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[Recensione] Immortals (film 2011)

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[Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Luskark » lun nov 21, 2011 12:27 am

Regia: Tarsem Singh
Cast: Henry Cavill, Freida Pinto, Mickey Rourke, Luke Evans
Genere: Fantasy, Azione
Produzione: Universal Pictures, Relativity Media, Atmosphere Entertainment MM, Hollywood Gang Productions
Data di uscita italiana: 11 novembre 2011
Durata: 1,50 ore
Nazione: USA

Immortals. Che titolo pomposo. Peccato che di immortali ce ne siano ben pochi: non sono immortali gli dei (che muoiono a manetta) e non sono immortali i titani. Immortali sono, come dice la citazione socratica a inizio film, le anime degli uomini, mentre quelle degli uomini giusti sono anche divine. Citazione su cui mi permetterei di esprimere qualche dubbio, dal momento anche solo che Socrate non ha mai scritto nulla e ciò che abbiamo di lui ci è riportato principalmente da Platone (che lo usa per parlare a suo nome), Senofonte (che pare ne fornisca un'immagine idealizzata) e Aristofane (ma spero sinceramente che non provenga dalla sua parodia). Ma, dopo tutto, noi spettatori di fantasy siamo abbastanza abituati ai filosofi presi a casaccio, a partire da quel Nietzsche di “Al di là del bene e del male” infilato un po' a sproposito agli inizi del vecchio Conan indi soprassediamo...

Immortals è una non troppo spiacevole boiata di quel genere di fantasy mitologico in cui si pesca a piene mani dalla mitologia per poi maltrattarla e riutilizzarla a proprio uso e consumo solo come scusa per mostrare un po' di uccisioni, torture, violenze e dolori vari (con scene anche abbastanza crude).
Con due errori. Una data e la totale mancanza di conoscenze mitologiche.
Perchè il tutto potrebbe funzionare anche di più nel momento in cui si ambientasse il tutto in un ipotetico passato remoto, ma la data c'è. 1238, 1283 o giù di lì, non importa quale fosse di preciso. Di certo mettere una data implica qualcosa, spinge il pubblico a pensare di potersi trovare in una vicenda sì fantastica ma dall'ambientazione perlomeno parzialmente realistica o con un minimo di attendibilità storica. Così non è. A partire dalle prime immagini che dovrebbero riassumere gli esiti della lotta tra titani e dei come introduzione al film, con un gruppo di immagini di stile ellenistico che richiamano le raffigurazioni delle battaglie di Alessandro Magno. Ma se questo può essere notato solo da chi avesse qualche vaga reminiscenza di studi di storia dell'arte, la cosa diventa completamente ridicola quando per gli dei vengono utilizzate le icone dei santi bizantini!

Immagine
Non sapevo di essere un dio greco!

Si sa che gli americani della Grecia classica hanno una visione tutta personalizzata e che andare a documentarsi in proposito pare per loro un'eresia. Ricordate quando in Troy partivano dal famoso porto di Sparta? Ecco, stesso stile. Stesso stile quando qui l'antagonista infila le persone dentro un toro di bronzo e le fa morire ustionate. Falaride e Perillo (vissuti verso il cinquecento avanti Cristo, ben sette secoli dopo la data che compare all'inizio di Immortals) avrebbero tutto il diritto di chiedere il copyright. Dopo tutto, è una bella idea, uno sceneggiatore l'avrà sentita in un documentario, gli sarà piaciuta e avrà ben pensato di riutilizzarla per il suo film...
Fino a qui comunque staremmo ancora entro i limiti dell'accettabile...
Poteva andare peggio? Aspettate di sentire il resto...

La trama parla di un re umano di nome Iperione che invade la Grecia per sottometterla e per liberare i titani dal Monte Tartaro (monte?!) in cui sono stati imprigionati dagli dei. Secondo le mie fonti Iperione era uno dei dodici titani, ma l'omonimia è possibile. Fatto sta che gli invasori massacrano la popolazione e gli dei guardano tutto dal Monte Olimpo... Poseidone ad un certo punto chiede a Zeus: “Perchè non interveniamo?”. Al che Zeus risponde: “Perchè dobbiamo lasciare agli umani il libero arbitrio e se uno di voi osa violarlo lo ucciderò con le mie stesse mani.
Colpo al cuore.
Libero arbitrio?! Gli dei greci?! Ecco perchè nell'iconografia del film Zeus sembra San Pietro!
Ad ulteriore conferma gli invasori vengono spesso chiamati dai greci ”pagani”.
Orrore e raccapriccio!

I potenti dei. Non sono immortali, qualcosa lo sapranno fare... e lo fanno! Scatenando catastrofi naturali e maremoti, essendo anche capaci di muoversi a velocità Smallville/Twilight. Peccato che quando si trovino ad affrontare i titani si dimentichino di tutti questi poteri potenterrimi e comincino a combattere a pugnaletti. Titani, che, a dirla tutta sono una delusione completa, tanto che non si capisce quale gigantesca minaccia possano rappresentare. Ci si aspetterebbe un'incarnazione di un potere antico, la raffigurazione di una forza primordiale, e invece sono degli uomini neri pelati che si muovono come scimmie. Zeus contro le tribù di cannibali babbei alla Indiana Jones e King Kong, che triste immagine!
Splendida in questo senso la scena in cui Zeus dopo aver perso quasi tutte le sue truppe si ricorda che bastava tirare due maniglie per far crollare il monte Tartaro sulla testa dei titani e ucciderli tutti (perchè imprigionari se non erano immortali non si capisce) per teletrasportarsi fuori tranquillamente. Ci avesse pensato un po' prima avrebbe risolto la guerra in un lampo senza perdere nessuno...

