[Recensione] Immortals (film 2011)
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Jenosky » mer nov 30, 2011 11:31 am
Io dico solo che, associandomi a Luskark e Khaleb, che un film può avere i migliori costumi, la migliore musica, la migliore regia (da come dice Adon pare lo sia ) e quello che vi pare ma se non ha una buona sceneggiatura/trama sarà e resterà comunque un flop *indica i botteghini*
E in questo film, vuoi per le battute, vuoi per come pensano, i vari protagonisti sembrano una massa di c....
E in questo film, vuoi per le battute, vuoi per come pensano, i vari protagonisti sembrano una massa di c....
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Jenosky - Avventuriero Competente
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Adon » mer nov 30, 2011 12:21 pm
sembrerebbe di si (visto che tu mi dicevi di non essere stato a Cannes ,magari aggiungerei) e non vedo ne il peccato ne un atto di disonore per altri..semplicemente avvalersi di una propria competenza non ne vedo motivo di vergogna ,ne comprendo il perchè dovrei non esplicarloQui non c'è bisogno di citare curriculum personali
vecchia frase da mercatino del giovedì...non è che se ai dal dottore e la sua diagnosi (mettiamo magari una dieta imposta) non piace puoi rigirare la frittata dicendo che se lui ha competenza quello non conta nullaparla più di quello che dici e non su chi sei
piaccia o no bisogna accettare che spesso ci sono persone che per loro esperienze personali sanno più di altre (vale per me come può valere per il tuo campo ci mancherebbe)
le opere vanno TUTTE spiegate perchè spesso ,anzi sempre,l'autore applica a tale opera delle sfumature o delle particolarità a volte persino personali (nel senso che solo il pittore ne conosce la chiave di lettura)è una regola base già della storia dell'arte, lo studio serve per supportare un'analisi critica, ma se l'opera va spiegata vuol dire che in sè è incapace di arrivare
infatti l'arte è una materia ,va studiata e codificata e al museo o alle mostra la guide c'è e c'è per la scolaresca come per i più navigati
io penso che prima si dovrebbe sia capire di che cosa si parla ..poi comprendere autore e scopi (dato che qui si è arrivati a paragonare Snyder con Tarsen che in qualsiasi contesto cinefilo sarebbe presa come blasfemia pura)Questo film necessita la prima cosa, non la seconda.
perciò prima di tutto ,ancor prima di sparare sentenze bisognerebbe vedere se chi lo fà abbia le competenze o almeno una preparazione e non buttarsi nel mucchio come l'utente della domenica
"alla buona" = incompetente ..a casa mia è così ,sia che si tratti di una recensione sia se si tratta di un lavoretto che magari mi fa il muratore di turno nel capezzale di casa mianon stiamo parlando di tecnicismi cinematografici, e il termine recensione è usato più "alla buona", è un commento profano ma non per questo incompetente sul film, che si risolve in un "sarà tecnicamente ineccepibile, peccato faccia schifo"; vedilo come uno spreco di buona fotografia.
bhè peccato che Tarsem sia tra gli autori cinematografici che lavora non "alla buona" ma con tecnicismi nudi e crudinon stiamo parlando di tecnicismi cinematografici
mi dispiace romperti una tua convinzione ma è esattamente il contrario di quello che si fa (quando si vuole stilare un giudizio un minimo credibile/professionale)la valutazione di un film va inquadrata nel contesto solo dopo che il film è stato valutato
fermo restando che bisgna vedere in che condizioni ha lavorato l'autore (e nel cinema la produzione è ben più che una pressione) ...che poi sia una schifezza lo dici solo tu (e parlo in senso globale)Se giro una schifezza dopo cinque capolavori, lo inquadri come un'autoparodia?
che sia il suo meno riuscito lavoro non c'è dubbio e lo ribadisco (dato che è stato fortemente limitato proprio da "i produttori di 300" che volevano un film più commerciale e meno elaborato,tanto che i tagli nel montaggio sono palesi a occhio nudo)
parere tuo ..non di chi cinema ne mastica..poi se tu basi tutto su gli incassi bhè allora inizio già a ridereTarsem potrà dare quindi i punti che vuole a Snyder; rimane il fatto che Immortals è malriuscito mentre 300 è riuscito molto bene
Tarsem ha dimostrato come fare meglio di altri semplicemente lavorando al di sotto delle sue capacità ,con meno budget e con una sceneggiatura originale e non copiata)
Tarsem è un regista ..Snyder è un mestierante ..poi se il secondo fa più soldi del primo in ambito di qualità questo nel cinema vale 0 (sennò molti registi d'autore verrebbero di colpo cancellati da i B.busteroni di turno)
quando parla di estetismi che in ambito cinematografico sono di quanto meglio esista attualmente e lui per sua scarsa conoscenza basa commenti come "l'elmo buffo" solo perchè non ha capito di che film parla e che stile abbiaPeraltro, dov'è cha Luskark ha parlato a vanvera?
di fatto è così..se fai una recensione e non sento uno straccio di commento su montaggio,ritmo,cadenza e semplici cose basilari da 1 anno di lezione registica..allora siamo a una scarsa recensioneIl fatto che non si sia occupato di aspetti tecnici non rende mica i suoi pareri scadenti.
ok basta crederci noPiù che altro è il tuo discorso che sembra quello del poseur medio... la recensione di Luskark, negli aspetti che si pone di analizzare e sempre tenendo presente che recensione è usato in senso estensivo, è accurata in quello che commenta.
la qualità c'è ...e al di là dei gusti soggettivi è un dato DI FATTO che qualsiasi cineasta o cinefilo può dimostratiperdendo di senso e qualitÃ
già solo sparlare su i costumi (come ti ho detto è roba che altri si sognano) è dimostrazione palese che non si sa di che cosa si sta parlando (anzi ritengo che prima di sparlare su l'attuale scenografo e costumista premio oscar più talentuoso del panorama mondiale è come andare davanti a un Caravaggio e dire che fa schifo e lo disegna meglio mio cugino)
per il senso posso starci (Tarsem non è che sia facile sotto quel punto di vista e i suoi lavori precedenti sono persino più complicati ,seppur più belli e conosciuti) ma la qualità è INDUBBIA
Ti ribadisco: se ti definisci esperto, non puoi non accettare il presupposto che il fatto che sia un maestro nella mescolanza non indica di per sè che stavolta gli sia riuscito bene. E questo, finora, è tutto quello che la tua impalcatura critica sostiene.
Io non ho un impalcatura e il film lo reputo persino sufficiente viste le premesse...tant'è che attualmente è il suo lavoro meno riuscito
ciò non toglie che anche ,diciamo in termini calcistici....fuori forma ..e con il campo di gioco sfavorito è riuscito con un film sufficiente a dimostrare ancora e a tutti di saperci fare,per altro dando un film che nella sua sufficienza è di gran lunga migliore (per moltissimi aspetti) a lavori simil o di genere
questa è la mia sentenza...
è un film da 6-1/2 nel complesso (perciò non parlod i capolavoro e nemmeno di film epocale) ma che è sicuramente decenni avanti a prodotti come 300 e compagnia bella e se mi vedessi mai in una situazione di consigliare o mostrare un film a tema "mitology" questo sarebbe tra i primi 5 sicuramente
poi per i cineasti o chi cerca un minimo di più da un film (magari un palato fine e un occhio buono) allora questo è un must ,seppur sottotono ,ma un must di un autore must
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da khaleb » mer nov 30, 2011 12:55 pm
La prossima volta non illudermi però: se dici che abbandoni la discussione fallo sul serio (con questo non intendo minimamente dire che dovresti farlo, solo che non ero psicologicamente preparato a dover ribadire).
Il senso di quanto ho detto è: quali che siano le tue credenziali, vantarle per rafforzare quanto dici non è corretto nè apprezzabile, ed è quello che hai fatto. Ok, non sei stato a Cannes ma a altre manifestazioni... embè? Ribadisco, non sei l'unico, e stai continuando a comportarti come un moccioso arrogante ignorando il fatto che anche altri potrebbero capirne (e sì, io lo faccio, non ai tuoi livelli ma ho le mie competenze, guarda un po').
Le frasi dal mercatino del giovedì le hai scritte tu, carissimo Adon: io ho parlato del film, tu no. Tu hai parlato del regista e della sua opera, ma ai commenti sul film in sè hai risposto semplicemente dicendo che ci sono scene dall'immaginifico potente. Beh, non hai parlato del film. Prima di bollare la retorica degli altri come da quattro soldi, pensa a inserire contenuti: è del film che si parla, non della polemica che hai inscenato per difenderlo. Quindi, ben venga quanto hai da dire, ma occhio sul film, non su altro.
Ti piaccia o no, devi accettare che non sei l'unico detentore della conoscenza cinematografica...
La storia dell'arte è un amateria e va studiata. L'arte è un canale di comunicazione, e se le sottigliezze vanno senza dubbio analizzate con strumenti esatti e critici (non l'ho negato una sola volta), il messaggio in sè dev'essere di fruizione istintiva. Se sei tanto esperto, a meno che la tua esperienza non venga con i concorsi di Ciak (e non credo, altrimenti non ti parleresti tanto addosso), non puoi ignorare queste basi fondamentali della disciplina.
Ti ribadisco, deponi un po' di boria e leggi con attenzione quanto ti viene scritto: il paragone non è tra Tarsem e Snyder, ma tra Immortals e 300. Tra un film che delude e lascia solo perplessità e uno che, sarà un fumettone (ma perchè, Immortals ha altre pretese? Beh, le delude in toto), ma riesce ad emozionare. Lascia stare la storia dei registi, è come dire che Hitler è stato un grande capo di stato perchè ha portato la Germania alla massima espansione territoriale se rendo bene l'idea.
Qualsiasi opera d'arte va interpretata in sè, lo studio dell'autore da una chiave di lettura aggiuntiva ma se il tuo ragionamento fosse corretto, qualsiasi porcheria potrebbe venir giustificata nella storia di un autore; e dico qualsiasi, anche qualcuna che dall'"alto" della tua competenza ritieni ignobile.
Peraltro ti ribadisco una cosa da cui sembri proprio essere sordo: questa non è una sezione per recensioni come le intendi tu; è il parere degli utenti, che cercano di dare il meglio, commentando i film e raccomandandoli/sconsigliandoli agli altri. E non è che sia un'accezione sbagliata di recensione eh, in italiano entrambe le accezioni (quella tecnica rigorosa e quella del commento non tecnico) sono corrette; quindi, sei tu a dimostrarti profondamente inadeguato, dato il modo in cui ti ostini a cercare di introdurre tecnicismo in un ambiente non tecnico (peraltro, la recensione di Luskark sconsiglia un film che molti sono stati delusi di vedere: mi pare molto più utile di qualcosa che commenti luci e fotografia esaltanti consigliando di andare a vedere quest' filmaccio).
