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[Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

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[Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda WJ92 » lun lug 30, 2012 11:27 pm

Questo romanzo l'ho letto circa 3 mesi fa... Ho aspettato lungamente a dire la mia su questo libro e per un motivo preciso: la complessità dell'opera partorita dalla mente di Erikson è alta, molto alta. A volte troppo… E come se non bastasse tantissimi oggetti, razze o personaggi importanti per la trama vengono solo accennati superficialmente (che diavolo era quella cosa che ha “catturato” il Jaghut a fine romanzo? Boh, non si sa!).
Una recensione “completa” finirebbe per diventare un’opera titanica, quindi dirò semplicemente la mia sui Giardini della Luna.
La storia del romanzo è abbastanza interessante anche se ho visto di molto meglio (Abercrombie, Martin, Sanderson…) tuttavia si può seguire senza lamentele: l'Impero Malazan, guidato da una ex-assassina Lasseen, si sta espandendo nei vari continenti del mondo ma la guerra non sta andando così come vorrebbe la temibile l'Imperatrice con conseguenze poco piacevoli per tutti... I personaggi del romanzo sono molti e dotati di svarianti personalità ma fanno fatica a risultare credibili in molte occasioni, a volte sono semplicemente “esagerati”. L’esempio lampante della cosa è rappresentato da Ganoes Paran, uno dei protagonisti: figlio di un mercante, giovanissimo, finirà per entrare nell’esercito dell’Impero Malazan e diventare anche membro di un’unità elitaria della nazione, gli Arsori dei Ponti. Tuttavia, Paran stringe amicizie con svarianti personaggi nel giro di pochissime righe, ferisce gravemente creature mitologiche (in grado di distruggere da sole interi reggimenti) con semplici fendenti della spada (anche se viene sottolineato nel romanzo che questa lama non è normale ma vabbè…), entra in un’altra dimensione e ne esce praticamente senza alcun danno e in tutto questo si porta a letto anche una maga. Però! Ci sono anche dei personaggi studiati meglio a mio parere, come il misterioso T’Lan Imass che accompagna l’Aggiunto Lorn nella sua missione, Toc il Giovane che per qualche motivo mi piace anche se compare poco o il mitico Anomander Rake, un personaggio del quale sappiamo pochissimo ma che fa tante cose interessanti (ammazzare demoni antichi è una di queste). Molti personaggi, tra bassi e alti.

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Anomander Rake - un tizio vecchio svarianti secoli che comanda un esercito da una montagna volante. Hmm, not bad!


A questo punto vorrei parlare degli “alti” dei Giardini della Luna. E con gli “alti” non intendo parlare dei “pregi” del romanzo ma degli… Effetti speciali? L’argomento può essere conglobato in un discorso che descrive le mie impressioni sulla magia, un elemento immancabile per qualsiasi storia fantasy. La magia nel mondo della “Caduta di Malazan” (ma perché una traduzione tanto diversa dall’originale “Malazan Book of the Fallen”?) è semplicemente devastante. E non è un’esagerazione! Quando i maghi decidono di liberare i propri incantesimi lo fanno in maniera veramente spettacolare: raggi concentrati di energia si liberano in aria, obliterando rocce e materiale organico in eguale misura, esplosioni di fiamme rendono colline erbose un cumulo di cenere e c’è persino chi riesce a salvare la propria vita con la trasfusione della propria anima in un pupazzo di legno (LOL).

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L'assedio di una città si trasforma nell'assedio di una fortezza volante. I maghi si scontrano liberando raggi di plasm... Ekhm, energia arcana!


