Il 5°Clone

[Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

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[Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Arglist » mer apr 08, 2015 1:49 pm

Buonsalve!

Giungo qui da una terra lontana per proporvi dubbi di ignota moralità cosicché possiate, anche voi, strizzarvi le meningi su di questo dilemma.

La domanda che vi faccio è: quale asse ha il predominio sull'altra?

Esempio tipo (da arricchire nel qual caso trovaste qualcosa di cui discutere, vuole ovviamente essere un discorso di natura globale da usare come linea guida per i giocatori tutti):

Epoca della Guerra del Peloponneso / Epoca di Trecento (qualcuno interverrà dicendo meh boh quasi, ma non è di accurtezza storica di cui dobbiamo parlare)

I bimbi appena nati vengono gettati giù da una rupe per una legge della città . Il paladino Legale Buono osserva la scena.

Asse Bene-Male: si gettano bambini giù da una rupe, non mi sembra il massimo della bontà. Intervengo e salvo i bambini.

Asse Legge-Caos : La legge è chiara, sfanculo i bimbi.

Esempio 2: Sempre tipico asse Legale Buono:

I mendicanti per strada sono banditi con una pena di morte e/o punizioni varie. La società è terribilmente elitaria e prevede che nessuno li aiuti.

Il paladino passa e...

Li accoppa? Non li acoppa? Non deve aiutarli perché sennò infrangerebbe la legge, non può evitarli perché la legge è chiara.
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Mad_Master » mer apr 08, 2015 2:07 pm

Considera una cosa, e cioè che in D&D e nel fantasy in generale gli allineamenti sono "fazioni" cosmiche vere e proprie: Non esistono bene e male relativi, ma solo assoluti, e lo stesso vale per legge e caos...

Riprendendo i tuoi esempi, Sparta sarebbe considerata una società LM, per cui il paladino semplicemente non starebbe a guardare mentre qualcuno uccide un infante, anche se è una legge legittima, ma si sforzerebbe di trovare una soluzione...
Un discorso simile per la società che abbandona i mendicanti: non sarebbe un'azione strettamente malvagia, ma nemmeno buona, per cui il paladino agirebbe per cercare di raddrizzare le cose...
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Luskark » mer apr 08, 2015 2:40 pm

Ti do tre risposte :D

La prima: gli allineamenti di D&D sono pensati per descrivere un determinato contesto storico e mentale, molto legato al nostro ma un po' proiettato sul passato e quindi sono brutalmente autocontraddittori di per sè.
Un contesto come quello greco dovrebbe essere legato ad altre cose visto che i greci sono tutti schiavisti (che in D&D è sinonimo di malvagio). Sarebbe molto più carino forgiare un sistema di allineamenti basato sull'etica aristotelica secondo cui il personaggio è in equilibrio tra cose come temerario e codardo e se è quello che ci si aspetta è a metà sul coraggioso.

La seconda: coincide con quella di Mad, Sparta è legale malvagia perchè tutti seguono una società militarista, elitaria e discriminatoria, che in D&D non può non essere che legale malvagia.
In realtà forse per D&D è addirittura CM visto che mi vengono in mente troppo facilmente i drow di Faerun ma comunque malvagia lo è di certo.

La terza: come diceva un saggio post di Ovino di tanti anni fa, il legale non corrisponde al seguire le leggi di un posto ma ad un'ideale di ordine condiviso da più o meno persone e che può essere imposto con la conquista o con altri mezzi. Il che significa che il paladino al massimo temerebbe bloccando le azioni dei bambini buttati giù da una rupe non di infrangere una legge di Sparta ma di gettare nel caos la città se lui non riuscirà a far approvare una legge più valida e che tenga comunque insieme il tutto, se di Sparta gliene cala qualcosa ;)
Come dire: a un CB basterebbe liberare i pampini e impedire che vengano perpetrate tali crudeltà, un LB dovrebbe pensare a come risistemare la città in modo che riesca a funzionare pur non essendo malvagia. O raderla al suolo di modo che non infetti il resto del mondo se è un Pld di un certo tipo, ma speriam di no...
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda thondar » mer apr 08, 2015 3:28 pm

Sugli allineamenti hanno scritto di tutto di più tanto che mi trovo in difficoltà ad attenermi ad una versione ufficiale piuttosto che alla mia personale affinata dagli anni e dalle diverse edizioni e quindi non "canonica" tuttavia in quanto scrivi vedo dei chiari errori ben più gravi dei miei (oltre al fatto che i miei risolvono i problemi i tuoi li creano) e quindi intervengo.

