Il 5°Clone

[Discussione] La razza base di minor successo

Discuti di argomenti di D&D che vanno al di là del semplice regolamento!

Moderatori: Webmaster, Moderatori, Mod in prova

Regole del forum Ricordiamo di leggere il Regolamento Generale del 5°Clone e di rispettare il corretto utilizzo dei TAG del Forum.

Quale è la razza base meno utilizzata (con riferimento alla sua edizione)?

Dragonborn
6
43%
Elfo
0
Nessun voto
Gnomo
3
21%
Halfling
0
Nessun voto
Mezzelfo
2
14%
Mezzorco
0
Nessun voto
Nano
0
Nessun voto
Tiefling
3
21%
Umano
0
Nessun voto
 
Voti totali : 14

[Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Luskark » gio set 22, 2016 10:02 am

Tra la terza, la quarta e la quinta edizione si è potuto assistere ad un cambiamento delle razze base presenti nel Manuale del Giocatore.
In quarta sono infatti scomparsi gnomi ed halfling (se mal non ricordo) per lasciare il posto a dragonborn e tiefling.
In quinta il dragonborn è rimasto, segnale che forse la razza non è stata così poco azzeccata.
Purtuttavia il dubbio sulla correttezza delle scelte fatte rimane, e mi viene quindi spontaneo chiedervi se la decisione compiuta sia stata saggia oppure no.

La domanda riguarda tutte le edizioni, e si basa sulle vostre valutazioni e sulla vostra esperienza personale. Ciascuno voti tenendo conto di entrambe, e se qualcuno ha giocato solo alla terza o ha visto quasi solo gruppi di terza valuti il dragonborn per come egli può essere effettivamente valutato (poiché chiaramente l'avrà visto usare molto meno), mentre invece il tiefling veniva utilizzato in terza senza problemi a partire dai manuali secondari.

A causa del diverso numero di edizioni coinvolte concedo due voti ad utente, in modo tale da diversificare il sondaggio.

Come dire: se doveste essere parte dello staff creatore di un'eventuale sesta edizione cosa terreste e cosa togliereste?
E non solo in base a ciò che piace giocare a voi ma in base a ciò che vedete giocare in giro.
Se a voi non piacciono affatto i mezzorchi ma in ogni gruppo che avete visto un mezzorco c'era chiaramente fareste un brutto affare togliendoli ;)
Come gli utenti più navigati sanno io non giocherei mai un umano, ma conosco giocatori che non giocherebbero altro.

Perchè l'umano sembra necessario a stabilire un contatto col nostro mondo, e a creare personaggi che si distinguano per motivi diversi dalla loro razza. Più immediati nell'ingresso, più malleabili nella differenziazione.
L'elfo e il nano provengono dal legame fortemente tolkieniano con cui D&D nasce, e sembrano essere diventati razze base in quasi qualunque fantasy legato a questo suo sottogenere (sono assenti invece ovviamente nei filoni di stampo howardiano).
L'halfling è la resa del termine hobbit senza violare il copyright ("trovate il mezzuomo!" in inglese è "find the halfling").
Dello gnomo non conosco le D&Desche origini.
Il mezzorco serve a fornire uno spunto per un mondo barbarico senza addentrarsi fino in fondo nei problemi che gli orchi di matrice tolkieniana comportano.
Il mezzelfo serve invece a mediare rispetto agli elfi troppo elfici, da Spock a Nihal.
Il tiefling è la resa del desiderio di interpretare personaggi con ascendenza demoniaca, con vari riferimenti sia nel fantasy presente sia nelle tradizioni medievali.
Il dragonborn è invece il tentativo di consentire ai giocatori di giocare una sorta di drago o suo discendente (si vedano i draconici di Dragonlance o vari giocatori che si riferivano al dragonide in 3.x, ma anche tutti i mezzi-draghi e i vari personaggi di ascendenza draconica più o meno manifesta), anche se non so quanto questa specifica resa abbia avuto successo.
Lista di "Mostri celebri dalla mitologia al fantasy"
Partecipate alla sua stesura!

In parallelo è partita la nuova lista "Personaggi celebri dalla mitologia al fantasy" ove trovare spunti per i vostri PG e PNG.

Responsabile dei PbF
Il Reclutamento è aperto!
Avatar utente
Luskark
Moderatore (Gold)
Moderatore (Gold)
 
Messaggi: 18707
Iscritto il: ven ott 05, 2007 7:00 am
Località: Padova

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Kalvalastir » gio set 22, 2016 10:39 am

Dragonborn e Tiefling mi stonano davvero tanto come razze fantasy classiche.

Alla fine sono due razze che incarnano lo stereotipo dell'apparenza del personaggio "evidentemente figo". In più il Tiefling è "evidentemente anti-eroe tormentato e proprio per questo figo".

