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[Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

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[Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda alessiob83 » mar nov 25, 2014 5:15 pm

Salve ragazzi,
vi segnalo che è uscito "GLEBA Vita nel Medioevo", un nuovo Gioco di Ruolo con ambientazione medievale, che vi catapulterà in un epoca buia in cui sarà un impresa passare ogni giorno della vostra miserabile vita. Interpreterete un servo della gleba e dovrete lavorare, combattere o rubare per sopravvivere.

Il gioco dispone di un sistema economico completo che parte dalle materie prime per arrivare ai prodotti finiti, grazie a 200 pagine dedicate alle schede lavorative attraverso le quali i giocatori possono realizzare qualsiasi prodotto dell'epoca (Allevamento; Coltivazione; Produzione di armi, strumenti e alimenti; Costruzione degli edifici, e tanto altro). Il regolamento del gioco è molto semplice e per le prove utilizza il lancio di due dadi a sei facce.

Nel sito ufficiale vi sono tutte le informazioni sul gioco ed è possibile sfogliare alcune pagine del manuale: http://www.glebagdr.it/

Date un occhio anche alla pagina facebook dove segnaliamo tutti gli aggiornamenti di gleba: https://www.facebook.com/GlebaGDR?ref=hl


Sarei felice di conoscere le vostre opinioni sul gioco :D
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Kalvalastir » mar nov 25, 2014 6:16 pm

Io non ho avuto il tempo di vederlo nel dettaglio, ma dalla presentazione il concept sembra divertente :mrgreen:
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Blackstorm » mer nov 26, 2014 1:08 am

Io gli ho dato un'occhiata, per lo meno al contenuto disponibile per la consultazione. Non so, c'è qualcosa che mi lascia perplesso.
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Luskark » gio nov 27, 2014 10:14 am

L'impostazione sembra simpatica anche se ovviamente l'impressione, almeno dallo slogan, è quella del Medioevo oppresso all'inverosimile che non è mai esistito. Storicamente è più un'invenzione delle epoche successive per dir quanto peggio si stava prima che gli uomini acquisissero un po' di lume della ragione (o meglio: quanto peggio si stesse in altri periodi e quindi di lamentarsi un po' meno di come si stava in quel momento).
Era molto chiara a tal proposito una propaganda sovietica secondo cui prima della rivoluzione russa gli uomini morivano di fame, ma prima si stava ancora peggio, e durante i secoli prima si stava ancora peggio e nel Medioevo era peggio ancora. Ma come potevano essere andati sempre peggio se già allo stadio "migliore" morivano di fame? 8O

Dire che l'ambientazione medievale sia ricca di crudeltà, massacri e torture significa rifarsi a un vecchio stereotipo. Va più che bene, purchè lo si faccia con la dovuta consapevolezza.
Un avviso: il XIII secolo è principalmente il secolo delle università e se ci si informa a sufficienza su com'era la vita universitaria nel 1200 giocare uno studente potrebbe esser molto divertente (facevan scontri armati per decidere il rettore).
Un secondo avviso: non esiste il Medioevo del 1500 perchè col 1500 finisce ufficialmente il Medioevo (e forse col 1492 è già finito). Indi aprire la pagina del mondo e trovar la cartina del 1500 mi sembra un po' una presa in giro.
Poi molti stereotipi del Medioevo funzionano molto di più per la prima età moderna che per il Medioevo (dalla caccia alle streghe agli inquisitori, alla gente che non mangia carne ecc ecc) ma se lo slogan è "vivi il Medioevo" e poi le due ambientazioni son 1200 e 1500 (e solo la seconda ha una cartina) non mi capisco più...

Da una prima sfogliata dico: molto simpatici i titoli in latino solo che alcuni sono azzeccati, altri non c'entrano un piffio col capitolo in questione e sembran messi solo per il gusto di metterli...
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda alessiob83 » gio nov 27, 2014 1:02 pm

Ciao Luskark,
ti ringrazio per le tue considerazioni che sono certamente fondate.
L'ambientazione di Gleba non ostentà crudeltà, massacri e torture, ma al contrario si focalizza sul lavoro e sulla miseria che al tempo erano largamente presenti (ovviamente ecludendo le caste superiori).
Pe il discorso della cartina hai perfettamente ragione, in effetti a breve inserirò nel sito (e nel pdf) una cartina del 1200.

Per il titolo in latino sul mondo, se ne hai da proporre di migliori sono tutto orecchie.

Se ti va di offrirmi altri pareri, consigli o idee (o una bella cartina del 1200 :D ) non esitare a contattarmi via mail: glebavitanelmedioevo@gmail.com o continuare a seguire la pagina facebook di gleba
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Kalvalastir » gio nov 27, 2014 1:11 pm

alessiob83 ha scritto:Ciao Luskark,
ti ringrazio per le tue considerazioni che sono certamente fondate.
L'ambientazione di Gleba non ostentà crudeltà, massacri e torture, ma al contrario si focalizza sul lavoro e sulla miseria che al tempo erano largamente presenti (ovviamente ecludendo le caste superiori).
Pe il discorso della cartina hai perfettamente ragione, in effetti a breve inserirò nel sito (e nel pdf) una cartina del 1200.

