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[recensione] la saga dei nani di Markus Heitz

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[recensione] la saga dei nani di Markus Heitz

Messaggioda Ragast » ven dic 20, 2013 2:29 pm

bbene bene, eccomi qui per una recensione sul mio secondo grande problema: i libri fantasy.
Si sa che in molti casi è una fregatura comprare qualcosa a scatola chiusa solo per il titolo. Ma io sono furbo, ed ho preso la saga dei nani, solo perchè era "la saga dei nani"
Premetto che il libro l'ho cominciato anni fa, ma ho finito ora questa quadrilogia.
Il primo consiglio che vi do è prendetelo della TEA. Sono comodi, pratici, e costano poco.
Il secondo consiglio che vi do è..prendete solo il primo libro, e non leggete oltre.
Perchè? analizziamo l'intera saga. Markus Heitz, tetezco di prim'ordine, ha creato un mondo molto accattivante(la terra nascosta), dove cinque stirpi di nani difendono le 5 porte di questa terra dai mostri delle terre dell'aldilà. Se non fosse che una razza infamissima di nani, il cui campo d'eccellenza, a differenza delle altre razze, non è la metallurgia, ma l'omicidio di altri nani, apre una delle suddette porte, e mezz'orchi e roba varia vagano per la terra nascosta. Bene, questo è solo l'incipit, perchè ci si mette di mezzo anche il mago cattivo di turno, che vuole soggogiare la terra per un bene superiore. A lui si opporrà il nano Tungdil con un grupppo di nani e uomini, ecc ecc ecc. Non vi spoilero più di così, senza parlare degli altri libri, che ripercorrono comunque la vita di Tungdil e compagni.
QUal'è il brutto di questa saga? che Heitz all'inizio aveva scritto solo le cinque stirpi, poi qualcuno gli ha messo la pulce nell'orecchio per continuare a seguire le gesta di TUngdil.. e questo a mio parere l'ha fregato, perchè i romanzi diventano sempre più sciapi a mano a mano che si va avanti. Forse l'apice si riscontra nel terzo, dove Heitz mette in mezzo la tecnologia, che sembra di trovarsi dentro Cyberpunk. E qualche altro calo del "talerate"durante i libri, specie terzo e quarto, vi fa andare avanti solo per vedere come va a finire, non perchè vi sentite catturati come lo eravata all'inizio. Specialmente il quarto, chi l'ha letto mi capirà, comincia come la roba più epica del mondo, ed i nemici più fichi vengono sterminati in neanche 100 pagine. Arrivati a 30 pagine dalla fine vi chiederete "ma come lo finisce ora?" perchè sietea ancora nel pieno dell'azione.
E non parliamo di scene alla Scooby Doo e misteri non svelati.
Ecco, partiamo da questo presupposto, altrimenti sembro sempre un criticone rompipalpebre di prim'ordine: vi terrà col fiato sospeso fino al terzo, specialmente all'ultima riga del terzo, ma il disapppppunto che provocherà il quarto, almeno a me, ha rovinato l'intera saga.
Se proprio volete finirla bene, leggete il primo e resistete alla tentazione. Ve lo consiglio.
Ps:per chi l'ha letto: dove mi sbaglio? voi cosa ne pensate?
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Re: [recensione] la saga dei nani di Markus Heitz

Messaggioda lagunaroch » ven dic 20, 2013 7:22 pm

Non sono assolutamente d'accordo e mi sa che hai letto un'altra saga.
I terzi che aprono le porte agli orchi? No, sei fuori strada. Non lo farebbero mai, anzi, nel secondo libro, riconoscono che hanno solo due nemici, le creature di thion e gli altri nani.
Tecnologia dici?? Io dico evviva! Almeno qualcosa di nuovo, che si discosta dal solito percorso fantasy, e aggiungo, che in un'epoca medievale dove la magia è conosciuta da 4 persone (SOLO I MAGHI) è normale che spremano le meningi e sviluppano l'arte del vapore. Che poi, si risca ad unire in parte questa tecnologia con la magia, sottolineo che l'ha fatto una sola persona in tutta la saga, e questa persona, la si puù considerare una specie di Einstain del loro tempo. Quindi, più che azzeccato!

