[5°Collione] Giovane scrittore di Fantasy
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[5°Collione] Giovane scrittore di Fantasy
da Karajan » lun dic 10, 2012 8:24 pm
http://www.dragonslair.it/forum/threads ... di-fantasy
Io ho letto tutto il suo libro. Roba che il Feberollans sembra un'ambientazione seria.
Io ho letto tutto il suo libro. Roba che il Feberollans sembra un'ambientazione seria.
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da DragonWarrior91 » lun dic 10, 2012 9:34 pm
Conosco il soggetto, non personalmente è chiaro, ma ne ho sentito parlare in giro. Se cerchi su qualche sito di critica satirica (Zweilawyer e Massacri Fantasy, tanto per essere sicuro) lo trovi. Ho letto qualche estratto preso dal testo ed è una cosa abominevole, cioè magari un Dm può trasformarlo in un'avventura interessante (magari togliendo il railroadig estremo, visto che vengono teletrasportati in giro alla *****), però come ambientazione per un libro è una cosa talmente pessima da far piangere la pietra.
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da Karajan » lun dic 10, 2012 10:07 pm
DragonWarrior91 ha scritto:cioè magari un Dm può trasformarlo in un'avventura interessante
http://www.dragonslair.it/forum/threads ... -da-rgento
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da Fafhrd » lun dic 10, 2012 10:46 pm
mi sento di definirla una lettura estremamente carrida
Scambieresti la tua capra puzzolente con il mio meraviglioso unicorno?
Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da CROATAN » mar dic 11, 2012 11:14 am
Dio mio, ma un pò di sana autocritica non riesce a farla.........
bisogna però riconoscergli un merito, sa farsi pubblicità , è finito in diversi threads e se nè parla in giro nella rete e come dice un detto "bene o male basta che se nè parli"..........
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da Kalvalastir » mar dic 11, 2012 12:00 pm
Ultimamente abbiamo ricevuto (privatamente, per loro fortuna) diverse richieste di recensione da parte di scrittori, per così dire, esordienti.
Le abbiamo sistematicamente tutte rifiutate (offrendo in cambio eventualmente una lettura ed un feedback privato).
Io credo che non sia giusto dare seguito a chi cerca visibilità se non è pronto per scrivere in modo maturo. Gli si fa un danno e basta... impedendogli di crescere e migliorare.
Certo, se nonostante tutto si preferisce prendere la strada facile della visibilità immediata... è giusto anche prendersi delle sonore smaccate.
Le abbiamo sistematicamente tutte rifiutate (offrendo in cambio eventualmente una lettura ed un feedback privato).
Io credo che non sia giusto dare seguito a chi cerca visibilità se non è pronto per scrivere in modo maturo. Gli si fa un danno e basta... impedendogli di crescere e migliorare.
Certo, se nonostante tutto si preferisce prendere la strada facile della visibilità immediata... è giusto anche prendersi delle sonore smaccate.
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da Karajan » lun dic 17, 2012 4:18 pm
http://kpforum.blogfree.net/?t=4242093
Qui viene raccontata la trama a grandi linee, per farvi capire di cosa parla.
Se un master mi proponesse una cosa del genere al tavolo lo mandarei a quel paese poco gentilmente.
Qui viene raccontata la trama a grandi linee, per farvi capire di cosa parla.
DragonWarrior91 ha scritto:Ho letto qualche estratto preso dal testo ed è una cosa abominevole, cioè magari un Dm può trasformarlo in un'avventura interessante
Se un master mi proponesse una cosa del genere al tavolo lo mandarei a quel paese poco gentilmente.
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da Ovino » lun dic 17, 2012 8:09 pm
Se un master mi proponesse una cosa del genere al tavolo lo mandarei a quel paese poco gentilmente.
Davvero non capisco come si faccia ad essere così prevenuti, considerando che le ambientazioni dei Gdr a pagamento sono scritte peggio.
Io ho iniziato a perdermi circa al pippone sulla pericolosità e la generosità mi si è spento il cervello per un po' alla poesia ma alla fine fa schifo quanto un Dragon Lance qualsiasi, secondo me.
