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[Recensione] Pathfinder Chronicles Campaign Setting

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[Recensione] Pathfinder Chronicles Campaign Setting

Messaggioda firwood » lun feb 14, 2011 5:50 pm

Un buon regolamento solitamente è accompagnato da una buona ambientazione, e Pathfinder non fa eccezione. Se si può fare una critica al corposo manuale del gioco di ruolo made in Paizo, è la totale assenza di una qualsivoglia forma di ambiente nel quale far muovere i propri personaggi. Proprio in quest’ottica, nel 2008 viene pubblicato Pathfinder Chronicles Campaign Setting, un libro di 256 pagine in brossura, con copertina rigida. Tutto a colori, continua l’ormai abituale qualità editoriale della casa statunitense cui siamo abituati.
All’interno di questo volume si trovano le informazioni di oltre 40 nazioni, 20 divinità con relativi incantesimi e altro ancora. A chiudere la confezione, una bella mappa in formato poster delle terre di Golarion.

Prima di entrare nel dettaglio di questa guida al mondo di Pathfinder riporto i nomi degli autori che hanno collaborato alla stesura: Keith Baker, Wolfgang Baur, Clinton J. Boomer, Jason Bulmahn, Joshua J. Frost, Ed Greenwood, Stephen S. Greer, Jeff Grubb, James Jacobs, Michael Kortes, Tito Leati, Mike McArtor, Rob McCreary, Erik Mona, Jason Eric Nelson, Jeff Quick, Sean K Reynolds, F. Wesley Schneider, Leandra Christine Schneider, David Schwartz, Amber E. Scott, Stan!, Owen K.C. Stephens, Todd Stewart, James L. Sutter, Greg A. Vaughan, Jeremy Walker, JD Wiker. Alcuni riconosceranno nomi celebri, già entrati nella storia del gioco di ruolo, che rappresentano una garanzia della qualità dei manuali che Paizo ha sfornato.

Per la recensione mi sono basato sul manuale in inglese. Passo ad analizzarne la struttura, composta da 5 capitoli più le appendici:

Chapter 1: Characters (da pagina 4 a pagina 51)
Chapter 2: The Inner Sea (da pagina 52 a pagina 157)
Chapter 3: Religion (da pagina 158 a pagina 185)
Chapter 4: Organizations (da pagina 186 a pagina 197)
Chapter 5: The World (da pagina 187 a pagina 241)
Appendices (da pagina 242 a pagina 253)


Chapter 1: Characters
Nel primo capitolo sono trattate le classi e le razze di Golarion. Le razze sono le stesse del manuale base, con aggiunti i dati riguardanti le regioni d’origine, i culti preferiti, alcuni nomi tipici (sia maschili sia femminili) e brevi cenni su cultura e storia. Questo vale per le razze non umane. Gli umani, oltre alle caratteristiche precedentemente citate, sono divisi per etnie. Troveremo quindi azlanti, chelaxiani, Garundi, Kelesciti, kellid, mwangi, taldan, tian, ulfen, varisiani e vudrani. Ogni razza (o etnia) è sviluppata su due pagine, con un buon equilibrio tra dettaglio e libertà creativa per i master più fantasiosi o intraprendenti che decidessero di aggiungere qualcosa di loro a un setting già ben particolareggiato. Chiude la parte che si riferisce alle razze una pagina con un rapidissimo cenno alle razze minori di Golarion.
Anche le classi sono le medesime del manuale base. Non ci sono statistiche in più, ma solo suggerimenti su come calare al meglio la carriera scelta da un personaggio nel mondo fittizio del gioco.

Chapter 2: The Inner Sea
“Gli intrighi e le avventure di una campagna delle Cronache di Pathfinder hanno luogo in regioni diverse e pericolose imperniate sul Mare Interno, snodo cruciale e cuore pulsante del commercio e culturale dei due continenti”. Il capitolo inizia con queste parole, più efficaci di qualsiasi spiegazioni un recensore possa fornire. La parte più corposa del manuale descrive in modo accurato (ma sempre lasciando ampia libertà ai master) le città, contee, fortezze, regni e imperi più importanti di Golarion. Ogni voce occupa dalle due alle quattro pagine, ciascuna con il proprio simbolo araldico, storia, forma di governo e caratteristica particolare.

Chapter 3: Religion
Sul manuale base, oltre ai nomi delle divinità principali, non erano state fornite molte indicazioni sui culti praticati in Golarion. In questo manuale il vuoto è stato colmato in maniera più soddisfacente. Ogni divinità ha il suo simbolo, i suoi domini, le regioni dove è maggiormente venerata, l’arma favorita e, ovviamente, il proprio allineamento. La descrizione delle divinità maggiori occupa mezza pagina, e a fine capitolo si trovano anche le divinità minori (descritte con brevi paragrafi) e un cenno sui demoni e sui signori empirei che dimorano negli abissi infernali o nelle praterie celesti di Golarion.