Per il titolo in latino sul mondo, se ne hai da proporre di migliori sono tutto orecchie.

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...nonché autore di buona parte degli articoli della sezione Backstage, in cui tocca un sacco di argomenti legati al medioevo... ti consiglio di darci un'occhiata! --> http://www.5clone.com/ispirazioni/backstage

Anzi, ora che ci riguardo bene, ce n'è proprio uno sui mestieri nel medioevo, sicuramente contiene spunti utili!

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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Luskark » dom nov 30, 2014 11:03 am

alessiob83 ha scritto:L'ambientazione di Gleba non ostentà crudeltà, massacri e torture

Ho semplicemente citato il manuale :)
Pagina 304 (voce "Medioevo del 1500"): l'ambientazione medievale è ricca di crudeltà, massacri e torture.

ma al contrario si focalizza sul lavoro e sulla miseria che al tempo erano largamente presenti (ovviamente ecludendo le caste superiori).

E anche questo contesto. Il medioevo son 1000 anni e non è possibile che ci siano 1000 anni continuati di miseria, altrimenti non sarebbe sopravvissuto nessuno. Il Medioevo è molto diverso tra anno e anno e tra zona e zona (il Nord Italia affronta l'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico perchè era una zona non poco ricca e ben popolata).
Anzi ci sono molti storici economici che sostengono che generalmente nel Medioevo si stesse meglio che in età moderna, anche solo perchè c'è molto cibo (carne inclusa) rispetto ai numeri della popolazione. Solo che visto che in età moderna di carne e cibo se ne vedono pochi si è dato per scontato che prima si stesse peggio e che di cibo se ne vedesse ancora meno.
Anche se a tutto questo si aggiunge il problema per cui dei numeri delle popolazioni noi abbiamo solo stime e mai dati certi almeno fino al 1700, da cui però si desume il fatto che anche i numeri delle pestilenze siano spesso a rischio esagerazione. Uno dei nostri veicoli principali per pensar alla miseria nel Medioevo è pensare a tutti che muoiono di peste, se non fosse per il fatto che la maggior parte della popolazione vive in campagna e sembra che la peste sia un fenomeno cittadino... quindi quanti morti abbia fatto effettivamente la peste è un punto di domanda.

Il Medioevo misero è uno stereotipo. Funzionale, ma uno stereotipo.
Si può usare? Eccome, basta esser consapevoli del fatto che sia uno stereotipo :)

Pe il discorso della cartina hai perfettamente ragione, in effetti a breve inserirò nel sito (e nel pdf) una cartina del 1200.

Mettila in copertina al capitolo del mondo al posto di quella del 1500 ;)
Se possibile

Per il titolo in latino sul mondo, se ne hai da proporre di migliori sono tutto orecchie.

Ci penso e ti dico ;)

Kalvalastir ha scritto:Luskark è il nostro medievista di fiducia :mrgreen:

...nonché autore di buona parte degli articoli della sezione Backstage, in cui tocca un sacco di argomenti legati al medioevo... ti consiglio di darci un'occhiata! --> http://www.5clone.com/ispirazioni/backstage

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Grazie Kal, mi anticipasti :D

Consiglio anche questo per stereotipi e sistema politico feudale, è una buona introduzione per capir che quando ne parliamo ci riferiamo a cose mai accadute http://www.5clone.com/ispirazioni/backs ... conosciuto
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda alessiob83 » mar dic 02, 2014 6:03 pm

La tua citazione è corretta, tuttavia va collocata nel contesto che le compete. In primo luogo come già spiegavo l’ambientazione di Gleba non si focalizza su crudeltà massacri e torture. Anzi a dire la verità se ne parla pochissimo (o quasi per nulla) in tutto il manuale, per le torture è semplicemente riportata una lista delle più famose e documentate. La citazione che riporti è una frase in un manuale di 400 pagine in cui si parla principalmente di lavoro, economia, matrimonio, società, ecc. E’ normale che qualche frase su questo argomento si trova, ma basta sfogliare il libro per accorgersi che non è assolutamente questo il tema del gioco.

Discorso diverso è invece per la miseria. Ho letto i tuoi articoli e sono certamente interessanti, tuttavia non condivido. :D
Il primo esame che diedi all’università fu di storia medievale rivista da pensatori moderni, il sunto era che la definizione di secoli bui era un mito ormai sfatato e che il medioevo ha molta bellezza arte e altri aspetti positivi. Pienamente d’accordo. Su questo punto di partenza voglio farti riflettere quanto comprenda ciò che vuoi comunicare e quanto condivida la filosofia alla base.
Si è vero, il medioevo non era quell’orrore di cui ci parlano.

Però bisogna stare attenti a non cadere dalla padella alla brace. Il tuo discorso fila dritto nella direzione opposta e, se da un lato cerchi di elogiare il medioevo, dall’altro neghi le grandi sofferenze patite dalle popolazioni europee di quei secoli.

La miseria c’è stata eccome! Ha portato a sofferenze indicibili milioni di persone a causa di malattie, povertà, ignoranza e società dispotiche.