Immagine
I cavalieri d'oro! Ah, no... sono gli dei...

Vi starete ormai chiedendo: che fa Teseo? Dopo tutto è lui il protagonista.
Teseo è un personaggio mediocre, del genere dell'ateo redimibile un po' duro ma buono di cuore che piace al pubblico e alle oracolesse vergini sulla scena. Serve principalmente a far dire a Zeus che è in lui che confida nella salvezza dell'umanità, colui che deve picchiarsi con Iperione e che deve fare il discorso di frase fatte e banalità complete che convince tutti i soldati spaventati a combattere contro i tanti troppi nemici per difendere la pace, la libertà e per la torta di mele della nonna
Per il resto serve a trovare l'arco di Epiro, unica arma che possa liberare i titani, forgiato da Eracle (notare come gli archi ora si forgino e come tra tutti gli dei Eracle abbia scoperto un nuovo uso per la clava, Efesto protesta) per poi farselo fregare stupidamente da una iena e scoprire che i cavalli divini corrono fino a uccidersi solo per non raggiungere tale canide ridente. Non si capisce neanche perchè dovesse portarselo appresso, dal momento che senza arco Iperione non potrebbe neanche mettere in atto il suo folle piano.
Iperione è un povero pazzo che si diverte a uccidere i suoi uomini solo perchè si fanno fregare e che sfoggia in ogni scena un elmo più ridicolo.
Tutti gli altri servono solo di contorno a sembrare meno intelligenti di Teseo cosa che, per quanto dura, riesce loro benissimo, dai generali che licenziano i soldati per poi lasciarli girare tranquillamente in armatura per l'accampamento ai consiglieri che pensano di poter risolvere tutto parlamentando a braccia aperte anche quando il nemico arriva armato massacrando tutto ciò che vede.

Immagine
Mister Elmetto Buffo 1238 a.C.


Per il resto l'ambientazione architettonicamente è imponente quanto falsa, tutta tinta di un giallo onnipresente, con stili di costruzione che spaziano per tutto il mondo tranne che per la Grecia, tra cui è opportuno segnalare una Grande Muraglia Greca. Anche se, dopotutto, guardandosi attorno durante il film si può notare come la Grecia del 1200 a.C. sia stracolma di africani, cinesi e giapponesi, con forse anche messicani e pellerossa cammuffati da qualche parte.
Il 3D è completamente inesistente. Fate voi.
Una nota di curiosità: le sacerdotesse parlano tra loro in greco sottotitolato in italiano. Non è specificato ma se avete fatto il classico nonostante la pronuncia molto inglese ve ne accorgete. Peccato che teoricamente tutti i personaggi dovrebbero parlare in greco. Un po' come se nel Signore degli Anelli gli elfi parlassero a tratti in elfico sottotitolato e a tratti in elfico tradotto in italiano...

P.S: gli lascio passare i discorsi sul bene e sul male che non c'entrano una tenca con gli antichi greci solo perchè li facevano anche nei Cavalieri dello Zodiaco...
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Adon » mar nov 29, 2011 10:40 am

Mi dispiace ma bollo in toto ogni singola frase di questa recensione che a mio avviso è viziata da un giudizio che si basa solo sulla "verosimiglianza" che dovrebbe avere questo film con il contesto

se per Troy o il Gladiatore questo poteva pur essere vero (ma solo in parte) ,qui non lo accetto proprio....dato che come un qualsiasi cinefilo SA BENISSIMO il regista in questione opera in maniera tutt'altro che mirata a "aderire" a i contesti

Ti consiglio una piccola cosa ,prima di lanciare nel mucchio una recensione ,prima,prima.. butta un occhio a chi il film lo ha realizzato (le sue idee,il suo punto di vista,il suo stile) poi dopo puoi anche sparare a zero o promuovere a pieni voti

basare il giudizio di un film su "è ma nella realtà non era così" è di quanto più incompetente nell'ambito cinematografico si possa fare

PS: (piccolo mio pensiero personale) ..BEN VENGANO film o registi che "rompono" e offrono visioni personali,buffe ma cmq originali perchè il cinema è espressione ,estro e fantasia...se dovessimo ogni volta fare film che DEVONO essere "realistici" (o cmq aderenti) di colo accetteremo di spazzare via ogni possibile stile e produrre solo documentari

ti dirò di più...molti quadri del 700 sono del tutto anacronistici (anzi buona parte dell'arte lo è sempre stata) rispetto a i soggetti che ritraevano ,dando visioni di santi,scene epiche e personaggi del tutto errate

nessuno oggi si sognerebbe però di mettere in dubbio certe opere solo perchè..."è ma nell'antica mesopotamia mica si vestivano così"

la stessa figura di cristo e gli angeli,esempio tra i più lampanti ...non è che sia esattamente quella
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda khaleb » mar nov 29, 2011 11:06 am

Io conocordo con Luskark invece... non si puo' utilizzare il "curriculum" di un regista come "scusa".
Ha un certo immaginifico? Bene, per carità, è uno stile. Lo usa per una pagliacciata? Pazienza, questo non la rende meno sconclusionata. Ci sono sempre stati "artisti" che hanno rotto gli schemi, ma non è sufficiente farlo per ottenere un buon risultato (se io squarcio una tela, ho solo rovinato una tela); se il prodotto finale di questo film, come ho tristemente appurato, risulta poco credibile, vuol dire che ha rotto gli schemi, ma senza produrre niente di valido. Poi per carità, son gusti eh, ma dire che il commento di Luskark è fatto con poca competenza equivale a dire che i tuoi gusti sono pessimi...
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Shineku » mar nov 29, 2011 11:10 am

