Re: [Discussione] La razza base di minor successo
Inviato: gio set 22, 2016 11:09 pm
Mad_Master ha scritto:Il mezzelfo di D&D esiste perché sono esistiti mezzelfi tolkieniani come Elrond e Arwen, così come tutti gli elfi sono bravi arcieri in D&D perché Legolas lo era... L'influenza di Tolkien è totale quando si parla di queste razze, tanto che non sono nemmeno considerati folletti... Solo gli eladrin della 4e hanno ripreso una parvenza "follettosa" reminiscente delle corti fatate apparse in precedenza, ad esempio nelle opere Shakespeariane...
Il più delle volte, nella mitologia, l'unione tra elfi e uomini non finiva bene oppure si riduceva alle leggende sui changeling: un elfo rubava un bambino umano dalla culla e lasciava il suo al suo posto...
Secondo me i mezzelfi hanno avuto particolare successo grazie a Spock e a qualche altra opera in merito.
Sugli elfi più o meno folletti e sul rapporto tra gli stessi e i demoni ho detto la mia nell'articolo linkato e nel lungo post sopra (e quindi eviterò di ripetermi). Gli elfi D&Deschi sono una versione ancor più umanizzata di quelli tolkieniani, che hanno già di per sè perso gran parte della loro "follettosità".
Un discorso simile si può fare per i mezzorchi... In Tolkien, gli orchi sono elfi corrotti dal male, per cui, se gli uomini possono figliare con gli elfi, allora possono farlo anche con gli orchi... E poi ci sono gli uruk-hai, orchi fusi direttamente con gli uomini tramite la magia di Saruman, più grandi, forti e intelligenti dei normali orchi...
L'orco, anche se sarebbe più corretto chiamarlo orchetto, come umanoide grosso e robusto è più una cosa derivata da altri giochi, in particolare l'universo di Warhammer, mentre in Tolkien tendeva ad essere più piccolo, contorto e malvagio...
Verissimo che man mano anche Warhammer e Warcraft hanno influenzato, anche perchè gli orchi tolkieniani non erano così ben distinti dai goblin, problema che i successori si posero e differenziarono tra gli uni grossi e gli altri piccolini (ingrandendo ulteriormente gli uni e rimpicciolendo ulteriormente gli altri).
Tolti però da un ambiente Tolkeniano, in cui gli elfi (e quindi gli orchi) e gli uomini sono più che altro due versioni della stessa cosa, simili ibridazioni hanno davvero poco senso, specialmente laddove l'ambientazione specifichi origini completamente diverse e distinte tra le razze genitrici (vedi i Reami)...
Secondo me gli orchi in D&D hanno un doppio e fondamentale ruolo: minion base degli arcicattivi e barbari brutali che assediano le varie coste.
Messa così visto che l'orco da flavour ma si rischia di passare mezza missione a combatterne a mucchi è preferibile una via di mezzo che consenta ai giocatori di fare la parte del "grosso". Forse se avessero messo i mezzigiganti alla Harry Potter il risultato sarebbe stato simile, ma il riferimento all'orco aiuta non di poco il collegamento al fantasy a cui D&D si riferisce.
Anche lo gnomo è strano: alla fine pare solo un nano magico più piccolo e con un carattere irritante... E' legato alla terra, come gli elementali della mitologia greco-romana, ma fa scherzi e birbonerie, come gli gnomi germanici, e usa illusioni e malie, come gli gnomi irlandesi e celtici...
Nel gioco poteva avere un senso quando ai nani era vietato l'uso della magia arcana, dato che ne condivideva molti aspetti e poteva fornire i più potenti maghi illusionisti del gioco, ma nelle edizioni moderne è più ridondante che altro (non a caso inizialmente in 4e lo avevano relegato a mostriciattolo inutile)...
Ha avuto un grande successo in World of Warcraft.
Comunque sono interessanti le informazioni reperite da Nyxator http://rpg.crg4.com/originsG.html#gnome
Che non mi impediranno tuttavia di proclamare la caccia allo gnomo
Quanto al voler giocare un drago, secondo me è più una roba apparsa con la terza edizione e con l'uscita mondiale di certi videogame, anime e manga giapponesi... In passato non c'era questa fissazione coi draghi e si giocavano un sacco di razze particolari, mentre oggigiorno se in un gioco non c'è almeno una razza per PG draconica, se ne lamentano tutti...
Tra l'altro, come per i drow e i non morti, i draghi sono da sempre l'avversario per eccellenza, non certo un modello eroico da seguire, almeno in occidente... In oriente è già diverso, visto che il drago da loro è simbolo di potenza e fertilità, tra le altre cose...
Secondo me accade un po' ciò che è successo con gli indiani nei western. A forza di combattere il nemico per eccellenza si finisce per dargli così tanta personalità da cominciare a voler veder come funziona la cosa dalle loro parti.
Al giorno d'oggi giocare un orco non darebbe tanti problemi quanti ne dava una volta.