NB: "alla buona" non era riferito alla recensione, ma al termine Recensione in sè sul forum; è vero, avrei dovuto essere più esatto io e indicarti come l'uso estensivo del termine sia perfettamente corretto e ineccepibile in italiano quanto il suo utilizzo in senso rigorosamente tecnico/critico, tuttavia se proprio devi fare questi wall of text ricchi di citazioni ti prego almeno di leggere quello che scrivo con accuratezza e associarlo ai concetti giusti. Se no diventa frustrante, non per altro.
Se Tarsem non lavora "alla buona", beh a parte che si ragiona su una filmografia piuttosto ridotta (non so se i tuoi contatti ti hanno consentito di vedere l'anteprima del suo lavoro ma non credo, in quanto a lungometraggi parliamo di 3 lavori... se uno su tre fa schifo non è che sia una percentuale che gli arride come gli dei olimpici che rovina), ma voglio dire, in quale perverso modo questo contraddice quanto stiamo sostenendo?
Ti ripeto, parla del film, se vuoi inquadralo nella sua opera ma parla del film, non di lui.
Questo film non raggiunge buoni livelli, a parer mio neanche sufficienti, l'immaginifico e il sincretismo di vari elementi (quest'ultimo non riuscito perchè non credibile laddove ti ripeto ancora, onde evitare tue ennesime incomprensioni, credibile non significa realistico, ma ricco di coerenza interna) sono elementi che non riescono a salvare un film scadente e profondamente deludente. Tu ti ci riempi gli occhi? Beato te, io mi ci svuoto lo stomaco, perchè un film fatto di pura apparenza, come qualsiasi opera, è per definizione scadente a meno che la cura dell'apparenza stessa non sia un messaggio/contenuto.
E ripeto, le condizioni in cui ha lavorato potranno anche essere non ottimali, ma questo salva il giudizio sul regista, non sul film, e questo uno che si occupa di recensioni in maniera più o meno professionale dovrebbe riuscire a distinguerlo.
Ah, e ti ripeto: tieniti per te espressioni "per chi di cinema ne capisce". Sono poco eleganti (non che il tuo tono lo sia, ma almeno raccattiamo quel po' di decenza che rimane e scriviamo qualcosa che suoni educato), non aggiungono alcun contenuto e soprattutto continuano a dimenticare che non sei l'unico a capirci qualcosa.
Qui nessuno ha confuso produttività economica e qualità , sei l'unico a metterla in mezzo. Qui si è parlato di scarsa qualità del film, poi Tarsem potrò essere un artista e Snyder un mestierante, ma se i due film di genere peplum che hanno fatto vengono accostati, il primo a fatto un lavoraccio e il secondo è riuscito a emozionare. Pazienza, eh, ma il discorso che fai è la morte di qualsiasi forma d'arte, è snobismo per partito preso senza tener conto del fatto che chiunque possa sbagliare. E Tarsem l'ha fatto, non importa quale fosse il motivo, ha lasciato uscire un film orripilante, in cui l'immaginifico scade nel trash e la coerenza interna saluta con la manina.
Inutile attaccarsi ancora alla qualità della recensione (che ti ripeto, in italiano indica benissimo quello che ha scritto Luskark, forse hai dimenticato di controllare sul dizionario prima di venire a fare la lezione di cinema): se un elemento rende ridicolo un personaggio, non si parla di stile e di paroloni sulla visionarietà e sulla fotografia, semplicemente si è reso ridicolo un personaggio. Lo si è perso.
Ti ripeto ancora una volta (scusa ma lo sai che detesto il modo in cui posti, non come persona ma per lo stile dei multiquote, quindi scrivo man mano che leggo e ti trovo a ripetere più volte le stesse cose): lo stile e la carriera di un artista non servono a salvare scelte sbagliate, laddove una scelta è sbagliata quando non comunica quello che era desiderato dall'artista stesso. Ti faccio un esempio chiarissimo: a me lo stile di Picasso non piace. Non lo trovo scadente, non è di mio gusto; ma, se guardo Guernica (mi sto tenendo sull'esempio, eh, per questo faccio ovvie semplificazioni), sicuramente mi sfuggono alcuni particolari magari anche importanti. Tuttavia, il senso di angoscia è innegabile per chiunque si trovi a guardare quel quadro ormai da tre generazioni.
Tarsem potrà anche aver fatto del suo stile un qualcosa di sublime trattanto temi complessi e controversi; se si va a guardare Immortals, l'ha usato per creare un blockbuster che delude, e non per le aspettative create ma perchè il suo immaginifico non riesce a salvare il film dalla miriade di scelte sbagliate che sono state fatte (a partire dalla sceneggiatura, non dalla regia).
Stesso discorso vale per il costumista: potrà essere all'apice del suo settore, ma in quale perverso modo questo sconfessa la possibilità di errore da parte sua?
Allora, fermiamoci un attimo a riflettere.
Tu definisci questo film come un 6 e 1/2. Per me è un 5, massimo 5 e 1/2; insomma, si contesta la soglia della sufficienza o meno, ma riconosci che non è sto gran che. Presumibilmente, perchè nella tua valutazione il tecnicismo vale molto più che per me, e viceversa perchè nella mia la coerenza del film e il messaggio prevalgono spropositatamente sul tecnicismo (ribadisco, per me è proprio la base, la tecnica è un mezzo, il messaggio è l'obiettivo al di là di quale questo sia).
Potrà essere un must per i cineasti, non metto in dubbio che sia un caso di studio per la perfezione tecnica con cui è realizzato (certamente in campo tecnico le mie competenze sono inferiori alle tue; ribadisco, in campo tecnico, il cinema non è fatto solo di quello); tuttavia, qui non si sta parlando di tecnicismo, e non è quello che si valuta al momento.
Se dovessi consigliare un film di genere (mitologico è un po' a sproposito se tiri in ballo anche altri titoli), 300 per me è superiore. Sarà tecnicamente inferiore, sarà fatto da un mestierante piuttosto che da un artista; ma io non consiglio un film per lo studio dell'uso della fotografia, delle luci, dei colori etc etc, ma piuttosto per come l'insieme di tutto (a partire dal soggetto, passando per recitazione, sceneggiatura, scenografia, costumi, fotografia etc) renda il film fruibile (il che non significa scontato) e emozionante. 300 emoziona, Immortals è solo una gioia per gli occhi (peraltro ribadisco, in questo è anche abbastanza opinabile perchè per me il gusto di questo regista è troppo vicino al trash, ma sono onesto: è opinabile tanto per te quanto per me) che manca in pieno il raggiungimento dello spettatore (e ribadisco: magari non sarà colpa di Tarsem, ma qui si parla del film, non del regista, che avrà fatto del suo meglio ma non ha salvato un film dallo sgabuzzino degli orrori).
Il senso di quanto ho detto è: quali che siano le tue credenziali, vantarle per rafforzare quanto dici non è corretto nè apprezzabile, ed è quello che hai fatto. Ok, non sei stato a Cannes ma a altre manifestazioni... embè? Ribadisco, non sei l'unico, e stai continuando a comportarti come un moccioso arrogante ignorando il fatto che anche altri potrebbero capirne (e sì, io lo faccio, non ai tuoi livelli ma ho le mie competenze, guarda un po').
Le frasi dal mercatino del giovedì le hai scritte tu, carissimo Adon: io ho parlato del film, tu no. Tu hai parlato del regista e della sua opera, ma ai commenti sul film in sè hai risposto semplicemente dicendo che ci sono scene dall'immaginifico potente. Beh, non hai parlato del film. Prima di bollare la retorica degli altri come da quattro soldi, pensa a inserire contenuti: è del film che si parla, non della polemica che hai inscenato per difenderlo. Quindi, ben venga quanto hai da dire, ma occhio sul film, non su altro.
Ti piaccia o no, devi accettare che non sei l'unico detentore della conoscenza cinematografica...
La storia dell'arte è un amateria e va studiata. L'arte è un canale di comunicazione, e se le sottigliezze vanno senza dubbio analizzate con strumenti esatti e critici (non l'ho negato una sola volta), il messaggio in sè dev'essere di fruizione istintiva. Se sei tanto esperto, a meno che la tua esperienza non venga con i concorsi di Ciak (e non credo, altrimenti non ti parleresti tanto addosso), non puoi ignorare queste basi fondamentali della disciplina.
Ti ribadisco, deponi un po' di boria e leggi con attenzione quanto ti viene scritto: il paragone non è tra Tarsem e Snyder, ma tra Immortals e 300. Tra un film che delude e lascia solo perplessità e uno che, sarà un fumettone (ma perchè, Immortals ha altre pretese? Beh, le delude in toto), ma riesce ad emozionare. Lascia stare la storia dei registi, è come dire che Hitler è stato un grande capo di stato perchè ha portato la Germania alla massima espansione territoriale se rendo bene l'idea.
Qualsiasi opera d'arte va interpretata in sè, lo studio dell'autore da una chiave di lettura aggiuntiva ma se il tuo ragionamento fosse corretto, qualsiasi porcheria potrebbe venir giustificata nella storia di un autore; e dico qualsiasi, anche qualcuna che dall'"alto" della tua competenza ritieni ignobile.
Peraltro ti ribadisco una cosa da cui sembri proprio essere sordo: questa non è una sezione per recensioni come le intendi tu; è il parere degli utenti, che cercano di dare il meglio, commentando i film e raccomandandoli/sconsigliandoli agli altri. E non è che sia un'accezione sbagliata di recensione eh, in italiano entrambe le accezioni (quella tecnica rigorosa e quella del commento non tecnico) sono corrette; quindi, sei tu a dimostrarti profondamente inadeguato, dato il modo in cui ti ostini a cercare di introdurre tecnicismo in un ambiente non tecnico (peraltro, la recensione di Luskark sconsiglia un film che molti sono stati delusi di vedere: mi pare molto più utile di qualcosa che commenti luci e fotografia esaltanti consigliando di andare a vedere quest' filmaccio).
NB: "alla buona" non era riferito alla recensione, ma al termine Recensione in sè sul forum; è vero, avrei dovuto essere più esatto io e indicarti come l'uso estensivo del termine sia perfettamente corretto e ineccepibile in italiano quanto il suo utilizzo in senso rigorosamente tecnico/critico, tuttavia se proprio devi fare questi wall of text ricchi di citazioni ti prego almeno di leggere quello che scrivo con accuratezza e associarlo ai concetti giusti. Se no diventa frustrante, non per altro.
Se Tarsem non lavora "alla buona", beh a parte che si ragiona su una filmografia piuttosto ridotta (non so se i tuoi contatti ti hanno consentito di vedere l'anteprima del suo lavoro ma non credo, in quanto a lungometraggi parliamo di 3 lavori... se uno su tre fa schifo non è che sia una percentuale che gli arride come gli dei olimpici che rovina), ma voglio dire, in quale perverso modo questo contraddice quanto stiamo sostenendo?
Ti ripeto, parla del film, se vuoi inquadralo nella sua opera ma parla del film, non di lui.