I bimbi appena nati vengono gettati giù da una rupe per una legge della città . Il paladino Legale Buono osserva la scena.

Asse Bene-Male: si gettano bambini giù da una rupe, non mi sembra il massimo della bontà. Intervengo e salvo i bambini.

Asse Legge-Caos : La legge è chiara, sfanculo i bimbi.

essere legale non vuol dire seguire le leggi. Perché ogni 3x2 esce fuori questo errore? Essere legali non vuol dire dover seguire le leggi. Essere legali vuol dire essere convinti che una società per crescere sana e rigogliosa abbia bisogno di leggi (nonché ordinamento, gerarchia e tutto il resto). Essere convinti che servano leggi non vuol dire dover seguire qualsiasi legge ti propongano e non vuol dire che una qualsiasi legge vada bene. Vuole invece dire che non si ha fiducia nella auto-regolamentazione dell'individuo e ritenere che gli individui lasciati a se stessi finiscano per autodistruggersi, litigare e darsi fastidio o quantomeno nel non combinare nulla di positivo.

Quindi quella divergenza che vedi nell'esempio in realtà non esiste. Quella legge il paladino potrà considerarla errata e ignorarla completamente senza per questo essere meno legale di chi la considera giusta. Anzi, potrebbe considerarla IN-giusta e destabilizzante per la società e quindi la sua legalità (oltre che la sua bontà) lo obbligherebbe a intervenire per impedire quell'atto caotico.

E fino a qua penso anche di essermi tenuto abbastanza aderente alle regole ma c'è una domanda per rispondere alla quale rischio di distaccarmene un pò: quando, come e perché può connsiderala giusta o ingiusta? ebbene qui dobbiamo ricordarci lo scopo degli allineamenti che non è mettere il giocatore in difficoltà, costringerlo a giocare come vuole il DM o funzionare da trappola dove se sbaglia perde un livello (o quello che è), ma bensì servono per aiutarlo a interpretare il PG (il paladino fa eccezione parziale, ne parliamo dopo). Sono come un TAG per aiutarsi a ricordare meglio il carattere del PG senza cercarlo tra 5 pagine di BG... generoso, schizzofrenico, agarofobico, gli piace il rosso e... LB. Quindi cosa deve fare il PG davanti a quella scena? bè, qualsiasi cosa il giocatore voglia! Male non sarebbe che si ricordi i suoi TAG... tutti, non solo l'allineamento. Male non sarebbe che faccia una bella giocata, divertente, interessante, entusiasmante, coinvolgente o epica o altro a seconda dei casi. Qualora così non faccia gli altri giocatori, tra cui il master, potranno fargli osservazione e non solo riguardo l'allineamento. Quindi vuole pensare che i bambini deformi siano da salvare e accudire? perfetto. Ottimo LB. Vuole invece pensare che la deformità sia un segno del male (ovviamente è nel gioco) e quindi siano da massacrare senza pietà? perfetto, un ottimo LB.

Come diceva Mad Master gli allineamenti sono però oggettivi e rappresentano entità cosmiche concrete quindi la soggettività di cui ho parlato ha un limite. Il problema è che salvo pochissime cose esplicitate dai manuali tale limite oggettivo è lasciato alla soggettività dei giocatori (DM) e quindi torna ad essere soggettivo. Spetterà al DM dirti: "questo si", "questo no". Finché non ti dice "questo no" va tutto bene e tutto può essere fatto, dipende dal fine. Vuole adottare i goblin perché anche loro sono esseri viventi? vuole massacrare i barboni perché destabilizzano la società? perfetto, da morto Pelor lo accoglierà a braccia aperte come il più fedele dei suoi servitori! Ovviamente il giocatore deve essere serio e non fare il bimbominkia ma del resto l'allineamento se lo è scelto lui.. se avesse voluto fare il malvagio avrebbe potuto sceglierlo.