Insomma: sono due razze che non richiedono molto background per essere giocate, la motivazione per giocarle è nella loro apparenza.

E proprio per questo le trovo due scelte superficiali, se le togliamo dall'oggi al domani non ci siamo persi nulla.
Admin del 5°Clone
--------------------------------
Il mio sito personale: Consulente Web Marketing
Avatar utente
Kalvalastir
Admin
Admin
 
Messaggi: 9613
Iscritto il: gio nov 25, 2004 8:00 am
Località: Trento

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Nyxator » gio set 22, 2016 12:31 pm

Luskark ha scritto:Dello gnomo non conosco le D&Desche origini.

Senza dubbio derivano da quelli del folklore, ma se guardi là nel tuo thread di famosi per razza scommetto che la risposta illustre per D&D la trovi ;)

:uhm: niente aasimar?? Non che li adori o li schifi particolarmente, ma così, per ristabilire la par condicio planare..

Sul pensierino sul mezzorco concordo, anche se imho quella non è la sola opzione ruolosa.
Kalvalastir ha scritto:Dragonborn e Tiefling mi stonano davvero tanto come razze fantasy classiche.

Alla fine sono due razze che incarnano lo stereotipo dell'apparenza del personaggio "evidentemente figo". In più il Tiefling è "evidentemente anti-eroe tormentato e proprio per questo figo".

Insomma: sono due razze che non richiedono molto background per essere giocate, la motivazione per giocarle è nella loro apparenza.

E proprio per questo le trovo due scelte superficiali, se le togliamo dall'oggi al domani non ci siamo persi nulla.

(...beh, oddio, ci avrei perso uno dei miei png più carucci e ispirati..ma vabbé, è un problem mio :mrgreen: :) )
Uhm, ma vi dirò...con tutte le razze fantasy che ci sono, imho la questione dello stereotipo dell'apparenza e il concetto di "è fico, quindi c'ho da ostentar che è fico a ogni suo passo" ormai (almeno per me) trovano il tempo che trovano...
Dipende pure da come si percepisce razza fantasy X, la si gioca, la si è vista giocare, o la si -scusatemi l'italianismo- backgrounda.
In alcuni casi (tipo i tengu) mi sà che un pò dipende pure da campagna e ambientazione.

In quel genere di discorsi poi (per molti, almeno per come parve di capire a me) drow, drow nobili e dhampir a figaggine -positiva o negativa che sia- vincono a mani basse su tutto; e c'è pure gente che manifesta evidenti sintomi di nausea solo a pronunciargli la parola genasi.
Senza contare che non sono pochi i giocatori che si scelgono la razza esclusivamente per motivi di build e conteggi dadosi.

Il dragonborn di per sé a me non fa né caldo né freddo, ma al massimo lo terrei solo come png o pg per avventura one shot o campagna breve.

All'ipotetica domanda:
< tu quanti/quali scarteresti dall'Advanced Race Guide di Pathfinder?>

risponderei:
<alcuni, ma terrei ben stretti tiefling, aasimar e molti classici strani. E comunque troverei un pò folle cestinare gnomi e halfling...pure se i sondaggi dicessero che son razze meno giocate/apprezzate >
Ultima modifica di Nyxator il gio set 22, 2016 1:15 pm, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Nyxator
Eroe Invincibile
Eroe Invincibile
 
Messaggi: 4284
Iscritto il: mar lug 24, 2012 10:38 pm
Località: Sigil. città delle porte.

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Mad_Master » gio set 22, 2016 1:13 pm

Il dragonborn è un'oscenità partorita dal manuale 3.5 Razze del Drago, che all'epoca ebbe un notevole successo nelle build PP pubblicate sul forum ufficiale perché sbroccatissima... Ovviamente, gli sviluppatori della 4e fraintesero, non si sa se apposta o per innata idiozia, le motivazioni dietro tale preferenza e decisero di piazzarla tra le razze base, senza che avesse un minimo di senso... Tra l'altro, l'aspetto "paladinesco" che gli hanno dato è palesemente pensato per sovrapporre il dragonborn alla figura del saurial paladino Dragonbait, tra i protagonisti della saga di Azure Bonds tra i romanzi dei Reami...

In passato, a parte i draconici di Dragonlance (AD&D 1° Edizione), che nonostante avessero ricevuto la pubblicazione di statistiche per PG rimanevano sostanzialmente ingiocabili, c'era stata una breve apparizione dei mezzi draghi su un oscuro accessorio della 2° edizione di AD&D che riguardava il poter introdurre PG draghi nel gioco (ovviamente era una cosa abbastanza improponibile)... I mezzi draghi, come sappiamo, fecero la loro ricomparsa come archetipi in 3.0, completamente snaturati e tarpati della parte "lore" che in 2° edizione li rendeva come minimo plausibili (ad esempio, erano possibili solo da draghi dotati del potere innato di mutare forma, mentre in 3.x non si sa nemmeno perché o percome nascano)...