Un altro degli errori più comuni è voler giocare una razza semplicemente come se fosse un umano con statistiche differenti... Un nano è un umano peloso, tosto e burbero, un elfo è un umano gracile, spocchioso e di bell'aspetto, un halfling è un umano basso, cleptomane e invadente, eccetera... Nessuno pensa che una razza diversa dall'umano possa avere un modo di pensare completamente differente rispetto all'umano... Questo è un altro motivo per cui razze come il dragonborn o l'eladrin secondo me non hanno senso di esistere: nessuno sarebbe davvero in grado di ruolare il modo di pensare di una lucertola elementale bipede o un essere fatato immortale transdimensionale...
Questo dipende molto da come si intendono l'ambientazione e le razze tutte. Perchè se volessimo seguire questo criterio fino ai suoi massimi livelli nessuno di noi potrebbe interpretare nessuna razza.
Bisogna poi dire che ogni razza è costituita su un modello umano, magari solo storicamente dislocato. Gli alieni che governano galassie da millenni ma che vengono sconfitti dal primo sussulto umano, che si evolve velocemente rispetto al loro immobilismo, è una riproposizione della propaganda seguita alle Guerre dell'Oppio, ove l'immobile ed apparentemente eterno celeste impero veniva abbattuto dagli isolani inglesi.
Non appena si cerca di dare un ruolo agli orchi diverso da quello tolkieniano finiscono per essere barbari delle steppe reinterpretati secondo l'ignorante categoria di "uomini onorevoli" (perchè oltre a riferircisi ad un modello esistente finiamo anche per giocarne lo stereotipo abbastanza piatto).
A seconda comunque sia della campagna sia delle situazioni le razze possono essere elementi di colore o giocare un ruolo fondamentale.
Nyxator ha scritto:Luskark ha scritto:Il primo a sembrarmi poco utile e poco utilizzato è il mezzelfo.
Aveva un senso in differenti periodi ma visto che in D&D già l'elfo completo è razza giocabile senza che ciò squilibri il gioco e visto che in D&D l'aura mistica razziale degli elfi tende a svanire, alla fine tanto vale giocare un elfo pieno. Alla fin fine non è così tanto più strano rispetto al giocare un nano.
Mah, a fare così mi par si vada a tarpare le ali a chi vuole la via di mezzo e/o un b.g con basi, richiami o intrecci in stile Oliver Twist, Promessi Sposi o i più razzialmente contestualizzati frangenti dei romanzi di Dragonlance. (vedasi Tanis Mezzelfo e l'elfa Laurana)
Insomma, imho così si conferisce pure il boost di perfezione mistico-immortale agli elfi e/o si va velatamente a suggerire che ci sia sterilità tra umani e elfi.
Un della serie: " se ti fanno schifo levali, ma ponderane pro e contro a 360gradi."
Nota bene: è solo una discussione su quali dovrebbero essere le razze base di D&D. Io non propongo di cancellare i mezzelfi, dico che non ne ho mai avuto uno nei vari gruppi che ho potuto vedere e che non vedo troppe differenze rispetto al giocare un elfo totale (ci sono, ma rischiano di essere labili) dico che potrebbe essere una razza base non indispensabile, nata magari dal successo di un personaggio come Spock (se Tolkien non avesse creato Frodo e Bilbo nessuno avrebbe mai pensato all'importanza degli halfling).
Dire che alcune razze non siano indispensabili nei manuali base non vuol dire che debbano essere espulse dalle ambientazioni, anzi!
Un PNG di mie campagne è un mezzelfo con varie complicazioni legate alla cosa
Luskark ha scritto:Se non sarò soddisfatto lancerò una campagna di caccia allo gnomo nel topic sopracitato
Per quel link là di origins, più che al pezzo su Paracelso, o ai Pech, Salamander&Co manualistici, mi riferivo ai commenti di Gygax nelle righe più giù.
Sennò:
https://it.wikipedia.org/wiki/Gnomo
O questo, che mi par abbastanza gnomico:
https://it.wikipedia.org/wiki/Leprechaun
Non avevo letto il link prima, l'ho visto ora.
Conferma ciò che dissero Froud e Lee, l'origine sembra essere Paracelso.
Nota bene che Froud e Lee inserivano il leprecauno nel loro libro "Fate" ma tagliavan fuori lo gnomo, anche perchè il leprecauno è il folletto irlandese con tutti gli aspetti che ne fanno un folletto, inclusa la versione dispettosa del Cluracauno (quando ha finito di lavorare e cala la notte il Leprecauno si ubriaca diventando molesto e violento).
Cito la nota tecnica precedentemente richiamata:
"Gli autori hanno quindi concluso che gli "Gnomi" che si incontrano così spesso nella tradizione popolare non appartengono agli abitatori del Regno delle Fate. In realtà non esistono. La spiegazione più verosimile della profusione di storie, cosiddette vere, i cui personaggi sono "Gnomi" è la loro derivazione da elaborazioni fantastiche di scrittori recenti. Ci spiace di aver dovuto tenere gli "Gnomi" fuori da questo libro. Ma potremmo esserci sbagliati..."