Nel caso del paladino dicevamo che il discorso è leggermente diverso perché lui ha anche un codice da seguire che fissa alcuni (pochi) aspetti e che quindi equivalgono a dei "questo no" del DM.

Per rispondere alla domanda al di là dell'esempio nessun asse ha di per se il predominio ma si dovrebbe cercare un compromesso, oppure qualora non sia possibile privilegiare quello che riteniamo più opportuno a nostra scelta, infrangendo l'altro. Possiamo anche deicidere che uno dei due assi per il nostro Pg sia prevalente.

Ovviamente il DM dovrà rendere noto al PG i suoi "questo no" prima che il PG compia l'azione e non dovrà mettere il PG nella situazione di dover contravvenire all'allineamento e poi punirlo...
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Arglist » mer apr 08, 2015 7:56 pm

Uhm, effettivamente non è una cosa semplice da discernere. E' pertanto per questo che ho effettivamente alzato il dubbio.

thondar ha scritto: Essere legali vuol dire essere convinti che una società per crescere sana e rigogliosa abbia bisogno di leggi (nonché ordinamento, gerarchia e tutto il resto). Essere convinti che servano leggi non vuol dire dover seguire qualsiasi legge ti propongano e non vuol dire che una qualsiasi legge vada bene. Vuole invece dire che non si ha fiducia nella auto-regolamentazione dell'individuo e ritenere che gli individui lasciati a se stessi finiscano per autodistruggersi, litigare e darsi fastidio o quantomeno nel non combinare nulla di positivo.


Come può un individuo avere un proprio codice di condotta e allo stesso tempo non credere nell'auto-regolamentazione dell'individuo? E' un po' come dire la stessa cosa: se arrivo in città e alcune leggi non mi vanno bene, seppur legale, non le rispetto o cerco di cambiarle. Un caotico da questo punto di vista si comporta in modo completamente uguale, andando a infrangere le regole che non gli stanno bene.

thondar ha scritto: Come diceva Mad Master gli allineamenti sono però oggettivi e rappresentano entità cosmiche concrete quindi la soggettività di cui ho parlato ha un limite. Il problema è che salvo pochissime cose esplicitate dai manuali tale limite oggettivo è lasciato alla soggettività dei giocatori (DM) e quindi torna ad essere soggettivo. Spetterà al DM dirti: "questo si", "questo no". Finché non ti dice "questo no" va tutto bene e tutto può essere fatto, dipende dal fine. Vuole adottare i goblin perché anche loro sono esseri viventi? vuole massacrare i barboni perché destabilizzano la società? perfetto, da morto Pelor lo accoglierà a braccia aperte come il più fedele dei suoi servitori! Ovviamente il giocatore deve essere serio e non fare il bimbominkia ma del resto l'allineamento se lo è scelto lui.. se avesse voluto fare il malvagio avrebbe potuto sceglierlo.


Mi sembra una linea abbastanza variabile del pensiero come entità cosmica; se è il Dungeon Master a deciderlo allora è completamente volubile ad ogni cambiamento morale e/o status alterato del suddetto. Come già detto da Luskark, però, gli allineamenti sono completamente soggettivi.

Bisogna quindi, quando si gioca a D&D, inserirsi in una prospettiva al Signore degli Anelli, dove tutto ciò che è male è palesemente male, e tutto ciò che è bene è palesemente bene? Non sarebbe una brutta idea (considerando la nostra ambientazione perennemente spaccata in questi assi) ma annulla completamente la personalizzazione, il binomio relativo del bene/male.

Chissà.
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Mad_Master » gio apr 09, 2015 1:50 am

Considerando che D&D è palesemente stato ricavato dal Signore degli Anelli, non sorprende poi tanto che vi siano assolutismi cosmici come gli assi dell'allineamento (all'inizio ne esisteva solo uno, quello Legge-Caos, che rappresentava appunto le contrapposizioni presenti nel SdA)...