Questo film non raggiunge buoni livelli, a parer mio neanche sufficienti, l'immaginifico e il sincretismo di vari elementi (quest'ultimo non riuscito perchè non credibile laddove ti ripeto ancora, onde evitare tue ennesime incomprensioni, credibile non significa realistico, ma ricco di coerenza interna) sono elementi che non riescono a salvare un film scadente e profondamente deludente. Tu ti ci riempi gli occhi? Beato te, io mi ci svuoto lo stomaco, perchè un film fatto di pura apparenza, come qualsiasi opera, è per definizione scadente a meno che la cura dell'apparenza stessa non sia un messaggio/contenuto.
E ripeto, le condizioni in cui ha lavorato potranno anche essere non ottimali, ma questo salva il giudizio sul regista, non sul film, e questo uno che si occupa di recensioni in maniera più o meno professionale dovrebbe riuscire a distinguerlo.
Ah, e ti ripeto: tieniti per te espressioni "per chi di cinema ne capisce". Sono poco eleganti (non che il tuo tono lo sia, ma almeno raccattiamo quel po' di decenza che rimane e scriviamo qualcosa che suoni educato), non aggiungono alcun contenuto e soprattutto continuano a dimenticare che non sei l'unico a capirci qualcosa.
Qui nessuno ha confuso produttività economica e qualità , sei l'unico a metterla in mezzo. Qui si è parlato di scarsa qualità del film, poi Tarsem potrò essere un artista e Snyder un mestierante, ma se i due film di genere peplum che hanno fatto vengono accostati, il primo a fatto un lavoraccio e il secondo è riuscito a emozionare. Pazienza, eh, ma il discorso che fai è la morte di qualsiasi forma d'arte, è snobismo per partito preso senza tener conto del fatto che chiunque possa sbagliare. E Tarsem l'ha fatto, non importa quale fosse il motivo, ha lasciato uscire un film orripilante, in cui l'immaginifico scade nel trash e la coerenza interna saluta con la manina.
Inutile attaccarsi ancora alla qualità della recensione (che ti ripeto, in italiano indica benissimo quello che ha scritto Luskark, forse hai dimenticato di controllare sul dizionario prima di venire a fare la lezione di cinema): se un elemento rende ridicolo un personaggio, non si parla di stile e di paroloni sulla visionarietà e sulla fotografia, semplicemente si è reso ridicolo un personaggio. Lo si è perso.
Ti ripeto ancora una volta (scusa ma lo sai che detesto il modo in cui posti, non come persona ma per lo stile dei multiquote, quindi scrivo man mano che leggo e ti trovo a ripetere più volte le stesse cose): lo stile e la carriera di un artista non servono a salvare scelte sbagliate, laddove una scelta è sbagliata quando non comunica quello che era desiderato dall'artista stesso. Ti faccio un esempio chiarissimo: a me lo stile di Picasso non piace. Non lo trovo scadente, non è di mio gusto; ma, se guardo Guernica (mi sto tenendo sull'esempio, eh, per questo faccio ovvie semplificazioni), sicuramente mi sfuggono alcuni particolari magari anche importanti. Tuttavia, il senso di angoscia è innegabile per chiunque si trovi a guardare quel quadro ormai da tre generazioni.
Tarsem potrà anche aver fatto del suo stile un qualcosa di sublime trattanto temi complessi e controversi; se si va a guardare Immortals, l'ha usato per creare un blockbuster che delude, e non per le aspettative create ma perchè il suo immaginifico non riesce a salvare il film dalla miriade di scelte sbagliate che sono state fatte (a partire dalla sceneggiatura, non dalla regia).
Stesso discorso vale per il costumista: potrà essere all'apice del suo settore, ma in quale perverso modo questo sconfessa la possibilità di errore da parte sua?
Allora, fermiamoci un attimo a riflettere.
Tu definisci questo film come un 6 e 1/2. Per me è un 5, massimo 5 e 1/2; insomma, si contesta la soglia della sufficienza o meno, ma riconosci che non è sto gran che. Presumibilmente, perchè nella tua valutazione il tecnicismo vale molto più che per me, e viceversa perchè nella mia la coerenza del film e il messaggio prevalgono spropositatamente sul tecnicismo (ribadisco, per me è proprio la base, la tecnica è un mezzo, il messaggio è l'obiettivo al di là di quale questo sia).
Potrà essere un must per i cineasti, non metto in dubbio che sia un caso di studio per la perfezione tecnica con cui è realizzato (certamente in campo tecnico le mie competenze sono inferiori alle tue; ribadisco, in campo tecnico, il cinema non è fatto solo di quello); tuttavia, qui non si sta parlando di tecnicismo, e non è quello che si valuta al momento.
Se dovessi consigliare un film di genere (mitologico è un po' a sproposito se tiri in ballo anche altri titoli), 300 per me è superiore. Sarà tecnicamente inferiore, sarà fatto da un mestierante piuttosto che da un artista; ma io non consiglio un film per lo studio dell'uso della fotografia, delle luci, dei colori etc etc, ma piuttosto per come l'insieme di tutto (a partire dal soggetto, passando per recitazione, sceneggiatura, scenografia, costumi, fotografia etc) renda il film fruibile (il che non significa scontato) e emozionante. 300 emoziona, Immortals è solo una gioia per gli occhi (peraltro ribadisco, in questo è anche abbastanza opinabile perchè per me il gusto di questo regista è troppo vicino al trash, ma sono onesto: è opinabile tanto per te quanto per me) che manca in pieno il raggiungimento dello spettatore (e ribadisco: magari non sarà colpa di Tarsem, ma qui si parla del film, non del regista, che avrà fatto del suo meglio ma non ha salvato un film dallo sgabuzzino degli orrori).
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Luskark » mer nov 30, 2011 1:48 pm
@Adon:
Tralasciando che "Elmo buffo" l'ho detto in tono ironico (vedi le altre recensioni che ho fatto) purtroppo c'è un aspetto da considerare. Puoi fare il miglior mix tra tutto ma se l'elmo di Iperione è buffo, il risultato non è evocativo...
Detto questo, ribadisco, questo film è un prodotto per il grande pubblico, non per un gruppo ricercato di persone (ci sono film fatti apposta per questo) e come tale dovrebbe essere perlomeno godibile.
Quando si valuta un film non si possono tralasciare la campagna pubblicitaria che è stata fatta dietro e il target a cui il pubblico cerca di rivolgersi.
Perchè un film non è solo l'opera del regista, è anche opera degli attori, degli sceneggiatori e di tutto ciò che gli sta dietro.
Come disse il mio professore di teoria della letteratura... quanto ci perderebbe "To be or not to be" se non ci fosse un caratterista dei livelli di Sig Ruman nei panni del Colonnello Concentrone?
Perchè il film non è solo il risultato compiuto in sè e per sè... un film, come qualunque opera, crea delle aspettative neello spettatore (altrimenti non andresti a vederla) e il godimento viene generato dalla realizzazione di tali aspettative o dalla capace (nota bene: capace!) rottura di tali aspettative...
(sull'adempimento dei canoni e sulla loro rottura vedi "Il piacere del testo" di Umberto Eco)
Potrei dirti che tu sei andato a vedertelo aspettandoti una grande potenza visiva, ma non è l'aspettativa con cui sono andate a vederlo la maggior parte degli spettatori, e neanche ciò su cui hanno puntato coloro che il film hanno messo in sala. Conseguentemente non si può accusare di delusione lo spettatore che cercava un buon film d'azione.
N.B: per aspettativa e target intendo il target a cui il film nella sua interezza (non il regista) si propone e cerca manifestamente di rivolgersi
Se vuoi un commento più specialistico il film punta all'universale ma resta troppo ancorato al particolare.
Se gli dei vengono messi in scena l'eroe resta umano troppo umano, e umano non nel senso di eroe tragico capace di sopportare su di sè il dramma dell'umanità intera ma umano come eroe da cinema d'azione moderno, sciatto e banale, troppo preoccupato a darsi delle arie per cercare di realizzare effettivamente qualcosa.
Non ha neanche una vicenda con una trama tale da sopperire a queste mancanze.
Dai tempi del V secolo avanti Cristo le due strade per realizzare un'opera sono queste: o sei capace di inscenare un dramma riguardante tutta l'umanità in una determinata vicenda (anche tutt'altro che originale) oppure sei capace di stupire il tuo pubblico attraverso colpi di scena degni di tale nome...
Puoi avere la miglior forma d'espressione possibile ma se non hai nulla da esprimere la cosa si sente
Il risultato è un film che non funziona nè come prodotto per passare il tempo (punterebbe a ben di più) nè come prodotto raffinato di potenza visiva (i troppi errori non consentono di elevarsi alla pura contemplazione delle immagini con distacco effettivo dalla singola vicenda narrata)
Punta a due pubblici ma finisce per rischiare di non conquistarne nessuno
La vicenda è inconsistente, l'interesse per un effettivo scontro (a pugni?!) con Iperione scema finche l'antagonista non da spunti di carismaticità e si trova fuori luogo in un contesto in cui in mezzo al mondo degli dei e degli eroi finendo per essere un cattivo di serie B. Allo stesso modo i titani non riescono mai a funzionare come vera minaccia, e gli dei sembrano essere abbassati a combattere contro di loro per nulla, con la loro immagine agli occhi dello spettatore che cala...
Mi è stato detto che la mia è una recensione retorica. Potrei dire che questo film è un'opera retorica che però ha così poco da dire che i suoi giochi non sono riusciti a conquistarmi
Sulle immagini già dissi qui viewtopic.php?p=405069#p405069
Tralasciando che "Elmo buffo" l'ho detto in tono ironico (vedi le altre recensioni che ho fatto) purtroppo c'è un aspetto da considerare. Puoi fare il miglior mix tra tutto ma se l'elmo di Iperione è buffo, il risultato non è evocativo...
Detto questo, ribadisco, questo film è un prodotto per il grande pubblico, non per un gruppo ricercato di persone (ci sono film fatti apposta per questo) e come tale dovrebbe essere perlomeno godibile.
Quando si valuta un film non si possono tralasciare la campagna pubblicitaria che è stata fatta dietro e il target a cui il pubblico cerca di rivolgersi.
Perchè un film non è solo l'opera del regista, è anche opera degli attori, degli sceneggiatori e di tutto ciò che gli sta dietro.
Come disse il mio professore di teoria della letteratura... quanto ci perderebbe "To be or not to be" se non ci fosse un caratterista dei livelli di Sig Ruman nei panni del Colonnello Concentrone?
Perchè il film non è solo il risultato compiuto in sè e per sè... un film, come qualunque opera, crea delle aspettative neello spettatore (altrimenti non andresti a vederla) e il godimento viene generato dalla realizzazione di tali aspettative o dalla capace (nota bene: capace!) rottura di tali aspettative...
(sull'adempimento dei canoni e sulla loro rottura vedi "Il piacere del testo" di Umberto Eco)
Potrei dirti che tu sei andato a vedertelo aspettandoti una grande potenza visiva, ma non è l'aspettativa con cui sono andate a vederlo la maggior parte degli spettatori, e neanche ciò su cui hanno puntato coloro che il film hanno messo in sala. Conseguentemente non si può accusare di delusione lo spettatore che cercava un buon film d'azione.