Il tiefling, invece, assieme all'aasimar e ai genasi, è nato come razza base per l'ambientazione di Planescape, in cui unioni tra mortali planari e varie forme di esterni erano piuttosto comuni... E non erano le sole razze ibride presenti... La gran parte delle altre, però, in terza edizione fu pressata in quei due polpettoni insipidi che sono gli archetipi di mezzo immondo e mezzo celestiale...
Ovviamente, estrapolate dal loro contesto originario, in cui avevano perfettamente senso, questo tipo di razze perde ogni possibile giustificazione della propria esistenza, se non come casi più unici che rari...
Un po' come i mul e i mezzogiganti di DarkSun, si tratta di razze che hanno senso solo in un'ambientazione in grado di supportarli e appaiono stridenti e fuori luogo nella maggior parte dei casi...
In 4e, poi, il tiefling è diventato solo un nome appiccicato su quella che nel vecchio BECMI era la razza dei diaboli, con qualche piccola modifica per renderla meno mostruosa, tipo gambe normali invece che caprine... C'è tutto: aspetto diabolico, corna e coda, antico patto andato male con forze infernali, eccetera... E' un po' quello che hanno fatto con DarkSun 4e in cui i goliath 3.5 sono diventati i mezzogiganti, anche se in questo caso ai goliath non hanno nemmeno cambiato nome...

Venendo a cosa toglierei io, è presto detto: gnomi, mezzelfi, mezzorchi e tutte le sottorazze di elfi, nani e halfling a parte quella base... Ovviamente, sparirebbero pure dragonborn, tiefling, genasi e aasimar, che relegherei solo ad ambientazioni consone...
Gli elfi dovrebbero essere o umanoidi mortali portati per la magia e la natura o creature fatate immortali del tipo folletto, ma non entrambe le cose contemporaneamente come in 4e... E nel caso fossero la seconda, di certo non una razza giocabile...
Inserirei altre tra le razze giocabili apparse negli anni (e sono tante), soprattutto quelle decisamente diverse come tratti razziali rispetto a quelle più comuni (ad esempio goliath e maenad), evitando al contempo quelle più aliene o mostruose (tipo i thri-kreen)...
Avatar utente
Mad_Master
Membro Gold
Membro Gold
 
Messaggi: 2363
Iscritto il: gio nov 17, 2005 8:00 am
Località: Monte Argentario

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Luskark » gio set 22, 2016 3:17 pm

Attenti a ricordare che lo scopo del topic è duplice.
Sia capire cosa voi trovate meno utile sia capire cosa nelle vostre esperienze venga trovato meno utile dai vari giocatori.

Il primo a sembrarmi poco utile e poco utilizzato è il mezzelfo.
Aveva un senso in differenti periodi ma visto che in D&D già l'elfo completo è razza giocabile senza che ciò squilibri il gioco e visto che in D&D l'aura mistica razziale degli elfi tende a svanire, alla fine tanto vale giocare un elfo pieno. Alla fin fine non è così tanto più strano rispetto al giocare un nano.

Capisco molto di più il mezzorco, visto che gli orchi mantengono ancora un ruolo di minion brutali e barbarici per cui ad alcuni giocare un orco pieno potrebbe sembrare strano. Come dire, in Warcraft gli orchi sono un popolo abbastanza netto, e coprono il ruolo specifico dei mezzorchi in D&D. Ma quando le avventure son pensate per umani e una buona parte sprona a massacrar senza porsi dubbi intere tribù di orchi, giocare un orco pieno potrebbe essere un po' strano.
In un contesto in cui gli orchi sono ancora più vicini a Tolkien un'alternativa giocabile è utile.

Nyxator ha scritto:
Luskark ha scritto:Dello gnomo non conosco le D&Desche origini.

Senza dubbio derivano da quelli del folklore, ma se guardi là nel tuo thread di famosi per razza scommetto che la risposta illustre per D&D la trovi ;)

Ricontrollerò il listone e il link da te consigliato, perchè di sicuro non hanno collegamenti con le creature elementali di Paracelso (da cui di sicuro deriva il termine).
Se non sarò soddisfatto lancerò una campagna di caccia allo gnomo nel topic sopracitato :)

Froud e Lee al termine del loro capolavoro "Fate" fanno intendere in "una nota tecnica" come l'assenza dello gnomo sia giustificata dal fatto che non ne abbiano trovato traccia nel folclore vero e proprio, e che quindi, stando alle loro ricerche, lo gnomo come lo intendiamo sarebbe relativamente molto recente, più legata a rielaborazioni di autori fantasy che ad una tradizione effettivamente presente.