Come giustamente sottolinei ( e anche Gleba nelle prime pagine) il medioevo sono 1000 anni formati da popolazioni diverse, regioni diverse, culture diverse ecc. Vi sono stati alti e bassi, periodi di crisi estrema e momenti di abbondanza e felicità, certamente. Ma da qui a sostenere che si sta meglio che in età moderna, che ci fosse più abbondanza alimentare di oggi e via dicendo ce ne passa.

Facciamo un esempio semplice:

Malattia: Se la mia famiglia fosse vissuta nel medioevo oggi rimarrebbe solo mio fratello e io sarei morto di polmonite (ha 12 anni l'ho vista brutta), mia madre di tumore e mio padre di appendicite (fortunatamente la scienza ha risolto il tutto). Ovviamente sorvolando le numerose malattie più semplici quali febbre e quant’altro che avrebbero facilmente potuto stroncarci già in età infantile specie in condizioni di povertà.

Discorso fisico: Se fossi vissuto nel medioevo il mio bel sorriso sarebbe una smorfia orripilante: ho avuto la sfortuna di dover medicare la maggior parte dei denti de quali già alcuni finti, perfino l’incisivo mi si è spezzato (da piccolo cadendo) ora tutto questo non traspare grazie al…dentista! Ma nel medioevo sarei stato uno sdentato a trentanni, avrei sofferto come un cane per i dolori dentali e avrei mangiato pappette impossibilitato a masticare. Non è una bella prospettiva di vita.
Sarei stato anche storpio perché essendomi fratturato una gamba non avrei potuto giovare dei migliori medici in circolazione e questa si sarebbe rinsaldata storta e avrei camminato arrancando.


Alimentazione: come molti di noi seguo la dieta medieterranea, compriamo alimenti controllati e certificati e viviamo più che in tutte le parti del mondo (si, sono marchigiano) i novantenni ormai sono dei giovanotti qui. Posso mangiare in qualsiasi momento ciò che voglio, basta entrare in un supermercato e prendere qualsiasi prodotto proveniente da ogni parte del pianeta. Oppure vado dal contadino fuori casa mia. Posso avere pesce fresco pescato in mattinata, carni pregiate e via discorrendo.
Nel medioevo? Se ero un servo della gleba mi aspettavano i frutti del mio raccolto cioè cereali!
Il pesce? Chi viveva in collina non sapeva nemmeno cosa era.
La carne? Le parti peggiori se il maiale non era morto durante l’inverno.
Ma questo lo potrete appurare semplicemente parlando con i vostri nonni, non era poi troppo diversa la loro situazione da quella medievale.
Chi mangiava la carne? Tutti i documenti storici confermano la spiccata abitudine dei nobili a contrarre la Gotta (eccesso di carne) malattia certamente non presente tra il popolino.

L’abbondanza alimentare c’era è vero: si producevano tantissimi alimenti, il problema era la DISTRUBUZIONE di questi. Oggi Bill Gates a casa sua mangia più o meno quello che mangio io, si potrebbe dire lo stesso tra un re e un servo della gleba? :roll:
Selvaggina fresca per il signore e polenta per il contadino.

Inoltre importante considerazione: quando vi era carestia per inverni troppo rigidi o estati troppo secche, il cibo non si trovava, la famosa carestia del 1315-1317 causò milioni di morti documentati e atti di cannibalismo. Certo, questa fu una carestia eccezionale, ma dai documenti storici o più semplicemente osservando anche il comportamento climatico attuale, almeno ogni 10 anni si verifica un periodo di crisi per le coltivazioni. Per risolvere oggi sfruttiamo il mercato globale (oltre a modifiche genetiche dei cereali, fertilizzanti, irrigazione artificiale, ecc) ma al tempo si pativa la fame.

Abitazione: anche qui la mia famiglia sarebbe messa male, una tipica casa contadina medievale era in legno se eri fortunato c’era un camino in pietra. L’inverno era terribile, ovviamente accanto al fuoco andava bene ma appena andavi al bagno ti si congelava, le stanze erano fredde, non c’erano termosifoni, le strutture di legno non godevano dei moderni principi architettonici e di termodinamica e lasciavano passare freddo in inverno e caldo in estate. Inoltre dovevi lavorare fuori al freddo coperto da indumenti inadeguati.
Diverso discorso per i nobili signori: loro avevano risolto con enormi pareti di pietra spesse almeno un metro, e soprattutto non lavoravano. Beati loro. :lol:
Le camere erano infestate da insetti di ogni tipo, famose le cimici del letto, tutti i nostri nonni li ricordano, ti svegliavi al mattino pieno di puntini rossi, il letto infestato da insetti di 1 centimetro. Non parliamo dei topi, abbondavano tanto che vi era ormai l’abitudine. Immaginate se accadesse adesso: tocchereste un topo di città con una mano? Nel medioevo ci dormivano insieme…

Igiene: zero. Era usanza non lavarsi anche perché a causa della religione il corpo e la nudità del corpo è vista come impura. Lavoro, topi, alimentazione inadeguata, non sapevano neanche l’esistenza dei batteri, non vi era proprio il concetto stesso di igiene. 8O

La miseria non è determinata dall’abbondanza delle risorse ma da società e conoscenza. Anche durante la seconda guerra mondiale vi era miseria estrema e anche domani ci sarà se scoppia una nuova guerra.
Nel medioevo guerre e carestie erano all’ordine del giorno ma soprattutto vi era una società fermamente convinta nella divisione delle caste, con nobili e i religiosi al loro posto, e il popolo al suo. Erano le persone di quella società che avevano prodotto questa idea e la praticavano. La rivoluzione francese è importante per questo, per aver minato quell’idea di società.

