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[GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruolo?

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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Alabardo » mer ott 19, 2011 12:12 am

thondar ha scritto:
Alabardo ha scritto:Già che metti l'argomento del gioco come punto di partenza, ti fa partire col piede sbagliato.
L'argomento può avercelo il gioco tematico, e non è nemmeno detto

è pensare che col GdR ci fai tutto che ti fa partire col piede sbagliato ma questo merita un topic a se...


Io di certo non lo penso.

comunque proviamo così: l'argomento del gioco (quando c'è) o l'argomento della scena a parità di altri fattori può essere più o meno adatto ad una certa accezione di interpretazione.
Edit: argomento della scena = contesto narrativo


Argomento della scena = argomento della scena.
Per come intendo la parola, l'argomento è l'intenzione predeterminata di sviluppare certe tematiche.
Scena: stiamo nel dungeon.
Argomento: ripulirlo dai mostri.

Il contesto narrativo è una congiunzione di fattori che si struttura strada facendo. Ovviamente anche col contributo dei giocatori.
Scena: stiamo nel dungeon.
Contesto: dipende.
Magari si crea pure quello giusto per una romance, come da precedente esempio.

Allora, lo stiamo usando come esempio, sì o no?
Se sì, ne posso parlare senza che mi martelli che è solo un esempio, sì o no?

possiamo parlarne ai fini di questo topic ma stabilire quale sia l'argomento di D&D è irrilevante. Tu dici che in D&D si interpreta perché è multi argomento? benissimo, è quello che direi pure io se pensassi che sia multiargomento


Non ho detto che in D&D si interpreta perchè è multiargomento... :blink:


no, no, puoi provare a fare tutto ma se non lo fai sarebbe normale visto che il gioco parla di altro.

Ci faccio di tutto, perchè il gioco mi dà gli strumenti per farlo, e perchè mi diverte farlo.

se ti da strumenti per farlo allora c'è una regola per farlo mentre qui hai fatto l'potesi che tale regola non c'è.


Tu, non io, hai detto che la regola non c'è, perchè pretendi regole specifiche. A livello di come si flirta con una cameriera, o come si parlamenta con un re.
Io invece ho sempre parlato di un insieme di strutture generali (vedi i lego, e comunque non solo regole) che ti permettono di costruire un universo in qualsiasi contesto si trovi il PG.

E per quale criterio l'amore di due giovani, ostacolato dai genitori, sarebbe un tema più profondo di quello di un padre che lotta contro il tempo, smuove mari e monti e rischia la vita, per salvare la propria figlia rapita (il tema di Commando, quello che tu valuti una cretinata)?

perché l'argomento di Commando non affronta la sua motivazione ma combattere e la motivazione resta indietro, nonostante tu lo consideri un film profondo e impegnato (cosa che ora smentirai nonostante non ci sia nulla di male, secondo te).


Non smentisco e non confermo niente, perchè non è rilevante ai fini del discorso.
Ai fini del discorso serve la definizione di un tema, e il tema è
"di un padre che lotta contro il tempo, smuove mari e monti e rischia la vita, per salvare la propria figlia rapita"

Non importa che lo faccia in modo che per te o per me, sia impegnato e profondo.
Importa che quello sia stato il SUO modo di farlo, il SUO modo di esprimersi in quella situazione.
È il protagonista che interpreta liberamente, a modo SUO.

L'interpretazione sarebbe stata menomata se non avesse avuto, in toto o in parte, la possibilità di esprimersi.

Viceversa, sei tu che menomi l'interpretazione, immettendo i protagonisti in canali per cui, se fai cose impegnate e profonde (impegnate e profonde secondo te, poi), allora stanno interpretando alla grande.

Vuoi che quella storia non possa essere trattata anche in altri GdR?

certo, cosa normale quando è l'argomento, strana quando non lo è


Quindi in D&D, che uso sempre come esempio, non posso raccontare la storia di due innamorati, troppo giovani per l'approvazione dei genitori, perchè non sarebbe il suo argomento?
A me pare che posso e come, e renderla parimenti toccante.

Vuoi che la loro umanità, i giocatori la trovino su un manuale, e non se la portino dietro per qualsiasi cosa facciano?

voglio che il gioco proponga temi dove l'umanità sia centrale


L'umanità è sempre centrale nel momento in cui interpreti una persona.
Sta solo a te decidere cosa, e fino a che punto, far emergere di quell'umanità.

E in tanto ti guardi bene dal spiegare quel
"un cane può essere tranquillamente guerriero e portarsi a letto le cameriere, anzi ci sta pure bene"

non vedo cosa ci sia da spiegare... le relazioni sono un argomento comune di cani. Non che tu abbia spiegato perché non ci starebbe bene... sentiamo...