Per il resto ultimamente ho giocato:
un giappone feudale scopiazzato da Sine Requie ma coi poteri psionici
un posto steam punk ma con le fate che cominciano a prendere botte dagli umani
una campagna dove si va in giro completamente a ***** attraverso i portali
Come pezzo di prosa fa abbastanza cagare ma tanto in Italia non ci sono i manuali di scrittura, non ci sono i modelli, abbiamo una lingua dove tra grammatica e sintassi non puoi fare un ***** già rispetto al tedesco, figurati rispetto all'ingles, poi se non sei raccomandato non puoi neanche fare delle neocostruzioni laddove in inglese se vuoi inventarti una parola non ti rompe il ***** nessuno (ma proprio nessuno nessuno), e non ti rompe il ***** nessuno nemmeno se nei pezzi di dialogo usi l'inglese parlato come Welsh invece in italia se usi l'italiano pop o il dialetto ti rompono il ***** perché una roba artificiale e insomma l'italiano qua e l'italiano l'era, e vabbé allora ditel o che volete suicidarvi.
Poi se i giovani scrittori fantasy vengono su male è colpa della società .
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da khaleb » lun dic 17, 2012 8:21 pm
Mah, non sono d'accordo con te, Ovino; di solito condivido abbastanza la tua opinione, ma in questo caso proprio no.
- L'ambientazione è un misto di piattume e elementi già viste. Puoi prendere un qualcosa di già usato e renderlo spesso, o puoi creare qualcosa di originale, ma non puoi riciclare elementi altrui e non farli neanche brillare (questo al di là della qualità della scrittura, anche se confesso che non ho avuto lo stomaco di leggere tutto).
- Le ambientazioni che proponi hanno in effetti proprio quello che dicevo prima: le prime due sono quantomeno originali (o se non proprio create da zero, se non altro sono un qualcosa di nuovo), la seconda pare approcciata con uno spirito innovativo anche se i portali su ogni dove non sono un'idea nuova.
- Non conosco il tedesco, ed è oggettivo che, almeno rispetto all'inglese, l'italiano abbia una costruzione più statica. Tuttavia ritenere che sia una lingua costrittiva in alcun modo mi pare fuori luogo. Si puo' giocare con le parole meravigliosamente in italiano, creando stili anche piuttosto arditi senza peccare per ortografia e grammatica.
- Sul dialetto ci sono dati dai riscontri anche positivi nei dati di vendita (Camilleri, per non andare a scomodare gli scrittori dialettali d'inizio secolo); sullo slang riesce a pochi, vero, ma non a nessuno (Enrico Brizzi, che poco non ha venduto, era decisamente per un approccio del genere). Poi certo, se vuoi applicare questi due registri al fantasy, la cosa non sarà assolutamente fattibile semplicemente perché nel primo caso, noi non abbiamo una tradizione di leggende popolari inscritta nei canoni del genere (un folletto che parla gaelico è plausibile quanto un monaciello che parla napoletano, ma mentre il primo appartiene all'immaginario fantasy "standard" il secondo decisamente no; se qualcuno scrivesse un romanzo fantasy ambientato nel meridione italiano, il monaciello che parla in napoletano sarebbe perfettamente plausibile). E lo slang italiano è molto lento da assimilare nel parlato, risultando sempre estremamente "futuristico" come registro; cosa che cozza brutalmente con il genere in questione.
- In sostanza, non ci sono giovani scrittori italiani di qualità perché la scuola italiana sforna sempre più ignoranti (non me ne si voglia, ma un conto è giocare con la propria lingua, un conto ignorarne elementi fondanti come fa l'autore del """romanzo""" - un paio di virgolette non mi pareva sufficiente - in questione), e perché siamo un paese in cui la lettura è davvero poco incentivata. Sì, questo anche tra gli amanti del fantasy. Ma certo non per colpa della lingua italiana...
- L'ambientazione è un misto di piattume e elementi già viste. Puoi prendere un qualcosa di già usato e renderlo spesso, o puoi creare qualcosa di originale, ma non puoi riciclare elementi altrui e non farli neanche brillare (questo al di là della qualità della scrittura, anche se confesso che non ho avuto lo stomaco di leggere tutto).
- Le ambientazioni che proponi hanno in effetti proprio quello che dicevo prima: le prime due sono quantomeno originali (o se non proprio create da zero, se non altro sono un qualcosa di nuovo), la seconda pare approcciata con uno spirito innovativo anche se i portali su ogni dove non sono un'idea nuova.