A me vengono in mente quelli di Poortvliet/Huyen e quelli di una serie di libri per ragazzi (storie di gnomi, di draghi, di giganti...), che potrebbero magari aver avuto un ruolo.

:uhm: niente aasimar?? Non che li adori o li schifi particolarmente, ma così, per ristabilire la par condicio planare..

Ho messo solo le razze presenti nelle varie versioni del Manuale del Giocatore.
E visto che il tiefling c'è arrivato mentre l'aasimar no la par condicio non è stata rispettata a prescindere.

Sul pensierino sul mezzorco concordo, anche se imho quella non è la sola opzione ruolosa.

Secondo me è la voglia di giocare una razza "cimmera" in un contesto in cui l'umano non è percepito come massiccio. Quindi per difficoltà di fare gli orchi (si rischia di passare un buon numero di sessioni a massacrare i propri simili) si cerca di allontanare la parentela.

Vedasi l'incipit del post, subito prima del quote.

All'ipotetica domanda:
< tu quanti/quali scarteresti dall'Advanced Race Guide di Pathfinder?>

risponderei:
<alcuni, ma terrei ben stretti tiefling, aasimar e molti classici strani. E comunque troverei un pò folle cestinare gnomi e halfling...pure se i sondaggi dicessero che son razze meno giocate/apprezzate >

A quest'ultima considerazione sono particolarmente interessato :)
Quanto sono giocati gnomi ed halfling? Il fatto che lo siano poco è di per sè ragione sufficienti a relegarli a supplementi oppure un gioco fantasy di chiara ispirazione tolkieniana non può vivere senza gli hobbit?

Mad_Master ha scritto:Il dragonborn è un'oscenità partorita dal manuale 3.5 Razze del Drago, che all'epoca ebbe un notevole successo nelle build PP pubblicate sul forum ufficiale perché sbroccatissima... Ovviamente, gli sviluppatori della 4e fraintesero, non si sa se apposta o per innata idiozia, le motivazioni dietro tale preferenza e decisero di piazzarla tra le razze base, senza che avesse un minimo di senso... Tra l'altro, l'aspetto "paladinesco" che gli hanno dato è palesemente pensato per sovrapporre il dragonborn alla figura del saurial paladino Dragonbait, tra i protagonisti della saga di Azure Bonds tra i romanzi dei Reami...

In passato, a parte i draconici di Dragonlance (AD&D 1° Edizione), che nonostante avessero ricevuto la pubblicazione di statistiche per PG rimanevano sostanzialmente ingiocabili, c'era stata una breve apparizione dei mezzi draghi su un oscuro accessorio della 2° edizione di AD&D che riguardava il poter introdurre PG draghi nel gioco (ovviamente era una cosa abbastanza improponibile)... I mezzi draghi, come sappiamo, fecero la loro ricomparsa come archetipi in 3.0, completamente snaturati e tarpati della parte "lore" che in 2° edizione li rendeva come minimo plausibili (ad esempio, erano possibili solo da draghi dotati del potere innato di mutare forma, mentre in 3.x non si sa nemmeno perché o percome nascano)...

Secondo me si trova un gran numero di giocatori desiderosa di giocare un personaggio legato ai draghi, perchè nel fantasy D&Desco sembra suonare molto bene. Il punto è che ciò che ciascuno considera "il personaggio draconico" differisce molto, perchè di draghi umanoidi è pieno il mondo del fantasy (anche giapponese) ma con differenze fortissime.
Il risultato in D&D è stato un lucertoloide dalla pelle dei colori draconici, con pace all'anima di chi sperasse di fare delle specie di elfi dalle pelli un po' più scagliose e sgargianti.
Tralascio il fatto che non hanno la coda e quanto la cosa mi indispettisca graficamente...

Il tiefling, invece, assieme all'aasimar e ai genasi, è nato come razza base per l'ambientazione di Planescape, in cui unioni tra mortali planari e varie forme di esterni erano piuttosto comuni... E non erano le sole razze ibride presenti... La gran parte delle altre, però, in terza edizione fu pressata in quei due polpettoni insipidi che sono gli archetipi di mezzo immondo e mezzo celestiale...
Ovviamente, estrapolate dal loro contesto originario, in cui avevano perfettamente senso, questo tipo di razze perde ogni possibile giustificazione della propria esistenza, se non come casi più unici che rari...
Un po' come i mul e i mezzogiganti di DarkSun, si tratta di razze che hanno senso solo in un'ambientazione in grado di supportarli e appaiono stridenti e fuori luogo nella maggior parte dei casi...
In 4e, poi, il tiefling è diventato solo un nome appiccicato su quella che nel vecchio BECMI era la razza dei diaboli, con qualche piccola modifica per renderla meno mostruosa, tipo gambe normali invece che caprine... C'è tutto: aspetto diabolico, corna e coda, antico patto andato male con forze infernali, eccetera... E' un po' quello che hanno fatto con DarkSun 4e in cui i goliath 3.5 sono diventati i mezzogiganti, anche se in questo caso ai goliath non hanno nemmeno cambiato nome...