Ottima recensione! ^.^
Adon l'avanguardia intesa come espressione rinnovata dei canoni classici è qualcosa che dovrebbe essere premiata in tutti i campi artistici ma nel momento in cui decidi di chiamare un personaggio Teseo, tu regista hai scelto di rifarti a determinati canoni che, se non in tutte, devi seguire almeno nelle componenti basilari...una di queste è certamente l'"architettura" del mondo (linea temporale, divinità, uomini, modo di vestirsi di rapportarsi etc.) assai errati in questo film. Altrimenti potremmo persino accettare Edward Cullen tutto brillantinato perchè "rinnova la figura del vampiro" -.- ma per favore.

Così come non bisogna essere eccessivamente conservatori,anche le innovazioni non devono essere semplici boiate come in questo film, purtroppo molti registi non capiscono la differenza.

PS: mmm girerò un film dove Achille è un mecha gigante e spero che qualcuno lo venga a vedere D:
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Luskark » mer nov 30, 2011 12:13 am

Sarò chiaro: in nessun trailer è scritto "dal visionario regista indiano". In ogni trailer è scritto solo "dai produtori di 300". E ben pochi nel pubblico lo vedranno come tale. Datti solo un'occhiata alla sua biografia su Wikipedia (inglese e italiana). Chi ha distribuito il film non ha ritenuto necessario farlo sapere. Quindi il film dovrebbe essere benissimo valutabile a sè.
Anzi, per quanto improprio, il paragone da cui partirebbe il pubblico sarebbe 300.
Inoltre un film dovrebbe essere valutabile indipendentemente dal suo regista, a meno che non si voglia fare un'opera di confronto con gli altri suoi film. O a meno che il confronto non sia obbligato da come il film è stato gestito. Se mi tirano dietro il King Kong di Peter Jackson come la nuova opera del regista del Signore degli Anelli è ovvio che una recensione alcune aspettative mi generano...
Visto il suo genere, inoltre, questo film non punta a un pubblico ricercato di cinefili...
Se il regista è capace le sue idee sul film si riscontrano nel film anche senza doverle sapere a priori. Perchè ad autocommentarsi e a dire che tanto di alcune cose ci interessa relativamente siam capaci tutti.

La verosimiglianza storica non è indispensabile. Ma si rende più pressante nel momento in cui il film si pone come storico. E qui è il caso di King Arthur e del Robin Hood di Ridley Scott. Qui si tira la zappa sui piedi mettendo un contesto e una data all'inizio. Per poi non rispettarli per niente. Inutile e dannosa.

Dopo di che: il mio giudizio non è basato sulla verosimiglianza. È basato sulle attese che il film può generare nello spettatore. Ci sono degli aspetti completamente immaginari che difatti non ho criticato, come la città natale di Teseo scavata nella roccia. Totalmente immaginaria ma perfettamente funzionante.
Il toro di Falaride ti porta a un'idea diversa, quella di un film in cui si piglia tutto ciò che piace di un'indefinita Grecia per mescolarlo tutto assieme. Può venirne un minestrone.
Quando parli di titani generi nella mente dello spettatore l'aspettativa

Farò un esempio chiaro coi costumi: delle armature degli dei ho detto solo che somigliano a quelle dei cavalieri d'oro, ma non ho fatto critiche (anche se quando si mettono gli elmi sono un po' buffi).
Nel momento in cui Frank Miller in 300 fece gli immortali avrebbe potuto vestirli:
- come erano storicamente vestiti
- in modo completamente inventato
- come nazisti della seconda guerra mondiale
- come soldati iraniani di oggi
L'esempio è un po' estremo ma chiarisce bene le idee. Anche perchè la reazione da parte dello spettatore cambia completamente a seconda di quale delle quattro opzioni si usi (specie se si fa affidamento alle ultime due, l'ultima l'ho messa appositamente per girare il coltello nella piaga sulle accuse rivolte al film).
Stessa cosa per i pittori rinascimentali:
- se metti l'armatura del tempo storico vuoi creare un rimando ai tempi passati
- se metti un'armatura immaginaria/atemporale vuoi decontestualizzare la vicenda
- se metti un'armatura del tuo tempo vuoi attualizzarla
Idem per le icone bizantine. Nel momento in cui le usi e lo spettatore è in grado di riconoscerle anche solo minimamente certi processi si attiveranno all'interno della sua mente.

I discorsi sul libero arbitrio sono a sproposito. Sia perchè lo infilano dentro a forza in un contesto in cui non c'entra nulla sia perchè lo fanno solo per renderlo completamente insensato.

Contemporaneamente la trama non sta in piedi...