N.B: per aspettativa e target intendo il target a cui il film nella sua interezza (non il regista) si propone e cerca manifestamente di rivolgersi
Se vuoi un commento più specialistico il film punta all'universale ma resta troppo ancorato al particolare.
Se gli dei vengono messi in scena l'eroe resta umano troppo umano, e umano non nel senso di eroe tragico capace di sopportare su di sè il dramma dell'umanità intera ma umano come eroe da cinema d'azione moderno, sciatto e banale, troppo preoccupato a darsi delle arie per cercare di realizzare effettivamente qualcosa.
Non ha neanche una vicenda con una trama tale da sopperire a queste mancanze.
Dai tempi del V secolo avanti Cristo le due strade per realizzare un'opera sono queste: o sei capace di inscenare un dramma riguardante tutta l'umanità in una determinata vicenda (anche tutt'altro che originale) oppure sei capace di stupire il tuo pubblico attraverso colpi di scena degni di tale nome...
Puoi avere la miglior forma d'espressione possibile ma se non hai nulla da esprimere la cosa si sente
Il risultato è un film che non funziona nè come prodotto per passare il tempo (punterebbe a ben di più) nè come prodotto raffinato di potenza visiva (i troppi errori non consentono di elevarsi alla pura contemplazione delle immagini con distacco effettivo dalla singola vicenda narrata)
Punta a due pubblici ma finisce per rischiare di non conquistarne nessuno
La vicenda è inconsistente, l'interesse per un effettivo scontro (a pugni?!) con Iperione scema finche l'antagonista non da spunti di carismaticità e si trova fuori luogo in un contesto in cui in mezzo al mondo degli dei e degli eroi finendo per essere un cattivo di serie B. Allo stesso modo i titani non riescono mai a funzionare come vera minaccia, e gli dei sembrano essere abbassati a combattere contro di loro per nulla, con la loro immagine agli occhi dello spettatore che cala...
Mi è stato detto che la mia è una recensione retorica. Potrei dire che questo film è un'opera retorica che però ha così poco da dire che i suoi giochi non sono riusciti a conquistarmi
Sulle immagini già dissi qui viewtopic.php?p=405069#p405069
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Adon » gio dic 01, 2011 1:42 am
secondo me invece quando qualcuno ha credenziali anche solo semplice preparazione sarebbe più corretto che esso lo esponesse eccomevantarle per rafforzare quanto dici non è corretto nè apprezzabile
io ho commentato una recensione che ho trovato del tutto errata (come impostazione ecome contenuti) ,poi ho persino valutato il film (per altro sottolineando che non stiamo palrando di un capolavoro o di un film riuscitissimo)Beh, non hai parlato del film
la polemica nasce quando viene redatto un film senza alcuna base e senza criterio di contesto...a te piacerebbe che un passante ti valutasse con modo "alla buona" e in modo pessimo dicendo senza nemmeno conoscerti o sapere che fai ,che sei una persona ridicola?è del film che si parla, non della polemica che hai inscenato per difenderlo
qui vedo un bel film,con un buon regista ..trattato "alla pizza e fichi" e se permetti la polemica c'è tutta (ti assicuro che in un forum di cinema a leggervi si sarebbero fatti grasse risate..anzi ti dirò di più ,in Badteaste c'è già una discussione sul film e persino sul rapporto Tarsem/Snyder e se leggi li capirai perchè il primo vale 100 volte il secondo sia come regista sia come film)
io ti dico sol che l'arte spesso non è per tutti e questo vale sopratutto nel cinema (visto che alcuni capolavori non si avvicinano nemmeno di striscio a livelli di "apprezzamento di pubblico" a i blockbuster..tant'è che appunto il genere Bbuster esiste proprio per quel motivo)non puoi ignorare queste basi fondamentali della disciplina
non facciamo confusione..c'è il film che capisci e quello che non arrivi a capire ed sarà sempre così...non a caso The Tree Of Life (autentico e riconosciuto capolavoro) faceva scappare ,nel vero senso della parola le poche persone in sala.. ma tant'è che Malik e quel film sono tutt'oggi un capolavoro assoluto
in un recensione si prende atto ANCHE di quello (perchè è il contesto...tant'è che molti film non possono essere spesso accostati/comparati se non prima di un analisi del contesto)il paragone non è tra Tarsem e Snyder, ma tra Immortals e 300
anzi ti dirò...capire Tarsem e la differenza da Snyder è il succo per capire quanta differenza c'è tra Immortals e 300 (che è un abisso)
io non parlo solo di lungometraggi ...Se Tarsem non lavora "alla buona", beh a parte che si ragiona su una filmografia piuttosto ridotta
se uno su tre fa schifo non è che sia una percentuale che gli arride come gli dei olimpici che rovina
1° film ..The cell (considerato un bellissimo film molto riuscito e il suo lancio)
2° film The Fall (ora che si era lanciato aveva la possibilità di far eun film tutto suo) ,un film tra i più bei capolavori cinematografici ,molto personale tanto quanto tecnicamente e stilisticamente ineccepibile
3° film (probabile servissero dollari...) Immortals ,un film di tutto rispetto ,nella media dei concorrenti(con molti spunti di molto superiori) realizzato con non poche restrizioni e problemi ...ci si può accontentare visto il risultato
lo schifo lo vedi solo te
per ora rimane a un livello che Snyder si sogna ..tra i cineasti globalmente riconosciuti "di maggior talento" forse al pari di MAlik
(piccola considerazione sul NUMERO di opere..Malik fa un film ogni 10 anni e fin ora ne ha realizzati pochissimi..eppure nessuno mai metterebbe bocca a i suoi lavori o alla sua bravura)
se davanti a un picasso ci vedi uno scarabbocchio io non posso che dirti ..buon per te (riconosco che non tutti possono ,come naturale che sia,la qualità la dove serve un palato fine e non c'è da offendersi,è così e basta)Questo film non raggiunge buoni livelli, a parer mio neanche sufficienti, l'immaginifico e il sincretismo di vari elementi (quest'ultimo non riuscito perchè non credibile laddove ti ripeto ancora, onde evitare tue ennesime incomprensioni, credibile non significa realistico, ma ricco di coerenza interna) sono elementi che non riescono a salvare un film scadente e profondamente deludente. Tu ti ci riempi gli occhi? Beato te, io mi ci svuoto lo stomaco, perchè un film fatto di pura apparenza, come qualsiasi opera, è per definizione scadente a meno che la cura dell'apparenza stessa non sia un messaggio/contenuto
io ritengo molto più sgarbato riempire la bocca e dare giudizi a vanvera.. è come sedersi a una bella tavola imbandita con molte posate e portate salvo poi magiare come al fast foodAh, e ti ripeto: tieniti per te espressioni "per chi di cinema ne capisce". Sono poco eleganti
il punto è che di errori non ne ha fatti se parliamo dello stato attualeStesso discorso vale per il costumista: potrà essere all'apice del suo settore, ma in quale perverso modo questo sconfessa la possibilità di errore da parte sua?
"sto gran chè" lo tradurrei in .... "un film al di sotto delle possibilità ma cmq godibilissimo" e dimentichi che ho già detto che in molti momenti del film il picco di qualità e godibilità sale vertiginosamenteTu definisci questo film come un 6 e 1/2. Per me è un 5, massimo 5 e 1/2; insomma, si contesta la soglia della sufficienza o meno, ma riconosci che non è sto gran che
è sicuramente un film altalenante (e chiunque maneggi un pò di cinema può ben capire i motivi e gli imputati di questo strano aspetto del film) dove si è cercato di coniugare un film per tutti (stile 300 ..e qui si capisce chi c'ha messo lo zampino) e il film d'autore
prodotto riuscito...in parte ma nel complesso non ci si può lamentare dato che rimane cmq nella sua sufficienza sia in "carreggiata" e sia con i suoi momenti speciali ben al di sopra (di molto) dei suoi concorrenti
non è una prerogativa ,specie per molti registi (che ti potrei allegramente elencare)che manca in pieno il raggiungimento dello spettatore
lo è ma non dimentica (meno male) la sua natura... Tarsem pur avendo una produzine che ha imposto un certo tipo di film ci ha saputo benissimo inserire ciò che lo ha reso famoso e lo rende un bel pò di livelli in sù dei suoi colleghiDetto questo, ribadisco, questo film è un prodotto per il grande pubblico, non per un gruppo ricercato di persone (ci sono film fatti apposta per questo) e come tale dovrebbe essere perlomeno godibile.
invece lo si dovrebbe visto che la campagna è gestita a livello persino nazionale e da ditte esterne che lavorano solo dopo che il film è bello che girato e il regista è già in vacanza...è premura della produzione saperci fare e in alcuni casi ci si riesce (vedi Avatar) in altri si fa solo un bel pastrocchio (vedi Se mi lasci ti cancello [in italia])Quando si valuta un film non si possono tralasciare la campagna pubblicitaria che è stata fatta dietro e il target a cui il pubblico cerca di rivolgersi
io infatti sconsiglia a moltissima gente di andare a vedere Immortals proprio pechè so che Tarsem per sua natura è godibile per un pubblico molto particolare e sapevo benissimo che il 300intrismo era solo di facciata
spesso ci si dimentica che il cinema è anche arte e se tu ti rechi a una mostra sapendo chi è l'autore o se in una mostra ci vai non sapendo nulla e avendo preparazione 0 i risultati sono molto diversi
errore di produzion+ignoranza della populi = che ti devo dire?? problemi loroPotrei dirti che tu sei andato a vedertelo aspettandoti una grande potenza visiva, ma non è l'aspettativa con cui sono andate a vederlo la maggior parte degli spettatori, e neanche ciò su cui hanno puntato coloro che il film hanno messo in sala. Conseguentemente non si può accusare di delusione lo spettatore che cercava un buon film d'azione.
non mi aspetto che per questa equazione molti cineasti siano sotto-valutati per quel che fanno in realtà (cioè buoni film ,ottimi spunti)
ti è sfuggita allora la trama principaleLa vicenda è inconsistente, l'interesse per un effettivo scontro (a pugni?!) con Iperione scema finche l'antagonista non da spunti di carismaticità e si trova fuori luogo in un contesto in cui in mezzo al mondo degli dei e degli eroi finendo per essere un cattivo di serie B. Allo stesso modo i titani non riescono mai a funzionare come vera minaccia, e gli dei sembrano essere abbassati a combattere contro di loro per nulla, con la loro immagine agli occhi dello spettatore che cala...