Vero è che molte razze sono molto dipendenti dall'ambientazione, anche se talvolta il successo ottenuto in un'ambientazione fa sì che quella versione abbia effetti secondari anche sulle altre. Così i drow per tutti sono quelli di Forgotten Realms a causa del successo di Drizzt Do'Urden, ed anzi sono uno degli aspetti tipicamente D&Deschi più noti al grande pubblico.

I tiefling secondo me sono legati in buona parte al successo di vari mezzi-immondi, che ha radici antiche ma anche moderne, da Inuyasha a Devil May Cry. Così per giocare un essere coi cornetti un po' diavoletto il tiefling pare aver avuto un buon successo.

Kalvalastir ha scritto:In più il Tiefling è "evidentemente anti-eroe tormentato e proprio per questo figo".

Precisamente costui, con la differenza che le varie alternative in merito (dhampyr e compagnia briscola) non sono state altrettanto inflazionate. Un ruolo simile si addice anche ai drow, che però non son finiti così direttamente sui Manuali del Giocatore. Soprattutto in 3ed il ML di un drow finiva per far fare un paio di considerazioni prima di giocarlo.

Mad_Master ha scritto:Gli elfi dovrebbero essere o umanoidi mortali portati per la magia e la natura o creature fatate immortali del tipo folletto, ma non entrambe le cose contemporaneamente come in 4e... E nel caso fossero la seconda, di certo non una razza giocabile...

Secondo me il fatto che D&D segua principalmente la prima fa sì che i mezzelfi siano poco utili come razza. Nel caso in cui D&D si riferisse alla seconda opzione i mezzelfi tornerebbero immediatamente utili come punto di contatto tra due razze veramente troppo lontane tra loro.
Lista di "Mostri celebri dalla mitologia al fantasy"
Partecipate alla sua stesura!

In parallelo è partita la nuova lista "Personaggi celebri dalla mitologia al fantasy" ove trovare spunti per i vostri PG e PNG.

Responsabile dei PbF
Il Reclutamento è aperto!
Avatar utente
Luskark
Moderatore (Gold)
Moderatore (Gold)
 
Messaggi: 18707
Iscritto il: ven ott 05, 2007 7:00 am
Località: Padova

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Kalvalastir » gio set 22, 2016 3:29 pm

Sono abbastanza d'accordo con Mad quando dice che tante razze hanno senso all'interno di un'ambientazione, ma lo perdono del tutto se avulse dal contesto.

Il tiefling in Planescape? Semplicemente perfetto, come pure la sua controparte Aasimar, ma anche i Genasi. Se il tema dell'ambientazione è "contaminazione e commistione tra piani", ci sta che le razze la riflettano.

Sui mezz'elfi invece non sono d'accordo sulla loro inutilità... sono solitamente scelti dai giocatori che vogliono "fare un elfo che però non sia spocchioso come gli elfi" o in alternativa "fare un umano però più figo".

Ma i mezz'elfi sono i figli di uno dei topos più antichi della letteratura fantastica... quello dell'unione tra uomini e creature fatate. Voglio dire: Beren e Luthien! Ok che poi in Tolkien i mezz'elfi hanno un ruolo molto particolare e del tutto diverso dai mezz'elfi di D&D, ma comunque il succo del discorso rimane.

Se proprio devo dirla tutta, alla fine solo i Dragonidi sono davvero appiccicati lì :mrgreen:
Admin del 5°Clone
--------------------------------
Il mio sito personale: Consulente Web Marketing
Avatar utente
Kalvalastir
Admin
Admin
 
Messaggi: 9613
Iscritto il: gio nov 25, 2004 8:00 am
Località: Trento

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda CROATAN » gio set 22, 2016 4:03 pm

personalmente considero il mezzelfo una razza abbastanza inutile, veniva scelta raramente solo dai giocatori che volevano l' elfo ma non erano convinti fino in fondo, da qui la via di mezzo.
Mi sono dimenticato di mettere il dragonborn che lo considero poco caratterizzato come classe e tendente ad un uso solo relativo alle build.
Per quanto riguarda l' halfling è il kender di dragonlance che non sò per quali ragioni forse copyright non gli è stato dato il suo nome e personalmente la trovo una bella classe abbastanza duttile, ottima sia per stregoni che rogue e se i giocatori sono bravi vi ritroverete in tutti i party dei Tasslehof.
Penso che x le razze base la scelta migliore sia quella fatta nella 3.5 ad esclusione dei mezzelfi che potrebbero essere sostituiti da aasimar/tiefling,
Avatar utente
CROATAN
Eroe
Eroe
 