Poi è anche possibile decontestualizzare una vicenda e prenderla come spunto di partenza per liberarti completamente da ogni canone. Si può fare. Ma non è facile. Ci si deve riuscire. E in questo film, a mio parere, la cosa non è riuscita...
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Adon » mer nov 30, 2011 12:31 am

Io conocordo con Luskark invece... non si puo' utilizzare il "curriculum" di un regista come "scusa".
e chi parla di scuse... semplicemente se IGNORI chi produce l'opera allora è INUTILE stilare una recensione (su che base diresti che uno stile è meglio di un altro se non su CHI la fà quest'opera?)

non ESISTE che si giudichi un quadro,una scultura o anche un film senza ricordare l'autore

Ha un certo immaginifico? Bene, per carità, è uno stile. Lo usa per una pagliacciata? Pazienza, questo non la rende meno sconclusionata
la domanda è "è dfavvero una pagliacciata?" a mio avviso no,è uno dei lavori più commerciali che Tarsem ha fatto ma di certo è di motlo superiore a titoli più blasonati come
300
Clash of Titans
Troy
Kingdom of heaven
King Arthur
ecc ecc

questi film quà se le sognano le scene che Tarsem porta su schermo..ma se le sognano di brutto

a mio parere è uno dei film "storici" meglio riusciti da i tempi del "il gladiatore" (parlando sempre tra titoli commerciali)

risulta poco credibile
il film NON vuole esserlo ..partiamo da questo presupposto... le date e i nomi sono semplici indirizzi per l'utente medio.. (un utente più navigato come CHI conosce il suddetto regista o un semplice amatore di cinema nemmeno ne avrebbe bisogno ma è ovvio che se al cinema ti piomba il ragazzino o il popolano medio tali "imput" servono per fargli capire un qualcosa di un film che è già di suo sul confine del "commerciale)

Poi per carità, son gusti eh, ma dire che il commento di Luskark è fatto con poca competenza equivale a dire che i tuoi gusti sono pessimi...
fermo restando che "i miei gusti son pessimi" poco è attinente a ciò che dice L. dato che lui non mi pare faccia parte della giuria dei BATFA o altro..
forse se mi son permesso di mettere bocca (e perciò intromettermi in una discussione) è perchè di cinema un "attimino" ci capisco

e ci capisco aihmè di recensioni e so benissimo che impostare una recensione sul "come è buffo il cappello" o su "è poco credibile" senza uno straccio di accenno a cose come "il montaggio è.." mi sembra di leggere non una recensione ma uno dei commenti di un popolano medio che esce da una sala senza uno straccio di competenza con la solita frase "è una strunzat.."
Cose che infatti vedo fare in film particolari come questo ,The Tree of life o simili ...

Adon l'avanguardia intesa come espressione rinnovata dei canoni classici è qualcosa che dovrebbe essere premiata in tutti i campi artistici ma nel momento in cui decidi di chiamare un personaggio Teseo, tu regista hai scelto di rifarti a determinati canoni che, se non in tutte, devi seguire almeno nelle componenti basilari
ASSOLUTAMENTE NO

una di queste è certamente l'"architettura" del mondo (linea temporale, divinità, uomini, modo di vestirsi di rapportarsi etc.) assai errati in questo film
infatti solo immaginare che Tarsem li avrebbe rispettati o anche solo presi in considerazione era da pirla..

Tarsem è quello che fece The Fall e che prima di parlare inviterei tutti a vedere (per il resto del suo stile non mi dilungo ,sarebbe come spiegare quadri di dalì a un perfetto niubbo che ci vedrebbe solo "roba strana")

.
Altrimenti potremmo persino accettare Edward Cullen tutto brillantinato perchè "rinnova la figura del vampiro" -.- ma per favore.
che Edward brilli non ce ne frega mezza mazza a nessuno... perchè con una buona scrittura anche robetta come Edward diverrebbe giustificato..li parliamo di un personaggio mal fatto ma ancor peggio mal scritto

che poi i vampiri siano tutti ancora tra cipolle e permessi di accesso per le abitazioni vestiti con lo smoking mi pare davvero stupido solo parlarne (se per voi un Blade è più vampiro di Edward allora stiamo parlando di fuffa)

PS: mmm girerò un film dove Achille è un mecha gigante e spero che qualcuno lo venga a vedere
dipende... ti ricordo come nel Film Matrix figure bibbliche sono state ben rimodernate sotto l'ottica cyberpunk e attualmente è in fase di lavorazione un film su l'arca di Noe in chiave sci-fi

probabilmente avessi avuto la bravura di R. Scott ,i soldi di Jeremy B. e la ILM a gli effetti visivi ,magari con la sceneggiatura di C. Nolan avresti sbancato e avresti vinto pure 4,5 oscar con quel tuo Achille

...@Lusk

per il discorso estetico(armature) ti invito a prendere visione di The Fall ,suo precedente lavoro per farti capire che è proprio nella mescolanza di generi e stili (specie l'arabo e il bizantino) che questo autore GIOCA
dunque piaccia o no è un regista che MIRA a questi aspetti ...e per sua stessa fama è un regista ALTAMENTE VISIVO ,riconosciuto come appunto il più talentuoso di questo ambito

tant'è che porta su schermo roba di questo calibro Immagine
( che è quasi un frame di una scena teatrale piuttosto che di un film ,una di quelle scene che il cinema oggi se lo sogna)
oppure questa ...
Immagine

o questa che io particolarmente ho ammirato perchè qui per la prima volta ho visto DEI GRECI (nont anto per verosomiglianza ma per carisma)

Immagine

Per il fatto poi delle premesse ,che la produzione decida di applicarci in pre proiezione "dal produttore di 300" ..bhè quella è una cosa che in una recensione non andrebbe (e non và te lo dico chiaro) nemmeno presa in considerazione dato che è un elemento di post produzione spesso aggiunto a film bello che girato e che nel 90% dei casi al regista ne gli interessa ne si pone alcun problema.....semmai dovresti dire "bastardi quelli della produzione" dunque una valutazione su comparto produzione e distribuzione...mentre l'opera ..il film è un altra storia ,un altra valutazione e se permetti ,un altro livello

che poi tu lo valuti con gli occhi da aspettatore sotto medio (per ilt uo discorso sulle spettative ci può pure stare) ma sarebbe come far valutare ,te lo ripeto,un quadro di Dalì a un ragazzo che fino al giorno prima si vedeva uomini e donne

da una recensione mi aspetto un livello maggiore e una valutazione attenta...non un parere da persona comune che esce dalla sala e dice (solo perchè non ha compreso il film e non sa nulla del regista,di fotografia o di montaggio) "è na stronzat..."