Iperione e Teseo avevano un duello ..come gli dei e i titani (dualismo di forze) ...come del resto le tematiche (credere o essere agnostico..fede o ateismo)
la scena finale della guerra degli dei "per sopravvivere" (e noi sappiamo che il loro culto è caduto) è il succo della questione...
non era il film su Teseo la chiave ...non era la cerca dell'arco... era un resoconto di come un culto in mano all'uomo e alle sue correnti caotiche (istinto, come le bestie ferali/titani)..può cadere in disuso e distruggersi
io trovo che il film ha raccontato (al contrario di altri che ci provarono) molto bene ,le ultime gesta di dei che da li a poco sarebbero morti per colpa dell'uomo
la scena finale è tutto
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da khaleb » gio dic 01, 2011 1:24 pm
Partiamo da alcuni, basilari assunti, in modo tale che magari evitiamo i wall of text che ormai leggeremo sì e no io e un altro paio di persone in tutto il forum (miei post compresi):
- la tua "indignazione" è fuori luogo; la lingua italiana consente un utilizzo più che corretto della parola recensione anche per un commento non tecnico purchè fornito di spirito critico, quindi il tuo intervento è conseguentemente inesatto
- il tuo commento sul film è assolutamente irrilevante, quantitativamente, rispetto alla tua critica (ribadisco, inesatta vocabolario alla mano) sulla recensione, e comunque è arrivato ben dopo
- "Imitazione di 300 con più sangue e meno ritmo": testata nazionale di alta tiratura e primo piano commentando Immortals. Ora, probabilmente noi non avremo la tua competenza, ma se per te il discorso delle credenziali importanti, credo che chi lo faccia per lavoro e non per semplice passione ti stia sopra
- Il bel film è soggettivo nel tuo commento, bravo regista sarà oggettivo ma un film non è fatto di sola regia
- Sono d'accordo che l'arte non sempre sia per tutti; questo non significa che però tu sia il solo a capirla, perchè magari anche altri di noi sono al tuo eccelso livello; magari qualcuno ti sta pure sopra e te la stai raccontando da solo, non necessariamente è così ma se ti fregi di spirito critico (e uno che si occupa di recensioni dovrebbe averne da vendere) devi come minimo metterlo in conto: le probabilità che tu prenda una cantonata sono almeno equivalenti a quelle che lo faccia un'altra persona
- Sii coerente; il paragone o si puo' prendere in esame o no, nella recensione, non soltanto per i "capi d'imputazione" in cui ti fa comodo. Capire la differenza tra Snyder e Tarsem aiuta a capire la differenza tra le loro opere omnie, ma non giustifica i film
- L'analisi di un lungometraggio e quella di un cortometraggio/videoclip è simile, ma si tratta di due tipi di lavori completamente diversi, così come un romanzo e un racconto (altrimenti non avrebbero nomi così diversi), ma immagino tu lo sappia già , quindi te lo ribadisco solo perchè "c'hai provato"
- lo schifo non ce lo vedo solo te, ma in Immortals pare mettere d'accordo pubblico e parte della critica; quindi sì, siamo a un lavoro su tre che viene mal giudicato; questi sono numeri
- Ancora una volta, tocca ribadirlo (senti, ma leggi per cortesia prima di rispondere, perchè se hai 16 anni ti giustifico pure, se ne hai già 17 e un mese per favore non cambiare argomento senza rispondere; ti imploro ma non per me, per te stesso): non stiamo parlando di Tarsem e del suo talento, ma del film, in cui tutto l'immaginifico di Tarsem non si esprime bene e il risultato è un film ch enon è riuscito a salvare
- Il discorso sul Picasso deve esserti completamente sfuggito (oppure hai scelto di farlo, anche perchè hai quotato una parte che parla di tutt'altro... citando Lo Squalo, visto che di cinema si parla, "non capisco se è molto stupido o molto furbo"), quindi ti ribadisco: io dicevo che puo' non essere di gusto di qualcuno (e questo è legittimo) ma che il senso del messaggio, al di là del gusto, è forte e travolgente; Tarsem puo' anche non essere di gusto di qualcuno, se ne riconosce la qualità ma non in Immortals, perchè è un film mal riuscito (non sarà colpa sua, ma infatti nessuno ha puntato il dito su di lui ma sul film; per quanto delle colpe le avrà anche lui, e infatti ora Tarsem avrà sicuramente più soldi avanti che opere d'arte alle spalle grazie a Immortals, buon per lui)
- Se il costume rende il personaggio ridicolo nonostante l'intento fosse altro, il costumista ha fatto un errore macroscopico, altro che nessun errore
- No, il prodotto non arriva alla sufficienza, la sfiora proprio grazie ai momenti di cui parli ma nel complesso non la tocca (ok, qui è soggettivo, ma è soggettivo quanto la tua valutazione, "gonfiata" rispetto alla mia non illecitamente ma perchè ti concentri sul tecnicismo, legittimo, a me interessa il prodotto globale e il messaggio, e in quel caso ciao ciao sufficienza)
- Sul raggiungimento dello spettatore, una specificazione: non parlo di massa, ma di emozione (se non analizzi la frase con snobismo in realtà è abbastanza chiaro)
- RIbadisco. Tarsem non dimentica la sua natura, il film non raggiunge un buon livello. Stiamo parlando del film, non di Tarsem, quando riuscirai a capirlo sarà sempre con un paio di pagine di topic di ritardo come minimo
In linea di massima, ti ho esposto fatti, specificando laddove si sconfinasse nell'opinione. Cerca di tenerne presente prima di rispondere a polverone eludendo il senso.
Riguardo la questione posta da Luskark... sì, il succo del film è quello che dici tu. Ma ci arriva tramite le scene commentate da Luskark (non dimentichiamocelo che non esiste un film di pura regia privo di sceneggiatura) e queste non rendono l'idea di quello di cui tu parli. E comunque anche parlando del contenuto generale del film, no, quello di cui parli non arriva, dev'essere un'aggiunta.
Ancora una volta, non essere maleducato: non partire dal presupposto di capirne più degli altri, perchè non sai chi sono le persone con cui stai avendo a che fare.
- la tua "indignazione" è fuori luogo; la lingua italiana consente un utilizzo più che corretto della parola recensione anche per un commento non tecnico purchè fornito di spirito critico, quindi il tuo intervento è conseguentemente inesatto
- il tuo commento sul film è assolutamente irrilevante, quantitativamente, rispetto alla tua critica (ribadisco, inesatta vocabolario alla mano) sulla recensione, e comunque è arrivato ben dopo
- "Imitazione di 300 con più sangue e meno ritmo": testata nazionale di alta tiratura e primo piano commentando Immortals. Ora, probabilmente noi non avremo la tua competenza, ma se per te il discorso delle credenziali importanti, credo che chi lo faccia per lavoro e non per semplice passione ti stia sopra
- Il bel film è soggettivo nel tuo commento, bravo regista sarà oggettivo ma un film non è fatto di sola regia
- Sono d'accordo che l'arte non sempre sia per tutti; questo non significa che però tu sia il solo a capirla, perchè magari anche altri di noi sono al tuo eccelso livello; magari qualcuno ti sta pure sopra e te la stai raccontando da solo, non necessariamente è così ma se ti fregi di spirito critico (e uno che si occupa di recensioni dovrebbe averne da vendere) devi come minimo metterlo in conto: le probabilità che tu prenda una cantonata sono almeno equivalenti a quelle che lo faccia un'altra persona
- Sii coerente; il paragone o si puo' prendere in esame o no, nella recensione, non soltanto per i "capi d'imputazione" in cui ti fa comodo. Capire la differenza tra Snyder e Tarsem aiuta a capire la differenza tra le loro opere omnie, ma non giustifica i film
- L'analisi di un lungometraggio e quella di un cortometraggio/videoclip è simile, ma si tratta di due tipi di lavori completamente diversi, così come un romanzo e un racconto (altrimenti non avrebbero nomi così diversi), ma immagino tu lo sappia già , quindi te lo ribadisco solo perchè "c'hai provato"
- lo schifo non ce lo vedo solo te, ma in Immortals pare mettere d'accordo pubblico e parte della critica; quindi sì, siamo a un lavoro su tre che viene mal giudicato; questi sono numeri
- Ancora una volta, tocca ribadirlo (senti, ma leggi per cortesia prima di rispondere, perchè se hai 16 anni ti giustifico pure, se ne hai già 17 e un mese per favore non cambiare argomento senza rispondere; ti imploro ma non per me, per te stesso): non stiamo parlando di Tarsem e del suo talento, ma del film, in cui tutto l'immaginifico di Tarsem non si esprime bene e il risultato è un film ch enon è riuscito a salvare
- Il discorso sul Picasso deve esserti completamente sfuggito (oppure hai scelto di farlo, anche perchè hai quotato una parte che parla di tutt'altro... citando Lo Squalo, visto che di cinema si parla, "non capisco se è molto stupido o molto furbo"), quindi ti ribadisco: io dicevo che puo' non essere di gusto di qualcuno (e questo è legittimo) ma che il senso del messaggio, al di là del gusto, è forte e travolgente; Tarsem puo' anche non essere di gusto di qualcuno, se ne riconosce la qualità ma non in Immortals, perchè è un film mal riuscito (non sarà colpa sua, ma infatti nessuno ha puntato il dito su di lui ma sul film; per quanto delle colpe le avrà anche lui, e infatti ora Tarsem avrà sicuramente più soldi avanti che opere d'arte alle spalle grazie a Immortals, buon per lui)
- Se il costume rende il personaggio ridicolo nonostante l'intento fosse altro, il costumista ha fatto un errore macroscopico, altro che nessun errore
- No, il prodotto non arriva alla sufficienza, la sfiora proprio grazie ai momenti di cui parli ma nel complesso non la tocca (ok, qui è soggettivo, ma è soggettivo quanto la tua valutazione, "gonfiata" rispetto alla mia non illecitamente ma perchè ti concentri sul tecnicismo, legittimo, a me interessa il prodotto globale e il messaggio, e in quel caso ciao ciao sufficienza)
- Sul raggiungimento dello spettatore, una specificazione: non parlo di massa, ma di emozione (se non analizzi la frase con snobismo in realtà è abbastanza chiaro)
- RIbadisco. Tarsem non dimentica la sua natura, il film non raggiunge un buon livello. Stiamo parlando del film, non di Tarsem, quando riuscirai a capirlo sarà sempre con un paio di pagine di topic di ritardo come minimo
In linea di massima, ti ho esposto fatti, specificando laddove si sconfinasse nell'opinione. Cerca di tenerne presente prima di rispondere a polverone eludendo il senso.
Riguardo la questione posta da Luskark... sì, il succo del film è quello che dici tu. Ma ci arriva tramite le scene commentate da Luskark (non dimentichiamocelo che non esiste un film di pura regia privo di sceneggiatura) e queste non rendono l'idea di quello di cui tu parli. E comunque anche parlando del contenuto generale del film, no, quello di cui parli non arriva, dev'essere un'aggiunta.
Ancora una volta, non essere maleducato: non partire dal presupposto di capirne più degli altri, perchè non sai chi sono le persone con cui stai avendo a che fare.
