Sempre 'fuori concorso', vediamo cosa ne pensate...
Tutti conoscevano la profezia legata alla casata de Tiberdiel, <<dei due gemelli, quello col marchio porterà la rovina>>.
Quando nacque Sibadiel tutto sembrò subito chiaro: di certo la natura aveva marchiato il povero infante con lineamenti orribili e deformi, quindi nessuno pensò mai alla piccola voglia rossa della sua bellissima gemella, anche se, vista da vicino, sembrava un inquietante occhio insanguinato.
Tirmariel cresceva dolce e splendida, quanto Sibadiel orribile e malaticcio. Persino l'accesso alla magia per lei era stato semplice ed istintivo, legato al suo stesso sangue, mentre il fratello aveva dovuto consumare la sua già tormentata giovinezza sui libri.
Quando infine entrambi raggiunsero l'età matura nessuna scuola di alta magia elfica volle accogliere Tirmariel fra le sue fila, mentre per la sorella ogni porta si apriva facilmente.
Alcuni mormoravano che la ragazza ammaliasse gli altri grazie al suo aspetto ed ai sui dolci modi, ma voci maligne cominciavano a parlare anche della sua potente magia.
Tirmariel d'altro canto, cacciato ed isolato per tutta una vita, trovava la sua unica consolazione nei suoi studi; l'unica cosa che non perdonò mai agli elfi, fu la negazione dell'accesso agli alti tomi di magia: ma non si perse d'animo, lasciò il regno per studiare fra gli uomini, e per molti anni nessuno sentì più parlare di lui.
Nel frattempo Sibadiel cresceva in bellezza e potere, ma ormai alcuni mormoravano che non fosse tutto oro ciò che luccicava...
... sempre sotto voce però, perchè chi non era un adulatore della splendida principessa, aveva cominciato a sparire, o essere vittima di strani incidenti.
Un terribile giorno la corte fu decimata dall'assalto di rivoltosi, la vecchia torre dei Tiberdiel rasa al suolo, l'intero territorio dissacrato da nefante magie, ed i regnanti uccisi...
Solo la principessa Sibadiel soprivvisse della corte, diventando eroina e salvatrice del suo popolo: raccolse intorno a se i sopravvisutti fra la sua gente e li condusse verso nuove terre, terre in cui lei avrebbe governato da regina.
Ma la terribile notizia della guerra viaggiò lontano, ed arrivò fino alla cabala di negromanti presso cui Sibadiel ormai studiava: l'elfo aveva cominciato ad apprezzare la magia degli uomini, considerandola un mezzo come un altro per setire scorrere il potere arcano attraverso di se.
La notizia della guerra tuttavia, riaccese in lui un moto di nostalgia e preoccupazione per la sorte della sua famiglia: viaggiò a lungo solo per trovare la sua terra devastata e scoprire, dalla voce dei morti, che la vera causa di tutto era Tirmariel, l'ammaliatrice.
Sibadiel ora vive in un luogo devastato, fra i motri lasciati a marcire per le strade e dentro le case distutte, immerso in antichi e blasfemi libri che un tempo appartenevano agli 'stolti' fra il suo popolo.
Quando pensa a Tirmariel un debole sorriso accende il suo brutto volto... Un sorriso amaro, figlio di un amaro pensiero: <<aspettami sorella, verrò presto a trovarti, mamma e papà hanno voglia di riabbracciarti>>
Buttato giù in uficio, spero non ci siano troppi errori