Solo che non bisogna cadere anche nel tranello di scordarsi che ogni asse è tripartito: non ci sono solo gli adepti degli estremismi, ma anche chi sta nel mezzo... Per esempio, la schiavitù era presente in Grecia, ma questo non significa che tutte le civiltà schiaviste greche fossero malvagie: ce ne potevano essere che prevedevano l'emancipazione degli schiavi e disprezzavano chi maltrattava i propri, per cui le si sarebbe potute definire neutrali, piuttosto che malvagie come Sparta, dove gli iloti erano trattati alla stregua del bestiame e maltrattati a piacere, tanto che una delle prove finali dell'addestramento militare dei giovani spartiati era assalire e uccidere un ilota senza farsi scoprire o respingere...
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Arglist » gio apr 09, 2015 1:38 pm

Copio- incollo questa risposta da Dragon's Lair, dove sto tenendo la stessa discussione onde recepire risposte diverse e variegate.

Il vero problema (che siamo finalmente riusciti a snocciolare, dopo tanto tempo) è che, alla fin fine, l'Asse Bene-Male ha sempre la meglio sull'Asse Legge-Caos. In tutti le risposte che mi avete dato, difatti, si può notare benissimo come una città Legale Malvagia venga distrutta da una persona Legale Buona. Non peso potrebbe capitare lo stesso per un Caotico Buono che incontra una città legale Buona.

Insomma, laddove la differenza tra Legge e Caos è apparentemente abbastanza trasparente o insignificante, l'asse bene e male presenta degli scontri particolarmente aggressivi che danno origine a fenomeni di tipo esplosivi. Ed è proprio di questo che volevo parlare, citando le premesse fatto ad inizio del discorso.

"quale asse ha il predominio sull'altra?"

Il bene-Male, in questo caso, hanno il predominio sull'asse Caos-Legge: Perché? Cosa vi porta a fare certi ragionamenti? Ne consegue che l'asse C-L è decisamente meno importante, oppure è perché si basa su astratti difficili da centrare?
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Mad_Master » gio apr 09, 2015 2:17 pm

Io mi limitavo a riprendere i tuoi esempi, che si basavano più che altro sul bene-male in una società legale e le azioni di un paladino LB...

Come ti hanno spiegato già altri, però, "legale" non significa "ligio alle regole" e basta, ma è qualcosa di più complesso...
Gli assi bene-male e legge-caos operano su due ambiti differenti: il primo è definito "asse morale" e indica il tipo di azioni che un individuo è portato a compiere, mentre il secondo, definito "asse etico", indica il modo in cui le compie...
Riguardo, ad esempio, i bimbi massacrati a Sparta, un neutrale buono cercherà di salvarli, un neutrale lascerà che sia la natura a decidere e un neutrale malvagio li farà soffrire (possibilmente davanti ai loro genitori), magari cercando di far condannare a quella sorte anche i figli sani di qualche suo nemico; allo stesso modo, un legale buono cercherà di far cambiare la legge e di far sospendere le uccisioni nel frattempo, un legale neutrale cercherà di assicurarsi che solo i bimbi effettivamente irrecuperabili siano uccisi, mentre un legale malvagio sarà sistematicamente spietato nell'applicare la legge ed egoisticamente determinato nell'usarla a proprio vantaggio... E ovviamente si avrebbero comportamenti specifici anche per le permutazioni caotiche dei due assi...

Non c'è una preponderanza tra i due assi, perchè operano in sintonia, non in contrapposizione... Non puoi decidere il comportamento di una creatura considerando solo uno dei due...
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda Luskark » gio apr 09, 2015 3:04 pm

Arglist ha scritto:"quale asse ha il predominio sull'altra?"

Il bene-Male, in questo caso, hanno il predominio sull'asse Caos-Legge: Perché? Cosa vi porta a fare certi ragionamenti? Ne consegue che l'asse C-L è decisamente meno importante, oppure è perché si basa su astratti difficili da centrare?

Il problema del predominio è la prospettiva con cui imposti il ragionamento.