- Non conosco il tedesco, ed è oggettivo che, almeno rispetto all'inglese, l'italiano abbia una costruzione più statica. Tuttavia ritenere che sia una lingua costrittiva in alcun modo mi pare fuori luogo. Si puo' giocare con le parole meravigliosamente in italiano, creando stili anche piuttosto arditi senza peccare per ortografia e grammatica.
- Sul dialetto ci sono dati dai riscontri anche positivi nei dati di vendita (Camilleri, per non andare a scomodare gli scrittori dialettali d'inizio secolo); sullo slang riesce a pochi, vero, ma non a nessuno (Enrico Brizzi, che poco non ha venduto, era decisamente per un approccio del genere). Poi certo, se vuoi applicare questi due registri al fantasy, la cosa non sarà assolutamente fattibile semplicemente perché nel primo caso, noi non abbiamo una tradizione di leggende popolari inscritta nei canoni del genere (un folletto che parla gaelico è plausibile quanto un monaciello che parla napoletano, ma mentre il primo appartiene all'immaginario fantasy "standard" il secondo decisamente no; se qualcuno scrivesse un romanzo fantasy ambientato nel meridione italiano, il monaciello che parla in napoletano sarebbe perfettamente plausibile). E lo slang italiano è molto lento da assimilare nel parlato, risultando sempre estremamente "futuristico" come registro; cosa che cozza brutalmente con il genere in questione.
- In sostanza, non ci sono giovani scrittori italiani di qualità perché la scuola italiana sforna sempre più ignoranti (non me ne si voglia, ma un conto è giocare con la propria lingua, un conto ignorarne elementi fondanti come fa l'autore del """romanzo""" - un paio di virgolette non mi pareva sufficiente - in questione), e perché siamo un paese in cui la lettura è davvero poco incentivata. Sì, questo anche tra gli amanti del fantasy. Ma certo non per colpa della lingua italiana...
E' stupido morire con un'arma nel fodero.
Asghaut Sigurdson(PbF - Le Strade della Follia)
Adranos(PbF - I Quattro Elementi)
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Re: [Varie] Giovane scrittore di Fantasy
da Ovino » lun dic 17, 2012 8:32 pm
khaleb ha scritto:- L'ambientazione è un misto di piattume e elementi già viste. Puoi prendere un qualcosa di già usato e renderlo spesso, o puoi creare qualcosa di originale, ma non puoi riciclare elementi altrui e non farli neanche brillare (questo al di là della qualità della scrittura, anche se confesso che non ho avuto lo stomaco di leggere tutto).
Ok, ma guarda che più o meno tutte quelle a pagamento ormai tirano su quegli standard.
- Le ambientazioni che proponi hanno in effetti proprio quello che dicevo prima: le prime due sono quantomeno originali (o se non proprio create da zero, se non altro sono un qualcosa di nuovo), la seconda pare approcciata con uno spirito innovativo anche se i portali su ogni dove non sono un'idea nuova.
Quando lo saprà il mio master gongolerà .
- Non conosco il tedesco, ed è oggettivo che, almeno rispetto all'inglese, l'italiano abbia una costruzione più statica. Tuttavia ritenere che sia una lingua costrittiva in alcun modo mi pare fuori luogo. Si puo' giocare con le parole meravigliosamente in italiano, creando stili anche piuttosto arditi senza peccare per ortografia e grammatica.
Ma in genere i critici ti prendono a mazzate se provia prendere le cose un po' per la tangente.
- Sul dialetto ci sono dati dai riscontri anche positivi nei dati di vendita (Camilleri, per non andare a scomodare gli scrittori dialettali d'inizio secolo); sullo slang riesce a pochi, vero, ma non a nessuno (Enrico Brizzi, che poco non ha venduto, era decisamente per un approccio del genere).
Camillieri è un figo secondo ME però lo sansebastianizzano puntualmente. Brizzi mi lascia sempre un grande senso di MHE.
Comunque non capisco il senso di riproporre qui una discussione in cui 10 mesi fa un tizio venne sansebastianizzato (non del tutto a torto) per aver scritto una cacata pretenziosa.
C'è il mio amico Edmund che ha scritto una cacata (l'Insopportabile Mondo di Attis) e vorrebbe essere sansebastianizzato pure lui eppure non se lo fila nessuno.
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Ovino - Eroe Valoroso
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