What??? 8O
I Cani sono tutti vergini, e vivono in un universo in cui i rapporti prematrimoniali e/o adulterini sono messi a dir poco alla gogna.
Puoi peccare dopo l'ordinazione. Ma non è che arrivi a 20 anni vergine, aspetti di essere ordinato, e all'improvviso ti porti le cameriere a letto. Tanto meno in un mondo in cui una cameriera di facili costumi, sarebbe tacciata di attirare demoni e sventure sulla comunità (giustamente, perchè è quello che in pratica avviene) .

Altro che "le relazioni sono un argomento comune di cani", anzi, se non ti mettono alla forca prima i tuoi compagni, lo farà la comunità di turno (nota che l'autorità del Cane vale solo quando si occupa dei problemi della comunità, e nemmeno sempre, anzi. Di certo andare a letto con le cameriere non rientra in tale mansione).

Ricapitolando, per te in D&D non si possono rimorchiare le cameriere, mentre in CnV è un argomento comune.
Ottimo :mrgreen:

Faccio il bardo poetico col background B? Probabilmente desidero trovare Y.

Y = avventure da avventurieri che combattono


Anche i Cani fanno sparatorie e scazzottate. E quindi?
E per inciso in D&D, si possono fare benissimo sessioni senza combattimenti. Anzi, sono le più divertenti.

Adesso già stai correggendo il tiro:

1) non è che ogni volta che scrivo qualcosa posso dare la definizione univoca e inattaccabile...
2) anche fosse, vedi che lo sapevi di che parlavo?
3) ripulire dungeon e giocare avventurieri non è così differente visto che parliamo di D&D e il gioco lo conosci

Anche viaggiare di città in città e risolvere i casini, come Cane nella Vigna del Signore, è ruolare un avventuriero

se conosci il gioco sai la differenza


I giochi sono diversi, ma hanno molti più punti in comune di quanto credi.
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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda thondar » mer ott 19, 2011 4:48 pm

Adon ha scritto:
Trovo più interessante (a parità di gusti) interpretare un tizio che deve effettuare una difficile scelta morale piuttosto che un tizio che deve scegliere tra prendere il passaggio da cui sente rumori piuttosto che quello da cui sente puzza di zolfo (e già è una scelta). Il primo tipo di scelta riguarda maggiormente il carattere del PG, per questo dico che è più interpretativa. La seconda invece riguarda maggiormente la strategia (anche se non sempre e non del tutto).

probabilmente ti sfuggono le storie dei grandi guerrieri ..(che combattano o no goblino o il più grandi dei giganti poco conta)

non so bene cosa intendi ma immagino non c'entri nulla quindi ti ripeto che trovo più interessante (a parità di gusti) interpretare un tizio che deve effettuare una difficile scelta morale piuttosto che un tizio che deve scegliere tra due cunicoli (o tra lanciare dardo incantato o unto).

già solo il cambio allineamento comporta molte più cose che in altri GDR

vero, ma D&D non è il gioco del cambio allineamenti (oltre al fatto che è gestito malissimo, ma non è di questo che parliamo, quindi lascio perdere). Se anche fosse staresti dandomi ragione: l'argomento conta e sarei d'accordo con te

si per un niubbo o un bimbominkia che altro nn sa dire

no, è una perfetta interpretazione del barbaro furioso. Ti ci metto pure la mimesi facciale e il costume di pelliccia.

possiamo parlarne ai fini di questo topic ma stabilire quale sia l'argomento di D&D è irrilevante. Tu dici che in D&D si interpreta perché è multi argomento? benissimo, è quello che direi pure io se pensassi che sia multiargomento

invece lo è

non ti è chiaro che in questo topic stabilire quale sia l'argomento di D&D sia irrilevante o che tentare di dimostrare che in D&D si possa ben interpretare perché ha argomenti profondi significa darmi ragione?

parla di eroi...

in altri topic hai detto che parla di avventurieri

In D&D il problema sarebbe SOLO in un DM che sceglie di impostare una campagna "ultra action" ..ciò non toglie (come ben dice un manuale) che questi sono stili che il gruppo e in specie il DM sceglie come TONO

ovvero l'interpretazione dipende dal tono? ma, salvo questioni che sono OT, è quanto sto dicendo io.

la domanda è "per cosa combatti" (o per chi)

la risposta sarebbe inconsequenziale

Alabardo ha scritto:Per come intendo la parola, l'argomento è l'intenzione predeterminata di sviluppare certe tematiche.

bene, in attesa che avrai finito con inutili precisazioni cambio la frase per adeguarmi al tuo linguaggio:
Il contesto narrativo a parità di altri fattori può essere più o meno adatto ad una certa accezione di interpretazione.

Non ho detto che in D&D si interpreta perchè è multiargomento

ciò non toglie che stabilire quale sia l'argomento di D&D è OT nonché inutile.


