Il 5°Clone



Frozen - Il regno di ghiaccio

Regia: Chris Buck, Jennifer Lee
  Cast (doppiatori originali): Idina Menzel, Kristen Bell, Jonathan Groff, Gosh Gad
 Cast (doppiatori italiani): Serena Autieri, Serena Rossi, Paolo de Santis, Enrico Brignano
 Genere: Animazione, fiabesco, fantasy
Produzione: Walt Disney Animation Studios
 Musiche: Christophe Beck
 Data di uscita italiana: 29 novembre 2012
 Durata: 1,48 ore
 Nazione: USA

 

I tempi sono cambiati e da anni la Disney è in cerca della sua strada. Se da un lato si è messa a comprare tutto, tanto che tra poco potreste rischiare di scoprire che dal prossimo minuto le appartengono D&D, Pathfinder, questo sito, il vostro gestore di rete e la marca del vostro computer, le difficoltà nel proporre film di sua totale matrice resta più che evidente. Se una volta infatti erano i Classici Disney a dettare lo stile dell'animazione cinematografica americana, oggi sono la Dreamworks e la Pixar, mentre l'elenco dei “Classici” si riempie di titoli secondari e poco meritevoli.

Finita l'epoca dei film d'animazione epici (epici come genere, perchè dal punto di vista del livello dell'incantatore in Frozen si toccano vette mai viste) prevale il genere familiare.

Vi sono quindi due strade: gettarsi sul campo della concorrenza o tentare di imporre un proprio stile. Cercando di riallacciarsi alla resa in film delle fiabe, tre anni fa era uscito Rapunzel, curioso intreccio tra buone trovate, ottima autoironia ma anche scopiazzature dal dreamworksiano Eldorado (il protagonista maschile e soprattutto il cavallo), autocitazionismo e un'antagonista che non funzionava affatto (versante su cui la Disney cominciò a zoppicare dal dopo Tarzan o poco prima e ha continuato a sprofondare sempre più).

Frozen muove i suoi passi da Rapunzel (tanto che la stessa Rapunzel appare in un cameo del film) ma al contempo ci sono dei decisivi miglioramenti, fino a rendere Frozen, almeno sotto alcuni aspetti, un piccolo capolavoro.

 

 

 

Nel regno di Arendelle vivono un re, la regina e due principesse: Elsa e Anna. La prima è dotata di un grande potere di controllo sul freddo, la seconda è una bambina normale con una forte attitudine alla spericolatezza. Un gioco tra bambine rischia di finire in tragedia a causa di un eccesso di danni da freddo. I genitori portano dunque la piccola Anna ferita dal vecchio troll, che, nel guarirla, rimuove dalla sua memoria ogni ricordo dei poteri della sorella. Si decide anzi che non dovrà mai più venirne a conoscenza e si scoprirà che la paura è la via per il lato oscuro dei poteri.

 

Tali dunque le conseguenze delle drastiche decisioni dei genitori:

  • Elsa (quella coi poteri) vivrà da sola nella sua stanza senza mai vedere la sorella, alimentando a dismisura la sua paura.
  • Anna continuerà a giocare da sola alimentadosi di fantasie e dimostrando ampiamente al pubblico di avere uno scarsissimo istinto di autoconservazione, tanto che probabilmente rischia un incidente di gioco ad ogni ora della sua vita.
  • Il re e la regina faranno un viaggio da cui non torneranno più (con la scena di morte più tragicomica mai vista in un film Disney...)

Anni e anni dopo abbiamo dunque i genitori morti, una Anna atletica (ma meno di Pocahontas e molto più femminile) e una Elsa schiacciata dalla paura e da imminenti responsabilità. Costretti ad apire le porte del regno per il giorno dell'incoronazione, in seguito a un piccolo incidente pubblico Elsa perde il controllo dei suoi poteri e decide di scappare mentre la neve copre Arendelle in piena estate...

Si penserebbe che Elsa diventi depressa per il disastro combinato... e invece no! La neoregina diventa gagliarda e si fa un suo castello per vivere da sola, regina della neve..

Anna invece partirà alla ricerca della sorella isolazionista accompagnata dal montanaro vendighiaccio Kristof e dalla sua renna Sven.

 

Pensavate voi che mi chiudessi in un angolino a piangere?

Di Rapunzel permangono il character design, la caratterizzazione dei personaggi e un equino dai comportamenti assai canini. Tutto il resto risulta in miglioramento, tanto che per la prima volta abbiamo delle principesse veramente femminili. Piccoli passi avanti anche sul lato antagonistico, anche se siamo ancora ben lungi dai livelli che ci si sarebbe aspettati negli anni 90.

Rimane (o ritorna?) lo stile “molto musical” della Disney, con i vari personaggi che cantano per buona parte del film. A seconda dei gusti la cosa può piacere o non piacere, però, anche se il doppiaggio se la cava molto bene, le canzoni sentite in lingua originale fanno un altro effetto, sia dal punto di vista musicale sia da quello del senso.

