da Mad_Master » mer nov 05, 2014 11:19 pm
Gli artigiani potevano guadagnare molto o molto poco, a seconda della bravura, del posto in cui vivevano e di ciò che producevano... Pensa a Michelangelo, che era a tutti gli effetti un artigiano (arte era una parola che definiva sia il pittore che il calzolaio): era letteralmente ricco sfondato per l'epoca, visto che vinceva appalti importantissimi (come progettare la basilica di San Pietro) o si vedeva affidare incarichi prestigiosi (tipo scolpire il David a Firenze da un blocco di marmo instabile o dipingere la gigantesca volta della cappella sistina)...
Un carbonaio, invece, faceva un sacco di lavoro per guadagnare relativamente poco e i contadini molto spesso avevano solo i soldi che ricavavano dalla vendita di prodotti di allevamento e vegetali vari...
Inoltre, a seconda dei periodi, il prezzo delle merci e la loro disponibilità cambiavano enormemente, con conseguente variazione dei prezzi... Cose che noi oggi diamo per scontate a prezzi irrisori, all'epoca erano introvabili e rare: cose come il sale, il pepe, le tinture, fibre come il cotone o la seta, eccetera...
Infine, alcuni beni durevoli potevano essere in circolazione come usato, andando ad incidere sul prezzo medio del bene stesso (ad esempio le spade, che potevano essere tramandate per generazioni e passare come eredità ai figli e ai nipoti, permettendo la sopravvivenza di armi dalla foggia antica in epoche molto più moderne)...
Ci sono giunti dal passato libri mastri, atti notarili e liste di merci con indicati valori, prezzi e tasse, ma occorrerebbe farsi il giro di musei e archivi storici per farsi un'idea complessiva della cosa... Non saprei se da qualche parte in rete esista un database con simili informazioni...