Tu, non io, hai detto che la regola non c'è, perchè pretendi regole specifiche.

e tu l'hai accolta come ipotesi: "ma se anche non ce le avesse, questi sillogismi si fanno sempre più strambi: non c'è una regola per fare questo, dunque non potresti farlo."
Tra parentesi non pretendo regole così specifiche.

Ai fini del discorso serve la definizione di un tema, e il tema è
"di un padre che lotta contro il tempo, smuove mari e monti e rischia la vita, per salvare la propria figlia rapita"

Non importa che lo faccia in modo che per te o per me, sia impegnato e profondo.

non giudico dell'interpretazione ma della storia.

Quindi in D&D, che uso sempre come esempio, non posso raccontare la storia di due innamorati, troppo giovani per l'approvazione dei genitori, perchè non sarebbe il suo argomento?

puoi provare a fare tutto ma se non lo fai sarebbe normale visto che il gioco parla di altro. Quanto al come ti riuscirebbe è argomento di altro topic

voglio che il gioco proponga temi dove l'umanità sia centrale

L'umanità è sempre centrale nel momento in cui interpreti una persona.
Sta solo a te decidere cosa, e fino a che punto, far emergere di quell'umanità.

sta solo a me perché non è centrale...

What???

ho riportato il tuo post in forma anonima su un altro forum dove c'è gente che conosce il gioco meglio di me così non propaghiamo questo OT

Ricapitolando, per te in D&D non si possono rimorchiare le cameriere

veramente ho detto il contrario: "no, no, puoi provare a fare tutto ma se non lo fai sarebbe normale visto che il gioco parla di altro."
Se mi dite dove trovo la roba di cui parlate è più facile che risponda!

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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Alabardo » mer ott 19, 2011 9:07 pm

thondar ha scritto:
Alabardo ha scritto:Per come intendo la parola, l'argomento è l'intenzione predeterminata di sviluppare certe tematiche.

bene, in attesa che avrai finito con inutili precisazioni cambio la frase per adeguarmi al tuo linguaggio:


La precisazione ci sta tutta. Il tuo termine significa una cosa, il mio un'altra.
Se vuoi usare "argomento" per dire quello che dico io, stai usando il termine sbagliato.

Il contesto narrativo a parità di altri fattori può essere più o meno adatto ad una certa accezione di interpretazione.


"Certa accezione di interpretazione" significa tutto e niente.
Riformula.
Nella mia accezione la tua frase è sbagliata. Un contesto narrativo è già qualcosa in cui si intrecciano le storie dei personaggi. Che la storia parli di un combattimento all'ultimo sangue, o di una coppia di ragazzini ostacolati dai genitori, l'interpretazione ha pari dignità. Entrambe possono essere appasionate, drammatiche, cinematografiche, etc.. Se poi a te piace un certo tipo di storia rispetto un'altra, è solo una questione di gusti.

[taglio un po' di roba, perchè i mini-quote cominciano a darmi il mal di testa]

Quindi in D&D, che uso sempre come esempio, non posso raccontare la storia di due innamorati, troppo giovani per l'approvazione dei genitori, perchè non sarebbe il suo argomento?

puoi provare a fare tutto ma se non lo fai sarebbe normale visto che il gioco parla di altro. Quanto al come ti riuscirebbe è argomento di altro topic


L'unica cosa normale è che nel gioco ci metto quello che mi piace metterci, ossia storie che toccano varie corde della sensibilità umana, e che calzano benissimo con quel sistema. Io ci riesco, e mi pare di non essere l'unico.
Non so se tu ci riesci. Sembra di no. Ad ogni modo non mi interessa, eventualmente è un limite tuo.

voglio che il gioco proponga temi dove l'umanità sia centrale

L'umanità è sempre centrale nel momento in cui interpreti una persona.
Sta solo a te decidere cosa, e fino a che punto, far emergere di quell'umanità.

sta solo a me perché non è centrale...


Non ho capito.
Non te lo dico perchè voglio maggiori dettagli, era solo a titolo di informazione.

What???

ho riportato il tuo post in forma anonima su un altro forum dove c'è gente che conosce il gioco meglio di me così non propaghiamo questo OT


Intanto
1) Non conosci il gioco, quindi prima di dire che è normale per i cani andare a donne, dovresti un attimo informarti meglio.
2) In quel forum ti sei posto scorrettamente.

Dovevi mettere la questione per quella che è:
Per te è normale che i cani vadano a donne, "anzi ci sta pure bene" ed è "un argomento comune di cani".
Per me no.

Tutte le cose che ho scritto non sono state smentite. Sono tutte da manuale. Si dice solo di non attaccarsi agli stereotipi.
Giusto, verissimo. In CnV se nessuno mette veti, ci può stare pure Mazinga Zeta cosparso di maionese e ketchup che balla la lap dance nel bel mezzo di Bridal Falls (che in realtà si scopre essere il villaggio dei puffi).
Ma di certo non è normale, non rientra nella descrizione dei manuali, così come non rientra la cavolata che hai scritto.