Insomma, l’epicità nel romanzo non manca proprio. I protagonisti finiscono spesso nelle missioni quasi suicide o persino per affrontare l’ira degli Dei sulla propria pelle… E’ molto particolare il trattamento che Erikson riserva alle divinità della propria ambientazione. Le divinità si dividono in alcuni pantheon (dette “Alte Case” come ad esempio la Alta Casa dell’Ombra) ma molte sé ne stanno per conto proprio (o, almeno, così pare nel primo volume della saga) e amano interferire nel mondo dei mortali tramite possessioni ma anche attraverso dirette apparizioni. Certo, questa potrebbe sembrare una mossa azzardata in quanto le divinità sono comunque delle entità potentissime, ma non invincibili: le lame forgiate nel materiale Otataral sono in grado di annullare qualsiasi effetto magico e i maghi non sono in grado di lanciare incantesimi nelle loro vicinanze… Incluso gli Dei. Le razze del mondo di Erikson, la magia e gli Dei dispongono di un alto potenziale distruttivo e di potere ma riescono a raggiungere un equilibrio tra di loro. Quindi, nonostante la presenza di un power-level altissimo nel romanzo (una delle scene finali dove una creatura con un pugno distrugge una catena montuosa con tanto di esplosioni di lava mi ha fatto venire in mente Dragon Ball), il libro risulta non danneggiato da questo.

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Una specie di semi-dio antico affronta cinque temibili draghi tutto da solo (modificando il paesaggio nel processo)... E vince pure. Come at me, bro!


Concludendo posso dire che il libro mi è piaciuto ma non troppo: la trama è complicata e l’autore non si degna di dare nessuna spiegazione ai tanto accennati eventi storici sparsi un po’ ovunque nel corso del romanzo o sulle varie razze che compongono il suo mondo. Il lettore viene catapultato in pieno medias res degli eventi che non comprende del tutto anche se ha finito la lettura! Come se non bastasse la traduzione non è una delle migliori e ci sono alcune dimenticanze veramente elementari: in una pagina mi scrivi la Città di Malazan, nell’altra Malazan City? Stessa cosa per Progenie della Luna --> Moonspawn – e mi fermo qui, perché di errori/scelte linguistiche poco convincenti c’è ne sono molti altri. Risultato complessivo: 7/10 per buone idee, una storia carina, level-power che riesce a trovare l’equilibrio nonostante l’iniziale esagerazione, un raccontare confuso e la traduzione zoppicante. PS. Non influisce sul voto ma... quanto sono orrende le copertine italiane? :x (fate un confronto da soli http://www.armenia.it/imgDettaglioProdo ... niLuna.jpg VS http://www.swordandsorcery.org/images/g ... hemoon.jpg :D )

PS. Qualcuno di voi cloni ha letto le parti successive della saga? Erikson migliora rispetto al primo? E se SI, quanto? :leggi:
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda Blackstorm » mar lug 31, 2012 4:18 pm

Domande:
Ma scusa, in che senso la magia raggiunge equilibrio? L'esagerazione iniziale viene ridimensionata? Se si, è un uso incoerente della magia, se no, ocme farebbe a raggiungere l'equilibrio? E gli dei, che poteri hanno in più dei mortali? E perchè dalla tua descrizione sembra che ci sia il solito problema maghi potentissimi ergo truppe appiedate (disintegro la materia e trasmigro l'anima, ma non riesco a teletrasportare un plotone)?

Fra l'altro tutit i personaggi che citi, mi sanno tanto di Gary Stue.
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda Burar » mar lug 31, 2012 5:39 pm

da come lo descrive, c'e` una specie di equilibrio da guerra fredda.

tutti gli dei hanno un potere smisurato, ma sono restii ad usarlo perche' altrimenti si scatenerebbe una "guerra termonucleare globale" in cui tutti ci perdono.

abbastanza pericoloso come equilibrio, ma possibile
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda WJ92 » mar lug 31, 2012 9:56 pm

Burar ha scritto:da come lo descrive, c'e` una specie di equilibrio da guerra fredda.


E' più o meno questa l'impressione che ho avuto appena terminata la lettura.

Molti personaggi vengono "seguiti" dagli Dei (e per questo sono più potenti della media dei mortali) o hanno qualche oggetto magico/un addestramento particolare o sanno utilizzare la magia o, per l'appunto, sono degli Dei... Ergo, sembra che (ripeto che è il primo libro della saga e ho letto solo quello) il power-level viene equilibrato da una sorta di sistema a carta-sasso-forbici.

Ci sono anche personaggi completamente umani, per carità, ma quelli "potenziati" per ovvi motivi finiscono per spiccare dalla massa (per me è stato così).