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Luskark » gio dic 01, 2011 4:11 pm
The fall potrei provare a vedere se riesco a reperirmelo per Natale
Se è anche fantasy (qualcuno lo mette come tale) lo recensirò proprio qui
P.S: anche se vedo che, nonostante questo non sia il miglior metro di valutazione (anzi!), le recensioni in media non sono state tutte entusiaste
Dipende tutto se la sanno gestire o meno. E dal genere del film...
un prodotto di congiunzione tra bel filmotto d'azione senza pretese e buona gestione delle immagini sarebbe stato ottimo... il problema è che nel momento in cui mischi due generi il risultato può essere sia un'ottima commistione sia un prodotto che non accontenta nessuno... e a me questo pare avvicinarsi più al secondo che al primo tipo
ma come detto il film non è solo regista
puoi essere il miglior regista del mondo ma se gli attori sono scadenti, la sceneggiatura non funziona, le colonne sonore sono pessime et similia il risultato fatica a funzionare
un film è il risultato di una combinazione di vari talenti
poi se vuoi Bresson faceva ottimi film con gente che prendeva proprio perchè non sapeva recitare ma è un regista/cinematografo estremamente atipico e si parla di un genere di cinema/cinematografia completamente diverso da questo...
allora io faccio bene a sconsigliarlo agli altri?
secondo me fai un errore di base... equipari un film a una statua o ad un quadro
sono due cose estremamente diverse...
un quadro non ha bisogno di aspettative per continuare ad ammirarlo, non ha bisogno di spunti per proseguirlo, un film deve darti abbastanza spunti per starci davanti un'ora e mezza, un film funziona a promesse, un quadro o una statua non deve avere una trama e neanche sviluppare una vicenda... in un libro puoi non arrivare oltre pagina 2, in un libro contano processi semiotici
è difficile che dopo aver visto un piede del Laocoonte tu rifiuti di vedere il resto della statua o che, partendo dal piede, tu ti crei delle aspettative sul resto della statua guardando solo il particolare piede senza guardare il resto
un film e un libro invece per essere colti nel suo insieme devono tenere avvinto lo spettatore fino all'ultima pagina/minuto creando aspettative e creando piacere di lettura nel rispettare (col rischio di essere banali se non ne sei capace) o nel non rispettare (col rischio di spiacere ulteriormente se non riesci a gestirla) tali aspettative
contemporaneamente, contrariamente ad un quadro o una statua, un film è il lavoro di decine di persone (e l'errore di ciascuno può pregiudicare l'opera intera) e non solo del regista
ti ho citato un film di Lubitsch prima proprio perchè è considerato un eccellente regista e il suo è considerato un ottimo film, ma se solo il Colonnello Concentrone fosse stato recitato male tutta l'opera ne avrebbe risentito... con lo stesso Ernst Lubitsch alla stessa regia, la stessa vicenda ecc ecc
no, è un problema del film
se vuoi non è un problema del regista, ma qui sto criticando il film, non il regista
ti ho citato apposta Umberto Eco
tra le tante persone che lavorano al film e che ne determinano il mancato o riuscito successo ci sono anche coloro che ti spingono a vedere il film
tu stesso stai fornendo chiavi di lettura specifiche per avvicinare/allontanare dalla visione
ma sebbene sarebbe ingiusto valutare un film secondo il "mio amico il lavoro ufficiale che vi è stato fatto conta, perchè è il motivo stesso per cui la gente è spronata a vederlo... se non ci fosse quella nessuno lo guarderebbe...
e nel momento stesso in cui entri in sala da quello sei condizionato
tu non sei stato condizionato da come è stato presentato perchè tu eri condizionato dai precedenti lavori del regista
se avessero scritto "dal regista di The Fall" servirebbe andarsi a veder "The Fall"
ma dal momento che non c'è scritto nulla del genere le attese/pretese cambiano
di nuovo sul regista: "anche Omero ogni tanto sonnecchia"
se un quadro fosse creduto del Michelangelo o del Raffaello per poi scoprire che è un falso potrebbe essere un ottimo quadro, così come un pessimo quadro del Michelangelo e del Raffaello resta un pessimo quadro in mezzo a ottime produzioni
può darsi anche che l'autore abbia tentato di cimentarsi con un genere che non gli si addice
ci sono ottimi registi e ottimi autori che nel momento in cui hanno intrapreso alcune strade hanno fatto solo disastri
ciò che dici è molto bello, il problema è che dal film nulla di tutto questo traspare
gli dei non sembrano combattere per la sopravvivenza
non traspare l'idea che gli dei si stiano estinguendo, non ne danno l'idea...
non traspare l'idea che i titani siano una forza primordiale (traspariva meglio dall'Hercules disneyano)
non traspare l'idea che quell'esercito possa far setinguere un pantheon
non traspare l'idea che quei titani possano far estinguere una religione
Se è anche fantasy (qualcuno lo mette come tale) lo recensirò proprio qui
P.S: anche se vedo che, nonostante questo non sia il miglior metro di valutazione (anzi!), le recensioni in media non sono state tutte entusiaste
non è una prerogativa ,specie per molti registi (che ti potrei allegramente elencare)
Dipende tutto se la sanno gestire o meno. E dal genere del film...
lo è ma non dimentica (meno male) la sua natura... Tarsem pur avendo una produzine che ha imposto un certo tipo di film ci ha saputo benissimo inserire ciò che lo ha reso famoso e lo rende un bel pò di livelli in sù dei suoi colleghi
un prodotto di congiunzione tra bel filmotto d'azione senza pretese e buona gestione delle immagini sarebbe stato ottimo... il problema è che nel momento in cui mischi due generi il risultato può essere sia un'ottima commistione sia un prodotto che non accontenta nessuno... e a me questo pare avvicinarsi più al secondo che al primo tipo
invece lo si dovrebbe visto che la campagna è gestita a livello persino nazionale e da ditte esterne che lavorano solo dopo che il film è bello che girato e il regista è già in vacanza...è premura della produzione saperci fare e in alcuni casi ci si riesce (vedi Avatar) in altri si fa solo un bel pastrocchio (vedi Se mi lasci ti cancello [in italia])
ma come detto il film non è solo regista
puoi essere il miglior regista del mondo ma se gli attori sono scadenti, la sceneggiatura non funziona, le colonne sonore sono pessime et similia il risultato fatica a funzionare
un film è il risultato di una combinazione di vari talenti
poi se vuoi Bresson faceva ottimi film con gente che prendeva proprio perchè non sapeva recitare ma è un regista/cinematografo estremamente atipico e si parla di un genere di cinema/cinematografia completamente diverso da questo...
io infatti sconsiglia a moltissima gente di andare a vedere Immortals proprio pechè so che Tarsem per sua natura è godibile per un pubblico molto particolare e sapevo benissimo che il 300intrismo era solo di facciata
allora io faccio bene a sconsigliarlo agli altri?
spesso ci si dimentica che il cinema è anche arte e se tu ti rechi a una mostra sapendo chi è l'autore o se in una mostra ci vai non sapendo nulla e avendo preparazione 0 i risultati sono molto diversi
secondo me fai un errore di base... equipari un film a una statua o ad un quadro
sono due cose estremamente diverse...
un quadro non ha bisogno di aspettative per continuare ad ammirarlo, non ha bisogno di spunti per proseguirlo, un film deve darti abbastanza spunti per starci davanti un'ora e mezza, un film funziona a promesse, un quadro o una statua non deve avere una trama e neanche sviluppare una vicenda... in un libro puoi non arrivare oltre pagina 2, in un libro contano processi semiotici
è difficile che dopo aver visto un piede del Laocoonte tu rifiuti di vedere il resto della statua o che, partendo dal piede, tu ti crei delle aspettative sul resto della statua guardando solo il particolare piede senza guardare il resto
un film e un libro invece per essere colti nel suo insieme devono tenere avvinto lo spettatore fino all'ultima pagina/minuto creando aspettative e creando piacere di lettura nel rispettare (col rischio di essere banali se non ne sei capace) o nel non rispettare (col rischio di spiacere ulteriormente se non riesci a gestirla) tali aspettative
contemporaneamente, contrariamente ad un quadro o una statua, un film è il lavoro di decine di persone (e l'errore di ciascuno può pregiudicare l'opera intera) e non solo del regista
ti ho citato un film di Lubitsch prima proprio perchè è considerato un eccellente regista e il suo è considerato un ottimo film, ma se solo il Colonnello Concentrone fosse stato recitato male tutta l'opera ne avrebbe risentito... con lo stesso Ernst Lubitsch alla stessa regia, la stessa vicenda ecc ecc
errore di produzion+ignoranza della populi = che ti devo dire?? problemi loro
non mi aspetto che per questa equazione molti cineasti siano sotto-valutati per quel che fanno in realtà (cioè buoni film ,ottimi spunti)
no, è un problema del film
se vuoi non è un problema del regista, ma qui sto criticando il film, non il regista
ti ho citato apposta Umberto Eco
tra le tante persone che lavorano al film e che ne determinano il mancato o riuscito successo ci sono anche coloro che ti spingono a vedere il film
tu stesso stai fornendo chiavi di lettura specifiche per avvicinare/allontanare dalla visione
ma sebbene sarebbe ingiusto valutare un film secondo il "mio amico il lavoro ufficiale che vi è stato fatto conta, perchè è il motivo stesso per cui la gente è spronata a vederlo... se non ci fosse quella nessuno lo guarderebbe...
e nel momento stesso in cui entri in sala da quello sei condizionato
tu non sei stato condizionato da come è stato presentato perchè tu eri condizionato dai precedenti lavori del regista
se avessero scritto "dal regista di The Fall" servirebbe andarsi a veder "The Fall"
ma dal momento che non c'è scritto nulla del genere le attese/pretese cambiano
di nuovo sul regista: "anche Omero ogni tanto sonnecchia"
se un quadro fosse creduto del Michelangelo o del Raffaello per poi scoprire che è un falso potrebbe essere un ottimo quadro, così come un pessimo quadro del Michelangelo e del Raffaello resta un pessimo quadro in mezzo a ottime produzioni
può darsi anche che l'autore abbia tentato di cimentarsi con un genere che non gli si addice
ci sono ottimi registi e ottimi autori che nel momento in cui hanno intrapreso alcune strade hanno fatto solo disastri
ti è sfuggita allora la trama principale
Iperione e Teseo avevano un duello ..come gli dei e i titani (dualismo di forze) ...come del resto le tematiche (credere o essere agnostico..fede o ateismo)
la scena finale della guerra degli dei "per sopravvivere" (e noi sappiamo che il loro culto è caduto) è il succo della questione...
non era il film su Teseo la chiave ...non era la cerca dell'arco... era un resoconto di come un culto in mano all'uomo e alle sue correnti caotiche (istinto, come le bestie ferali/titani)..può cadere in disuso e distruggersi
io trovo che il film ha raccontato (al contrario di altri che ci provarono) molto bene ,le ultime gesta di dei che da li a poco sarebbero morti per colpa dell'uomo
la scena finale è tutto
ciò che dici è molto bello, il problema è che dal film nulla di tutto questo traspare
gli dei non sembrano combattere per la sopravvivenza
non traspare l'idea che gli dei si stiano estinguendo, non ne danno l'idea...