capisci :D

..cmq ti invito a vedere The Fall (anche perchè è un bel film ma li §Tarsem non aveva imposizioni della produzione e dunque vedrai il suo potenziale visivo al suo massimo e senza freni..se ti è apparso questo film "strano" allora li ti farai grasse risate)
Adon
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda khaleb » mer nov 30, 2011 12:58 am

Allora, ti rispondo punto per punto mentre leggo se no perdo il filo (odio i multiquote e i wall of text, perdonami ma non riesco a seguirli con lucidità).

- Un film come qualsiasi opera che abbia bisogno della guida, è riuscito male. Ora, non partire dal presupposto "io ne capisco di cinema e recensioni", perchè costringe gli altri a dover fare altrettanto ed è pessimo. Io ne ho anche scritte per riviste, di recensioni, ma non te lo sbatto in faccia per rafforzare la mia opinione (non so se tu lo faccia di proposito, ma è un trucchetto retorico quello di citare "curriculum" di quelli più bassi e facili da scalzare con un minimo di abitudine).
Non esiste che valuti un'opera dalla carriera di un artista, è l'artista che si valuta nell'economia di tutti i suoi lavori, stai controvertendo il senso stesso della critica. Tutta la sua opera puo' aiutare a interpretare alcuni passaggi, certo, ma se l'opera in sè non li comunica in maniera anche solo istintiva, mi spiace ma è una patacca comunque la metti.

Ora, accostare questa pagliacciata a 300 mi fa ridere; 300 è un film che ha un immaginifico da capolavoro (non per niente riprende Miller che è riconosciuto come un genio), una regia efficace, una colonna sonora eccellente, una recitazione volutamente caricata ma credibile, e soprattutto ti da una scarica forte: finito il film, ti senti spartano o almeno desideri esserlo. Comunica e a fondo, quindi è un ottimo lavoro; questo film comunica solo un senso di immaginifico potente, ma privo di qualsiasi altra cosa.
Citare poi Clash of the Titans e Troy è come dire che io sono ai livelli di Magritte perchè disegno meglio di mio cugino in prima elementare... se devi fare paragoni falli sulla base di qualcosa di concreto, e con esempi di livello adeguato, non limitandoti a rispolverare il genere peplum ad canis membrum.
Il Gladiatore già è sopravvalutato, ma è efficace perchè comunica. Questo film.. beh, non dice niente, è una gioia per gli occhi (peraltro altamente opinabile perchè troppo soggetta al gusto) ma nulla più.
h, peraltro con "credibile" non ho mai inteso che il film dovesse essere realistico; la credibilità è una questione di coerenza interna del film, non esterna, e sta a significare che il tutto che viene messo in piedi non regge, risulta scollato. E se lo risulta non è per ignoranza dello spettatore, Stephen King ha mischiato nella saga della Torre Nera almeno quattro generi diversi e l'ha fatto con un'armonia magnifica, questo prodotto appare fatto con colla vinilica e carta igienica di cui si rimpiange lo spreco.

Riguardo l'autorevolezza della recensione, che è ti ricordo amatoriale, non è necessario il tecnicismo dato il pubblico cui si rivolge. Peraltro, manco tu mi sembra sia stato dall'altro lato di Cannes, quindi non è che le tue teorie hanno più valore... Luskark parlava di godibilità del film, commentarne la fotografia poteva essere un di più interessante ma dato il senso di quanto ha detto, sarebbe stato superfluo. E' un formalismo che non sminuisce i suoi commenti, nonostante ti impegni (anche questa è una tecnica retorica che non so se usi consapevolmente, ma vedi è facilmente smontabile, è quello che fanno gli americani ai processi con la giuria popolare, sminuire il teste o la sua affidabilità per minarne le dichiarazioni, al di là della presunta contestabilità di queste).

Riguardo alle rivisitazioni... ti sembrerà strano, ma la differenza tra la rivisitazione e lo stupro artistico è proprio saper rispettare l'opera originaria per quanto profondamente la si voglia cambiare. Chi non lo sa fare non dovrebbe cimentarsi, e in questo caso non è stato fatto bene. Poi a te è piaciuto, è un tuo problema, ma non puoi scindere la rivisitazione dall'originale. Ah, per inciso, il senso dei quadri di Dalì non è nella loro disamina esperta, ma nella sensazione che danno; lo studio arricchisce questa e mette in condizioni di notare meglio dettagli che possono sfuggire, ma è il senso di stranimento in sè il messaggio principale.

NB: nessuno ha parlato di Blade come di buon esempio del cinema di vampiri. Ma Blade non è un vampiro.

