Quello Disney sarebbe stato decisamente interessante. L'altro è... ehm...
:ciao5:
:ciao:
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da Red_Dragon » dom gen 09, 2022 1:35 am
da Luskark » dom gen 09, 2022 8:28 pm
Red_Dragon ha scritto:Quello Disney sarebbe stato decisamente interessante. L'altro è... ehm...
:ciao5:
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da Luskark » lun gen 09, 2023 10:12 pm
“Personalmente non approvo granchè l'Hobbit e preferisco la mia mitologia (che nel libro è appena sfiorata), con la sua coerente nomenclatura […] a questa accozzaglia di nani dai nomi presi dall'eddica Voluspà, di finora ignoti hobbit, di gollum (l'invenzione di un'ora oziosa) e di rune anglo-sassoni.” (J.R.R. Tolkien, dicembre 1937)
Lo Hobbit è molto diverso dal Signore degli Anelli. Ragion per cui Peter Jackson aveva inizialmente pensato di affidare il compito ad un altro regista più adatto: Guillermo del Toro, autore di film come Il labirinto del fauno. Quest'ultimo stava infatti ragionando in modo diverso, cercando idee su come cambiare il look dei mannari e dei ragni, che ne Lo Hobbit parlano. Ma alla fine lo Hobbit ha seguito strade diverse, una casa di produzione cinematografica in fallimento ha cercato di guadagnare il più possibile nelle sue stesse disgrazie, minacciando di trascinare con sé tutto il progetto. I tempi si dilatarono e il regista messicano dovette, suo malgrado, abbandonare il film.
Tracce dello stile di Guillermo del Toro si riscontrano ancora ne Lo Hobbit, anche solo nel design di alcune creature e personaggi, come nei vari goblin (il Grande Goblin in particolare).
Ma lo stile è necessariamente cambiato. È lo stile di Peter Jackson. E i mannari son tornati muti.
da Luskark » mar gen 17, 2023 8:21 pm
La decisione di spaccare in tre film un libricino come Lo Hobbit aveva diviso i fan sia nell'annuncio sia nella resa effettiva. Era infatti assai apprezzabile lo sforzo nel rendere questo prequel coerente col Signore degli Anelli, girandolo come lo avrebbe scritto Tolkien se avesse già avuto in mente la sua opera tutta (appendici incluse) invece di cercare di costruire un mondo sulle idee quasi buttate giù a caso nel libricino che in futuro gli sarebbe risultato assai sgradevole. In altri punti, il rendere ben chiaro lo sforzo di Bilbo nel lasciare la Contea aveva reso fin troppo lunga la prima metà del primo film, in contrasto con una seconda assai scorrevole in una corsa frenetica sotto le Montagne Nebbiose. Veniva quindi spontaneo chiedersi sia se il cambio di rotta rispetto al viaggio della Compagnia dell'Anello avrebbe reso più difficile l'autocitazionismo e aperto la strada a mondi nuovi sia se il film sarebbe stato pesantemente allungato con scene di difficile visione.
Il film scorre molto bene per tutta la sua durata, fino ad essere forse fin troppo rapido e incalzante. Le autocitazioni permangono ma meno pesanti e spesso quasi autoironiche.
da Luskark » lun gen 23, 2023 9:36 pm
Il precedente si era concluso con un drago, sopravvissuto ad una colata d’oro bollente, pronto a dirigersi verso la città del lago per devastarla. Promise fuoco, promise morte. Tuttavia la scena non può durare troppo e Smaug, nonostante la locandina sembri farne l’antagonista principale, non arriva neanche a vedere il titolo.
Altri draghi prenderanno dunque il suo posto, uno in modo assai deciso dentro la montagna e due malati lievi fuori dalla montagna (umani corrotti e elfi dalle folte sopracciglia). Sia esso citazionismo o sia qui Peter Jackson che sposa la teoria che vorrebbe far dell’Archengemma un Silmaril, il tesoro risveglia il drago che si trova all’interno delle persone più adatte ad esserne contagiate.
Una persona “comune” dentro la montagna e una persona “comune” fuori, mostrano di possedere ogni anticorpo possibile per essere totalmente immuni alla malattia del drago e al vigore dell’oro, resa in questo film tematica portante di fine trilogia. Ed ecco completarsi il lungo percorso di Bilbo, a cui furono attenuati man mano gli aspetti di astuzia e furbizia, quando col drago gli inganni furono di minor aiuto del previsto, e accentuati sempre più i lati legati alla sua umanità. Tolti i tordi parlanti e l’astuzia di Bilbo il modo in cui il punto debole fu scoperto è già stato chiarito dal film precedente e Bilbo coi ventri molli c’entra infine molto poco. Così un altro è il suo eroismo. Il suo essere un piccolo hobbit legato alla sua casa e al suo giardino, l’eroe che davvero ciascuno potrebbe pensare di poter trovare in cuor suo, in situazioni altrettanto difficili.
da Red_Dragon » mar gen 24, 2023 12:19 am
da Luskark » mar gen 24, 2023 12:56 am
Red_Dragon ha scritto:Segnalo che il secondo link è sbagliato.
Ciao
da Luskark » ven dic 22, 2023 10:17 pm