non traspare l'idea che i titani siano una forza primordiale (traspariva meglio dall'Hercules disneyano)
non traspare l'idea che quell'esercito possa far setinguere un pantheon
non traspare l'idea che quei titani possano far estinguere una religione
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Blackstorm » gio dic 01, 2011 6:16 pm
Mi inserisco per un breve commento al volo. Non ho ancora visto immortals, prima o poi lo guardo. Personalmente sono di gusti estremamente difficili, un film che mi piaccia è durissimo da trovare, per me. Non mi aspetto molto da un film come immortals, al limite può essere gradevole graficamente. Veniamo al quid di Adon, che sbandiera una competenza non necessaria e che sembra che gli abbiano ucciso la mamma per una recensione negativa di un film girato da un regista che lui apprezza. Ora, partiamo dal fatto incontrovertibile che se io devo conoscere vita, morte e miracoli del regista, e dopo mi si deve anche spiegare il film nonostante tutto, il film ha qualcosa che non va. Seriamente. Un film deve essere autoesplicativo, o fare riferimento a una serie, tipo star trek, dove ci sono richiamo al continuum in tutti i film. Se il film ha necessità di essere spiegato, ossia se è necessario spiegare gli elementi che vuole far emergere come principali, allora il film fallisce. Prendendo altri esempi, Vajont - la diga del disonore è un perfetto esempio: emerge la storia d'amore con sullo sfondo la tragedia della diga, mentre dovrebbe essere il contrario. A seguire, in immortals troviamo dei greci che si interessano al libero arbitrio, anzi lo difendono, cosa assolutamente fuori luogo. Anzi gli dei dovrebbero combattere contro di esso, dal momento che potrebbe significare la loro fine. In ogni caso, lasciando da parte le quisquilie, il quid del film non è la bellezza visiva, vedi avatar, graficamente superbo, ma per il resto pessimo. Quello che in un film conta è una storia consistente e ben ambientata. Un film ambientato nella grecia antica, che mette in bocca agli dei la difesa del libero arbitrio, parte malissimo. Lo stesso concetto poteva essere reso con ben altro spessore. Ciò detto, passiamo al concetto di arte. L'arte non è oggettiva. I gusti son gusti. A me non piace picasso e non piace klimt, ma ne riconosco il genio. Non mi si può dare dell'incompetente perchè lo stile cubista non mi piace. Ma qui non parliamo di arte, parliamo di cinema e per la precisione di blockbuster. Ritengo che chiunque voglia sostenere che immortals non è un blockbuster, fatto solo per fare cassa, debba portare una argomentazione più forte di un dualismo che sembra essere visto solo dai cosiddetti palati fini. Giusto per, cito un altro film, antichissimo: Dio ha bisogno degli uomini. È un film vecchio, molto lento, girato pregevolmente, forse per l'epoca anche ottimo. Ha il difetto di essere pesante, però il punto centrale del film si coglie senza bisogno di spiegazioni. E non lo cito a caso.
Come ultima nota: su bdteaser, cineblog e qualsiasi altro. Noi non siamo su quei siti. Divciamo le nostre opinioni qui. E anche se fosse, potremmo benissimo andare a demolire il film su quei blog o siti, con questo senza che venga sminuita la nostra libertà di opinione. Seriamente, accusare qualcuno di non avere capito un film perchè non conosce il regista, le sue opere, vuol dire che il film fallisce.
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FACCIO UN CRITICO COL d20 E MASSIMIZZO IL DANNO SONO TROPPO POWER!!
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Adon » ven dic 02, 2011 12:54 am
no,semplicemente ,come farebbe una guida di un museo cerco di spiegare a un truzzo con la cola che quello che ha davanti non è uno scarabocchio fatto a casaccio ma un quadro che dentro contiene schemi,idee e immagini ben precise e che è l'autore stesso a volere "il buffo cappello"che sembra che gli abbiano ucciso la mamma per una recensione negativa di un film girato da un regista che lui apprezza
no diciamo che è ignoranza ,specie quando ci si "impegna" in un analisi o un giudizioOra, partiamo dal fatto incontrovertibile che se io devo conoscere vita, morte e miracoli del regista, e dopo mi si deve anche spiegare il film nonostante tutto, il film ha qualcosa che non va
assolutamente no ..e tale panorama sarebbe la vittoria a mani basse dei prodotti banali e mass salesSeriamente. Un film deve essere autoesplicativo, o fare riferimento a una serie
ottimo film,peccato che sia un genere totalmente diverso...il Vajont è un film storico e di denuncia ,dunque se ci inserisci un buffo cappello o una frase anacronistica sarebbe solo una macchia su un candido lino ,Immortals come anche un semplice film di David Lynch o Tarsem o chi che sia (del genere) ha tutt'altri obbiettivi e il buffo cappello o la frase che non ti aspetti può essere il fiore all'occhielloVajont - la diga del disonore è un perfetto esempio
Tarsem punta a essere tutto fuori luogo (se non te ne sei accorto) ..dalla scenografia a i costumi alle battute... ciò perciò è solo coerenzain immortals troviamo dei greci che si interessano al libero arbitrio, anzi lo difendono, cosa assolutamente fuori luogo
non sempre ,ne è un assoluto nel cinemaQuello che in un film conta è una storia consistente e ben ambientata
questa frase ha evidenti limitiL'arte non è oggettiva. I gusti son gusti.
a me non è piaciuto molto immortals ma ne ho estratto il genio (che è un pò quello che mi aspettavo prima ancora di vederlo)A me non piace picasso e non piace klimt, ma ne riconosco il genio
giusto..ma un bb che è stato affidato a un artista nudo e crudo e che è riuscito pur con delle imposizioni dalla produzione e pur avendo come meta del progetto un target specifico a regalare cmq ottimi spunti e tocchi artistici...rimane un blockbuster che qualitativamente (per via di ciò) è di molto sopra i suoi concorrenti (vedi 300)Ma qui non parliamo di arte, parliamo di cinema e per la precisione di blockbuster
purtroppo ,dopo usciti dal tuo mondo dei sogni ,bisogna prendere atto che nel mondo ci sono ambiti e competenze (se non esperienze e conoscenze)E anche se fosse, potremmo benissimo andare a demolire il film su quei blog o siti, con questo senza che venga sminuita la nostra libertà di opinione. Seriamente, accusare qualcuno di non avere capito un film perchè non conosce il regista, le sue opere, vuol dire che il film fallisce.
tu puoi anche andare a casa di un chirurgo e dire che tu con i coltelli ci sai fare...
...bhe diciamo che prima di dare giudizi bisogna vedere se il giudice sa darli e se conosce l'ambito da giudicare (mi immagino un bel giudice penale che non sa ne le leggi ne conosce gli imputati)Seriamente, accusare qualcuno di non avere capito un film perchè non conosce il regista, le sue opere, vuol dire che il film fallisce.
se una persona ti giudica senza ne competenza ne conoscenza ,tu come la prenderesti?
e questo mi ricollega a ..
partiamo dalla assurdità /paradosso che una competenza (o per essere umile gradirei definirla conoscenza) cinematografica quando si parla di cinema non solo è gradita ma necessaria ..specie in ambito di giudizi e analisi ..continuo dicendo che non solo qui si spara a zero e si fanno coraggiose analisi senza la minima conoscenza ma che essenzialmente sto parlando (a conti fatti) con persone che nemmeno lo hanno visto il film o che non hanno la minima idea di che tipo di film sia (perchè come tu ignori bellamente non tutti i film seguono un solo schema ma ne esistono di svariati)Veniamo al quid di Adon, che sbandiera una competenza non necessaria
dunque preferisco a questo punto concludere qui (dico a me stesso) piuttosto che guerreggiare contro i mulini ,dove si sà , la guerra è persa ancor prima di incominciarla
@Lusk
cerca di vederlo con un minimo di nitidezza di immagine (nel senso ,non vederlo da Megavideo o in canali dove la sua potenza visiva verrebbe mutilata)The fall potrei provare a vedere se riesco a reperirmelo per Natale
bhè io penso che a conti fatti questo è avvenuto (pur mostrando come un Artista messo in mala condizione non è che possa fare "il miracolo")un prodotto di congiunzione tra bel filmotto d'azione senza pretese e buona gestione delle immagini sarebbe stato ottimo..
diciamo che hollywood spesso cerca di coniugare stili troppo diversi (produzione bb con registi artisti..ma almeno ci provano,loro..^^)
ma spesso un elemento specie se di qualità o di livello tappa o mette in secondo piano alcuni punti deboli... un esempio è come Cameroon o Spielberg fanno la stessa cosa da decenniun film è il risultato di una combinazione di vari talenti
benissimo... specie se sai che verrebbe preso come un "annamo a vedè 300biss" ... io per esempio so a chi consigliare il ristorante ricercato dalla frascetta da abbuffataallora io faccio bene a sconsigliarlo agli altri?
pensa che tra le prime lezioni di cinema viene detto l'esatto contrario... Cinema= arte visiva/figurativasecondo me fai un errore di base... equipari un film a una statua o ad un quadro
sono due cose estremamente diverse...
ben detto infatti "da i creatori di 300" è stato un danno che ha deturpato l'operato di Tarsem,però il suddetto ha cmq regalato un qualcosa che il solito filmetto truzzo e piatto (cioè film del tutto uguale e omologato come lo sono molti dei suoi concorrenti)contrariamente ad un quadro o una statua, un film è il lavoro di decine di persone (e l'errore di ciascuno può pregiudicare l'opera intera) e non solo del regista
si ma parliamo di film o di incassi?tra le tante persone che lavorano al film e che ne determinano il mancato o riuscito successo ci sono anche coloro che ti spingono a vedere il film
se parliamo di analizzare il film e recensirlo allora bisogna vedere l'opera e dove essa di colloca...se parliamo di "successo" allora è giusto andare anche a vedere il perchè molti ne sono usciti "straniati" dal film visto che si aspettavano un 300bis
ma dare un voto al film o dare un voto al successo è una cosa nettamente diversa in sè (e tu recensore devi scegliere se l'analisi è una o l'altra cosa)
ci son bei film che toppano nelle sale..pessimi film che invece fanno cassa ...o entrambi o nessuno dei due.. (capisci che se però parliamo DEL film io capisco che parli del "girato" e non dei trailer su youtube)
è una cosa che una recensione deve fare..non si può dar impasto tolkien a chi legge solo licia troisi ,capisci (ed è vero anche il contrario)tu stesso stai fornendo chiavi di lettura specifiche per avvicinare/allontanare dalla visione
no io sapevo che GENERE di film era ...è un pò il discorso con Black su Vajont e del buffo cappello o la frase anacronisticatu non sei stato condizionato da come è stato presentato perchè tu eri condizionato dai precedenti lavori del regista
vediamo...ciò che dici è molto bello, il problema è che dal film nulla di tutto questo traspare
gli dei non sembrano combattere per la sopravvivenza
non traspare l'idea che gli dei si stiano estinguendo, non ne danno l'idea... (bhe se contiamo che nella pellicola muore ,marte!!,poseidone!!,atena ne esce viva? e zeus scappa ...poi la scena finale dove tutti in cielo combattono (quando un attimo prima nessuno si sarebbe solo sognato di distirubarli in quel loro onirico quanto bello placido regno aereo)
non traspare l'idea che i titani siano una forza primordiale (traspariva meglio dall'Hercules disneyano) il regista non voleva la Forza estesa ..ma una primordialità ferina,come un umano civilizzato a confronto di uno cresciuto in una giungla per noi umani,gli dei erano i civilizzati mentre i titani erano le belve messe come bestie in catene e che non combattono con onore,armature e armi ma con numero e bestialitÃ
(ti ricordo che i titani son sempre i cuginetti degli dei greci e questa loro parentela nel film viene rispettata in quanto a differenza dei titani banali come quelli disney qui dei e titani sono molto simili ,si potrebbe dire "della stessa razza" cosa che in realtà è)
non traspare l'idea che quell'esercito possa far setinguere un pantheon se ti riferisci a i titani ti ricordo l'ultima "aereo scena" dove gli dei combattono a decine contro altrettanti numerosi titani (e se punti bene l'occhio noterai perdite da entrambi i lati)
bhe noi sappiamo l'andazzo di quella guerra ,dunque il discorso intrapreso del film (credo o ribellione) e la liberazione dei titani come entità simbolo di una animalità scatenata da gli umani (in concomitanza con la messa in dubbio degli dei da i più grandi umani dell'epoca) e la scena finale dove zeus scappa dopo aver perso uno scontro con i titani salvo poi doverli cobattere nei cieli....non traspare l'idea che quei titani possano far estinguere una religione
insomma i titani o meglio ,la l'istinto e la primordialità umana fa cadere eccome le religioni (l'essere umano che prima di tutto è carne e istinto)
il fatto strano è che mentre qui si critica la anoacronisticità di alcune battute (libero arbitrio et simil.) è stato proprio il motivo per qui ho apprezzato la novità di questo film che dopo le solite pellicole fotocopia(tanto banali e scontate da essere felicemente dimenticabili) ho visto ,SI un blockbuster e un film mitologico ma finalmente qualcosa di stimolante,di nuovo e di originale ..seppur con i gravi errori che il regista ha sia fatto volontariamente che involontariamente(su di tutti una produzione che ha spinto per una fotografia effetto seppia/300 proprio in un regista che invece punta sempre e solo su i colori)
@Kaleb
No, il prodotto non arriva alla sufficienza
informati prego...