Tu stai glorificando un film per il suo gusto della mescolanza e per l'aspetto scenico. Ma lascia che ti apra un mondo nuovo: mischiare le cose senza ottenerne un buon risultato non è un pregio, è un difetto, è avanguardia da operetta. L'ha fatto bene in altri lavori? Chapeau. Qui ha fallito e di brutto. Ha ottenuto scene spettacolari... beh, se andiamo al cinema per quello, salute, la settima arte è stata una presa in giro a partire dalla locomotiva da cui la gente scappava. La scena è solo una parte del film, così come il colore è solo una parte di un quadro. Un film per essere bello o anche solo accettabile deve avere molti altri elementi (magari anche meno soggetti al gusto... hai notato che nelle scene da te postate più che il senso del divino trapeli il gusto per il trash?), e quello visivo è una parte insindibile e necessaria ma non sufficiente. Se mi passa solo quello, il film è scadente, dozzinale a dispetto della cura tecnica.

Concordo solo sul commento riguardante la produzione. Un errore di pubblicizzazione non dovrebbe interferire con la valutazione di un film, anche se ovviamente crea aspettative e conseguente potenziale delusione.

PS: ho ridimensionato l'immagine perchè sballava l'impaginazione del forum, la prossima volta ridimensionala stesso tu (o se, come immagino, desideravi farla ammirare nel dettaglio, metti il link).
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Luskark » mer nov 30, 2011 1:19 am

@Adon

Sulla mescolanza di stili ti ho detto che non mi fo problema ma rimarco che dipende da come le usi.
Può essere un minestrone senza senso o ottima armonia
Qui quando ho visto le icone bizantine come dei sono stato gettato a forza fuori dalla scena e spinto a chiedermi se avevo visto sul serio ciò che ho visto. Ed in un film simile essere gettati fuori a riflettere è male.

Le immagini sono suggestive, il problema è la trama in cui sono calate.
Che è una collezione di sciocchezze.
Gli dei greci sono carismatici ma si rovinano per l'assenza di una qualsivoglia capacità di ragionamento...
E il primo modo per distruggere un antagonista carismatico è appunto fargli fare idiozie...

Il quadro di Dalì non è rivolto al pubblico di uomini e donne. Se fai un prodotto di questo genere vai incontro a un determinato pubblico.
Non posso valutare un'opera di Aristotele rispetto a ciò che ne pensa l'uomo della strada, è chiaro!
Perchè il target non è l'uomo della strada...
Quanti visionari e quanti Tarsemiani saranno andati a vedersi Immortals rispetto agli altri?
È bello un film d'azione che accontenta sia i cinefili sia gli spettatori d'azione

Ti dico. La mia recensione è più astiosa rispetto a quelle di altre opere (meno meritevoli) perchè aveva potenzialità...
Ma non è capace di sfruttarle.
La trama non sta in piedi, e la "potenza delle immagini" non è sufficiente ad innalzare lo spettatore fino al livello in cui riesca a lasciarle passare e vedersi solo il resto.
"Potenza delle immagini" che forse nella testa dell'autore funzionavano ma che spesso non sono state ben trasposte...
Vedi gli statuoni che sorreggono il Monte Tartaro, chiaramente finti.

Non riesci a prenderlo come una boiata scorrevole perchè vorrebbe essere di più...
Ma non riesci neanche a prenderlo come qualcosa di più perchè è troppo boiata
Il risultato è un ibrido malfunzionante
Nel momento in cui ti genera un'aspettativa subito dopo la rovina
La percezione finale più immediata è "una sciocchezza presuntuosa"

Tra l'altro manca completamente una tensione eroica. Teseo non è un eroe tragico (e renderlo come tale avrebbe aiutato molto anche nell'essere misericordiosi su altri aspetti), è un banale protagonista da film di genere (non credo negli dei, credo in me stesso, che forte che sono, ho cambiato idea sugli dei, omiodio non cambia nulla in me) e che caratterialmente parlando è identico (mi spiace dirlo ma è così!) all'Artorius di King Arthur. Non era impossibile dargli una forza che fosse trasmessa nelle immagini. Solo che non la fa. E Teseo ci perde pesantemente.
Inutile per tutto il film, dannoso nei piani degli dei.
Il risultato è tanto bel fumo ma poco arrosto da mordere

Poi ci sono errori a livello di gestione della scena...
Spoiler:
Nel momento in cui vengono estratte le donne dal toro di Falaride ad esempio
Le vedi per una frazione di secondo. Che lascia poco-niente...
Censura? Può darsi... Ma la scena ne risente..


Sulle prime due immagini che hai messo
Spoiler:
- la prima sarebbe bella ma si attua in una scena fuori senso in cui Zeus punisce un dio per aver infranto il libero arbitrio salvando Teseo, peccato che il tutto non riesca ad essere scena tragica di tutti sorretti da un destino insormontabile et similia, semplicemente si dice che Zeus vuole avere fiducia (inutile e malriposta) negli uomini... la percezione che ne hai è che Zeus sia un babbione che vuole fare preferenze per il suo raccomandato, e la scena tutta ne perde pesantemente...

- la seconda sarebbe stata bella se fosse stata quella la battaglia finale... perchè lì avrebbe sentito uno scontro tra dei e titani... al posto che contro i cugini malriusciti dello stregone Matumba e quindi ti viene da chiederti... perchè fai una cosa simile solo in tre secondi frammentari e gestisci da cani la grande battaglia?
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda Adon » mer nov 30, 2011 1:25 am