Misteri dici?? Certo, mi piace che ci siano! E che a non essere svelati, siano quei pochi innocenti segreti che a te come lettore non cambiano la storia, ma che potranno dare allo scrittore qualche spunto futuro!
E gli Albi, dove li mettiamo?? Fantastici e molto caratteristici! Quindi, dove tu dai un voto negativo, io do 1000 voti positivi a questa fantastica saga. Non è una cosa da farsi scappare!
P.s. Certo, non è tutto oro, una cosa che non mi è garbata è la pur sempre presenza di Rodario, ma può benissimo passare in secondo piano. Buona lettura a tutti!
Pare che qualcuno abbia chiesto a Stephen King se fosse in grado di scrivere un horror in una riga, e questi abbia risposto: "L'ultimo uomo sulla Terra è chiuso nella sua stanza. Bussano."
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Re: [recensione] la saga dei nani di Markus Heitz

Messaggioda Ragast » ven dic 20, 2013 8:04 pm

ATTENZIONE SPOILER!!!!!!!


Ciao Lagunaroch. Scusa se non rispondo citandoti, ma col computer piccolo non riesco a metterlo, perchè è tutto scritto minuscolo... dannata tecnologia portatile.
Ad ogni modo, come ti ripeto potrei benissimo sbagliarmi su alcune cose, però mi fa piacere analizzarle per quanto possibile.
1)mi pare che all'inizio del libro le cinque stirpi, e più avanti, quando balindilìn affronta il consigliere di gauragar(perdonami se storpio i nomi, ma non me ne ricordo molti a parte i principali e quelli del quarto libro), dicano chiaramente che sono stati i terzi a causare la rovina dei quinti, aprendo per l'appunto i cancelli. Anzi, mi pare che lo dicano anche gli spiriti dei quinti sopravvissuti dentro vapordrago. 
2)anche a me la tecnologia piace, ed un qualcosa di steampunk come in parte è il terzo libro non dispiace. Ma ritengo improbabile che Furgas abbia, in poco meno di 3 anni, macchinato un'isola galleggiante comprensiva di fucine, tre macchinari tra cui un cingolato(che è la cosa che più di tutte mi ha fatto storcere il naso, e ricordare doom 3), e ad allearsi coi terzi, che poi nel quarto libro non si sa bene perchè diventano stinchi di santo, superamici dei nani solo perchè lo dice Tungdil, quando nel secondo libro, nonostante le parole di Tungdil, li odiavano a morte e volevano solo ucciderli.
Insomma, considerato tutto,e considerato che, come hai detto tu stesso, non c'era magia, ma solo persone che potevano lavolarvi( maggiormente nani, perchè ricordiamo che i mezz'orchi vengono sterminati dal padre di Aphatòn, dunque non si può contare su bassa manovalanza potente), vedo difficile lavorare ad un'isola galleggiante. Anche coi mezzi di oggi ci si metterebbero un paio d'anni. Ecco, mi avesse detto "Furgas ha macchinato questa cosa per 10 anni" ci avrei pure creduto. Così mi è sembrato un pò troppo forzato, ecco. Ed ha fatto un pò sprofondare il libro nella mia classifica.
3) io non critico il mistero(la barzelletta del mezz'orco che chiede la strada al nano è e deve RIMANERE un segreto), ma mi è sembrato troppo Scooby Doo che 
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Lohasbrander sia in realtà un mostro di pezza, comandato da cinesi che a carnevale lo agitano un pò facendo "WHA WHA BULA BULA". Ok, forse il classico drago era troppo, non si poteva inserire perchè sarebbe scaduto nel fantasy più becero...Ma porca miserai, concludi il terzo libro dicendo la parola "drago" e poi non me lo fai neanche vedere? era come vedere il trailer di Skyrim e poi trovarsi a combattere mostri di paglia..Questa forse è stata la cosa che ha proprio fatto precipitare tutti i miei buoni propositi. Devo ammetterlo, maggiormente la cosa mi è caduta per quello.
E poi ero giusto curioso di sapere chi era il famoso nano che Tungdil chiama Vraccas finito dentro la Forra. Insomma, se non c'erano altri nani, quello ci sarà finito per un motivo, così come Tungdil... Ma vabbè, su questo in effetti hai ragione: non si può mica sapere tutto..
4) per quanto riguarda gli albi, ti confesso, non me li sono goduti: ho visto in ogni descrizione della grazia di un albo, delle sue qualità magiche innate, un drow di R.A. Salvatore, di cui leggevo da piccolo. Qui Heitz ci ha messo di suo, mettendoci tutte le loro pratiche macabre, senza ricordarsi che in parte le stesse cose le aveva scritte Salvatore stesso tanti anni prima. Per questo forse non mi sono piaciuti molto: non sono niente di nuovo, ecco. Certo, partendo con D&D, a cui gente ha lavorato per anni, è effettivamente difficile inventarsi un fantasy "nuovo", e non nego che, rispetto ad altri acclamati scrittori fantasy, mi piace molto lo stile di Heitz, che riprende più da Tolkien che da Robert Jordan. 
Nelcomplesso, come ti ripeto, ho amato alla follia il primo libro, e non credo semplicemente che la trilogia successiva sia all'altezza di quello. Ora mi sono promesso di leggermi la saga degli albi. Conto di recensire anche quello, e vediamo come va.
PS: faccio un ultimo apppunto. Lagunaroch ha ragione: compratelo! è sicuramente una bella saga, sono il primo a dirlo. Io ho espresso semplicemente un mio parere al riguardo,dicendo cosa mi piaceva e cosa no. Questo non vuol dire che sia tutto brutto o tutto bello: ha le sue pecche, come ogni opera. Solo, a mio parere lo stile va' decadendo mano a mano che aumentano le pagine.
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Re: [recensione] la saga dei nani di Markus Heitz