Messaggi: 1845
Iscritto il: mer giu 16, 2004 7:00 am
Località: Savona

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Luskark » gio set 22, 2016 4:22 pm

Kalvalastir ha scritto:Sono abbastanza d'accordo con Mad quando dice che tante razze hanno senso all'interno di un'ambientazione, ma lo perdono del tutto se avulse dal contesto.

Il tiefling in Planescape? Semplicemente perfetto, come pure la sua controparte Aasimar, ma anche i Genasi. Se il tema dell'ambientazione è "contaminazione e commistione tra piani", ci sta che le razze la riflettano.

Si noti: qui si parla di razze base da manuale del giocatore, e quindi le razze presenti nel MdG dovrebbero essere adatte a tutte le ambientazioni. Se dunque vengono criticati perché fuor da Planescape sembran cucchiaini di sale gettati dentro il caffè l'obiezione è più che valida ;)

Sui mezz'elfi invece non sono d'accordo sulla loro inutilità... sono solitamente scelti dai giocatori che vogliono "fare un elfo che però non sia spocchioso come gli elfi" o in alternativa "fare un umano però più figo".

Ma i mezz'elfi sono i figli di uno dei topos più antichi della letteratura fantastica... quello dell'unione tra uomini e creature fatate. Voglio dire: Beren e Luthien! Ok che poi in Tolkien i mezz'elfi hanno un ruolo molto particolare e del tutto diverso dai mezz'elfi di D&D, ma comunque il succo del discorso rimane.

Il punto è che secondo me i mezzelfi avrebbero senso se gli elfi d&deschi fossero maggiormente separati dagli umani nella seconda delle opzioni presentati da Mad. Se gli elfi sono effettivamente una corte di folletti ultraterreni allora è assai difficile che uno di loro viaggi tra noi, ed è più plausibile .
Solo che gli elfi tipici d&deschi perdono la parte folcloristica degli elfi folletti, e già di per sè si avvicinano molto di più agli esseri umani, seppur più spocchiosi. In una concezione di elfi follettici, gli elfi d&deschi sono già di per sè mezzelfi.

L'aspetto curioso è che alla fin fine il tiefling, preso di per sè, si instaurerebbe in questa tradizione, che però viene macchiata dalle interpolazioni successive.

Come segnalavo in un articolo in Backstage alla fine i mezzi-immondi e i mezzi-folletti della tradizione medievale corrispondono, cambia solo la differente considerazione folclorica per gli stessi, immondi per i trattati ecclesiastici, folletti per la tradizione popolare. La distinzione così pregnante è successiva, risalente a quando, in età moderna e spesso in ambito protestante, i discorsi sul diavolo assumono un carattere di maggior rilievo e la corte di Oberon e Titania viene omaggiata come immagine talvolta anche glorificante della corte inglese, e potrei citare "La regina delle fate" di Spencer, piuttosto che "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare.
Quando per Spencer la regina Gloriana di Terra Fatata è un'immagine per glorificare la regina Elisabetta I, chiaramente le fate non possono più essere additate come demoni e spiriti. La crasi è definitivamente compiuta, anche se le sue tracce risalgono già a tradizione più antiche, come Lancillotto che contemporaneamente venera Dio ed è stato allevato da una fata... Tra la caccia alle streghe e la Demonomania degli stregoni di Bodin man mano i due contesti di interpretazione, religioso e folclorico, cominciano a separarsi sempre di più.
Alla fine i demoni sono il punto d'incontro mai risolto tra i folletti della tradizione folclorica locale e i diavoli della tradizione giudaico-cristiana. La succube per eccellenza si trova sia come folletto sia come figlia dell'inferno, e il citato caso della melusina è emblematico.

Si nota anche per la tradizione giapponese: uno dei mezzi-demoni più famosi è Inuyasha, che però è legato più ad un assetto tradizionale giapponese per cui in realtà i demoni yokai sono più folletti che demoni.
I demoni veri e propri come noi li intendiamo a sè stanti nascono invece dalla lettura della Divina Commedia illustrata dal Doré da parte di Go Nagai, che oltre a trarne una trasposizione fumettistica, ne prese ispirazione per creare Mao Dante, Devilman e tutto ciò che ne seguì. Da allora i demoni e i diavoli di tradizione cristiano-dantesca, reinterpretati secondo una grafica nipponizzata, affollano il panorama della fumettistica manga, da Bastard a Berserk (tanto per citare due nomi famosi).