Comunque, nel corso della storia un mago finisce per impazzire per colpa di un incantesimo rischioso che ha lanciato (per salvarsi la vita - bella fregatura) quindi l'abuso del potere finisce per danneggiare chi ne fa l'uso... :devil:

PS. Blackstorm, anche a me i personaggi sanno di Gary Stue (purtroppo), anche se alcuni non sono proprio così perfetti o non riescono del tutto nelle loro imprese ma si intuisce chiaramente che sono i perfetti-perfettini Gary Stue a trovarsi al centro dell'attenzione. Infatti Ganoes Paran non mi è piaciuto come personaggio... :?

PPS. Relativo a
Blackstorm ha scritto:E gli dei, che poteri hanno in più dei mortali?


Beh nel romanzo compaiono in pratica cinque divinità affrontate in maniera più approfondita rispetto a quelle che ci sono nella appendice a fine libro (nel primo libro della saga circa l'80% di queste divinità non viene manco citata... Chissà come si evolvono le cose nei volumi successivi) e sono:
Hood, Re della Alta Casa della Morte (quindi la divinità più potente che ha a che fare con l'oltretomba) - viene incontrato da uno dei personaggi che stà "morendo" e... Non fa molto, compare in un capitolo dove parla al personaggio "morente".
Tronod'Ombra & Cotllion la Fune - Entrambi fanno parte della Alta Casa dell'Ombra ma Tronod'Ombra è il Re mentre Cotillion è la divinità dei sicari. Il primo pensa di essere tanto intelligente ma si fa fregare in maniera abbastanza semplice da un mago (in compenso ha sotto il suo comando un branco di Segugi dell'Ombra, creature molto potenti e, teoricamente, impossibili da uccidere) mentre l'altro finisce per possedere uno dei personaggi importanti per la trama e compie una serie di assassini mirati a danneggiare la catena di comando dell'esercito Malazan.
Oponn - Oponn è il Giullare della Fortuna, una divinità dalle due facce, costituito da due apparizioni di sesso diverso (infatti molti si riferiscono a Oponn come "Gemelli Oponn"). Sembra che in qualche modo questa divinità stia manipolando Ganoes Paran e qualche altro personaggio per fini poco chiari e non spiegati nel libro.
Non metto il suo nome perchè non voglio spoilerare a chi vorrebbe leggere questo libro - Compare a fine romanzo, anche se non è del tutto chiaro se si tratti di un dio o di un essere che non è un dio ma è così potente da considerarsi come tale. Appena tornato sul mondo, distrugge una catena montuosa e viene affrontato da una squadra di creature che non riescono a batterlo ma almeno rallentano un po' la sua "avanzata". Non scrivo altro per non spoilerare...

Il primo libro della saga di Erikson viene spesso etichettato come quello "peggiore" e più "confusionario" quindi quando ho iniziato a leggerlo (per fortuna) non avevo aspettative di chissà quale livello... La lettura non mi è dispiaciuta ma sarei curioso prima di sapere se l'autore migliora nel corso della saga. Molti dicono di si, chissà... Perchè se tutti i libri sono come I Giardini della Luna allora penso che non continuerò :(
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda Blackstorm » mar lug 31, 2012 11:08 pm

Eh... io difficilmente gli darò una possibilità. E molto improbabilmente glie ne darò una seconda: se il libro di apertura non riesce a tenermi dentro, con che coraggio vado a leggere altri libri in cui potenzialmente la trama si incasinerà ancora di più (è una saga, e allungherà il brodo fino allo stracciamento di maroni. Un po' come, mi dicono, ha fatto anche Martin ultimamente).

Sempre a proposito della magia: sei sicuro che l'abuso abbia DAVVERO conseguenze? Voglio dire, tu mi hai citato maghi che tritano montagne, fanno esplodere la gente, trasmigrano le anime, e via dicendo. E se ho capito bene questo avviene per tutto il libro. Ora, l'episodio del mago che impazzisce per salvarsi, è l'unico o ce ne sono diversi altri? Perchè se è unico, mi puzza lontano un miglio di deus ex machina (e tv tropes mi fa male :P).

Per quanto riguarda gli dei, sembrano molto vicini al modello greco: degli idioti ocn i superpoteri, in genere anche meno furbi dei loro adoratori.