Messaggioda lagunaroch » sab dic 21, 2013 1:20 pm

1) Nel libro, si dice che siano stati i terzo, ma non sono stati loro. Difatti gli stessi terzi lo negano, altrimenti non si sarebbero mai alleati contro gli avatar. Inoltre, nella saga degli Albi, spiega esattamente che è successo alla porta di pietra quel giorno.
2) Furgas, non ha inventato l’isola, l’ha catturata perché l’isole della regione, sono galleggianti! Le isole poi, sono state rimodernizzate dai terzi, che come tutti i nani in tutte le saghe, sono capaci di realizzare opere in breve tempo (qui ti do ragione, sarebbe stato meglio che facesse passare un po più di tempo).
Il cingolato, non era un cingolato, ma su ruote! Ricorda, che conoscevano benissimo la scoperta della ruota.
Si, i terzi, nel terzo capitolo, passano dalla parte dei buoni, hai ragione, ma vediamo le cause. Un comunità (genericamente parlando) se si forma, è perché comunque le persone che la compongono hanno almeno l’idea di sopravvivere e non di sterminarsi a vicenda tra di loro, altrimenti, la comunità non avrebbe motivo di esistere. Partendo da questo e guardando il ns. mondo come esempio, un assassino, in una comunità di persone che ripudiano gli assassini, dovrà cercare di nascondersi e conformarsi alle leggi della comunità, e praticare il suo “hobby” lontano da occhi indiscreti. La stirpe dei terzi, sono un po i nazisti dei tempi passati, dove dubito che tutti, fossero volti al male, ma che si nascondessero dagli altri visto il pensare della comunità. Quindi, dopo mille e mille anni, tra i terzi, è possibile che si sia sviluppato all’interno una comunità che non intenda uccidere le altri stirpi e come decidono di aiutare gli altri, è più che ben descritto nel libro. Tungdil stesso, fa presente che non tutti i terzi sono “buoni”. (ma che libro hai letto???)
3) La barzelletta del mezzorco, è semplicemente qualcosa di fantastico, dove lo scrittore, fa emergere a gran forza la caratterizzazione del buon Boindal dandogli spessore e non solo facendolo apparire come una nano che picchia e picchia, ha dato spessore ai suoi personaggi! Credo che pochi scrittori oggi come oggi sprechino cinque minuti a farlo!
La storia del drago, non capisco perché non ti piaccia. Forse dipende dal fatto che sei partito con un presupposto sbagliato su come è fatto un drago. Mi spiego meglio. Ogni scrittore, almeno nei libri fantasy un po più vecchi, descrive una razza fatata (elfi,ninfee, gnomi, orchi etc etc) ognuno a modo suo. Qui, il drago, non è mai stato presentato, e di fatti, uno se lo immagina ormai come uno standard alla DeD, cosa che nel libro assolutamente non è. E’ piuttosto da premiare l’inventiva dello scrittore in cui non ricade nel classico stile di tutti i libri che parlano di draghi, ma che anzi, da spazio alla poca inventiva degli umani, i quali, il massimo che pensino di fare, è quello di creare una specie di manichino. Io grido alleluia allo scrittore che si è snaturato dai classici stereotipi.
Vuoi sapere che era il nano nella forra?? Leggi la saga degli Albi, come detto prima, questo è uno di quei segreti che non ti cambiano il finale del libro, ma che danno la possibilità allo scrittore di intraprendere la scrittura di un nuovo ciclo e svelare alcuni misteri di questa saga. Ormai siamo talmente abituati al “cibo cotto e servito” da voler tutto e subito, e io, preferisco quei libri che lascino spazio alla fantasia del lettore, lasciandogli colmare alcune lacune con la sua fantasia senza snaturare la storia del libro.
4) Riguardo agli Albi, lo scirttore è stato fantastico! Al mondo dì oggi è difficile non cadere in alcuni clichè (come tu hai pensato delle capacità e longevità del drago, aspettandoti un drago di DeD) visto che quasi tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto. Almeno in questi libri, gli albi non sono una brutta copia dei Drow, ma hanno una particolarità tutta loro di vita, arte etc etc. Non mi dilungo molto, ma ti consiglio di leggere la saga degli albi. Lo stesso Tolkien, non è che sia un genio totale, certo, ha scitto un bel libro che io stesso amo alla follia, ma che nessuno conosce. Se qualcuno spendesse un po di tempo in ricerche e simili, scoprirebbe che l’80 per cento del signore degli anelli, fa riferimento ad alte saghe e libri di altri scrittori che non sono conosciuti (tutti scrittori antecedenti a tolkien), e che di fatto, fanno sembrare questi ultimi degli scrittori che hanno copiato da Tolkien! ( mentre è il contrario).
Lo stesso Paolini, con Eragorn, ha copiato un’idea di Orson Scott Card, e di uno scrittore di cui non ricordo il nome ma che aveva scritto una saga di libri che se non mi ricordo male si chiamava “i delfini dell’isola di Pern” (bhò, qualcosa cosi comunque…).
Ad R.A. Salvatore, và il merito della realizzazione dei Drow, questo nessuno glielo toglie, ma Heitz, prendendo queste basi, ha costruito qualcosa di altrettanto bello e caratteristico.
5) Se ne hai la possibilità, leggi la saga degli Albi, dopotutto, il male è bello!
Quello che volevo far notare, è cha dalla tua recensione (la prima) pare una schifezza. Ma non è cosi.
La saga merita, si snatura dagli stereotipi di cui siamo a conoscenza e seppur ha qualche difetto, credo da lettore di fantasy accanito e non, di poter dire che sono molti di più i pregi.
Pare che qualcuno abbia chiesto a Stephen King se fosse in grado di scrivere un horror in una riga, e questi abbia risposto: "L'ultimo uomo sulla Terra è chiuso nella sua stanza. Bussano."
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Re: [recensione] la saga dei nani di Markus Heitz