Di certo non mi vado a iscrivere su un forum per andare a correggere una questione così mal posta.
Mi basta sapere che parli senza cognizione di causa. Io lo so, tu lo sai.
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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Adon » mer ott 19, 2011 11:37 pm

non so bene cosa intendi ma immagino non c'entri nulla quindi ti ripeto che trovo più interessante (a parità di gusti) interpretare un tizio che deve effettuare una difficile scelta morale piuttosto che un tizio che deve scegliere tra due cunicoli (o tra lanciare dardo incantato o unto).


fermo restando che posso stare nei cunicoli come nelle foreste o benissimo nei vicoli bui di un ghetto di Neverwinter (e non è obbligatorio nessuno di questi esatti luoghi) ciò che non afferri è che se sceglo GUERRIERO non significa necessariamente
"umo senza cervello che unica cosa che può fare è dare un fendente"

se per te un guerriero (che già di per se in D&D è un termine MOLTO generalista) è solo questo allora possiamo chiudere qui la questione perchè sarebbe come parlare di moto a uno che di motociclette ti sa rispondere solo "hanno 2 ruote"

guarda dato che qui mancano proprio le basi ti consiglio uno semplice semplice.. Gatsu di Berserk ...un guerriero (tra i più "attacco attacco" come diresti tu) che ha non pochi problemi morali,drammi,tragedie e lotte interne

vero, ma D&D non è il gioco del cambio allineamenti
dipende... dipende se la campagna,l'avventura o il DM (con il gruppo) decida di mettere questo tema come centrale
come un altro deciderà se mettere centrale lo "sfonda porte"
altri la "fede"
altri le "guerre ducali"
tant'è che c'è quasi un manuale supplemento per tutto ormai dunque di materiale c'è (senza contare l'aiuto delle ambientazioni con i loro spunti,trame ecc ecc)

dunque non so come tu intenda D&D ma D&d non è più cunicoli&dardi da buone buone 3 edizioni(escludendo ristampe)

(oltre al fatto che è gestito malissimo, ma non è di questo che parliamo, quindi lascio perdere)
ho visto molto di peggio anche nei new wave

. Se anche fosse staresti dandomi ragione: l'argomento conta e sarei d'accordo con te
non ti sto dando ragione per nulla...tant'è che tu vedi D&D come un vecchio videogioco anni 80 (facciamo anche tra i primi)

io ci vedo molta più roba (più che vedo ,ci leggo)

Sull'allineamento concludiamo con un bel: "è importante quanto il TxC e la CA" dato che con esso spesso dovrai fare i conti per un pò tutto il gioco
a partire dalla Build ,da gli incantesimi/oggetti.. o anche il semplice entrare in una comunità (vedi un regno ukltra good e tu un pure evil) o anche un sempplice parlamentare con PNG che siano mostri o no

più della metà delle regole di D&D cita "allineamento" (tant'è che c'è persino un intera abilità ,diplomazia, che serve giust'appunto per regolarlo,modificarlo ecc ecc)

insomma non so te ..ma per me è più che centrale già senza contare la parte "contesto,ambientazione e ruolistica"

no, è una perfetta interpretazione del barbaro furioso. Ti ci metto pure la mimesi facciale e il costume di pelliccia.
se vuoi tirare in ballo i barbari furiosi fallo pure ,ma anche li ti consiglierei qualche lettura (dato che l'essere barbaro è molto più di quello stereotipo che tu pensi)

non ti è chiaro che in questo topic stabilire quale sia l'argomento di D&D sia irrilevante o che tentare di dimostrare che in D&D si possa ben interpretare perché ha argomenti profondi significa darmi ragione?
praticamente ti dai ragione da solo in una discussioen che solo tu hai deciso sia a senso unico... comico quanto triste

in altri topic hai detto che parla di avventurieri

piccola premessa (il termine eroe in sè non indica nulla tanto che io posso essere eroe per i miei vicini per aver ripulito una cantina da topi crudeli o essere eroe nazionale per aver distrutto il dittatore di turno.. ma vabbè)

detto questo D&D parla di entrambi... avventurieri che CON IL TEMPO diventano eroi (livellaggio che tu sia maledetto)

peccato che avventuriero quanto eroe non significa "macchietta" e se ti manca un ovvia infarinatura a degli eroi con dei problemi umanissimi ti posso consigliare per iniziare un bel Alan Moore (no perchè è dagli anni 70 che gli eroi come i super eroi hanno sempre affiancato grandi gesta ..a grandi drammi umani..anche nelle più becere delle strisce di comics del settore..insomma parliamo di un tema che per te pare scandalosamente nuovo ma che in realtà è vecchio stravecchio)

