accetterà tutte le richieste d'aiuto che lo raggiungeranno e proverà comunque a portarle a termine. Certo, non davanti ad una sfida enorme, ma ci proverà. In quel caso non avremmo potuto lasciare il cadavere lì perché era davvero brutto, avremmo comuqnue dovuto combattere fino alla morte.

Kalvalastir ha scritto:Concordo con Thondar, il GS era adeguato. Il fatto che abbia attaccato un personaggio vulnerabile, prima ancora che responsabilità del DM è responsabilità dei giocatori: se un PG non può reggere la mischia, è meglio se si sistema fuori dalla mischia (nascondendosi, avanzando furtivamente, restando nelle retrovie).

Arglist ha scritto:Le nostre posizioni non sono il massimo ( anche perché il master ci ha permesso di metterci come volevamo e di girare liberamente ( usiamo la griglia di combattimento ) quindi non partiamo molto sul sicuro. Considerando che sono la lattina confido nel buonsenso del master.


Come già detto il Grado Sfida del gruppo paragonato a quello del mostro risulta essere una sfida "Davvero difficile". Ma anche questi aggeggi elettronici possono sbagliare, quindi mi convinco che il gs sia stato giusto. Per quanto riguarda la posizione ho spiegato sopra. Ci siamo mossi tutti assieme e abbiamo "difeso ilo stregone e il mago" andando in prima fila.

Kalvalastir ha scritto:Stavate entrando nella caverna di un gigante. In party c'erano dei PG che avrebbero facilmente potuto andare in avanscoperta non visti (es. mago invisibile o ranger furtivo) per vedere 1) se nella grotta c'era il suo proprietario 2) che tipo di gigante fosse.

Il fatto che il master vi abbia "permesso" di girare è abbastanza ininfluente... se vi permette di girare non vuol certo dire che la grotta sia disabitata! :mrgreen: questa è una deduzione fatta da voi giocatori, al limite del metagame se posso permettermi ;)

Entrare e gironzolare sparpagliati è stata certamente una grossa leggerezza... che il gruppo ha pagato caro con la morte di un membro.


Rimango dell'idea che magari gli attacchi andavano distribuiti un po' così. One-shottare un giocatore non è giusto. 

Rage_du_peuple ha scritto:Concordo che in linea di massima, non è bene sentirsi "potenti e fetenti" con una manciata di livelli sulle spalle. Il mondo di gioco non è sempre lì ad uso e consumo dei giocatori, il rischio di incappare in qualcosa di veramente pericoloso c'è sempre ed è quello che secondo me fa la differenza tra un mondo di gioco artificioso, dove tutto livella con voi, ed un mondo di gioco realistico e pulsante, dove bisogna essere capaci di scegliersi le battaglie.
A questo proposito: hai detto che i vostri personaggi "sono stati informati" della presenza di quel gigante e della sua tana. Puoi espandere un po'? Che informazioni avevate? Vi siete informati a dovere prima? Il DM ha gettato qualche osso?


I Personaggi hanno saputo di un gigante che terrorizzava le campagne da una locanda. Sono partiti con il druido che si occupava delle campagne lì vicine ( un nuovo personaggio di un giocatore già esistente e facente parte del gruppo ). Strada facendo hanno sconfitto un gruppo di gnoll e goblin ( che sapevano del gigante solo con pochi particolari, è grosso, è muscoloso ). Hanno poi trovato un ragazzo sopravvissuto per miracolo al gigante che, dopo esser stato guarito, ha seguito il gruppo per vendetta. Troviamo le tracce del gigante e le seguiamo fino alla grotta. Al ragazzo non viene in mente alcun particolare ( esempio : ha tre braccia ).

Per quanto riguarda la faccenda dell'essere PG Eroi e non avere comunque il mondo spianato, concordo si e no con te. Se non i pg, chi allora potrà affrontare le sfide? Un regno con popolani di livello 1 e pochi combattenti di livello 1 e 3 potranno mai affrontare il suddetto Athach? No. 

Luskark ha scritto:Detta così siete tre incantatori, un incantatore che fa il combattente e un combattente senza CA. Da qualunque parte vi si attacchi il problema temo si riproporrebbe uguale: un PG con il doppio della CA media degli altri, se si attacca lui non lo si becca, se si attaccano gli altri quasi non val la pena tirare i dadi perchè son troppo indifesi.
Poi servirebbero maggiori informazioni sul ruolo del druido, del mago e dello stregone.