Noi siamo portati a pensare alla cosa come ad uno scontro manicheo tra bene e male. Ora l'Impero galattico è LM, e la ribellione è CB. Da che parte sta l'ordine jedi LB? Ovviamente dalla parte dei ribelli CB per abbattere l'Impero galattico LM, perchè la contrapposizione tra lato chiaro e lato oscuro è più forte della contrapposizione tra l'ordine che da l'Impero alla Galassia e al rischio che essa finisca nel caos qualora la Ribellione vinca. L'equilbrio si ripristina abbattendo il malvagio imperatore e riportando un equilibrio nella Forza tutto spostato sul lato chiaro.
Se la metti così è ovvio che l'asse Bene-Male si mangi il Legge-Caos a colazione.
Portandolo all'estremo le distinzioni Legge-Caos si distinguono in questo scontro Bene-Male tra tipi un po' più canagliette e tipi più rigidi nel seguire il loro dovere, ma in realtà l'importante è saper se Luke rischia di passare al lato oscuro e se Han starà con la ribellione (CB) o si farà i fatti suoi (CN) piuttosto che capir se Leila sarà un po' ribelle nei confronti della stessa ribellione o se lo stesso Han deciderà di conformarsi a qualche protocollo. Aspetti di contorno, ma più adatti ai fumetti Marvel del tempo e agli sketch comici tra personaggi piuttosto che veri e propri moventi di trama.
È anche un retaggio di recenti conflitti, che sono stati dipinti nella propaganda più come lotte tra bene e male (ove ciascuno si autodefiniva il bene) piuttosto che tra ordine e caos.

Viceversa se si prende altra letteratura, più presente attualmente in estremo Oriente che in Occidente, oltre che nell'antichità passata, il discorso cambia e non poco.
Si guardino certe saghe cinesi o giapponesi, cito solo per fare un esempio il film Hero di Zhang Yimou, ma ce ne sono tantissimi. L'importanza di unificare la Cina (L) finisce per passare sopra le guerre che sta compiendo colui che tenta di unificarla.
O si vedano tantissimi altri scontri tra una ribellione/criminalità (C) e un'istituzione forte (L) in cui in entrambe le parti ci sono eroi e malvagi. Esiste un impero governato da un imperatore LM o LN, e se è LN o addirittura LB è coadiuvato da servitori LM che sono un po' tirannici e che fanno i loro loschi affari, ma contemporaneamente è sostenuto da paladini LB che credono nella necessità di sostenere l'istituzione esistente e che senza di essa sarebbe peggio, o che hanno giurato fedeltà all'imperatore e che quindi, per quanto egli possa essere malvagio, sopporteranno molto a lungo di combattere per lui per vincoli e promesse. Dall'altra parte ci sono i criminali/ribelli/sovvertitori, costituiti da gente che pensa davvero di dover sovvertire per salvare (CB), e gente che si diverte solo a fare i suoi comodi uccidendo a destra e a manca i servitori dell'impero (CM).
Ovviamente in una prospettiva di questo tipo i LB possono ad un certo punto tradire e passare dalla parte dei ribelli se si esagera troppo sul versante malvagio, ma il terreno di scontro principale è tra Legge e Caos.