Vi erano anche periodi meravigliosi, sfoghi di arte e bellezza e abbondanza, questo è certo. Ma un povero servo della gleba affrontava quei giorni magari con più razioni di cibo, o con indumenti più nuovi del solito, ben consapevole che il prossimo inverno sarebbe potuto essere più freddo, che il raccolto sarebbe potuto marcire o che suo figlio appena nato morire prima dell’estate per un raffreddore.

L’unico modo per migliorare (almeno parte di questo) era scalare le caste sociali, cosa rara per l’epoca che però è fulcro del Gioco di Gleba, qui è possibile. Diventare cittadini, ricchi mercanti e poi un giorno nobili signori.

Ho tralasciato un paio di migliaia di altri problemi quotidiani del periodo medievale ma credo che basti :mrgreen:

Detto questo rispetto la tua posizione anche perché, da grande amante del medioevo, non posso esimermi dal rivalutarlo in ogni sua forma. :)

PS: aspetto il tuo aiuto per una accurata mappa del 1200 e consigli su aforismi latini da inserire nei capitoli ;)
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Luskark » mer dic 03, 2014 2:40 am

alessiob83 ha scritto:La tua citazione è corretta, tuttavia va collocata nel contesto che le compete. In primo luogo come già spiegavo l’ambientazione di Gleba non si focalizza su crudeltà massacri e torture. Anzi a dire la verità se ne parla pochissimo (o quasi per nulla) in tutto il manuale, per le torture è semplicemente riportata una lista delle più famose e documentate. La citazione che riporti è una frase in un manuale di 400 pagine in cui si parla principalmente di lavoro, economia, matrimonio, società, ecc. E’ normale che qualche frase su questo argomento si trova, ma basta sfogliare il libro per accorgersi che non è assolutamente questo il tema del gioco.

Certo, ma è l'impostazione che sembra derivarne guardando la pagina ambientazione.
Anche perchè la tortura è una pratica ma come ben sa chi ha studiato storia del diritto medievale la tortura è una fase delle indagini in assenza di altri metodi probatori.

Già parlando di servo della gleba in continuazione ampli a tutto il Medioevo un fenomeno molto circoscritto di cui si parla principalmente a sproposito perchè i manuali sono ancora impostati (ahimè spesso) su concezioni sbagliate.

Però bisogna stare attenti a non cadere dalla padella alla brace. Il tuo discorso fila dritto nella direzione opposta e, se da un lato cerchi di elogiare il medioevo, dall’altro neghi le grandi sofferenze patite dalle popolazioni europee di quei secoli.

Dalla padella alla brace è il rischio del medioevo delle fiabe che cito all'inizio dell'articolo sul sistema politico ;)

Nota bene: l'articolo sulle professioni è ricalcato su un medievista importante e famoso che sapeva bene il suo mestiere :)
L'articolo sul sistema politico richiede uno sforzo maggiore, ma non appena si riesce a entrarci ci si riesce a chiarire il fatto che non fossero veramente la manica di babbioni che tendiamo a raffigurarci. La babbianata per cui si regna per diritto divino e tutti son troppo accecati da clero e nobiltà per capir che son fandonie è ormai appannaggio solo di film hollywoodiani di scarsa documentazione.

La miseria c’è stata eccome! Ha portato a sofferenze indicibili milioni di persone a causa di malattie, povertà, ignoranza e società dispotiche.

Sui milioni arrivo più tardi.
Sulle sofferenze indicibili se soffri indicibilmente per secoli e secoli ti estingui.
Sulle malattie e sulla povertà torno dopo.
Riguardo all'ignoranza la bassa scolarizzazione si protrae per secoli.
Riguardo alle società dispotiche si compie l'operazione antistorica di considerare come dispotiche tutte le forme di governo non democratiche, quando per l'epoca contemporanea non ha più senso neanche di parlare di forme di governo, perchè sono state annichilite dalla rivoluzione della concezione della politica. Ciascuno cerca analogie nel passato e quando le trova si esalta, ma sono improprie. Basta veder come è stato usato il comune, e la storiografia sul comune medievale cambia bandiera per l'una o l'altra propaganda da un secolo all'altro dal 6-700 in poi...

Come giustamente sottolinei ( e anche Gleba nelle prime pagine) il medioevo sono 1000 anni formati da popolazioni diverse, regioni diverse, culture diverse ecc. Vi sono stati alti e bassi, periodi di crisi estrema e momenti di abbondanza e felicità, certamente. Ma da qui a sostenere che si sta meglio che in età moderna, che ci fosse più abbondanza alimentare di oggi e via dicendo ce ne passa.

Attenzione: da studente di storia (tra le altre cose) io per "storia moderna" intendo il periodo che va dal 1492 al 1789. Non intendo dunque il periodo in cui viviamo adesso, noto a qualunque studente come "storia contemporanea".
Visti gli esempi non vorrei che si pensasse che io stia confrontando la situazione di me al computer con quella di un personaggio vissuto nel 1100. No, confronto la situazione generale del tipo del 1100 con quella del tipo del 1600.
Tuttavia risponderò nel dettaglio alle questioni che poni.