la risposta sarebbe inconsequenziale
no la risposta è che se combatti per qualcosa che è ben al di là del "pulisco un dungeon" allora tutto il tuo discorso sul tuo D&D crolla

veramente ho detto il contrario: "no, no, puoi provare a fare tutto ma se non lo fai sarebbe normale visto che il gioco parla di altro."
il famoso ALTRO

che per molti è ALTRO=D&D anni 70/videogame anni 80

bella roba e pensare che poi parliamo male delle nuove leve (che si dicano forse giocano meglio di noi vecchi se questo è il LIVELLO di D&D che circola)

praticamente per te o è D&D o è WoW poco cambia (visto che l'altro che tu intendi sarebbe lo stesso paro paro)
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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda thondar » gio ott 20, 2011 12:26 am

Alabardo ha scritto:"Certa accezione di interpretazione" significa tutto e niente.

ecco, altre inutili precisazioni. Il contesto narrativo a parità di altri fattori può essere più o meno adatto a interpretare.

L'unica cosa normale è che nel gioco ci metto quello che mi piace metterci, ossia storie che toccano varie corde della sensibilità umana, e che calzano benissimo con quel sistema.

no, è normale ciò che il gioco prevede e non quello che viene solo toccato di striscio o non toccato. Tanto che come dici te: "sta solo al master mettercele"... fosse invece argomento centrale ci sarebbero e basta

Non so se tu ci riesci. Sembra di no. Ad ogni modo non mi interessa, eventualmente è un limite tuo.

veramente io ci riesco anche con risiko, figurati un pò

Dovevi mettere la questione per quella che è:

è stato fatto e questo topic è stato letto tutto

Di certo non mi vado a iscrivere su un forum per andare a correggere una questione così mal posta.

ovvio :bounce:

Adon ha scritto:ciò che non afferri è che se sceglo GUERRIERO non significa necessariamente
"umo senza cervello che unica cosa che può fare è dare un fendente"

ciò che non afferri è che dicendo così stai dandomi ragione. Mi daresti torto sostenendo che uno può giocare eumate e fare interpretazione alla grande.

non ti sto dando ragione per nulla...tant'è che tu vedi D&D come un vecchio videogioco anni 80 (facciamo anche tra i primi)

D&D è solo un esempio e lo vedo in un certo modo (comunque non questo che dici te) perché ho avuto modo di vedere come sono fatti i giochi che veramente parlano di altro. A differenza di te. Non basta che in qualche romanzo gli eroi abbiano dei dilemmi morali per dire che tutti i giochi che trattano eroi trattano dilemmi morali. Cioè, forse a te basta

In D&D il problema sarebbe SOLO in un DM che sceglie di impostare una campagna "ultra action" ..ciò non toglie (come ben dice un manuale) che questi sono stili che il gruppo e in specie il DM sceglie come TONO

ovvero l'interpretazione dipende dal tono? ma, salvo questioni che sono OT, è quanto sto dicendo io.

no la risposta è che se combatti per qualcosa che è ben al di là del "pulisco un dungeon" allora tutto il tuo discorso sul tuo D&D crolla

il che è inconsequenziale perché in questo topic stabilire quale sia l'argomento di D&D è irrilevante, essendo solo un esempio, e dire che in un GdR interpreti perché ha temi profondi è quanto sto affermando io

praticamente per te o è D&D o è WoW poco cambia

non so, sei tu l'esperto di WoW
Se mi dite dove trovo la roba di cui parlate è più facile che risponda!

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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Adon » gio ott 20, 2011 1:46 am

ciò che non afferri è che dicendo così stai dandomi ragione. Mi daresti torto sostenendo che uno può giocare eumate e fare interpretazione alla grande.
semplicmente rispondevo alla tua e ripeto TUA visione di D&D del guerriero e di tutto ciò di cui tu hai infarinato il discorso
Pe ril resto mi sono espresso al mio primo post

e che si riassume in "interpretazione non è dipendente dalla profondità" cioè posso fare ANCHE un interpretazione (persino migliore) anche in chiave ACTION...anche in chiave eumate ...anzi per molt GDR sarebbe quasi una pretesa (io da più di due decadi gioco a D&D e mi aspetto ben di più anche dall'eumate)

dunque risponderti ,ancora, sarebbe stata un ovvietà ..quanto è un ovvietà dire che si può interpretare bene con Eumate ,Action e tutti gli stili che vuoi,tant'è che una buona interpretazione è rischiesta sempre come sininomo di buon gioco di ruolo

punto.