Dopo di che, in entrambi gli esempi riportati (sia quello in cui prevale l'asse B-M sia quello in cui prevale l'asse L-C) ci possono essere tizi di tutti gli allineamenti.
Ovviamente la ribellione contro l'impero galattico attirerà più gente orientata al Caotico e al Buono (più al Buono che al Caotico) mentre l'Impero galattico attirerà più gente legata al Legale e al Malvagio (più al Malvagio che al Legale). Però poi se una persona vuole fare le cose per bene nell'Impero potrebbero esserci soldati LB (nell'EU ce ne sono) oltre che (più facilmente) CM, mentre nella Ribellione potrebbero essercene di CM oltre che (più facilmente) LB. La cosa più complessa è che ci siano dei LM nella Ribellione e che ci siano dei CB nell'Impero ma non sarebbe affatto impossibile neanche quello.
Idem spostando sull'asse legge-caos molti potrebbero essere convinti di seguire la volontà dell'Impero o dell'Imperatore precedente ribellandosi, così come molti ordini di paladini e monaci si ribellerebbero per rimanere leali alla loro scuola. Faccio un esempio: se i paladini dell'ordine di Chaiseng hanno giurato fedeltà alla dinastia imperiale e il loro compito è proteggerla, se un usurpatore (seppur buono) esiliasse la famiglia Chaiseng o la uccidesse loro sarebbero dei ribelli e combatterebbero dalla parte della ribellione contro l'usurpatore allevando di nascosto il figlio dei Chaiseng. Viceversa, anche nel caso in cui l'imperatore Chaiseng cominciasse a manifestare segni di insanità malvagia, pur disapprovandoli, se tengono molto al loro ordine, dovrebbero o tener duro, o cercare una soluzione interna alla famiglia Chaiseng (esempio favorendo un figlio o un fratello). Ovviamente in entrambi i casi ci potrebbero essere paladini che si ribellano ai Chaiseng e che potrebbero persino rimaner LB credendo di agire comunque in relazione al loro ordine facendo uno scontro tra legalità contrapposte, ma intanto vorrei chiarire i punti fin qui esposti.

Eppure il tuo paladino che arriva a Sparta non può non attirare una risposta da parte di un D&Dista: fermerà il massacro. Perchè?
Perchè in quel momento dei tizi che ammazzano bambini per lui sono dei pazzoidi schizzati che non meritano di governare una città e che chissà come la tengono. In quel momento lui vede un atto per lui assai malvagio e quindi si rifiuterà di permettere che avvenga.
Se invece tu dici che il paladino è un ambasciatore ateniese il discorso cambia. Se dici che il paladino è di Sparta e capisce l'importanza di quel rito per la conservazione di Sparta e ne è partecipe, il discorso cambia ancora!

Non a caso ti citai esempi di stampo cinese, perchè lì la Cina è una sola e cinesi si sentono tutti, e la Cina si fonda sull'importanza di preservare la Cina e di non scatenare (di nuovo) epoche di conflitti tra regioni e regioni. In un contesto "imperiale" dove l'Impero è un'istituzione riconosciuta da tutti e che regolamenta le esistenze. Così la sopravvivenza dell'Impero o di determinate strutture può essere per il paladino più importante di qualche decennio con un imperatore malvagio, se comunque non fa danni estremi.
Ed è un Impero che con l'Impero Galattico di Guerre Stellari non c'entra un piffio, visto che l'Impero in Star Wars dura solo un ventennio ed è un periodo di repressioni, introduzioni di schiavitù, guerra civile costante e massacri alla stracavolo di pianeti interi tanto per dimostrar la propria forza militare. Messa così è quasi impossibile che a qualcuno passi per la testa il pensiero che un imperatore malvagio è solo una cosa passeggera (è il primo!) e che comunque l'istituzione sia buona (perchè è troppo palesemente malvagia ed è anche nata così). E soprattutto dura da troppo poco tempo perchè ci siano ordini di paladini ad esso fedeli, a meno che non se li formi da solo (esempio una guardia imperiale alla Kir Kanos è LN-LB ma più o meno la giustificano con una sorta di lavaggio del cervello e il fatto di esser stato istruito così). Toh, può avere degli ufficiali formati sotto l'Impero che pensano che se svanisse l'Impero sarebbe un caos e che comunque preservi l'unità della Galassia, ma l'impressione che hai è che prima o poi corrano troppi rischi di passare al bene e di buttar l'Imperatore e il 90% dell'Impero presentato nello sciacquone con le loro stesse mani. Meglio ancora, puoi farlo introducendo però immagini di settori pacificati e di situazioni che sono migliorate rispetto alla Repubblica, o idee che ti rendano l'Impero più tollerabile, cosa che l'EU fa (in poca parte ma riesce a introdurre ufficiali buoni all'Impero, seppur minoritari) ma i film non fanno affatto.