Malattia: Se la mia famiglia fosse vissuta nel medioevo oggi rimarrebbe solo mio fratello e io sarei morto di polmonite (ha 12 anni l'ho vista brutta), mia madre di tumore e mio padre di appendicite (fortunatamente la scienza ha risolto il tutto). Ovviamente sorvolando le numerose malattie più semplici quali febbre e quant’altro che avrebbero facilmente potuto stroncarci già in età infantile specie in condizioni di povertà.

E tali malattie durano ben oltre il Medioevo anche tra le classi più agiate.
Ovviamente noi viviamo in tutt'altra condizione, ma ad inizio '700 i figli del re sole moriron quasi tutti prima di raggiungere la maggiore età.

Discorso fisico: Se fossi vissuto nel medioevo il mio bel sorriso sarebbe una smorfia orripilante: ho avuto la sfortuna di dover medicare la maggior parte dei denti de quali già alcuni finti, perfino l’incisivo mi si è spezzato (da piccolo cadendo) ora tutto questo non traspare grazie al…dentista! Ma nel medioevo sarei stato uno sdentato a trentanni, avrei sofferto come un cane per i dolori dentali e avrei mangiato pappette impossibilitato a masticare. Non è una bella prospettiva di vita.
Sarei stato anche storpio perché essendomi fratturato una gamba non avrei potuto giovare dei migliori medici in circolazione e questa si sarebbe rinsaldata storta e avrei camminato arrancando.

Attenzione a non sottovalutare il fisico temprato di una persona che lavora la terra tutto il giorno e che per essere arrivato a 20'anni è riuscito a immunizzarsi a tutto quello che ha affrontato.
Se dobbiamo confrontare le descrizioni e i reperti di alcuni strumenti di età antica (parlo di età antica perchè ne parlai con alcuni) notiamo facilmente come dalle descrizioni sembrino far cose assai difficili anche per persone palestrate, il problema è che è difficile fare analisi approfondite...

Alimentazione: come molti di noi seguo la dieta medieterranea,

Come potrebbero dirti gli esperti del settore quella che molti di noi intendono per dieta mediterranea non è dieta mediterranea. La vera dieta mediterranea non sono pasta e pomodori ma sono le alimentazioni trovate in grecia quando gli americani arrivarono nel Mediterraneo e si accorsero che i vecchietti locali vivevano il triplo di loro grazie all'alimentazione. Alimentazioni poverissime di carne, tanto per dirne una. Ad un'ora migliore aggiorno il post con le descrizioni accurate di chi ne sa ben più di me ;)
Nota: in Italia mangiamo comunque mooolto meglio che in moltissime altre parti del mondo (USA, Germania, Gran Bretagna...)

EDIT: dieta mediterranea = cereali integrali, legumi, verdura, frutta a basso indice glicemico, frutta a guscio, noci, pochi latticini, poca carne e olio d'oliva. Poche proteine animali, tanti antiossidanti e tanta fibra.

compriamo alimenti controllati e certificati

Certo, anche se, se non si sanno ben leggere le etichette si rischia di trovarsi con prodotti di scarsissima qualità senza saperlo visto che la richiesta di un maggior profitto implica l'utilizzo di ingredienti scarsi, in limiti consentiti, ma che causano a loro volta molte delle malattie di cui soffre il nostro tempo. E che, al tempo erano irreperibili.
Prendi molte marche di biscotti e sono piene di assai poco salutari oli di palma. Fino a non troppo tempo fa era impensabile aver zone di produzione di olio di palma perchè costa poco...

Qual'è la maggior causa di morte attualmente? Le malattie cardiovascolari. Cosa le causa? Fumo e alimentazione malsana. Si muore ancora di malnutrizione, semplicemente è una forma di malnutrizione diversa.

e viviamo più che in tutte le parti del mondo (si, sono marchigiano) i novantenni ormai sono dei giovanotti qui. Posso mangiare in qualsiasi momento ciò che voglio, basta entrare in un supermercato e prendere qualsiasi prodotto proveniente da ogni parte del pianeta. Oppure vado dal contadino fuori casa mia. Posso avere pesce fresco pescato in mattinata, carni pregiate e via discorrendo.
Nel medioevo? Se ero un servo della gleba mi aspettavano i frutti del mio raccolto cioè cereali!
Il pesce? Chi viveva in collina non sapeva nemmeno cosa era.
La carne? Le parti peggiori se il maiale non era morto durante l’inverno.
Ma questo lo potrete appurare semplicemente parlando con i vostri nonni, non era poi troppo diversa la loro situazione da quella medievale.
Chi mangiava la carne? Tutti i documenti storici confermano la spiccata abitudine dei nobili a contrarre la Gotta (eccesso di carne) malattia certamente non presente tra il popolino.