Per quanto riguarda l'equilibrio, ok non si scannano fra loro, e mi sta bene, ma la magia, in se' è coerente?
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda DragonWarrior91 » mer ago 01, 2012 7:07 am

PS. Blackstorm, anche a me i personaggi sanno di Gary Stue (purtroppo), anche se alcuni non sono proprio così perfetti o non riescono del tutto nelle loro imprese ma si intuisce chiaramente che sono i perfetti-perfettini Gary Stue a trovarsi al centro dell'attenzione. Infatti Ganoes Paran non mi è piaciuto come personaggio...


In che senso sanno di Gary Stue (mai sentito questo nome)? E in cosa un eroe cazzuto è peggio del tipico eroe alla Eragon o alla Frodo, ossia sostanzialmente in incapace che è circondato da gente più forte di lui e solo per questo si salva il culo? Per me un eroe figo capace di cavarsela da solo senza l'aiuto di nessuno sarebbe un gradito cambiamento...
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda WJ92 » mer ago 01, 2012 11:43 am

Blackstorm ha scritto:Sempre a proposito della magia: sei sicuro che l'abuso abbia DAVVERO conseguenze? Voglio dire, tu mi hai citato maghi che tritano montagne, fanno esplodere la gente, trasmigrano le anime, e via dicendo. E se ho capito bene questo avviene per tutto il libro. Ora, l'episodio del mago che impazzisce per salvarsi, è l'unico o ce ne sono diversi altri? Perchè se è unico, mi puzza lontano un miglio di deus ex machina (e tv tropes mi fa male :P).


Il mago in questione riesce a salvarsi la vita con la trasmigrazione dell'anima nel pupazzo di legno. Successivamente al posto di usare il "canale" di magia che utilizzava in precedenza comincia a studiare (e a usare) i "canali" del Caos (immagino si tratti di qualcosa come la magia "selvaggia"). Costante utilizzo di questo canale comincia ad avere effetti sulla sua psiche e anche il fatto che non possiede un corpo umano. L'abuso della magia di alcuni tipi (immagino che il tipo di magia dipenda dal canale che si utilizza, nel libro la cosa non viene spiegata) provoca varie conseguenze, in una scena una maga riesce a uccidere un potente mago che l'aveva attaccata ma finisce per "sovraccaricarsi" e morire anche lei in una nube di fiamme :P Parrebbe inoltre che una "apertura" prolungata del canale finisca per affaticare l'incantatore.

Blackstorm ha scritto:Per quanto riguarda l'equilibrio, ok non si scannano fra loro, e mi sta bene, ma la magia, in se' è coerente?


Come ho scritto sopra la magia si basa sull'utilizzo dei "canali" di magia. Alcuni sono pericolosi in quanto instabili (canale del Caos) altri non vengono utilizzati da secoli quindi creature extraplanari potrebbero usarli come casa quindi "connettersi" a un canale troppo antico potrebbe finire nel richiamare sul mondo una creatura brutta, grossa e cattiva. I canali sembrano per alcune caratteristiche dei diversi piani di esistenza ai quali un incantatore può connettersi per poi lanciare incantesimi... Nel corso del romanzo un personaggio usa l'incantesimo del teletrasporto e poi affronta una camminata di un giorno (forse, non ricordo di preciso) durante la quale riesce ad arrivare in un altro continente.

DragonWarrior91 ha scritto:In che senso sanno di Gary Stue (mai sentito questo nome)? E in cosa un eroe cazzuto è peggio del tipico eroe alla Eragon o alla Frodo, ossia sostanzialmente in incapace che è circondato da gente più forte di lui e solo per questo si salva il culo? Per me un eroe figo capace di cavarsela da solo senza l'aiuto di nessuno sarebbe un gradito cambiamento...