E infatti anche Wikipedia parte dalle elaborazioni moderne della creatura.
La cosa più evidente che ha fatto D&D è stato elevarli all'altezza degli halfling/hobbit per non limitarli a poche classi (un guerriero di taglia minuscola è troppo sconveniente).
Luskark ha scritto:Ho messo solo le razze presenti nelle varie versioni del Manuale del Giocatore.
E visto che il tiefling c'è arrivato mentre l'aasimar no la par condicio non è stata rispettata a prescindere.
E vabbò...mea culpa che son abituato a certi classici e all'Arg e volevo ampliare un pò una rosa di scelte a mio vedere incompleta.
Io adoro la presenza di più razze possibili, ma ho aperto il topic sulle razze base da MdG.
In sondaggio si esprimono le razze di cui, a vostro e maggioritario parere, il MdG potrebbe fare a meno.
In topic si può dire più che tranquillamente che se in un manuale base si trova il tiefling dovrebbe esserci anche l'aasimar visto che consente molte più interazioni con un mondo superiore, sopraeleva uno status di nobiltà palpabile e fornisce caratteristiche che nessun'altra razza consente.
Io ho usato mooolti più aasimar che tiefling, e decisamente la percepisco come razza in sè e per sè, perchè è meglio strutturabile. Il tiefling sarebbe strutturabile se esser discendenti di demoni fosse (in generale) un tratto di stirpe piuttosto che un'onta. Nell'articolo citato e per i vari autori medievali essere discendenti di quello che era un folletto per gli uni e un demone per gli altri era almeno in parte ragione di vanto, non ragione di sassate per le strade.
I figli delle varie versioni della Melusina erano considerati belli ma tristi, venivano loro affidate grandi fortune e grandi eserciti, essendo dotati di capacità superiori a quelle normalmente umane. In D&D chiunque veda i cornetti rischia di non affidar loro neanche un sacco di sabbia vuoto.
Luskark ha scritto:Quanto sono giocati gnomi ed halfling?
Per esserci ci sono...forse sono di meno di prima, ma quanti sono boh. Riscontrai anche appassionati di Tolkien che vivono a pane halfling e dado.
Se queste comunità son da preservarsi allora è un buon motivo per tenere gli halfling.
Anche perchè se dobbiamo costruire i ladri su Conan è veramente cosa buona e giusta tenerci Bilbo
Il fatto che lo siano poco è di per sè ragione sufficienti a relegarli a supplementi oppure un gioco fantasy di chiara ispirazione tolkieniana non può vivere senza gli hobbit?
Ma guarda, io più che altro vivrei tranquillo se non avessi mai visto le loro versioni simil centauresche aka centaur-kin in AD&D: gnoat (gnomo-capra di montagna) o ha'pony (halfling-pony)
Le conosco
Ma quello fa parte dello strano tentativo di D&D di partir da umanocentrico per poi cercar di rinnegare la stessa cosa quando non si vuole che il mondo sia intrinsecamente razzista. In più bisogna vender supplementi. Così, perchè lasciare i centauri al solo appannaggio degli umani? Meglio mescolarli anche con altre cose!
Poi in 3.5 sembrano più mix elfi-cavalli che mix umani-cavalli, avendo perso le barbe onnipresenti nel mito greco.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~Parentesi botteghino e masse On
Per il resto non sò ...a naso direi che in un ipotetico contesto editoriale 6e, penso converrebbe fare economia di risorse (autori, brainstorming, pecunia) e dedicare a gnomi e halfling un quantomeno equo e dignitoso spazio sul Core (così pure lo zoccolino duro degli aficionados resta) e non arrischiarsi a investire troppo su supplementi ad hoc che venderanno poco.
(o al max vedere come buttano i feedback di nicchia, farsi due conti in tasca e regolarsi un pò)Parentesi botteghino e masse off
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Parentesi importantissima, visto che si parla proprio di ciò che dovrebbe stare nel MdG, sia esteticamente sia economicamente.
Anche con gnomi e halfling, comunque ci rivedo un pò il discorso del mezz'elfo: se lo levi si va a spezzare una continuità e a creare un vuoto e/o delle domande pure a livello di bestiario/mondo di gioco..
Se poi il vuoto lo si riempie con cose nuove buttate lì a ramengo senza arte né parte, o lo si spiega solo con i "guarda, sego crudamente via tutto perchè sì/c'ha più-meno senso" imho si fa prima a tenerseli a livello di manuale e giocarseli poco.
È che non vedo nei mezzelfi lo stesso vuoto lasciato dagli halfling.
Poi ti dirò: alcuni miei amici dicono che quello da togliere sarebbe proprio l'halfling perchè da a chi lo gioca l'impressione di usar qualcosa di insulso... e in parte posso esser d'accordo, in parte ho il dubbio che togliere le razze di taglia piccola tagli un po' le gambe alla classe ladro.