Errori di fondo sull'alimentazione: il primo è che ancora oggi non è così sano mangiar le banane provenienti dall'altra parte del mondo e che sarebbe un po' meglio mangiar frutta e verdura di stagione possibilmente proveniente da non troppo lontano ;)
Se leggi Fernand Braudel (il più importante storico economico del 900), nel suo libro "Civiltà materiale, economia e capitalismo - Le strutture del quotidiano" ti accorgerai che (secondo i suoi studi) nel Medioevo generico mangian molta più carne che nelle epoche successive, anche solo per la scarsa quantità della popolazione. Il problema è che le crisi che imperversano nei secoli che passano tra il 500 e l'800 e il crollo del consumo della carne portano a pensare che nel Medioevo si stia peggio come consumo di carne che a inizio 800. O nel 700. Non è vero.
Rimembra che dei nobili abbiamo più descrizioni che del popolino, che purtroppo spesso e volentieri sfugge alle descrizioni, ma ci torno tra poco.

Inoltre occorrerebbe una precisazione sulla globalizzazione delle merci. È vero, può arrivarmi cibo da ogni parte del mondo. Con la colonizzazione massiccia di fine 800 si trasformano le economie autonome dell'Africa in economie produttrici di banane, perchè agli europei piacciono le banane. Peccato che se gli europei si stufano di mangiar banane quelle economie vanno in crisi completa.
Essere legati ad un'interdipendenza mondiale non risolve i problemi, semplicemente ne ha di diversi :)

L’abbondanza alimentare c’era è vero: si producevano tantissimi alimenti, il problema era la DISTRUBUZIONE di questi. Oggi Bill Gates a casa sua mangia più o meno quello che mangio io, si potrebbe dire lo stesso tra un re e un servo della gleba? :roll:

La sproporzione di ricchezza aumenta man mano negli anni e varia di periodo in periodo. Qualcuno potrebbe dire che a inizi 900 un capo di un'azienda automobilistica importante guadagnava quanto 100 operai, mentre adesso guadagna quanto 10.000. Bill Gates è un uomo straricco a livello globale. Quante ricchezze c'erano in Europa? A quante persone potevi vendere i tuoi prodotti? Quanti orafi? Quanto oro? Qualcuno è straricco se vive in un luogo dove girano molti beni di lusso o se può depredare bottini eccellenti. Altrimenti puoi essere importante quanto vuoi ma la sproporzione di ricchezza è assai meno esasperata. Steve Jobbs ha costruito la sua fortuna su operai sottopagati cinesi e un prodotto di lusso che ha venduto in tutto il mondo.
BIll Gates è a confronto probabilmente molto più ricco di quanto fosse qualunque re rispetto al servo :)

Detto questo è vero, Bill Gates mangia più o meno ciò che mangiamo noi (parlo solo di tipologie, lui mangia carne e io mangio carne) ma il lusso nel cibo (almeno a tipologia) è un po' meno dovuto alla ricchezza rispetto a tempi precedenti, ma ad altre cose.
Dico un po' meno visto che negli Stati Uniti di Bill Gates la sproporzione è tra le classi ricche che con una buona alimentazione riescono a conservare un fisico sano e coloro che mangiano cibo spazzatura acquistandosi un sacco di problemi di salute. Esistono ancora quelli che vivono di fast food. E difatti negli USA l'obesità è spesso sinonimo di povertà.
Ed esistono comunque biscotti veramente di buona qualità e biscotti di bassa qualità (così come i vini, tanto per fare un esempio facile da comprendere per tutti, visto che stappare un vino di buona qualità è ancora sinonimo di buona condizione). Anni recenti hanno visto per esempio una diminuzione nel consumo della carne da parte delle nostre famiglie perchè la carne (rossa) ancora oggi costa non poco. Non so te ma io facendo la spesa guardo i prezzi e cerco di mantener determinati budget senza farne soffrir la qualità, ma non sempre è così facile...

Quindi l'americano medio mangia come Bill Gates? No.
Perchè Bill Gates magari mangia manzo di kobe (la carne più costosa del mondo se non sbaglio) allevato e tenuto apposta in modo da essere ottima carne... e tra l'altro cucinato dagli chef più costosi.
L'americano medio mangia un hamburger derivato da mucche buttate nel tritacarne a catena di montaggio con viscere e tutto il loro peggior contenuto dentro per poi essere mescolate tra loro fino a farne una pessima carne che non a caso costa pochissimo.

Esistono ancora gli ingredienti di valore ed esistono ancora i cibi ben trattati.
La differenza è che in parte la qualità ha sostituito i tipi di prodotto. Tutti possono mangiare dolci ma i dolci veramente pregiati costano. Tutti possono mangiar carne, non costa niente purchè sia carne di qualità a dir poco infima.
Chiunque può permettersi di mangiare salmone affumicato, ma se al supermercato lo vuoi a meno di 6 euri alla porzione devi prenderti quello che è stato trattato con le peggio schifezze.
In periodi antecedenti se mangi poca carne in generale le volte che la mangi è a chilometro meno che zero e di certo macellata con la massima competenza. Ha problemi anch'essa? Certo, perchè le tecniche di allevamento sono migliorate. Ma contemporaneamente sono migliorate anche le tecniche per ottenere più prodotti possibili al minor costo possibile.

Selvaggina fresca per il signore e polenta per il contadino.

La privatizzazione massiccia dei boschi è un fenomeno che inizia nel 500, fino a non troppo prima la selvaggina poteva andarsela a pigliar quasi chiunque. Troppi boschi, troppa poca gente presente... Inoltre come ti dissi confronta Braudel sui consumi di carne.