Per "Gary Stue" si intende un personaggio bellissimo, intelligentissimo, fortissimo, senza macchia sul proprio onore e che riesce a cavarsela anche nelle occasioni più critiche. Sarebbe la versione maschile di Mary Stue, se cerchi su google troverai spiegazioni più dettagliate.
Personalmente un personaggio sfigato è tanto disprezzabile quanto uno perfetto. Preferisco personaggi che siano bravi a fare certe cose ma non di certo tutto e che abbiano delle pecche, che facciano errori "umani" ma che non diano l'impressione della perfezione. Una via di mezzo tra lo "sfigato" e un "Gary Stue" ;)
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda DragonWarrior91 » mer ago 01, 2012 11:52 am

Personalmente un personaggio sfigato è tanto disprezzabile quanto uno perfetto. Preferisco personaggi che siano bravi a fare certe cose ma non di certo tutto e che abbiano delle pecche, che facciano errori "umani" ma che non diano l'impressione della perfezione. Una via di mezzo tra lo "sfigato" e un "Gary Stue"

Capisco, quindi più che essere un eroe cazzuto (alla Aragon, insomma) è una specie di essere perfettino. Puoi farmi un esempio, tanto per aver chiaro? Sto scrivendo una storia con personaggi uber-potenti e non vorrei che diventassero una cosa del genere (anche se penso che la caratterizzazione influenzi grandemente la perfettinezza del personaggio).
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda Blackstorm » mer ago 01, 2012 1:14 pm

DragonWarrior91 ha scritto:Capisco, quindi più che essere un eroe cazzuto (alla Aragon, insomma) è una specie di essere perfettino.

Si, più o meno. Più che perfettino è un personaggio che sa fare tutto, lo sa fare bene, lo sa fare meglio degli altri, e se non lo sa fare, lo impara in 5 minuti, e odpo 5 minuti lo sa fare meglio di chi lo fa da decenni. In pratica un Gary Stu.

Puoi farmi un esempio, tanto per aver chiaro? Sto scrivendo una storia con personaggi uber-potenti e non vorrei che diventassero una cosa del genere (anche se penso che la caratterizzazione influenzi grandemente la perfettinezza del personaggio).

Esatto, il problema non è il livello di potenza, è il fatto che siano manichini perfetti.

Per gli esempi:
http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/M ... SueClassic
http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/P ... th/MarySue
http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/M ... ySueTraits
(ocio che tv tropes fa malissimo: ti può tenere attaccato a girare fra le voci per GIORNI :))
O se preferisci, la recensione di un libro in cui c'è una Mary Sue fatta e finita:
Il Libro Del Destino (Elisa Rosso): http://knightandprincessspamassacrifant ... hul/161550 (recensione in 10 parti).
Unika, La Fiamma della VIta (E.J. Allibis): http://zweilawyer.com/2011/03/25/la-wat ... a-parte-i/

questo ti dovrebbe bastare...
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Re: [Recensione] La Caduta di Malazan: I Giardini della Luna

Messaggioda DragonWarrior91 » mer ago 01, 2012 1:42 pm

Mmmm... facciamo un esempio pratico: un potente guerriero (della serie "chi mi sfida muore", magari con poteri mistici assortiti), può essere o non essere un gary stu a seconda della caratterizzazione.

-Lo è in grado di fare qualsiasi cosa senza averla mai fatta in vita sua dopo averla vista fare per 5 minuti meglio di chiunque altro (tipo imparare a cucire un maglione), se non ha MAI torto, sa sempre qual'è la cosa giusta da fare, è più potente di chiunque (anche se questo è illogico), non ha difetti (o se li ha, sono trascurabili), se la cava sempre e altri cinquanta clichè del genere.

-Non lo è se: è intelligente (e adattabile) ma non sa fare tutto fin dall'inizio, se dice sempre le cose giuste ma solo perchè per il resto del tempo sta zitto, è potente ma non in maniera assoluta (dipende dal power level generale), è un tizio tetro e silenzioso, spietato e quasi crudele (ha una quasi necessità fisiologica di combattere), si comporta in modo freddo, scostante, a volte violento, a volte senza nemmeno una giustificazione logica (ossia è molto istintivo), uccide con facilità irrisoria (niente palle sul sentirsi in colpa), raramente tiene in considerazione l'opinione degli altri (a meno che gli altri non gli abbiano dimostrato di essere degni della sua stima), ma, al contempo, con le persone di cui si fida e che si fidano di lui (e sono poche), riesce ad essere gentile e altruista, si preoccupa sinceramente della loro salute ed è disposto a grandi sacrifici per loro.

Ovviamente è una descrizione come un'altra, non sto assolutamente parlando di un mio personaggio ( ;) ), ma comunque è più o meno corretta, no?
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