Se proprio devo dirla tutta, alla fine solo i Dragonidi sono davvero appiccicati lì :mrgreen:

Secondo me sono una conseguenza plausibile in un gioco intitolato Dungeons & Dragons. Il punto è quale opzione hanno deciso di percorrere e come hanno cercato di farla interagire col contesto.
Anche perchè una razza base dovrebbe essere facilmente inseribile in ogni contesto e in ogni ambientazione. In varie ambientazioni low-magic, o anche solo in Arda, faccio fatica a immaginarmi un dragonborn che gira per le strade.
Anche se la mia passione per le cose scagliose e per le razze esotiche me ne ha fatto giocare uno ;)
Lista di "Mostri celebri dalla mitologia al fantasy"
Partecipate alla sua stesura!

In parallelo è partita la nuova lista "Personaggi celebri dalla mitologia al fantasy" ove trovare spunti per i vostri PG e PNG.

Responsabile dei PbF
Il Reclutamento è aperto!
Avatar utente
Luskark
Moderatore (Gold)
Moderatore (Gold)
 
Messaggi: 18707
Iscritto il: ven ott 05, 2007 7:00 am
Località: Padova

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Mad_Master » gio set 22, 2016 5:00 pm

Il mezzelfo di D&D esiste perché sono esistiti mezzelfi tolkieniani come Elrond e Arwen, così come tutti gli elfi sono bravi arcieri in D&D perché Legolas lo era... L'influenza di Tolkien è totale quando si parla di queste razze, tanto che non sono nemmeno considerati folletti... Solo gli eladrin della 4e hanno ripreso una parvenza "follettosa" reminiscente delle corti fatate apparse in precedenza, ad esempio nelle opere Shakespeariane...
Il più delle volte, nella mitologia, l'unione tra elfi e uomini non finiva bene oppure si riduceva alle leggende sui changeling: un elfo rubava un bambino umano dalla culla e lasciava il suo al suo posto...

Un discorso simile si può fare per i mezzorchi... In Tolkien, gli orchi sono elfi corrotti dal male, per cui, se gli uomini possono figliare con gli elfi, allora possono farlo anche con gli orchi... E poi ci sono gli uruk-hai, orchi fusi direttamente con gli uomini tramite la magia di Saruman, più grandi, forti e intelligenti dei normali orchi...
L'orco, anche se sarebbe più corretto chiamarlo orchetto, come umanoide grosso e robusto è più una cosa derivata da altri giochi, in particolare l'universo di Warhammer, mentre in Tolkien tendeva ad essere più piccolo, contorto e malvagio...

Tolti però da un ambiente Tolkeniano, in cui gli elfi (e quindi gli orchi) e gli uomini sono più che altro due versioni della stessa cosa, simili ibridazioni hanno davvero poco senso, specialmente laddove l'ambientazione specifichi origini completamente diverse e distinte tra le razze genitrici (vedi i Reami)...

Anche lo gnomo è strano: alla fine pare solo un nano magico più piccolo e con un carattere irritante... E' legato alla terra, come gli elementali della mitologia greco-romana, ma fa scherzi e birbonerie, come gli gnomi germanici, e usa illusioni e malie, come gli gnomi irlandesi e celtici...
Nel gioco poteva avere un senso quando ai nani era vietato l'uso della magia arcana, dato che ne condivideva molti aspetti e poteva fornire i più potenti maghi illusionisti del gioco, ma nelle edizioni moderne è più ridondante che altro (non a caso inizialmente in 4e lo avevano relegato a mostriciattolo inutile)...

Quanto al voler giocare un drago, secondo me è più una roba apparsa con la terza edizione e con l'uscita mondiale di certi videogame, anime e manga giapponesi... In passato non c'era questa fissazione coi draghi e si giocavano un sacco di razze particolari, mentre oggigiorno se in un gioco non c'è almeno una razza per PG draconica, se ne lamentano tutti...
Tra l'altro, come per i drow e i non morti, i draghi sono da sempre l'avversario per eccellenza, non certo un modello eroico da seguire, almeno in occidente... In oriente è già diverso, visto che il drago da loro è simbolo di potenza e fertilità, tra le altre cose...