Detto questo il nobile mangia i prodotti del territorio su cui comanda. Se le vacche sono magre per i contadini lo sono anche per lui. Con questo non voglio dire che lui mangi uguale ma che la sproporzione è minore rispetto a come la poni. Se non ci sono buoni collegamenti di quel che c'è nei paraggi devi vivere... e magari avrà più pezzi di mucca ma sempre le mucche del posto sono...

Inoltre importante considerazione: quando vi era carestia per inverni troppo rigidi o estati troppo secche, il cibo non si trovava, la famosa carestia del 1315-1317 causò milioni di morti documentati e atti di cannibalismo. Certo, questa fu una carestia eccezionale, ma dai documenti storici o più semplicemente osservando anche il comportamento climatico attuale, almeno ogni 10 anni si verifica un periodo di crisi per le coltivazioni. Per risolvere oggi sfruttiamo il mercato globale (oltre a modifiche genetiche dei cereali, fertilizzanti, irrigazione artificiale, ecc) ma al tempo si pativa la fame.

Attenzione attenzione attenzione. I milioni di morti non sono mai documentati, sono stime.
Noi non sappiamo neanche quanti abitanti effettivi avesse l'Europa (o solo la Francia) in un qualunque periodo del Medioevo. Sappiamo solo delle descrizioni nelle città e fooorse lì abbiamo qualche numero verificabile, solo che la gente Decameroniamente scappa nelle campagne, dove a quanto pare la peste non arriva. I dati di popolazione che noi abbiamo per le campagne sono scarsissimi.
E come sanno tutti le concentrazioni di gente aiutano lo svilupparsi del morbo quindi la documentazione che abbiamo riguardano solo le aree popolate che sono poche rispetto alla popolazione che vive fuori e che ne viene toccata molto ma molto meno.
I milioni documentati non ci sono. Ci sono solo stime e spesso basate o su descrizioni parziali (perchè riferite alle sole città) o su avvenimenti successivi (le pestilenze di secoli successivi ben più urbanizzati in cui è facile che colpiscano tutti).

Diverso discorso per i nobili signori: loro avevano risolto con enormi pareti di pietra spesse almeno un metro, e soprattutto non lavoravano. Beati loro. :lol:

I nobili lavoravano eccome, il nobile disoccupato è uno stereotipo post-rivoluzione francese che riguarda principalmente una nobiltà di corte (1700 francese) con eserciti permanenti a dipendenza reale. Il nobile fa il giudice e deve andarsi a combattere le sue battaglie. A cinque anni deve saper usare la spada e a dieci deve saper stare perfettamente a cavallo. Col piccolo problema ulteriore per cui gli eserciti permanenti non esistono e se le battaglie richiedono cavalieri è con gli altri a rischiar di lasciarci le penne. Unica sua salvezza è che possono pagargli il riscatto, ma lì entra in gioco un altro discorso sulle persone che fanno venir voglia di esser riscattate dipendente dalla società in cui si vive (se si vuole far scalpore oggi non si prendono in ostaggio i generali, si prendono in ostaggio gli operatori umanitari e i giornalisti in zona di guerra).

Le camere erano infestate da insetti di ogni tipo, famose le cimici del letto, tutti i nostri nonni li ricordano, ti svegliavi al mattino pieno di puntini rossi, il letto infestato da insetti di 1 centimetro. Non parliamo dei topi, abbondavano tanto che vi era ormai l’abitudine. Immaginate se accadesse adesso: tocchereste un topo di città con una mano? Nel medioevo ci dormivano insieme…

Topi e insetti colpivano castelli e capanne più o meno allo stesso modo. Mettiamo anche una forte sproporzione di ricchezza ma se è piena di topi una casa ai gatti e poco altro ti puoi affidare. E se c'è tanto cibo è lì che vanno in quantità.

Igiene: zero. Era usanza non lavarsi anche perché a causa della religione il corpo e la nudità del corpo è vista come impura. Lavoro, topi, alimentazione inadeguata, non sapevano neanche l’esistenza dei batteri, non vi era proprio il concetto stesso di igiene. 8O

Vale fino all'invenzione del sapone tra fine 800 e inizi 900. E vale per tutti.

Idem per le malattie. Puoi esser ricco quanto vuoi ma se ti arrivano le malattie giuste se non hai i medicinali giusti poco di diverso puoi fare. Poi la medicina meriterebbe un discorso a sè ma al momento sorvolo.
Diciamo che fino a che non nascono gli interventi chirurgici l'appendicite te la tieni indipendentemente dal quantitativo di soldi che hai, mentre se oggi sono ricco posso spesso pagarmi ottimi interventi e ottime cure.

Nel medioevo guerre e carestie erano all’ordine del giorno

Se le carestie fossero state all'ordine del giorno sarebbero morti tutti. Non lo erano.
E le guerre riguardavano una fetta ristretta. I bellatores, come dissi, sono principalmente i nobili.

