Il 5°Clone

[5°Collione] Il premio Nobel per la stronzaggine

La demenza nel gioco di ruolo!

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Re: [5°Collione] Il premio Nobel per la stronzaggine

Messaggioda frenzyofmadness » gio gen 30, 2014 12:50 pm

Arglist ha scritto:Cinque anni dopo...Farina divenne mio giocatore. E, che ci crediate o no, devo ancora fargliela pagare.

E gliela farò pagare.

Che ne pensate?


Dunque è stato un evento di bullismo tra compagni di scuola!!! Vabbeh, niente di che, ti è andata bene!!! Normalmente gli scherzi da parte di compagni di scuola è di natura ben peggiore, lo dovresti sapere!!! :calamaro:
E per fortuna la cosa ti è durata anche poco, per cui alla fine niente di che, dai...
Comunque, il fatto che avessero vinto dei tornei, non vuol dire un ***** sulla loro capacità di gioco. All'epoca di D&D (per me si parla di una trentina di anni fa!!! :( ), ne ho fatti tanti anch'io con il mio gruppo e ne abbiamo vinto qualcuno; ne abbiamo organizzati e masterizzati 3 e ti posso garantire che gruppi che apparivano fighi e che sembravano sempre "muoversi" da paura, di solito facevano fini orrende, poichè, all'atto pratico, quando venivano messi di fronte ad una prova di intelligenza vera (e anche qui ci sarebbe da raccontare), dimostravano di essere (come mi piace definire questo tipo di persone) giraffe dal collo corto, ovvero errori evoluzionistici che sono arrivati fino alla nostra epoca senza una reale motivazione scientifica. Se voi spaccate un fossile e ci trovate un trilobite, accanto ci sarà sicuramente l'impronta della loro mano, come ad Hollywood!!! Madre Natura è una puttana (cit. "La legge di Murphy")!!!

Ora fa il giocatore per te, ma tu sei il Master ed il ruolo di Master non è quello di compiere vendette, ma di narrare storie. Storie che si dipanano anche grazie all'ausilio dei giocatori. Il tuo ruolo superpartes, con un leggero occhio di riguardo (puoi uccidere un personaggio perchè fa la cazzata, ma non perchè ha sfiga ai dadi), deve essere sempre mantenuto attivo. Se non lo vuoi nel gruppo, caccialo, ma non organizzare fucilazioni, poichè ti ricordo che c'è una platea di spettatori che sono lì a giudicarti e che potrebbero sentirsi anche minacciati dal tuo modo di comportarti nei confronti di Mister Farina. Sta a te scegliere: o te lo tieni, con tutti i crismi e santi, o gli dici che non vuoi che lui giochi con te.
Inoltre ti vorrei far notare che a volte, nelle vendette esistono i cosidetti "danni collaterali". Occhio quindi a quello che fai!
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Re: [5°Collione] Il premio Nobel per la stronzaggine

Messaggioda Bellavez » gio mar 27, 2014 6:50 pm

Leggo queste vicende e rimango un po' allibito, ci sono tantissime cose che mi sfuggono.

Premetto che anche io ho perso un "amico" per D&D... ma li fu  un litigio tra due master (io e lui) che si contesero un gruppo e nulla più.


Io conosco le persone con cui gioco a D&D da 11 anni e salvo qualche uscita/dipartita di morosi, morose, conoscente ecc... più o meno il gruppo è rimasto sempre quello. Ci scambiamo i ruoli di master/giocatori e bona le.

L'unica cosa, so che non piaccio a uno di questi come master, abbiamo litigato varie volte al tavolo sul regolamento, ma siamo rimasti ottimi amici, lui non gioca se io sono il master, ma io gioco tranquillamente a una sua campagna senza obiettare (per me il master è legge, al massimo se ne parla dopo).

Quello che non capisco dalle vostre vicende è "come giocate". Cerco di spiegarmi.
Per me è inconcepibile che un personaggio riesca a "barare" sulla scheda, il master controlla sempre ogni 2, massimo 3 livelli, che sia tutto in ordine. 
Inoltre è successo che qualche personaggio fosse un infiltrato "malvagio" o uno che remava contro il gruppo, ma perchè la storia lo prevedeva, c'era il comune accordo tra PG e Master a livello di trama, e in un gruppo al massimo ci si combina qualche scherzo in game per spezzare il ritmo, ma non ho mai visto niente di così.

