[Luskark]

Qualche giorno fa discussi coi miei giocatori delle caratteristiche necessarie per cui di una determinata serie o di una determinata ambientazione sia effettivamente ricavabile un GdR simil-D&D.
È infatti comune tentazione di ogni esistente GdRista cercare di pensare come sarebbe reso in GdR l'uno o l'altro prodotto esistente. Non appena usciti da un film ci si può chiedere a quale classe apparterrebbe il determinato protagonista, quanti livelli potrebbe avere e così via.

Premessa: per GdR in questo contesto intendo un non-necessariamente d20 system pensato per durare molte sessioni con diverse tipologie di personaggi. Altrimenti se lo scopo del gioco è giocare delle one-shot (o poco più) la GdRizzabilità è quasi assoluta e non c'è neanche motivo di porsi il problema
Se questa definizione non fosse sufficiente la specificherò ulteriormente.
Non vorrei comunque che la discussione si fissasse sul termine GdR (perchè, come detto, preso in senso ampio, si può far di tutto) ma sulla questione posta.
Se il titolo fosse troppo confondente lo chiamerò "D&Dizzabilità" o "d20zzabilità" per chiarire il tutto.

A mio parere la GdRizzabilità dipende dall'ampiezza del mondo e dalla possibilità di ricavarne effettivamente nuove avventure.
Per ampiezza del mondo intendo varie fazioni comprendenti varie tipologie di personaggi differenti tra loro abbastanza da costruire un set di classi o di razze sufficiente a creare gruppi di personaggi diversi tra loro.
Dopo di che il mondo deve consentire dei punti di incontro in cui i personaggi debbano tra loro

Esempio: Harry Potter è un mondo abbastanza chiuso in sè stesso in cui effettivamente farei molta fatica a ricavare un GdR, visto che il tutto si riduce alla scuola di Hogwarts e a una lotta contro Voldemort. Non riesco a ricavare spazi d'azione e non ci sono abbastanza informazioni per ricreare, ad esempio, precedenti tornei tremaghi.
Star Wars solo episodi IV-V-VI non sono di per sè IMHO buon materiale per GdR. Basta vedere in che difficoltà si muovevano i fumettisti anni 60... coi suoi libri Timothy Zahn lo prese in mano e dovette creare un mucchio di cose di sana pianta... Star Wars divenne ottimo materiale da GdR tramite l'Expanded Universe, da cui si può selezionare quali elementi piacciano e quali no. I nuovi film diedero ulteriori aiuti a renderlo più complesso. A questo punto si ha abbastanza materiale e l'universo è davvero così ampio da poterci lavorare.

Si noti: un mondo piccolo non è necessariamente un errore, anzi molto spesso funzionano meglio i piccoli dei grandi perchè c'è meno rischio di far confusione. Però per costruire qualcosa di nuovo ci si deve ingegnare in modo diverso.

Voi cosa ne pensate?

[Red_Dragon]

Mi ero scordato di questo topic...

Il problema più grosso di "GdRizzare" un'opera fantasy è che la quest/storia più importante l'hanno svolta i protagonisti della storia ed a te rimangono le briciole. Anche nella Terra di Mezzo (per indicare un mondo ampio e conosciuto) qualsiasi cosa fai sarà sempre inferiore a ciò che ha fatto la Compagnia dell'Anello. E ciò rende difficile riuscire a godere di un'ambientazione di un'opera fantasy. Sconsiglio di far giocare ai giocatori la storia del romanzo perché il più delle volte finisce a schifio, dato che i giocatori non si comportano come i personaggi del libro e il Master non bara a loro favore (come avviene nel libro).
Discorso diverso potrebbe essere per quelle opere già pensate per un gioco, come i librogame, perché dà meno tale effetto.

In generale trovo più conveniente sfruttare delle idee dalle opere fantasy ma riadattarle ad altri contesti. Chi ha letto l'opera ne comprende la citazione, ma non si ha l'effetto "ok, sono una nullità".

I miei due cents...

Ciao

[Blackstorm]

Un ottimo esempio di trasformabilità secondo me è star trek, dove fra la original e soprattutto la tng, ci sono informazioni a sufficienza per tirar fuori campagne intere (le altre serie per me non importano ), evitando anche il problema citato da Red Dragon, perché la missione della enterprise è sempre quella.

Un altro mondo simile è secondo me quello di babylon 5, ottima serie diplomatica. Aggiungerei Battlestar Galactica, ma è forse troppo chiusa per lo scopo richiesto. Sul fantasy onestamente ho molte meno idee, forse perché non ci sono molti modi validi da questo punto di vista. Uno di essi è imho il Mondo Disco, un ottimo esempio di come le cose succedono ma non sei oscurato dai protagonisti, se ci giochi. Anche Games of Thrones sembra seguire una linea simile.

[Luskark]

Mi ero scordato di questo topic...

Il problema più grosso di "GdRizzare" un'opera fantasy è che la quest/storia più importante l'hanno svolta i protagonisti della storia ed a te rimangono le briciole. Anche nella Terra di Mezzo (per indicare un mondo ampio e conosciuto) qualsiasi cosa fai sarà sempre inferiore a ciò che ha fatto la Compagnia dell'Anello.

