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[Gioco da tavolo] Dixit

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[Gioco da tavolo] Dixit

Messaggioda Jony92 » sab giu 04, 2011 8:48 am

Vi segnalo questo gioco (Che ho anche io)
Ed è eccezionale per la sua capacità di coinvolgere nonostante la sua semplicità...
Ci giocherete un sacco di partite di fila ;)

Immagine

Arte e gioco
E’ difficile, dopo anni passati su tavoli di wargames e di giochi da tavolo di un certo spessore, provare ad affrontare un party game con il fine di scriverne un resoconto obiettivo.
E’ un po’ come se un giornalista sportivo si dovesse improvvisamente occupare di un’analisi economico-finanziaria o di un reportage di politica estera.
Ma, al di là di questa sensazione professionale più o meno giustificata, dopo aver acquistato e provato Dixit, non siamo riusciti a trattenere l’impulso di scrivere qualcosa al riguardo, anche se non ci sentiamo per nulla esperti del settore.
Il motivo per cui ci siamo procurati una copia di Dixit, il gioco che nel 2009 ha fatto vincere al suo progettista, il francese Jean-Louis Roubira, diverse nomination internazionali come miglior gioco dell’anno (dallo spagnolo Juego del año 2009 all’americano Best Party game 2009, dal francese As d'Or-Jeu de l'Année 2009 al belga Joker 2009) è stata un’irresistibile attrazione estetica: Dixit è - a parere nostro - uno dei giochi che si farebbe comprare solo per il gusto grafico e per la raffinatezza artistica delle illustrazioni che lo caratterizzano.
Tutto ciò è bastato a scoprire un prodotto che - caratterizzato come si è detto da un materiale illustrativo pregevolissimo - ha le potenzialità per essere un gioco che non dovrebbe mancare sullo scaffale dei collezionisti.

Surrealismo e stravaganza

Come abbiamo detto, la pulsione dell’acquisto di Dixit è nata principalmente per un condizionamento estetico.
Quella sensibilità e quel gusto artistico raffinatissimo dell’illustratrice francese Marie Cardouat - già conosciuta fra gli esperti per le illustrazioni di Marrakech, altro gioco interessante pubblicato un paio d’anni fa sempre da Libellud, casa editrice di Dixit - ci hanno veramente colpiti.
Lungi dalle illustrazioni spettacolari di mondi fantasy, dai lontani mondi stellari o ricercatamente storici di tanti giochi “seri” a cui siamo abituati, il gusto surrealista della Carduat, affiancato da uno stile grafico che ricorda i migliori libri illustrati per l’infanzia, ci ha affascinati al punto da divenire una vera e propria ossessione.
Solo per le illustrazioni Dixit si eleva da semplice prodotto da scaffale per famiglie (target vero a cui esso è indirizzato) a prodotto per intenditori e appassionati. Dixit è infatti un gioco da guardare, prima ancora che da giocare.