Messaggioda Ragast » sab dic 21, 2013 9:27 pm

lagunaroch ha scritto:1) Nel libro, si dice che siano stati i terzo, ma non sono stati loro. Difatti gli stessi terzi lo negano, altrimenti non si sarebbero mai alleati contro gli avatar. Inoltre, nella saga degli Albi, spiega esattamente che è successo alla porta di pietra quel giorno.[...].


Beh, da come me lo scrivi...devo assolutamente prendermi la saga degli albi! :mrgreen: 
cercherò di procurarmelo il prima possibile. Comunque non dico affatto sia un brutto fantasy, semplicemente che l'autore ha preso delle vie traverse o no che io non condivido. Poi altri potrebbero benissimo essere d'accordo.
Per quanto riguarda la storia dei draghi, nelle leggende di ogni mitologia si dice che i draghi sono astuti e che vivono a lungo, per questo mi aspettavo un Lohasbrand un pò più utilizzato. Semplicemente questo.
E sì, sicuramente Tolkien ha preso da molti, mitologia nordica, come l'edda poetica, e anche semplice folklore inglese. Ma a lui va il pregio che, dall'uscita dello hobbit ad oggi, gli elfi per noi non sono più gli esserini timorosi degli umani, piccoli e che fanno malefatte, che erano nel medioevo, ma sono dei ficoni superbravi con l'arco( D&D docet :mrgreen: ) che vivono innumerevoli cicli(come direbbe Heitz) e rappresentano la perfezione in terra. Perdona il mio fomento, ma si potrebbe dire che, come per quasi tutti credo, Tolkien mi ha aperto le porte del fantasy, e secondo me si è inventato tutto, praticamente...Vado un pò OT, ma sfido chiunque a dire che l'inizio della Ruota del Tempo non sia preso paro paro dal signore degli anelli...e qui termino perchè sto scadendo nel fanatismo becero.. :roll: .
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