A meno che tu non faccia La Terza era. Il che è peggio

E ciò rende difficile riuscire a godere di un'ambientazione di un'opera fantasy. Sconsiglio di far giocare ai giocatori la storia del romanzo perché il più delle volte finisce a schifio, dato che i giocatori non si comportano come i personaggi del libro e il Master non bara a loro favore (come avviene nel libro).

Inoltre si tende a cercare o di riprodurre le scene dell'opera originale senza fantasia ulteriore. Esempio non-fantasy: gioca a Matrix e il giocatore di Neo cercherà sempre di battere l'Agente Smith tuffandocisi dentro.
Oppure si tende a cercare di evitarle per motivi personali. O, peggio ancora, a cercare di sovvertire la storia solo per antipatie nei confronti dell'uno o dell'altro personaggio. Stufi di citare un film che si conosce a memoria, uno o più giocatori tentano di uscirne uccidendo l'uno o l'altro PNG importante per storia solo per vedere che succede, quando spesso altri membri del gruppo non sono d'accordo.

Un ottimo esempio di trasformabilità secondo me è star trek, dove fra la original e soprattutto la tng, ci sono informazioni a sufficienza per tirar fuori campagne intere (le altre serie per me non importano ), evitando anche il problema citato da Red Dragon, perché la missione della enterprise è sempre quella.
Un altro mondo simile è secondo me quello di babylon 5, ottima serie diplomatica. Aggiungerei Battlestar Galactica, ma è forse troppo chiusa per lo scopo richiesto.

Questo intendo per GdRizzabilità.
Se hai abbastanza informazioni puoi creare qualcosa di nuovo senza urtare troppo con la trama principale.

Sul fantasy onestamente ho molte meno idee, forse perché non ci sono molti modi validi da questo punto di vista. Uno di essi è imho il Mondo Disco, un ottimo esempio di come le cose succedono ma non sei oscurato dai protagonisti, se ci giochi.

Il Mondo Disco sarebbe ottimo! Ci sono un sacco di informazioni su un sacco di posti e generalmente le storie sono abbastanza circoscritte e ciascuna a suo modo abbastanza importante da poter fare un mucchio di campagne

Anche Games of Thrones sembra seguire una linea simile.

Giorgio Martino ha creato un mondo in cui in parte si potrebbe ma in parte si fa fatica. Diciamo che se non ci fosse la storia che accade sarebbe abbastanza grande da farci molte cose, il problema è che i suoi libri la storia man mano se la mangiano tutta. Un po' come Roberto Giordano: mondo immenso, ma poco spazio per subquest masterizzabili.
Difatti il Martin sta migliorando le cose con racconti brevi che descrivono un po' il passato in cui ci sarebbero molte campagne da metterci.

[Kalvalastir]

Mi viene in mente un esempio classico di mondo fantasy "classico" molto bello, ma in cui è praticamente impossibile giocare senza tenere conto dei romanzi scritti: Dragonlance.

Il motivo è quello detto: i personaggi dei romanzi influiscono sulla storia del mondo in modo talmente netto che alla fine risulta poco credibile la costruzione di linee di trama alternative in cui ambientare una campagna.

Il mondo deve essere aperto. O lateralmente (il mondo di Martin lo è) o verticalmente (si gioca bene anche dopo gli eventi narrati dai film/romanzi)

[Nyxator]

Mi viene in mente un esempio classico di mondo fantasy "classico" molto bello, ma in cui è praticamente impossibile giocare senza tenere conto dei romanzi scritti: Dragonlance.

Il motivo è quello detto: i personaggi dei romanzi influiscono sulla storia del mondo in modo talmente netto che alla fine risulta poco credibile la costruzione di linee di trama alternative in cui ambientare una campagna.

Il pregio, o se vogliamo la "fregatura" di giocare nell'ambientazione di Dragonlance, è che gli Eroi delle Lance (e un pò pure i cavalieri di Myth Drannor dei Forgotten Realms) probabilmente -a patto di voler prendere per genuine le parole degli autori stessi- sono già stati dei pg ancora prima della fase di stesura di quel che uscì poi.
Poi vabbé, imho un'ambientazione senza la cosidetta lore, è come Star Trek e Star Wars senza vulcaniani e jedi.

Comunque, sinceramente, se il mondo di gioco vale nella sua interezza e varietà, il peso del non aver la main quest definitiva della campagna per pg, io non lo avverto granché...
Se propio dovessi indicare un'ambientazione dove la cosa pesa di più, direi di sicuro SdA.

Parlando di gdrizzabilità..
Direi che il mondo di the Witcher, anche solo basandosi sui romanzi usciti in Italia s'adatta abbastanza bene a una campagna..
(l'unico inghippo è la rarità degli strighi)

Anche la serie animata di Lodoss War è nata da una partita di D&D..tra fumetti, libri e romanzi qualcosa si può metter insieme pure là.