Su Focus di novembre c'è un articolo sulla paura e sui mostri che mangiano o rapiscono i bambini. C'è anche una mappa dove si indica dove sono diffusi. Sarebbe interessante svilupparli nel gioco e non affidarci, una volta ogni tanto, alla mitologia greca/egizia/nordica.

PIEMONTE: Masca, Babau
LOMBARDIA: Bau, "Andare a Trepalle a pestare l'acqua alle galline"
VENETO Mazaròl, Guzamel, Bagalis, Vecia, Uomo Nero, Babao, Bao
FRIULI-VENEZIA GIULIA: Boborosso, Babau
EMILIA-ROMAGNA: Lov (Lupo), Vecia de poz (Vecchia dei pozzi), Ziribec (o Ciribec)
TOSCANA: Gatto Mammone, Scabodda, Caragiana, Orco, Strega, Befana, Uomo nero, Babau, Bobo nero
MARCHE: Gatto Mammone
UMBRIA: Brigante Gasparotto
MARCHE: Lu Mazzemarelle
CAMPANIA: Occhi-lustro
PUGLIA: Lu Laùnu, La Manu Longa
CALABRIA: Pupparone Lu Cuccu (il gufo)
SICILIA: Vecchio col sacco
SARDEGNA: Sa Mamma 'e su sole, Sa Mamma 'e funtana, Maria Farranca, Mommotti (o Bobbotti), S'Anima peitunna (L'anima dai piedi tondi), Su Carru 'e nannai (il carro di nonno)

Questo elenco non ha alcuna pretesa di essere esaustivo, quindi aggiungete e ampliate le informazioni di ogni mostro. Da questo sito penso si possa attingere.

Devo parlare con mio nonno ma tra i monti veneti son sicuro ci sia un basilisco alato sputafuoco, e mi sembra anche una sorta di ogre e di fate... massimo poi edito

Lusk... l'ogre in italiano si chiama ORCO ed è quello che mangia i bambini nelle fiabe (non a caso si usa il termine per definire i pedofili)...

Mad_Master ha scritto:Lusk... l'ogre in italiano si chiama ORCO ed è quello che mangia i bambini nelle fiabe (non a caso si usa il termine per definire i pedofili)...

correttissima precisazione

difatti gli ogre da me messi per il veneto sono orchi di nome (per il resto a stats come gli ogre), il basilisco è basilisco anche se cambia un po' il mostro (le ali, lo sputare fuoco), le fade che sono le fate, le anguane e le genti beate che però mio nonno non si ricorda di preciso al momento cosa siano

Per gli orchi (ita) non vedo complicazioni a usare gli ogre.
Il basilisco con ali e fiamme lo immagino simile a un couatl ma con le statistiche di un drago particolare... pietrifica?
Anguane: http://it.wikipedia.org/wiki/Anguana
http://mickycompany.wordpress.com/2007/10/23/la-leggenda-delle-anguane/
http://www.natisone.it/0_store/furlanis/miti/cividat_3.htm
http://www.storiadelfriuli.com/index.php?option=com_content&view=article&id=245:lis-aganis&catid=44&Itemid=403
Beate genti: http://zeferina.splinder.com/post/18747797/Beate+Genti,+Sealagan+Laute

Parecchie pagine di bestiario italiano: http://zeferina.splinder.com/tag/bestiario

Riguardo al basilisco, ci sono una caterva di rappresentazioni differenti nel medioevo...

Quella canonica di D&D è presa da alcune raffigurazioni medievali e rinascimentali, ma non è la sola... Molti lo confondono con la coccatrice (la cockatrice di D&D), anche se si tratta di due bestie fantastiche differenti, di origine simile ma opposta: il basilisco nasce da un uovo di rospo o serpente covato da un gallo, mentre la coccatrice nasce da un uovo di gallo covato da un rospo o un serpente...

Il basilisco storico aveva comunque il corpo e il fiato velenosi... Addirittura il suo veleno era capace di risalire lungo la lancia di chi lo avesse trafitto, uccidendolo...

Sarebbe la coccatrice quella che pietrifica, per sguardo, tocco o beccata...

Di sicuro in D&D hanno fatto un po' di pastrocchi...

Eldrad ha scritto:Il basilisco con ali e fiamme lo immagino simile a un couatl ma con le statistiche di un drago particolare... pietrifica?

ecco a te il basilisco dei monti veronesi http://www.sanmartinoba.it/UnaVolta9.htm
a quanto pare uccide con lo sguardo, non pietrifica
e un'immagine http://www.sanmartinoba.it/UnaVolta9a.htm

P.S: per monti veneti intendo i monti lessini

In Campania c'è il Monaciello (ho "italianizzato" il termine), che è una sorta di nume tutelare della casa/comunità, caratterizzato anche da un carattere dispettoso. Ve ne sono varie versioni (poichè deriva a Napoli dai custodi della rete fognaria sotterranea, che avevano accesso alle case e ne entravano rubacchiando e lasciando altre cose che non riuscivano a portare con sè: da qui la tradizione che il monaciello fa sparire le cose e ne fa ritrovare altre; in Cilento, invece, deriva dal monaco che consigliava gli agricoltori come figura "colta", ma che ovviamente andava sostentato dalla popolazione), in ogni caso sono sempre un derivato di origine greca-latina dei protettori della casa.

In Irpinia, a Volturara, c'è la leggenda del dragone ucciso dal cavaliere errante Gesio, che avrebbe avuto tre teste ognuna dotata di fauci fiammanti e irte di zanne, ma un solo occhio (punto debole grazie al quale il cavaliere errante lo uccise), posto a guardia di un tesoro dei Visigoti da questi stessi barbari (quindi, sarebbe una creatura selvaggia e relativamente addomesticabile). Morendo, ogni bocca del drago nel crollare avrebbe generato una voragine ("la fossa de lu traone", la fossa del dragone, come sono chiamate tuttora queste voragini), quindi dovrebbe essere stato di dimensioni piuttosto considerevoli.

Io sono cresciuta con l'uomo nero (che ti tiene un anno intero) e la befana (che ti tiene una settimana). Insomma, la stranota canzoncina per fare addormentare i bambini.

Non l'ho mai capita e non mi ha mai fatto paura, però quando -più grandicella- ho saputo che la befana in certe regioni era una sorta di babbo natale ero rimasta perplessa: la befana porta regali E rapisce bambini? non era un controsenso?

se mi viene in mente qualcosa d'altro (vanno bene anche le favole locali?) posto.

Dalle parti di Brunico c'è l'originale Tarasca (Tarrasque) italico.
è una tartaruga alata con faccia umana che mangia i viandanti che si attardano a riposarsi lungo i sentieri