D&D è solo un esempio e lo vedo in un certo modo (comunque non questo che dici te) perché ho avuto modo di vedere come sono fatti i giochi che veramente parlano di altro. A differenza di te
guarda che "a differenza di te" potevi benissimo tenertelo dato che forse The Forge lo conoscerò un attimino prima di te (ma non è mia intenzione ,a differenza tua gareggiare su gli indi) e seppur ho una libreria spessa quanto la mia esperienza in merito di gioco giocato di certo non trvo nessun New wave capostipite di un Ruoleggio migliore di quanto ne avessi già giocato altrove
ne sono i new wave l'altresì del gioco di ruolo

idolatria ..questa fa sempre male

Non basta che in qualche romanzo gli eroi abbiano dei dilemmi morali per dire che tutti i giochi che trattano eroi trattano dilemmi morali. Cioè, forse a te basta
dipende dal gioco ,certo la dove non ho la libertà di espandere il discorso..vedi videogame a schema fisso..c'è poco da fare

ma a me pare che almeno per ora in un GDR come D&D ci si siede a un tavolo e manuali alla mano (temi alla mano) si decide cosa e dove mettere i puntini sulle i..e a me mi pare che non solo il solo che "voglia fare ben più del tuo altro"

ovvero l'interpretazione dipende dal tono? ma, salvo questioni che sono OT, è quanto sto dicendo io.
ok..allora se io gioco con un tono a D&D p lecito che ci si ritrovi anche robe come dilemmi morali,etici o menate varie

dunque D&D non è asettico (avendo i toni) da ste robe...dunque abbiamo ragione noi? (almeno ci capiamo)

E' ovvio che se in una campagna un gruppo di gioco decide di giocare a "porte sfondate a calci" un giocatore che mette pause di riflessione è fuori tono..lo sarebbe li come in un film o in un romanzo..ciò on toglie che si interpreterà apputno con un altro stile (e probabilmente ci saranno buone interpretazioni in quello stile... dunque anche nell EUMATE o nell'ACtion si può benissimo interpretare)

ovvero l'interpretazione dipende dal tono?
al massimo lo inquadra.. l'interpretazione la deve cmq sempre esporre,palesare,presentare,rendere decente... il giocatore

sempre nel rispetto del tono scelto (e non è uno più importante di un altro per l'interpretazione)

il che è inconsequenziale perché in questo topic stabilire quale sia l'argomento di D&D è irrilevante, essendo solo un esempio, e dire che in un GdR interpreti perché ha temi profondi è quanto sto affermando io
il fatto di avere temi profondi non implica buone interpretazioni da parte dei gicoatori

tant'è che persino a cani si può giocare alla "bella e buona" tanto per far passare due ore i bimbominkia della serata...e ne uscirà cmq una sessione proprio come D&D

non so, sei tu l'esperto di WoW
guarda lo provai come spesso provo cose che potrebbero interessarmi o che dovrei criticare

ma almeno ho capito come distinguere un MMORPG da un GDR...cosa che spesso qui non vedo
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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Alabardo » gio ott 20, 2011 8:58 am

thondar ha scritto:
Alabardo ha scritto:"Certa accezione di interpretazione" significa tutto e niente.

ecco, altre inutili precisazioni.


Speravo capissi l'inconcludenza dei tuoi passaggi.
Sì, la precisazione è inutile perchè la mia speranza è inutile.

Il contesto narrativo a parità di altri fattori può essere più o meno adatto a interpretare.


Questo è il risultato del sondaggio che hai fatto con te stesso. A questo punto conviene darti ragione.

L'unica cosa normale è che nel gioco ci metto quello che mi piace metterci, ossia storie che toccano varie corde della sensibilità umana, e che calzano benissimo con quel sistema.

no, è normale ciò che il gioco prevede e non quello che viene solo toccato di striscio o non toccato.


Il gioco a volte prevede cose che tu non prevedi, come ad esempio in D&D.
Il limite è tuo.

Tanto che come dici te: "sta solo al master mettercele"... fosse invece argomento centrale ci sarebbero e basta


L'argomento centrale può starci in certi tipi di giochi, non in tutti.

Non so se tu ci riesci. Sembra di no. Ad ogni modo non mi interessa, eventualmente è un limite tuo.

veramente io ci riesco anche con risiko, figurati un pò


In una certa accezione di frittata di cipolle, sono d'accordo con te.
In una certa accezione, eh.

Dovevi mettere la questione per quella che è:

è stato fatto e questo topic è stato letto tutto


Il topic è stato letto da uno che ha detto:
"Che fatica, non sono più abituato a discussioni così: microquoting a manetta, che dopo due post non capisci più di che si parla"

Ed è evidente che non l'ha capito, perchè avrebbe notato che sei un contaballe.

Questo è l'argomento che hai introdotto:
"è venuto fuori un discorso riguardante CNV e in particolare se il gioco presentasse spesso spunti di tipo sentimentale/sessuale o meno"

È ovvio che il gioco presenti spesso spunti di tipo sentimentale/sessuale.
Non è ovvio che i cani vadano a donne, "anzi ci sta pure bene" ed è "un argomento comune di cani". O almeno è l'argomento del contendere.


