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[GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

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[GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda khaleb » lun ago 20, 2012 11:00 pm

Riporto il pensiero di Nyxator, espresso in una discussione sul perché il monaco spesso non sia visto come "ben inserito" in un'ambientazione fantasy di tipo "tradizionale" (se di tradizione si puo' parlare):

Anche questo mi par giusto.Certamente anche le varie ambientazioni han il loro peso nella possibile scelta di un monaco.Beh,restando in ambientazioni simil realistiche c'è da dire che esiston pure classi geograficamente e culturalmente più relegate,basti pensar ad un berserker per dirne una.Personalmente la sperimentazione l'ho sempre approvata.Come motivare la scelta di tale classe?
(è una guida al monaco,pure questo mi par giusto aggiungerlo,pure se quasi ovvio)
in fondo il monaco cosa cerca?la conoscenza di sè,il perfezionamento delle sue abilità,l'illuminazione e via dicendo.Quindi trascorso un periodo di apprendistato(a meno che non esista la classe dell'eremita)è ovvio che decida di viaggiare per il mondo in cerca di conoscenza.Giustissimo.


Premetto che non tutte le ambientazioni necessariamente comprendono anche aree in stile orientaleggiante, anzi in molte semplicemente non ci si pone il problema - quindi il discorso verrebbe a cadere - mentre per classi come il berserker, a meno di ambientazioni molto molto particolari (mi viene in mente, per dire, Dark Sun) trova una più facile collocazione nel fantasy di tipo occidentale.
Ciò detto, io credo che la necessità di viaggiare sia un palliativo a riguardo... piuttosto, sono convinto che tutte le classi, anche le più estreme in senso di caratterizzazione geografica, possano essere riadattate con un minimo di lavoro; facendo un esempio banale, i ninja possono benissimo fungere da ashashin in ambientazioni mediorientali...
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda Kalvalastir » lun ago 20, 2012 11:14 pm

Io credo che le classi base di D&D siano estremamente eterogenee... e che ad un certo punto vada fatta una scelta tra due opzioni:
  1. Si assume il mondo come cosmopolita in chiave moderna (es. Eberron), in cui viaggiare su lunghe distanze è molto facile e si accettano di conseguenza tutte le classi base
  2. Si da un taglio preciso al mondo di gioco (es. "medioevo occidentale") e di conseguenza si tagliano le classi non adatte (in questo senso non posso non citare l'ottimo articolo di approfondimento di Luskark sull'arabia pre-islamica)

Come si suol dire, tertium non datur.

Giocare in un ambientazione dal taglio preciso, accettando comunque tutte le classi senza varianti di sorta, si ottiene solo un gioco stonato, con poca profondità di ambientazione e molte incongruenze...
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda khaleb » lun ago 20, 2012 11:28 pm

Sono d'accordo in questo, in linea di principio: si giochi solo quello che è adeguato, è un principio sacrosanto.
Quello che intendo io è che alcune classi (essendo la classe, alla fine dei conti, principalmente l'insieme delle competenze del personaggio) possano essere ricontestualizzate, lasciandone intatta la struttura e cambiando solo il flavour. Per rifarmi all'esempio di prima, molti conosceranno il gioco Assassin's Creed; bene, il personaggio di Altair - trasposto nel fantasy D&Desco - sarebbe perfetto come ninja, per la serie di abilità e capacità che ha. Ora, basta ricontestualizzare la classe lasciandone la struttura inalterata, e possiamo rendere il ninja un ashashin in piena regola.

Allo stesso modo, il berserker sarebbe una figura prettamente scandinava (noi siamo più abituati a vederlo rispetto alle figure orientali, per questo ci facciamo meno caso) che tecnicamente stonerebbe in altri contesti; eppure, ci sono altre culture in cui i guerrieri si imbottivano di stupefacenti per diventare immuni a qualsiasi forma di dolore e procedere con il solo intento di massacrare tutto (ok, anche gli ashashin stessi in effetti); anche qui, basta un minimo di riadattamento, e si ottiene un buon risultato.

Ovviamente, per restare nel solco di quanto detto da Kal, va sottolineata una cosa: è un procedimento che va dall'ambientazione alla classe, ovvero da c'è questo elemento, a quale classe è la migliore per riadattarlo, e non viceversa - cioè voglio giocare questa classe, su cosa posso attaccarla per renderla compatibile con l'ambientazione - per evitare forzature.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda Ash » mar ago 21, 2012 1:46 am

Personalmente ho sempre visto le classi come l'espediente meccanico per arrivare al risultato ruolistico desiderato.
Tralasciando alcune classi/cdp che sono create su precisi elementi di un'ambientazione, tutte le classi servono a creare quella che è l'idea del pg.