Non fatevi ingannare dai poco accorti trailer riguardanti un pupazzo di neve dal dentone a prima vista tutt'altro che invitante: Olaf, cui è legata quasi tutta la parte comica del film, grazie anche a un'idea molto ben pensata esplicitata nel suo numero musicale, riesce a piacere anche al pubblico che a prima vista avrebbe pensato di detestarlo.

 

Entrerete in sala sperando che non appaia. Cambierete idea...

  La Disney fa dunque ottimi passi avanti, consegnando alle sale una buona favola invernale sul rapporto tra sorelle e riuscendo a riferirsi a sé stessa (il bacio del vero amore) senza scadere nè nell'eccessiva ripetizione né nell'autocitazione ironica fine a sé stessa.

Non siamo ancora al punto in cui la Disney possa dire di tenere sotto scacco tutti gli altri studi di animazione dal punto di vista cinematografico, ma perlomeno con questo film, alza di molto la testa cercando di innovarsi nella tradizione. Vedremo il prossimo.

Commenti   

 
# taumas 2013-12-31 03:23
Concordo quasi u tutto, meno che su un punto: Sul fronte Antagonisti la Disney, dopo Clayton di Tarzan ci ha dato, l'esilarante Izma, il Capitano Rourke, Long John Silver, il Dr Facilier, e Gothel; ci sarebbe anche Re Candito, ma tu non hai visto Ralph Spaccatutto, quindi non conta. Comunque, non parlerei proprio di declino.
 
 
# Luskark 2014-01-02 14:18
Tra quelli che mi ricordo meglio (ammetto che mi manca anche il Pianeta del Tesoro)
Clayton di Tarzan era già vari punti indietro rispetto a Frollo e Ade... Izma era un'antagonista da ridere per un film da ridere. Rourke vale solo per la sorpresa poco sorprendente e per il resto è il solito militare cattivo identico (anche se antecedente, ma il modello è abusato) a quello di Avatar, tanto per fare un esempio. Gothel è completamente malgestita e abbastanza incomprensibile...

Nessuno di loro ha la forza caratteriale di antagonisti come Scar... ma in generale non reggono il confronto con quelli degli anni 90.

Colpa anche dello stile dettato da Dreamworks e Pixar che annichiliscono l'antagonista a macchietta inutile puntando sui rapporti familiare (vedasi Cattivissimo Me, Megamind, Ribelle, Shrek 3-4-spinoff...) . Shrek 1-2 si salvano perchè partono "caricaturalizz ando" la Disney dei tempi d'oro.
Posso al massimo escludere i Kung-Fu Panda...
 
 
# flick 2014-02-08 10:54
E i cattivi come Ratcliffe, Horned King (Taron e la Pentola Magica) e Scar? Questi sono i cattivi che predominano il podio dei Cattivi Disney.
Io non ho mai visto "Frozen", eppure ci sono alquanto prevenuto. Perché? Perché l'hanno paragonato alla Regina delle Nevi. Se io sento "La Regina delle Nevi" mi viene in mente il capolavoro di Lev Atamanov. E tu NON PUOI paragonarmi il SUO film con quello della Disney, non c'entra assolutamente nulla =___="
 
 
# Luskark 2014-02-12 13:46
Credo il paragone sia dato solo dall'adattament o della stessa fiaba di partenza. Per il resto son due film totalmente diversi e in cui non farei paragoni. Mi pare alquanto improprio.

La Disney non è mai stata filologicamente corretta nei confronti del materiale di partenza. Mai. In 76 anni... Credo che ormai dovremmo esserci abituati alla cosa...
 
 
# taumas 2014-01-02 17:30
Facilier però, devi ammetterlo, è un bel personaggio (la Principessa e il Ranocchio)
 
 
# Luskark 2014-02-12 13:51
Per Facilier ho visto solo pezzi e ho ricordi alquanto confusi.

Nel frattempo recuperai "Il pianeta del tesoro" e posso commentare Long John Silver. È un ottimo personaggio, probabilmente la cosa migliore del film (e l'unica che mi permette di dare all'operazione un giudizio positivo), ma non è un antagonista.
O meglio, ciò che funziona in lui è il rapporto con Jimbo, che non è un rapporto eroe-nemico ma maestro-allievo.
Ben più antagonistico di lui è Scroob (l'Israel Hands) ma oltre ad essere inquietante (e a svolger mooolto bene tale ruolo) non fa tantissimo sulla scena...

Recuperai anche Ralph: Re Candito buon background, buon personaggio e nelle scene finali è inquietante al punto giusto. Funziona la sorpresa, ma non è il tipo di antagonista capace di dominare tutta la scena con la sua sola presenza
 
 
# taumas 2014-06-14 17:59
Bhè, il ruolo di Long John è lo stesso del Romanzo, tutto sommato.
 

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