- Un film come qualsiasi opera che abbia bisogno della guida, è riuscito male
non so nemmeno cosa tu voglia dire per "guida" ..ma semplicemente bisogna prendere atto (e nel campo del cinema per fortuna lo si prende eccome) che ci sono film per tutti,filmper alcuni e film per pochi ..e che le guide a volte servono proprio perchè come nei musei o nelle mostre non sempre "il cliente medio" può cogliere alcune finezze


non partire dal presupposto "io ne capisco di cinema e recensioni", perchè costringe gli altri a dover fare altrettanto ed è pessimo
è un dato di fatto come è un dato di fatto che la recensione che ho letto tutto è tranne che una recensione (manca di parti fondamentali e poggia su un sunto base del tutto fuori contesto per altro ribadito con un "è ma c'è scritto da i creatori di 300" che affossa il tutto... questo non è fare recensioni e anche il più niubbo cinefilo può confermarlo) èerchè dovrei tacere su una cosa palese

Non esiste che valuti un'opera dalla carriera di un artista, è l'artista che si valuta nell'economia di tutti i suoi lavori, stai controvertendo il senso stesso della critica. Tutta la sua opera puo' aiutare a interpretare alcuni passaggi, certo, ma se l'opera in sè non li comunica in maniera anche solo istintiva, mi spiace ma è una patacca comunque la metti.
non ci siamo proprio... un opera va inquadrata in un ottica

non si può mettere un Picasso e un Michelangelo e poi valutare.. si valuta l'opera si ma tenendo conto eccome dell'autore delle influenze e del suo modo di vedere le cose intorno a lui e lo stile che usa per rappresentarle...
valutare un Tarsem rispetto a un Scott è di quanto il minimo sindacale si debba tenere in considerazione quando si parla di film storici al di là dell'opera che DOPO va valutata

Ora, accostare questa pagliacciata a 300 mi fa ridere
no fa ridere me.. dato che ci manca solo che Tarsem venga solo accostato a Snyder ..ma per favore per quanto cmq mi piaccia 300 (ma sarebbe come accostare un genaile artista a un mestierante di scarsa inventiva..due livelli davvero troppo lontani)

Riguardo l'autorevolezza della recensione, che è ti ricordo amatoriale, non è necessario il tecnicismo dato il pubblico cui si rivolge.
bhè ne ero conscio ma se permetti veder sparlare a vanvera non esclude che io possa merci un freno (specie quando vedo ovvietà da popolano medio)

Peraltro, manco tu mi sembra sia stato dall'altro lato di Cannes, quindi non è che le tue teorie hanno più valore
volevo stare zitto ma mi ci porti tu...
ho fatto recensioni per il City insieme a Alessio Guzzano che conosco personalmente e che ha fatto diverse giurie come quella di Roma festival..sono stato giudice a alcuni eventi cinematografici amatoriali italiano ome Horror night ecc ecc e oltre ad averci studiato e lavorato sono un più che appassionato del settore (diciamo un amatore in piena regola)
e quando sento giudizi come li potrebbe dare mio figlio di 4 anni a un film come Metropolis (che schifo papà nrd.) scusa ma mi vine da ridere

Riguardo alle rivisitazioni... ti sembrerà strano, ma la differenza tra la rivisitazione e lo stupro artistico è proprio saper rispettare l'opera originaria per quanto profondamente la si voglia cambiare
io vedo frame dove dopo decenni di filmografia da bimbominkia americano si vedevano miti greci senza ne arte ne parte finalmente di vede qualcosa di maestoso,originale e vocativo (con un bel tocco di scena teatrale che fa solo che bene)

per altro in un opera originale

Tu stai glorificando un film per il suo gusto della mescolanza e per l'aspetto scenico. Ma lascia che ti apra un mondo nuovo: mischiare le cose senza ottenerne un buon risultato non è un pregio, è un difetto, è avanguardia da operetta.
un qualsiasi estimatore di cinema (qualsiasi proprio) potrebbe dire "ma parli di Tarsem o di tuo cugino?" perchè Tarsem per chi ci capisce un attimo di pose e scenografie è il RE indiscusso (trall'altro si serve attualmente del miglior costumista .per altro premio oscar,al contrario di altri)

vabbè ma di che parliamo se nemmeno si conosce l'autore scusami

L'ha fatto bene in altri lavori? Chapeau. Qui ha fallito e di brutto.
qui è stato frenato dalla produzione di brutto..fosse stata lasciata carta bianca si sarebbe visto molto di più del suo stile (il fatto che ci sia di mezzo 300 l'ha solo che danneggiato)

Ha ottenuto scene spettacolari... beh, se andiamo al cinema per quello, salute, la settima arte è stata una presa in giro a partire dalla locomotiva da cui la gente scappava. La scena è solo una parte del film, così come il colore è solo una parte di un quadro. Un film per essere bello o anche solo accettabile deve avere molti altri elementi
dipende... alcuni film puntano anche (e bene) su singoli elementi specie se di grande fattura

cmq parlar edi un opera con chi dall'altro capo nemmeno conosce l'autore o il panorama che esso espone e esercita è come ammirare un bel quadro al museo con affianco il ragazzo (annoiato) che beve la sua cola e dice "che roba è,disegno meglio io"..questo è il livello che sto notando in questa discussione

però me ne facico una ragione (non sono su un forum come Badteaste,o cineblog o altri) e dunque so di essere io quello fuori luogo e dunque lascio la discussione togliendo il mio livello (che non nascondo) e facendo rientrate il tutto nella norma
Adon
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)

Messaggioda khaleb » mer nov 30, 2011 2:14 am

No no non ci siamo. Qui non c'è bisogno di citare curriculum personali (noto che sei refrattario alla cosa: la tua opinione non vale di più ora che ti sei citato come esperto del settore autoreferenziandoti, parla più di quello che dici e non su chi sei): è una regola base già della storia dell'arte, lo studio serve per supportare un'analisi critica, ma se l'opera va spiegata vuol dire che in sè è incapace di arrivare. Poi, che non tutto sia adatto a tutti i palati è tanto ovvio da non meritare commenti nè di essere detto a dirla tutta, ma questo non contesta l'affermazione di prima: un film (come qualsiasi altra opera) che necessiti la spiegazione, è riuscito male, uno che necessiti studio su di esso è impegnativo. Questo film necessita la prima cosa, non la seconda.