P.S: quoto Thondar, non ho ben capito la ragione per cui il giocatore del ranger andava punito


Verissimo. Il Druido è un Metamorfico e un evocatore. ILO stregone Bardo è ovviamente un FACE, mentre il mago penso sia un God Controller. Parlando dal punto di vista del gruppo,di per sé saremmo davvero fortissimi. Piccolo problema : possiamo usare solo manuali core + difensori della fede, canto e silenzio, pugno e spada, manuali dei mostri. Con così poca scelta i tier si sballano.

Come già detto il ranger non andava punito anche perché non aveva fatto nulla, secondo me, per cui andasse punito. Sempre attento alle sessioni, un pg ben inquadrato, buon legame col master.

Mad_Master ha scritto:Qui, secondo me, non è una questione di storia o di trama... E' semplicemente una questione di tattica fallimentare da parte dei PG...

Siete entrati in cinque, senza nessun vero tank, per affrontare un gigante, notoriamente in grado di sciorinare valanghe di danni in mischia, e il primo di voi che va ad ingaggiarlo lo fa proprio in mischia lasciandogli pure un completo?
Mi stupisce che non vi abbia ammazzati tutti, segno che il DM in realtà vi ha aiutati e non poco, altro che punirvi...

Se vi servite del combattimento tattico (usate la griglia di combattimento e le azioni esatte), è assolutamente necessario che adattiate il vostro agire in base al tipo di nemico che avete di fronte, in questo caso un bruto da mischia con attacchi multipli violentissimi...
Il ranger del tuo amico avrebbe dovuto usare la sua prima azione per scappare via in difesa totale, altro che restare lì a prenderle... L'atach avrebbe dovuto scegliere se inseguirlo o puntare a qualcun altro e voialtri incantatori avreste potuto fare il tiro al piccione girandogli attorno a distanza di sicurezza mentre il bersaglio designato faceva la lepre...
Anche tu hai agito male, cercando di tankare il bestione a rischio della pellaccia: visto quanto danno avrebbe potuto farti, avresti dovuto applicare la tattica della lepre e non stare lì a incassare... Sei stato o molto fortunato o molto aiutato dal DM...

In pratica, sbagliando tattica, avete trasformato uno scontro non troppo impegnativo (un GS +1 contro un gruppo di 5 PG è una sfida sulla carta abbastanza facile) in una battaglia mortale...


Primo turno, L'athach si gira sul Ranger e fa un attacco completo SUL RANGER. Nessuno ha attaccato l'Athach. Non capisco cosa ci sia di sbagliato nella nostra preparazione se non subire un attacco di sorpresa.

Altra cosa : avrei giocato male perché mi sarei offerto come unica preda possibile ma non facile da ammazzare invece di esporre il mio gruppo ad un mostro tritatutto come questo? Il ruolo di Tank me lo sono scelto perché ho dovuto farlo, l'orso se si metteva a subire colpi non durava mezzo turno. Spiega, non ho capito  :?

Nyxator ha scritto:Premesso che un'explain tecnica dello scontro e qualche perchè e percome in più, aiuterebbe a inquadrare meglio la gestione dell'evento da entrambe le parti, al momento posso dire:

Mi accodo alla sagra dei quote.

Ignorare il tank e attaccare i bersagli meno scafati, è una prerogativa tipica dell'Atach, idem il resto...è in linea col comportamento standard del mostro.
Poi vabbé..là dipende pure se il ranger ha fatto il superman o no e c'è da capire quant'era gratuito il fattore overkill: vuoi per la location stessa (c'è caverna e caverna), vuoi se per sviste tattiche vostre, sadismo suo o che altro..
Per dire..se conveniva di più combattere all'esterno, invece di entrare voi in casa dell'atach, potevate provar ad attirar fuori lui con rumori, fumo ecc..


La spiegazione è stata fatta, spero che questo aiuti un po'. Per quanto riguarda il mostro, vero che dovrebbe attaccare personaggi meno resistenti, ma sarebbe stato come mettere la parola fine al gruppo. La sua velocità senza armatura è di 10 metri e mezzo, mentre quella del gruppo senza alcun incantesimo è di 9 metri. Li avrebbe raggiunti tutti e li avrebbe uccisi.

Finita la sagra dei quote. Grazie per le risposte.
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