Il paladino che è totalmente estraneo ad un luogo o ad una mentalità se vede azioni malvagie e contrarie al suo codice di condotta farà il possibile per fermarle, a meno che non gli diano buoni motivi. Potrebbe arrivare alle mani con altri paladini LB del luogo che invece quelle tradizioni le accettano eccome? Sì! Ma perchè sarebbe comunque un estraneo slegato dal funzionamento del luogo...
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Re: [Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.

Messaggioda thondar » gio apr 09, 2015 3:19 pm

Come può un individuo avere un proprio codice di condotta e allo stesso tempo non credere nell'auto-regolamentazione dell'individuo?

forse autoregolazione dell'individuo è una locuzione errata... diciamo che non crede nel lasciare l'individuo libero di fare quello che vuole senza regole date da se stesso ne dagli altri. Un paladino può avere un codice autoimposto ma proprio perché sente di avere bisogno pure lui di regole o in alternativa (o in aggiunta) avere delle regole date dall'alto.

E' un po' come dire la stessa cosa: se arrivo in città e alcune leggi non mi vanno bene, seppur legale, non le rispetto o cerco di cambiarle. Un caotico da questo punto di vista si comporta in modo completamente uguale, andando a infrangere le regole che non gli stanno bene.

il caotico non infrange le regole che non gli stanno bene, il caotico le ignora tutte e le ritiene tutte inutili e dannose per l'intera società. Il legale sa che per il bene di quella società le regole servono, magari non quelle. Il legale è anche portato ad accettare regole balorde perchè meglio qualcosa che niente ma a tutto c'è un limite e se la regola è sbagliata tenterà di eliminarla (come dipende dalle priorità e possibilità). Il legale agirà per portare regole e ordine e per costringere i cittadini a fare o non fare certe cose mentre il caotico lotterà per dargli la libertà totale.

Mi sembra una linea abbastanza variabile del pensiero come entità cosmica; se è il Dungeon Master a deciderlo allora è completamente volubile ad ogni cambiamento morale e/o status alterato del suddetto.

infatti. Teoricamente sono oggettivi ma se non mi dicono come funzionano e lasciano la scelta al DM diventano inevitabilmente soggettivi. Ci si mette una toppa evitando di fare trappole morali ai PG e avvertendoli quando si ritiene stiano per infrangere l'allineamento. Il giochino non è che il PG agisce e il DM lo punisce ma che il PG agisce, il DM lo blocca e lo avverte dell'infrazione imminente e il giocatore decide se proseguire nell'azione o cambiarla.

Bisogna quindi, quando si gioca a D&D, inserirsi in una prospettiva al Signore degli Anelli, dove tutto ciò che è male è palesemente male, e tutto ciò che è bene è palesemente bene? Non sarebbe una brutta idea (considerando la nostra ambientazione perennemente spaccata in questi assi) ma annulla completamente la personalizzazione, il binomio relativo del bene/male.

non tutte le azioni ma da regole alcune lo sono. La tortura, ad esempio. Il binomio relativo puoi usarlo altrove. In 4°ed funziona diversamente.

Il vero problema (che siamo finalmente riusciti a snocciolare, dopo tanto tempo) è che, alla fin fine, l'Asse Bene-Male ha sempre la meglio sull'Asse Legge-Caos. In tutti le risposte che mi avete dato, difatti, si può notare benissimo come una città Legale Malvagia venga distrutta da una persona Legale Buona. Non peso potrebbe capitare lo stesso per un Caotico Buono che incontra una città legale Buona.

dipende da come giochi questo CB. Ogni allineamento racchiude infinite sfumature e quindi se vuoi fare il CB intransigente, votata alla liberazione dei poveri cittadini secondo lui oppressi (ma felici) nulla te lo vieta (basta non sfoci nel malvagio)

Certo è un asse che emerge meno comunemente, probabilmente perché siamo meno abituati a inquadrarlo.

Si guardino certe saghe cinesi o giapponesi, cito solo per fare un esempio il film Hero di Zhang Yimou, ma ce ne sono tantissimi. L'importanza di unificare la Cina (L) finisce per passare sopra le guerre che sta compiendo colui che tenta di unificarla.

yup, giusto! bell'esempio e bel film
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