Riguardo alla recensione, dovresti conciliarti con te stesso: qui si parla non di recensioni tecniche, ma di impressioni che danno i film. E questo film la da pessima; sì, sei tu ad essere fuori luogo, ma non per la tua opinione (che non capisco come un appassionato esperto o sedicente tale di cinema possa condividere, ma è un'opinione e la rispetto), bensì sul voler insistere su questo tasto. E' sintomo di intelligenza sapersi adeguare al contesto in cui si scrive, visto che ci tieni a farne sfoggio impiegala e comprendi: non stiamo parlando di tecnicismi cinematografici, e il termine recensione è usato più "alla buona", è un commento profano ma non per questo incompetente sul film, che si risolve in un "sarà tecnicamente ineccepibile, peccato faccia schifo"; vedilo come uno spreco di buona fotografia.

Ribadisco: la valutazione di un film va inquadrata nel contesto solo dopo che il film è stato valutato. Se giro una schifezza dopo cinque capolavori, lo inquadri come un'autoparodia? Grazie, ma intanto ho girato una schifezza. Se ragioni così non ha senso parlare del singolo film; la filmografia di un autore è un parametro di riferimento per un'analisi dell'autore, non del film. Questo, competenze vantate a parte, è basilare non per l'ambito delle recensioni, ma per lo studio di qualsiasi cosa.
Tarsem potrà dare quindi i punti che vuole a Snyder; rimane il fatto che Immortals è malriuscito mentre 300 è riuscito molto bene, a dispetto di tutti i tecnicismi che puoi sciorinare. Lezione numero 1 di qualsiasi corso di storia dell'arte di qualsiasi livello superiore all'educazione artistica delle scuole medie: la tecnica simula il talento. Fatto che ovviamente non sta in questo caso a indicare che Tarsem sia un cineasta scarso, ma che la perfezione tecnica è solo uno strumento e non un fine, e serve al raggiungimento del film di qualità; in questo caso tutta la tecnica di questo mondo, beh, non gli è servita a trarre un qualcosa di buono da un film scadente.
Peraltro, dov'è cha Luskark ha parlato a vanvera? Il fatto che non si sia occupato di aspetti tecnici non rende mica i suoi pareri scadenti. Più che altro è il tuo discorso che sembra quello del poseur medio... la recensione di Luskark, negli aspetti che si pone di analizzare e sempre tenendo presente che recensione è usato in senso estensivo, è accurata in quello che commenta.
E il fatto che ci siano stati decenni di peplum scadenti è assodato; questo film è sì maestoso, originale (anche se, come si dice, essere originali è un pregio, volerlo essere a tutti i costi è un difetto, e questo film non lo è ma si sforza di esserlo) ed evocativo, ma purtroppo rimane un prodotto mediocre, perchè spettacolarizza perdendo di senso e qualità. Perealtro in un'opera non originale, ma malamente tratta.

In ogni caso tu proprio non vuoi capire. Qui non c'è l'opera di Tarsem sulla gogna, c'è questo suo singolo film. Puo' aver anche reso alla perfezione l'incarnazione del cinema moderno, questo non puo' rendere questo film apprezzabile di per sè.
Gioca bene con gli stili e i generi, mescolandoli in maniera geniale; ok. Ora sti parlando da fanboy più che da competente, ma non te lo voglio negare. Questo non vuol dire che sia inflallibile, e questo è un dato di fatto. E questo film, infatti, non gioca bene con gli stili e i generi, ma li mischia malamente.
Ti ribadisco: se ti definisci esperto, non puoi non accettare il presupposto che il fatto che sia un maestro nella mescolanza non indica di per sè che stavolta gli sia riuscito bene. E questo, finora, è tutto quello che la tua impalcatura critica sostiene.
Se poi è stato frenato dalla produzione, scusa a me cosa interessa? Se si ritiene un artista, s'è prostituito; in ogni caso, quale che ne sia il motivo, non altera il fatto che il film sia riuscito male. Non è una giustificazione, al massimo puo' essere una concausa.

Io, nella discussione, noto solo due cose:
- che tu sostieni l'autore e non commenti il film, appigliandoti alla spettacolarità senza badare alla qualità (e spero vivamente che non siano i requisiti per cui sei entrato nelle giurie di cui tanto ti vanti nonostante ti fosse stato detto che proprio questo vantarti era un demerito in una discussiona, ma tant'è)
- che sei estremamente snob, pensando che solo siccome il tuo autore feticcio ha realizzato qualcosa che ad altri non piace, nessuno di questi capisce nulla. Guarda un po', Tarsem non è una divinità, e si è impegnato per dimostrarlo. E questo non implica che gli altri non capiscano: ti ripeto ancora una volta, non partire dal presupposto che parli con scimmie che hanno imparato a utilizzare una tastiera, argomenta cercando di commentare il prodotto di cui stai parlando (prodotto non inteso come oggetto di commercio ma come produzione pseudo artistica) non di screditare quelli con cui parli, che poi potrebbero anche ridere di te perchè nell'alto del tuo Olimpo immaginifico da cui guardi i poveri ignoranti non sai nemmeno di chi parli...
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