Inoltre non capisco nella storia di Ovino il genere di gioco fatto, cosa centrano gregari, assenze e giocate via mail e questo strano sandbox.

Noi personalmente cominciamo una avventura, concordata assieme, sempre tutti dello stesso livello, decidiamo l'allineamento della campagna (a volte buona a volte no) e più o meno tutti rispettiamo queste linee guida. Ma siamo sempre tutti di pari livello in ogni cosa, a volte mi capita di avere il personaggio OP a volte a un mio amico ma ci si limita a vicenda. 
Inoltre se manca qualcuno per una sessione... semplicemente NON si gioca! Si recupera in settimana o si va direttamente alla volta successiva. Una volta finita l'avventura si mandano i personaggi in "pensione" ovvero si lasciano li a mo di ricordo, può capitare che a volte compaiano come PNG, signorotti o consiglieri, ma il più delle volte hanno ruoli minori, hanno già avuto la loro parte nella storia, qualsiasi cosa sia.

Con queste semplici regole è 11 anni che giochiamo, magari non abbiamo mai tirato fuori niente di eccezionale a livello di gioco, ma ci passiamo la serata a ridere, con stuzzichini, birra e chiacchiere fra amici, che sono amici anche nel mondo vero, con cui mangio una pizza o che sento ogni giorno per altre cose.
Secondo me è questa l'essenza di D&D, avere degli amici con cui vivere quello che non puoi nella vita reale ed evadere in un mondo di fantasia :D
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Re: [5°Collione] Il premio Nobel per la stronzaggine

Messaggioda Ovino » lun mar 31, 2014 1:06 pm

Bellavez ha scritto:Inoltre non capisco nella storia di Ovino il genere di gioco fatto, cosa centrano gregari, assenze e giocate via mail e questo strano sandbox.

E' quello che non ho capito manco io quando hanno voluto riorganizzare i gruppi, mentre stavamo giocando e pure anni dopo. Ancora oggi non capisco perché il master sia andato dietro stile paperella a quella testa di trimone lì.

Vuoi giocare: gioca.
Non vuoi giocare: non giocare.

Lì c'era stato un grosso equivoco: il Premio Nobel non voleva giocare ma solo fare il capoccia coi suoi vecchi compari, siccome non ce la faceva per via del sistema democratico vigente prima ha spezzato il gruppo in modo pretestutoso, non gli è andata bene come voleva lui, allora ha fatto entrare un po' di teste di legno per avere dei voti in più, lì è stato il master ad essere un coglione a lasciarglielo fare e io sono stato più coglione ancora a prestarmi e a farmi mettere i piedi in testa per anni e anni. Da ragazzino ero tremendo ma poi mi ero calmato, speravo a che agli altri giocatori passassero le ubbie ma non gli passavano perché non era lì né per giocare, né tanto meno per giocare insieme a me.
Ma l'ho realizzato tardi, troppo, troppo tardi.
Per loro era passare due ore a fare i coglioni, non è che non erano capaci di giocare è che gli fotteva sega di farlo, non si erano nemmeno accorti che stavano distruggendo qualcosa che amavo e che avevo impiegato anni a costruire.

Ho provato diverse volte a rimettere insieme i cocci, mi dicevano sempre che me lo lasciavano fare ma poi mi mandavano in vacca tutto.
Avrei dovuto andarmene subito, ma speravo (ingenuamente) di poter aggiustare tutto con la buona volontà, qualche sacrificio e un congruo numero di sforzi.
Niente. Non volevano sbattersi.
Come l'altro gruppo che avevo provato: lì c'era solo un problema dopo anni che giocavo lì ero considerato un intruso buono al più per sbloccare le quest che gli altri trovavano rognose. Sono stato 4 anni a fare la comparsa di serie zeta, mi hanno pure portato via i gregari e me li hanno sostituiti con degli omini standard perché "l'altro giocatore se n'era innamorato." Bhe, grazie di niente.

Il mio gruppettino di GURPS si è sciolto e io penso che coi gdr ho chiuso per sempre. I primi anni erano stati fighi ma poi sono dovuto imbarcarmi in relazioni ad alto costo di manutenzione.
Che sia la R0 o S0 non lo credo
Il problema che però i GdR tipo parpuzio dove puoi cavartela con la pressione sociale attira sta' gente è tragicamente vero: coi board game non ho mai avuto tutti questi problemi e, ora che ci penso, sti' stronzi qua coi board games non ci giocano.
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