Di certo non mi vado a iscrivere su un forum per andare a correggere una questione così mal posta.

ovvio :bounce:


È ovvio sì.
Se ci leggono come dici, li aspetto a discuterne volentieri ;)
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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda thondar » gio ott 20, 2011 6:14 pm

Adon ha scritto:semplicmente rispondevo alla tua e ripeto TUA visione di D&D del guerriero e di tutto ciò di cui tu hai infarinato il discorso

veramente nella mia visione il guerriero di D&D non ha nulla meno del mago di D&D interpretativamente parlando.

è un ovvietà dire che si può interpretare bene con Eumate ,Action e tutti gli stili che vuoi,tant'è che una buona interpretazione è rischiesta sempre

bene, ora resta da vedere che intendi con interpretare, perché sono d'accordo quando intendi far agire il tuo PG in modo appropriato a quello che è, io invece parlo di un altro aspetto dell'interpretazione e cioè di quanto sono stimolanti (a parità di gusti) le situazioni da interpretare. E permettimi di dire l'ovvietà che l'eumate non sia così stimolante.

dipende dal gioco ,certo la dove non ho la libertà di espandere il discorso..vedi videogame a schema fisso..c'è poco da fare

eh già, dipende dal gioco, in particolare dall'argomento del gioco (e principalmente dal sistema, ma questo è un altro discorso). Per discutere quale sia l'argomento di D&D rimando all'altro topic

allora se io gioco con un tono a D&D p lecito che ci si ritrovi anche robe come dilemmi morali,etici o menate varie

dunque D&D non è asettico (avendo i toni) da ste robe...dunque abbiamo ragione noi?

se D&D avesse tali toni avreste ragione a dire che ce l'ha. E questo possiamo stabilirlo in un altro topic. Se D&D non avesse tali toni ma voi ce li infilaste diventerebbe adatto a ruolare (nel senso di cui stiamo parlando) ed è compatibile con quanto dico io. Se sia facile infilarceli è OT. Ritenere il tono utile all'interpretazione invece è quanto dico io ma negate voi.

tant'è che persino a cani si può giocare alla "bella e buona" tanto per far passare due ore i bimbominkia della serata...e ne uscirà cmq una sessione proprio come D&D

non mi risulta, a me dicono il contrario, prova a chiedere

Alabardo ha scritto:
Il contesto narrativo a parità di altri fattori può essere più o meno adatto a interpretare.
Questo è il risultato del sondaggio che hai fatto con te stesso. A questo punto conviene darti ragione.

hai finalmente terminato le precisazioni inutili?

no, è normale ciò che il gioco prevede e non quello che viene solo toccato di striscio o non toccato.
Il gioco a volte prevede cose che tu non prevedi

può essere, ma ciò non rende errata la mia affermazione

Tanto che come dici te: "sta solo al master mettercele"... fosse invece argomento centrale ci sarebbero e basta
L'argomento centrale può starci in certi tipi di giochi, non in tutti.

il GdR per fare tutto?
Se mi dite dove trovo la roba di cui parlate è più facile che risponda!

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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Adon » gio ott 20, 2011 11:25 pm

veramente nella mia visione il guerriero di D&D non ha nulla meno del mago di D&D interpretativamente parlando.
ah ecco ....diciamo che butti tutti giù dalla torre,dunque è il gioco il problema non la singola classe o il goblin che esso uccide

dunque per te D&D si riassume in un EUMATE alla WOW (dove conta solo smazzolare a mo di mangiatori di PX e livellare a sbafo)

se è così potevi dircelo prima :D

bene, ora resta da vedere che intendi con interpretare, perché sono d'accordo quando intendi far agire il tuo PG in modo appropriato a quello che è,
no parlo di interpretazione in termine molto generale..come lo può essere per un attore (di teatro o di cinema) dove gli si chiede di far finta di essere Aragon, Boromi,Merlino o Eddard Stark ...o chi che sia

io invece parlo di un altro aspetto dell'interpretazione e cioè di quanto sono stimolanti (a parità di gusti) le situazioni da interpretare
appunto sono gusti ...magari a te piace un genere di "riflessioni" molto profonde e in automatico le reputi interpretazioni migliori di un insieme di scene di Leonida in 300 (nons o se hai visto il film ma anche se in quel film si dice poco ma si ammazza tanto la reputo una delle migliori interpretazioni di mithos hero del settore)

Io ti poso benissimo dire che a parità di gusti non significa "migliore in senso assoluto"...e permettimi di aggiungere,anzi di ripeterti che una buona interpretazione travalica benissimo la profondità del tema toccato

