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[Recensione] La Bella e la Bestia (film 2014)

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[Recensione] La Bella e la Bestia (film 2014)

Messaggioda Luskark » lun mar 24, 2014 11:49 pm

Regia: Christophe Gans
Cast: Léa Seydoux, Vincent Cassel, André Dussollier, Eduardo Noriega
Genere: Fantasy, Fiabescoo
Tratto dalla fiaba di: Jeanne-Marie Leprince de Beaumont
Produzione: Pathé, Eskvad, Studio Babelsverg
Data di uscita italiana: 27 febbraio 2014
Durata: 1,52 ore
Nazione: Francia


Dopo vent'anni torna al cinema in periodo di fiabe dark anche La Bella e la bestia, dopo il gran trionfo che ne ricavò la Disney e passato ormai anche un po' di tempo dalla parodia che ne fece Shrek. Stavolta sono i francesi a riprendersi in mano la loro fiaba per far riconquistare un po' di grandeur al loro cinema e battere gli americani sul loro stesso campo. Ci riusciranno?

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La trama ricalca su per giù la fiaba originale. Belle è la figlia di un commerciante e non è figlia unica. Ci sono in mezzo due sorelle vanitose, tonte e antipatiche, oltre all'aggiunta di un gruppetto di fratelli. Il mercante perde tutto in mare e la famiglia impoverita è costretta a trasferirsi in campagna. Al primo accenno di ricchezza in ritorno il mercante si dirige in città con l'intenzione di prendere regali per le figlie. Dopo essersi perso in una bufera si trova in un castello dove ne approfitta per mangiare e per raccogliere gli oggetti necessari a soddisfare le tre: la richiesta di Belle (una rosa) gli darà grossi problemi... il padrone di casa non accetta che si rubino le sue rose e terrà prigioniero il vecchio oppure la sua figlia. Belle si trova così costretta prigioniera per l'eternità in un castello solitario, senza alcuno con cui parlare tranne la tremenda bestia.

Si aggiungeranno dei teneri esserini dagli occhi grandi (al posto degli oggetti parlanti) e un antagonista di troppo, per poter concluder la vicenda.

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Seguire la fiaba da vantaggi e svantaggi: voler tenere troppa fratellanza causa la presenza di un nugolo di personaggi abbastanza inutili che si pestano spesso i piedi a vicenda senza far altro che numero. O si taglia o si approfondisce, la via di mezzo non gusta.

Il film è tutto narrato dal punto di vista della Bella, relegando alla Bestia poche parole e una presentazione attraverso i flashback. L'orrida bestia altro non è che un leone molto antropomorfo e che quindi di strano ha solo testa (un po' come quello del 46), coda e zampe anteriori, col risultato di sembrare un abbastanza tenero gattone con troppi denti. Molto mal gestito è l'innamoramento, con la Bella che di punto in bianco si ritroverà ad amar la Bestia senza un procedimento graduale e ben strutturato. La Bella si innamora della Bestia solo vedendo che in passato aveva la faccia di Vincent Cassel?

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Se lo gratti dietro l'orecchio fa le fusa...
Ricorda quasi la pubblicità di Euronics... "e la bella è nel suo regno!"


Dal punto di vista tecnico il film mostra di essere all'altezza e di poter anche insegnare qualcosa al cinema americano. Se lo scopo era mostrare che i francesi sanno tenere il passo sullo stesso piano e sugli stessi generi, l'hanno dimostrato appieno. Il castello è splendido, gli ambienti ben curati, i costumi assai ben fatti (coloriti e affascinanti ma senza mai risultar pacchiani), gli effetti speciali ad alto livello. A tal proposito val la pena dire che non si era mai vista una Bestia con tanti livelli da incantatore.

Piacevole anche vedere per una volta dei veri cittadini francesi sul set, cosa che né gli americani né gli inglesi son mai riusciti a fare senza cadere in pessimi caricaturalismi che della Francia nulla mai capivano e ancora meno avevano a che fare.

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Un mese di presenza ininterrotta a buoni orari nelle nostre sale conferma l'ottenuto successo al botteghino
Curioso il fatto che la fiaba venga a mancare proprio sul finale, quando parte della realizzazione di sposare un principe non più Bestia viene meno. Che la Francia sia ancora troppo reduce di rivoluzioni per apprezzare questo aspetto fino in fondo? Meglio rifugiarsi in un più tranquillo mos maiorum?
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