Chapter 4: Organizations
Un mondo che si rispetti deve avere delle organizzazioni che tramano sullo sfondo o agiscono alla luce del sole. Golarion non fa eccezione. Sono spiegate cinque organizzazioni principali, ciascuna delle quali occupa da una a tre pagine. Le organizzazioni sono: Consorzio Aspis (Aspis Consortium, un gruppo di mercanti e nobili il cui unico scopo è il profitto), Cavalieri dell’Aquila di Andoran (Eagle Knights of Andoran, una sorta di paladini illuminati, fedeli sostenitori di libertà e idealisti), Cavalieri Infernali (Hellknights, che però non hanno nulla a che fare con demoni o inferi, bensì sono una specie di custodi dell’ordine – come dice il manuale “sono giustizia senza pietà, punizione senza rimorso”), Società Pathfinder (Pathfinder Society, una gilda di avventurieri ed esploratori nata per cartografare zone del mondo sconosciuto e per aumentare le conoscenze di aree misteriose e dimenticate), Mantidi Rosse (Red Mantis, una letale e spietata gilda di assassini). In coda al capitolo ci sono due pagine in cui sono descritti i gruppi e le organizzazioni minori.

Chapter 5: The World
Il quinto capitolo fornisce una cronologia degli eventi principali avvenuti su Golarion, la descrizione del sottosuolo (chiamato Darklands) con i suoi tre regni principali e gli incantesimi di dominio degli abitanti del “mondo di sotto”; equipaggiamento, flora, fauna, talenti, linguaggi, terre perdute e favoleggiate, tecnologia, clima, computo del tempo, commercio, talenti, classi di prestigio e poteri psionici.

Appendices
Chiudono questo tomo le appendici, divise in quattro parti. La prima parte localizza esattamente i luoghi di Golarion dove sono ambientate tutte le avventure degli Adventure Paths, i moduli e i manuali geografici.
La seconda appendice l’ho trovata davvero gradevole, e utile per immergersi ancor di più in un mondo ottimamente congegnato. In pratica si tratta di una guida alla pronuncia dei termini. Per molti risulterà perfettamente inutile, per altri sarà un valore aggiunto al manuale.
La terza appendice presenta quattro png, e infine l’ultima appendice fornisce delle utili tabelle per generare velocemente degli incontri casuali (divise per tipologia di clima e/o ambiente).

Conclusioni
Non ho nessuna pretesa di obiettività nel mio commento di chiusura di questa recensione. Mi piace Pathfinder, ed ho trovato il Pathfinder Chronicles Campaign Setting un ottimo prodotto. Richiama per molti versi i vecchi manuali d’ambientazione editi dalla defunta TSR (Forgotten Realms e Greyhawk su tutti), con tutto il “flavour” che queste vecchie ambientazioni riuscivano a trasmettere. Chi cerca blocchi di statistiche, classi di prestigio a iosa, tonnellate di incantesimi o mostri resterà profondamente deluso. Il 90% di questo manuale è esclusivamente “narrativo”, utile per dare colore e tono ad avventure che altrimenti rischierebbero di essere vissute in mondi grigi ed anonimi, tutti simili tra loro e poco memorabili.
C’è un perfetto equilibrio tra quanto deciso dai designer del manuale e la libertà d’azione lasciata al master. La grafica è la solita della Paizo, e si attesta su un alto livello qualitativo. Alcune delle immagini non sono nuove, come le rappresentazioni delle classi, mentre altro sono davvero molto suggestive. Le mappe sono fatte molto bene e sono notevolmente superiori a quelle prodotte dalla Wizards of the Coast nella linea D&D 4ed.

Come dicevo in precedenza, Golarion non è un mondo innovativo o che porta con sè grandi elementi che rompono col passato. E' un mondo fantasy cupo e "sporco", non troppo eroico (come i Forgotten Realms), con una storia ben fatta senza essere eccessivamente pesante. Chi ama un mondo fantasy vecchio stile non avrà nessuna difficoltà a calarsi in questa ambientazione. In ogni sua pagina è evidente il richiamo ai Gazetteer del vecchio D&D, la passione volta a ricreare un feeling che nel corso degli anni è stato sacrficato o è andato perduto.
Anche la leggibilità è ottima, cosa questa da non dare mai per scontata in un manuale. Leggendolo infatti non si notano incoerenze o mancanze, anzi!
Al termine della lettura si ha una visione molto precisa e completa di un mondo vasto, ricco verosimile, con moltissimi spunti per creare le proprie avventure.

Ultima nota: Se trovate in giro il manuale cartaceo si tratta della versione OGL, quella creata prima della pubblicazione del Pathfinder RPG. Nei prossimi mesi (la data stimata è marzo 2011, quindi siamo prossimi all'uscita) la Paizo pubblicherà la nuova versione di questo manuale, aggiornata alle novità introdotte dai core books usciti nel frattempo. Il nome di questo nuovo manuale è Pathfinder Campaign Setting: Inner Sea World Guide.

Graziano "firwood" Girelli http://www.webalice.it/graziano.girelli
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