. E permettimi di dire l'ovvietà che l'eumate non sia così stimolante.
dipende... EUMATE è un processo che può benissimo essere giocato con sfaccettature molto diverse,con pause e toni tutt'altro "da VG" anche tendendo sempre la struttura eumate come scheletro

per me è stimolate tutto ..basta farlo come jesus comanda ,non so se mi spiego

E permettimi a me una cosa.. D&D non è "D&D=EUMATE" dunque pur facendo passare che l'eumate non è il genere più esaltante (e posso anche concederlo)parliamo di un gioco che fa ben altro dunque il tuo discorso si fermerebbe a una singola situazione del gioco non nel gioco nel suo insieme

se D&D avesse tali toni avreste ragione a dire che ce l'ha
D&D ha tutti i toni del mondo (putroppo) basta solo sape rusare le manine per aprire un ambientazione e vedere come nelle minestrone ambientazioni di D&D ci si può trovare un angolo di mondo (o multiverso) che tratti da gothico ,al epic , al milita ecc ecc

batsa pensare che c'è gente come RA SALVATORE che dal nulla ha tirato fuori un Drizz che di dilemmi razziali/amorosi ne ha a bizzeffe

. E questo possiamo stabilirlo in un altro topic.
non serve

Se D&D non avesse tali toni ma voi ce li infilaste diventerebbe adatto a ruolare (nel senso di cui stiamo parlando) ed è compatibile con quanto dico io. Se sia facile infilarceli è OT. Ritenere il tono utile all'interpretazione invece è quanto dico io ma negate voi
quà nessuno infila nulla ,e anche infilandolo ,se la macchina gira allora il gioco è perfettamente funzionale all'interpretazione che il GIOCATORE vuole fare (deve o può...)
dunque D&D allo stato attuale è uno strumento per ruolare bene come lo è qualsiasi altro GDR in circolazione

sta solo nella volontà di usarlo questo strumento...

non mi risulta, a me dicono il contrario, prova a chiedere
guarda non mi serve chiedere (specie a un gruppetto si infoiati del NEw wave ,del tutto simili a un gruppo fanboy o a un clan hippye che si allega a una religione "di salvezza" new age)

io ho provato ,giocando, e giocando ci si accorge che il livello di interpretazione non lo fa il gioco..lo può stimolare ma rimane un attivtà dle giocatore come lo è lanciare i dadi

dunque se hai un buon giocatore interpretativo sta sicuro che interpreterà bene a cani quanto a Gurps o a D&D
se hai un bimbominkia esso infesterà anche il miglior gioco del settore con una pessima performance

Il gioco deve solo stimolare,magari con le descrizioni ,magari espandendo un pò la fantasia con dei bei artwork quello che il giocatore già in parte deve avere

nessun gioco sostituisce un giocatore..semmai lo accompagna

il GdR per fare tutto?
il gdr può fare tutto in alcuni casi..il altri può far bene molte cose

in altri ancora può far male anche quella singola cosa che propone di fare

tu fai troppi ragionamenti demagogici e superficiali...(anzi questo m pare uno slogan dei hippye new wave ,più che una frase ben pensata)
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Re: [GdR] L'argomento o contesto di un gioco aiutano il ruol

Messaggioda Alabardo » ven ott 21, 2011 10:41 am

thondar ha scritto:
Alabardo ha scritto:
Il contesto narrativo a parità di altri fattori può essere più o meno adatto a interpretare.

Questo è il risultato del sondaggio che hai fatto con te stesso. A questo punto conviene darti ragione.

hai finalmente terminato le precisazioni inutili?


Smettila tu. Se vuoi discutere, discuti. Se vuoi fare affermazioni categoriche, non motivate o che non aggiungono niente, sei tu che dici cose inutili e che fai perdere tempo.

no, è normale ciò che il gioco prevede e non quello che viene solo toccato di striscio o non toccato.

Il gioco a volte prevede cose che tu non prevedi

può essere, ma ciò non rende errata la mia affermazione


Quindi la tua battaglia all'ultimo post dovresti farla in un thread di giochi monotematici.
Avresti torto comunque, ma sarebbe già un passo avanti.

Tanto che come dici te: "sta solo al master mettercele"... fosse invece argomento centrale ci sarebbero e basta

L'argomento centrale può starci in certi tipi di giochi, non in tutti.

il GdR per fare tutto?


Non avere un argomento centrale, non significa che ci puoi fare tutto (può prestarsi bene per molti, meno bene per altri, etc.).
Anche questa è una precisazione inutile, ma sei tu che mi costringi a farle, salvo poi tacciarmi di fare precisazioni inutili.

L'alternativa sarebbe "mi sono rotto"... ed effettivamente mi sono rotto.
Rotto di essere costretto a precisazioni inutili, rotto di raccapezzarmi al tuo sistematico micro-quoting, rotto di leggere le balle che vai a scrivere su altri forum, e di cui ti gongoli pure.
Per me la discussione finisce qui.
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