Un altro degli errori più comuni è voler giocare una razza semplicemente come se fosse un umano con statistiche differenti... Un nano è un umano peloso, tosto e burbero, un elfo è un umano gracile, spocchioso e di bell'aspetto, un halfling è un umano basso, cleptomane e invadente, eccetera... Nessuno pensa che una razza diversa dall'umano possa avere un modo di pensare completamente differente rispetto all'umano... Questo è un altro motivo per cui razze come il dragonborn o l'eladrin secondo me non hanno senso di esistere: nessuno sarebbe davvero in grado di ruolare il modo di pensare di una lucertola elementale bipede o un essere fatato immortale transdimensionale...
Avatar utente
Mad_Master
Membro Gold
Membro Gold
 
Messaggi: 2363
Iscritto il: gio nov 17, 2005 8:00 am
Località: Monte Argentario

Re: [Discussione] La razza base di minor successo

Messaggioda Nyxator » gio set 22, 2016 6:58 pm

Luskark ha scritto:Il primo a sembrarmi poco utile e poco utilizzato è il mezzelfo.
Aveva un senso in differenti periodi ma visto che in D&D già l'elfo completo è razza giocabile senza che ciò squilibri il gioco e visto che in D&D l'aura mistica razziale degli elfi tende a svanire, alla fine tanto vale giocare un elfo pieno. Alla fin fine non è così tanto più strano rispetto al giocare un nano.

Mah, a fare così mi par si vada a tarpare le ali a chi vuole la via di mezzo e/o un b.g con basi, richiami o intrecci in stile Oliver Twist, Promessi Sposi o i più razzialmente contestualizzati frangenti dei romanzi di Dragonlance. (vedasi Tanis Mezzelfo e l'elfa Laurana)

Insomma, imho così si conferisce pure il boost di perfezione mistico-immortale agli elfi e/o si va velatamente a suggerire che ci sia sterilità tra umani e elfi.
Un della serie: " se ti fanno schifo levali, ma ponderane pro e contro a 360gradi." :)
Luskark ha scritto:Se non sarò soddisfatto lancerò una campagna di caccia allo gnomo nel topic sopracitato :)

Per quel link là di origins, più che al pezzo su Paracelso, o ai Pech, Salamander&Co manualistici, mi riferivo ai commenti di Gygax nelle righe più giù.

Sennò:
https://it.wikipedia.org/wiki/Gnomo
O questo, che mi par abbastanza gnomico:
https://it.wikipedia.org/wiki/Leprechaun
Luskark ha scritto:Ho messo solo le razze presenti nelle varie versioni del Manuale del Giocatore.
E visto che il tiefling c'è arrivato mentre l'aasimar no la par condicio non è stata rispettata a prescindere.

E vabbò...mea culpa che son abituato a certi classici e all'Arg e volevo ampliare un pò una rosa di scelte a mio vedere incompleta. :P
Luskark ha scritto:Quanto sono giocati gnomi ed halfling?

Per esserci ci sono...forse sono di meno di prima, ma quanti sono boh. Riscontrai anche appassionati di Tolkien che vivono a pane halfling e dado.
Il fatto che lo siano poco è di per sè ragione sufficienti a relegarli a supplementi oppure un gioco fantasy di chiara ispirazione tolkieniana non può vivere senza gli hobbit?

Ma guarda, io più che altro vivrei tranquillo se non avessi mai visto le loro versioni simil centauresche aka centaur-kin in AD&D: gnoat (gnomo-capra di montagna) o ha'pony (halfling-pony) :D
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Parentesi botteghino e masse On

Per il resto non sò :uhm: ...a naso direi che in un ipotetico contesto editoriale 6e, penso converrebbe fare economia di risorse (autori, brainstorming, pecunia) e dedicare a gnomi e halfling un quantomeno equo e dignitoso spazio sul Core (così pure lo zoccolino duro degli aficionados resta) e non arrischiarsi a investire troppo su supplementi ad hoc che venderanno poco.
(o al max vedere come buttano i feedback di nicchia, farsi due conti in tasca e regolarsi un pò)

Parentesi botteghino e masse off

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Anche con gnomi e halfling, comunque ci rivedo un pò il discorso del mezz'elfo: se lo levi si va a spezzare una continuità e a creare un vuoto e/o delle domande pure a livello di bestiario/mondo di gioco..
Se poi il vuoto lo si riempie con cose nuove buttate lì a ramengo senza arte né parte, o lo si spiega solo con i "guarda, sego crudamente via tutto perchè sì/c'ha più-meno senso" imho si fa prima a tenerseli a livello di manuale e giocarseli poco.
Avatar utente
Nyxator
Eroe Invincibile
Eroe Invincibile
 
Messaggi: 4284
Iscritto il: mar lug 24, 2012 10:38 pm
Località: Sigil. città delle porte.

Prossimo

Torna a Discussioni Generali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

Pannello Utente



Chi c'è online

    Tiradadi

    Prossimi eventi

     

    Ultimi file da scaricare

    Creata sulla base delle liste by Darken&Erestor, ringrazio Necrid per avermi permesso di util...

    Immagini dalla galleria