Le due guerre mondiali cambiano il nostro concetto di guerra. La prima è una guerra di massa in cui muoiono al massacro milioni di uomini (e stavolta per davvero) per pochi metri di terra in una guerra ininterrotta e martoriante. La guerra dei 100'anni non è durata 100'anni, la guerra come noi la concepiamo come eterna e irremovibile.
Andiamo ad Alessandro Magno? Passava il 90% del tempo a banchettare col codazzo di danzatori e prostitute e il 10% se è tanto a combattere. Vado tanto indietro ma è impossibile pensare a una guerra medievale grossa a quei livelli. La guerra dei 100'anni non l'hanno mica combattuta cent'anni di fila :mrgreen:
Non esistono eserciti di massa, non esistono coscritti, non esistono battaglie eterne (sì, ci sono gli assedi ma neanche loro si avvicinano a ciò che accadde nel '14-18)
La seconda guerra mondiale è un altro colpo basso alla nostra belligeranza: si bombardano le città con gli aerei. Che ci sto a fare al fronte mentre la mia famiglia potrebbe esser bombardata in questo esatto momento?

ma soprattutto vi era una società fermamente convinta nella divisione delle caste, con nobili e i religiosi al loro posto, e il popolo al suo. Erano le persone di quella società che avevano prodotto questa idea e la praticavano. La rivoluzione francese è importante per questo, per aver minato quell’idea di società.

Corriamo troppo. Tra il medioevo e la rivoluzione francese passa quello che gli storici del pensiero politico chiamano la sattelzeit (il tempo di sella) in cui si rivoluzionano sia la concezione della politica sia i fondamenti della società.
Nel Medioevo un re a cui i vassalli non rispondono è un re senza esercito.
Non c'è neanche in Inghilterra nel '600 ed è il motivo per cui il re non riesce ad imporsi.
Nella Francia del 700 l'esercito permanente invece c'è.
La nobiltà cambia completamente e la nostra raffigurazione tipica del nobile del Medioevo è una versione in armatura (SE gli va bene) del nobile del '700, quando sono due figure con ruoli e importanza completamente diverse.

Vi erano anche periodi meravigliosi, sfoghi di arte e bellezza e abbondanza, questo è certo. Ma un povero servo della gleba affrontava quei giorni magari con più razioni di cibo, o con indumenti più nuovi del solito, ben consapevole che il prossimo inverno sarebbe potuto essere più freddo, che il raccolto sarebbe potuto marcire o che suo figlio appena nato morire prima dell’estate per un raffreddore.

Nei periodi peggiori certo, è normale ed è normale anche adesso per quanto riguarda l'economia. Una cattiva annata di clienti fa chiudere un negozio.
Conta anche che nel Medioevo ci sono buone strutture di ausilio sociale, molto più buone di quanto non si tenderebbe a pensare. Incluse le corporazioni.

E se vale per i poveri servi vale anche per i nobili. Dobbiamo liberarci dall'idea per cui i contadini muoiono e i nobili festeggiano. Può valere solo per un re 700esco quando la corte è tutta a Versailles e le strade sono abbastanza buone da farsi portare cibi da tutta la Francia. Il nobile locale vive di ciò che i contadini gli portano in cambio della protezione (e della risoluzione di contese per lunghi periodi) che lui offre. Se muoiono di fame tutti i suoi contadini muore pure lui.
Detto questo il 700 francese è un secolo di nobili che per sostenere i ritmi dei banchetti e delle feste deve continuare a sborsare di tasca propria in confronto a una rendita che non sale e quindi soffre di perdita economica, è costretto a vender tutto titoli inclusi e rischia di andare a far la fame pure lui (vedasi Norbert Elias, autore di quello che è indubbiamente il più importante libro scritto sull'argomento) ma come detto è un contesto diverso.

L’unico modo per migliorare (almeno parte di questo) era scalare le caste sociali, cosa rara per l’epoca che però è fulcro del Gioco di Gleba, qui è possibile. Diventare cittadini, ricchi mercanti e poi un giorno nobili signori.

In realtà era molto più comune di quanto siamo portati a pensare :)

Detto questo rispetto la tua posizione anche perché, da grande amante del medioevo, non posso esimermi dal rivalutarlo in ogni sua forma. :)

Spero di aver chiarito come la mia posizione non sia di confronto tra allora e oggi ma tra l'allora e i secoli che seguirono.
Ne aprofittai per replicare parzialmente anche agli esempi sull'oggi ;)

Secondo me fai troppo minestrone tra il Medioevo e l'Età Moderna.
C'è un motivo per cui sono due esami e due ambiti di competenza differenti... Esistono i medievisti E i modernisti.
La nobiltà del Medioevo è tutto un altro affare rispetto a quello del 700...

PS: aspetto il tuo aiuto per una accurata mappa del 1200 e consigli su aforismi latini da inserire nei capitoli ;)

Senz'altro :D
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Re: [Gioco di Ruolo] GLEBA Vita nel Medioevo

Messaggioda Blackstorm » mer dic 03, 2014 4:56 pm

Grazie Luskark, i tuoi post in materia sono sempre ottimi.

Quanto al gioco, non sono molto propenso a prenderlo, più che altro per un atteggiamento che mi è parso ostile da parte di uno degli autori sul gruppo fb di gdr italia....
FACCIO UN CRITICO COL d20 E MASSIMIZZO IL DANNO SONO TROPPO POWER!!
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