Meccanismi conosciuti, ma sempre piacevoli
Il surrealismo che pervade le illustrazioni delle grandi carte in formato 8x12 cm (84 in tutto) non è però fine a se stesso.
Una volta compreso il meccanismo di gioco, si capisce che le illustrazioni non sono date al caso: scale infinite che si perdono fra le nuvole, personaggi di carta scompaginati da tempeste autunnali e viandanti notturni che trasformano bolle di sapone in eterei pianeti non sono casuali, ma rispondono tutti a un motivo funzionale preciso: quello di fornire ai giocatori sempre spunti diversi, interpretazioni che cambiano di partita in partita, mille e più possibilità di interazione con un sistema di gioco che è semplice, ma al tempo stesso perfettamente congegnato.
Un sistema che, però, non ci pare del tutto originale.
Abbiamo già accennato di non essere dei frequentatori dei party games e di avere poca dimestichezza con un mondo per altro molto vicino a quello in cui siamo abituati ad operare.
Sta di fatto che per quel poco di esperienza che abbiamo in materia, quando abbiamo finito di leggere la pagina scarsa di regole che muovono il gioco di Jean-Louis Roubira ci è venuto in mente all’istante Balderdash, un vecchio gioco della coppia Toyne-Robinson recentemente riproposto sul mercato (2006), pubblicato in versione originale ormai più di 25 anni fa.
Il meccanismo di Dixit, assai simile per struttura al vecchio gioco distribuito dalla Mattel, è di una semplicità disarmante per chi sia avvezzo a giochi più complessi: delle carte illustrate vengono distribuite ai giocatori presenti (in numero variabile a seconda del numero dei partecipanti) e, a turno, uno di questi svolge il ruolo di narratore.
Quest’ultimo “legge” nella carta determinati particolari e ne costruisce una frase (che può anche essere un proverbio, un modo di dire, una citazione letteraria e così via), frase che sia naturalmente collegata all’illustrazione.
Dopo aver ascoltato la descrizione, gli altri giocatori cercano fra le proprie carte una che possa ricordare quanto appena ascoltato.
Successivamente le carte scelte vengono raggruppate, mescolate fra loro insieme a quella del narratore e poste in fila.
Ognuno punta quindi per una carta specifica (che non sia naturalmente la propria).
I punteggi variano a seconda del fatto che uno o più giocatori abbiano puntato per la carta giusta o sbagliata.
La cosa importante è che almeno uno dei giocatori (ma non tutti) indovini la carta del narratore: in quel caso infatti ci sarebbe un guadagno anche per quest’ultimo.

Rigiocabilità assicurata
Detto così, il meccanismo potrebbe sembrare banale, ma il fatto di riuscire a fare punti tentando di indirizzare solo un numero limitato di giocatori verso la scoperta della carta, induce il narratore (che cambia ad ogni turno) a un processo di creazione linguistica difficile, sempre diverso a seconda delle persone che si trova di fronte.
Nel processo di formulazione della frase la fantasia deve abbondare per evitare ripetizioni e, come si può capire, maggiore è lo spessore culturale dei partecipanti, maggiore è il loro numero, maggiore sarà il divertimento potenziale.
Si è detto che si tratta di un gioco d’intrattenimento, e Dixit lo è.
La struttura del gioco permette infatti di dosare li livello di coinvolgimento a seconda che ci si trovi di fronte giocatori che siano bambini o adulti laureati.
Certamente con i bambini diventa molto più difficile, ma il meccanismo di Dixit permette di accomodarlo in base alle esigenze, trasformandolo in un vero e proprio strumento didattico.
Le regole possono infatti essere personalizzate limitandolo a suoni, mimando azioni o situazioni contenute nelle carte e, soprattutto, di usarlo con qualsiasi lingua visto che è totalmente svincolato da scritte o spiegazioni linguistiche.
La rigiocabilità potrebbe essere il tallone d’Achille di Dixit, ma - visto il successo incontrato in questi mesi (tanto che attualmente l’edizione presente in Italia prevede le istruzioni in italiano) e per un’evoluzione naturale del gioco - è già apparsa un’espansione (Dixit 2) con altre 84
carte, sempre splendidamente illustrate, deliziose da maneggiare e da avere quanto prima possibile.
(presa dal sito la recensione)



Non Fatevi ingannare dall' apparente aspetto "naif" di questo gioco (non è destinato ai bambini, che lo trovano stupendo, ve lo dico perchè dei bambini non volevano + smettere di giocarci, ma è più apprezzabile dagli adulti grazie alle sue mecceniche di gioco inusuali)

Viva La Fantasia ;)
Provare per credere...
Il prezzo non è neanche malvagio ... 29.90 :)
Jony92
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Re: [Gioco da tavolo] Dixit

Messaggioda MarcusKron » lun lug 18, 2011 1:47 pm

Questo gioco è molto semplice ed incredibilmente bello da giocare.
Splendido!
MarcusKron
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