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=47763&film=Immortals
http://www.mymovies.it/film/2011/laguerradeglidei/ (sopratutto negli "incassometri" a destra della pagina del sito) e nella sezione "pubblico" dove ci sono persino ottime analisi ,alcune persino esagerate (5 stelle su 5 e "capolavoro" )
http://www.badtaste.it/film/immortals
e un paio abbastanza internazionali...
http://www.imdb.com/title/tt1253864/
http://www.metacritic.com/movie/immortals
quesi tutti concordi tra il buono e il buono ....un 6.7/6.8 in media (e già io dico che è secondo me troppo in termini così generali..ma diciamo che concordo con "la massa")
sapere è potere (e per inciso odio citare "classificone" perchè prive di analisi accurate ,intime e critiche ,però se proprio vogliamo parlare di numeri e masse vi accontento cmq)
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Re: [Recensione] Immortals (film 2011)
da Blackstorm » ven dic 02, 2011 12:14 pm
Adon ha scritto: no,semplicemente ,come farebbe una guida di un museo cerco di spiegare a un truzzo con la cola che quello che ha davanti non è uno scarabocchio fatto a casaccio ma un quadro che dentro contiene schemi,idee e immagini ben precise e che è l'autore stesso a volere "il buffo cappello"
Grazie per dare dei truzzi con la cola a tutti quelli che non sono d'accordo con te.
no diciamo che è ignoranza ,specie quando ci si "impegna" in un analisi o un giudizio
Pure degli ignoranti. Alla faccia. Se io devo diventare un critico d'arte perchè possa esprimere un giudizio su un film, mi sa che qualcosa che non va c'è in te.
assolutamente no ..e tale panorama sarebbe la vittoria a mani basse dei prodotti banali e mass sales
Ma assolutamente no. Guarda, io capisco benissimo il senso di blade runner, nessuno me lo ha spiegato, e quando l'ho visto non sapevo nemmeno chi diavolo fosse ridley scott. Sei tu che pensi che bisogna essere per forza dei critici d'arte e conoscere i film precedenti per capire il film che si sta guardando.
ottimo film,peccato che sia un genere totalmente diverso...il Vajont è un film storico e di denuncia
1) non sto parlando del genere, sto parlando del tipo.
2) Vajont è uno dei peggiori film didenuncia mai visti, e lo dico avendo ben presente la storia del vajont e i personaggi.
,dunque se ci inserisci un buffo cappello o una frase anacronistica sarebbe solo una macchia su un candido lino ,Immortals come anche un semplice film di David Lynch o Tarsem o chi che sia (del genere) ha tutt'altri obbiettivi e il buffo cappello o la frase che non ti aspetti può essere il fiore all'occhiello
O semplicemente può essere ridicola.
Tarsem punta a essere tutto fuori luogo (se non te ne sei accorto) ..dalla scenografia a i costumi alle battute... ciò perciò è solo coerenzain immortals troviamo dei greci che si interessano al libero arbitrio, anzi lo difendono, cosa assolutamente fuori luogo
O ridicolaggine, dipende molto dai punti di vista.
questa frase ha evidenti limitiL'arte non è oggettiva. I gusti son gusti.
Scusa, sommo maestro dell'arte, ma se a me non piace lo stile cubista, non mi piace, punto. Poi mi puoi fare la storia enciclopedica della genialità di piacasso, ma se non mi piace continua a non piacermi. Gli evidenti limitisono semmai in chi arriva a sputare sentenze come "siete truzzi con la cola, siete ignoranti" senza capire che un film può piacere o meno, e non c'è genio che tenga. Lucas ha fatto tre film meravigliosi di star wars e ne ha fatti altri tre che mi fanno seriamente schifo. Il fatto che un regista sia considerato un genio, primo non vuol dir eche lo sia davvero, secondo non vuol dire che sia esente dalfare boiate.
a me non è piaciuto molto immortals ma ne ho estratto il genio (che è un pò quello che mi aspettavo prima ancora di vederlo)A me non piace picasso e non piace klimt, ma ne riconosco il genio
Ossia ti aspettavi che un regista che tu consideri un genio facesse qualcosa di geniale. Io vedo che klimt e picasso hanno fatto opere importanti, sotto alcuni aspetti belle. Ma non ho problemi a dire che non mi piacciono e nel caso di picasso anche a ridicolizzare alcune opere. Tu invece leggi un regista, ti aspetti il colpo di genio e lo cerchi a qualsiasi costo.
giusto..ma un bb che è stato affidato a un artista nudo e crudo e che è riuscito pur con delle imposizioni dalla produzione e pur avendo come meta del progetto un target specifico a regalare cmq ottimi spunti e tocchi artistici...rimane un blockbuster che qualitativamente (per via di ciò) è di molto sopra i suoi concorrenti (vedi 300)Ma qui non parliamo di arte, parliamo di cinema e per la precisione di blockbuster
A parte gli anni di differenza fra 300 e immortals, noto che stai esponendo gusti tuoi, non fatti oggettivi.
purtroppo ,dopo usciti dal tuo mondo dei sogni ,bisogna prendere atto che nel mondo ci sono ambiti e competenze (se non esperienze e conoscenze)
tu puoi anche andare a casa di un chirurgo e dire che tu con i coltelli ci sai fare...
Il mondo dei sogni semmai è il tuo. Luskark ha visto un film, non gli è piaciuto, e lo dice a modo suo. Tu arrivi e dici che gli deve piacere perchè tarsem è un genio. Esperienze e conoscenze le abbiamo tutte, che tu sia più competente di altri non mi interessa molto, dal momento che stai usando la tua competenza per sostenere che se un film non è piaciuto allora chi ha detto che non gli è piaciuto è un truzzo ignorante con la cola che non capisce una mazza. Puoi essere anche il migliore critico del mondo (e sinceramente i critici di film per me lasciano il tempo che trovano visto che non sono quasi mai d'accordo con loro, quindi che tu lo sia o meno mi ci sciaquo), ma la tua arroganza e pretesa di voler far piacere un film che non è piaciuto ti rendono antipatico. E onestamente, io non andrei mai da un chirurgo a dirgli che ne capisco quanto lui perchè sono bravo con i coltelli, dal momento che lui si è fatto un mazzo a tarallo per qualcosa come 10 anni, mentre i critici avranno si e no un pezzo di carta con scritto "sono un critico".
...bhe diciamo che prima di dare giudizi bisogna vedere se il giudice sa darli e se conosce l'ambito da
Per tua ammissione, il film è un blockbuster. Ergo viene giudicato da blockbuster. Mi sembra che sia esattamente l'ambito corretto.
partiamo dalla assurdità /paradosso che una competenza (o per essere umile gradirei definirla conoscenza) cinematografica quando si parla di cinema non solo è gradita ma necessaria ..specie in ambito di giudizi e analisi ..Veniamo al quid di Adon, che sbandiera una competenza non necessaria
[/quote]
Ok, non hai competenza, ma hai conoscenza. Ribadisco, non è necessaria, poichè il giudizio iniziale sul film era un "non mi è piaciuto perchè l'ho trovato fatto male per codesti aspetti". Tu invece di sei scagliato come una furia dando degli incompetenti, truzzi, ignoranti, e via dicendo a gente che solo perchè non vedono una presunta genialità , che qui ti faccio notare solo tu vedi, tu consideri amebe inferiori. Quindi, seriamente, la tua conoscenza non è necessaria. Quello che sarebbe necessario da te sarebbe ben altor, tipo il minimo sindacale dell'educazione.
continuo dicendo che non solo qui si spara a zero e si fanno coraggiose analisi senza la minima conoscenza ma che essenzialmente sto parlando (a conti fatti) con persone che nemmeno lo hanno visto il film o che non hanno la minima idea di che tipo di film sia (perchè come tu ignori bellamente non tutti i film seguono un solo schema ma ne esistono di svariati)
Quello che ignoro o meno non è di tua competenza o di tua conoscenza, mi è premuto sottolineare determinati aspetti tralasciandone altri. Che io non ho visto il film l'ho ammesso all'inizio, e infatti sono entrato nel merito con altri esempi e sono entrato nel merito dei tuoi post, in cui spari a zero su gente che nemmeno conosci, dando mostra dello stesso atteggiamento che tu dici esserti fastidioso sui registi.
dunque preferisco a questo punto concludere qui (dico a me stesso) piuttosto che guerreggiare contro i mulini ,dove si sà , la guerra è persa ancor prima di incominciarla
Forse la guerra non sarebbe nemmeno cominciata se non avessi ocminciato a insultare a destra e a manca. Riflettici.
@Luskcerca di vederlo con un minimo di nitidezza di immagine (nel senso ,non vederlo da Megavideo o in canali dove la sua potenza visiva verrebbe mutilata)The fall potrei provare a vedere se riesco a reperirmelo per Natale
Il genio attraverso la potenza visiva. Ossia, Avatar è un capolavoro solo se lo guardi in 3d. Sigh.
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