Per rimanere in tema ashashin, se un giocatore crea un pg guerriero 2/monaco 2/ladro 2/ninja 2/ qualcosa 2 (esempio a caso) per il semplice fatto che in questo modo il pg è un ashashin esattamente come se l'era immaginato io non ci trovo niente di male, indipendentemente da quello che potrebbe essere il flavour originario della classe. Ovviamente questo non vuol dire che un altro giocatore (o lo stesso di prima, sotto l'effetto di stupefacenti) che crei un pg con 6 classi diverse perché così vola, è furtivo, casta, spacca con la spada e ad ogni rutto ammazza una creatura a scelta abbia la mia benedizione. Come tutte le cose, il buonsenso dovrebbe essere il principio guida anche nella creazione del pg. (Ad esempio, in direzione diametralmente opposta, io trovo abbastanza molto brutto un barbaro/berserker che fa 2500 danni in carica... e sono solo due classi... che come flavour, tra l'altro, vanno bene assieme.)


Edit: Ero partito bene, ma forse sono andato OT verso la fine. Non so.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda Nyxator » mar ago 21, 2012 2:27 am

Ringrazio Khaleb per aver colto la palla al balzo e aver aperto questo nuovo topic.Sto ancora pensandoci su,mi par giusto attendere le opinioni degli altri utenti,comunque se dico il "il nuovo Altair con il tomahawk,un pò prima” si è capito..

Credo si parli di contestualizzare 1data classe e poterla sdoganare,altrimenti se multiclassi il discorso si allarga e si perde un pò,temo.in effetti il personaggio devasta tutto non è il massimo della poesia..
Al vecchio ninja dei D&D passati non ci avevo pensato in contesto mediorientale,ci sarebbe l'assassino di Pathfinder a ricoprir il ruolo.Comunque il ninja(c'era un motto per descriverlo..ora come ora non lo ricordo)è ok.Somma doti da spia e letale assassino,certo bisogna levargli parecchie armi tipiche e sostituirle con altre adeguate ma è importabile in altre campagne.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda Ash » mar ago 21, 2012 3:05 am

Mi rendo conto che il discorso sul multiclasse potrebbe portare in direzioni non desiderate, quindi cercherò di chiarire meglio il mio punto di vista.
Tutto il discorso sul multiclasse era per enfatizzare che secondo me decontestualizzare una classe non è, di per sè, una cosa negativa, a meno che non si tratti di classi o cdp particolarmente specifiche e legate ad elementi di ambientazione.
Io vedo la classe come il mezzo per raggiungere il fine. Se decontestualizzare una classe porta ad un miglioramento sensato del pg, allora ben venga. D'altro canto, decontestualizzare le classi a caso non la trovo un'idea allettante, e sono d'accordo con khaleb soprattutto nell'ultima parte del suo ultimo post (a quello mi riferivo quando parlavo del buonsenso), associando ad "ambientazione" anche "idea del pg", che poi dovrebbero essere già di base due cose strettamente correlate.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda khaleb » mar ago 21, 2012 11:35 am

Esatto... pg e ambientazione vanno di pari passo; io ho creato a volte dei pg estremamente belli da giocare dal mio punto di vista, ma completamente fuori contesto e che ho quindi deciso di accantonare. Dall'altro lato, in alcune occasioni personaggi con un concept che magari non brillava per originalità, sono stati particolarmente soddisfacenti da interpretare (e magari riusciti oggettivamente bene) perché calati bene nel contesto dell'ambientazione e quindi dotati dei migliori riferimenti possibili.
E la classe, come detto da Ash, in questo diventa accessorio al personaggio. Certo, snaturarla non ha senso: ma qui si parla prettamente di ricontestualizzare... cosa che, in alcuni casi, puo' anche essere molto soddisfacente nel vedere il risultato finale.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda Nyxator » mar ago 21, 2012 11:49 am

Giusta la scrematura nella scelta delle classi..non ho capito il discorso miglioramento sensato,ma credo di aver capito il succo.In alternativa al posto di forzare è meglio guardar altrove..mi associo alla teoria Eberron esposta in precedenza.
Tenendo presente che già in tempi remoti si menzionavan possibili campagne alternative(manuale dm di advD&D e Legends and Lore)partirei con queste idee..
Premessa,come dissi già dalle parti del background preislamico:non sono uno storico,se trovate eresie in quanto segue estrapolate solo il concetto utile al topic.
Se è già stato scritto qualcosa di simile in altri lidi chiedo venia.
Se si giocasse in un'ambientazione con i nativi americani(le tribù indiane,se preferite)diciamo tra un'ipotetico 1000-1500 che classi si potrebbero collocare?senza eccessive velleità storiche e con qualche licenza poetica..stiam un minimo minimo fantasy.
Guerriero,ovvio.
Ranger:diverrebbe un cacciatore,un'abile cercatore di piste,un profondo conoscitore del luogo(penso agli scout indiani).Sicuramente sarebbe limitato ad usare la scure,il coltello e l'arco.
Chierico:con un set di magie adeguate ti diventa tranquillamente l'uomo della medicina. (certo,ci starebbe meglio lo sciamano,ma se voglio un chierico chierico?)
Berserker&Barbari?via libera..se teniam conto di riti d'iniziazione un pò cruenti,l'uso di erbe apposite,i totem tribù orso&lupo,sommato a danze per "gasarsi” beh..motivazioni per averli ci sono.
Nell'anno 1000 (stando a wikipedia) sbarcarono nel nuovo continente pure i vichinghi.Con un pelo di fantasia salterebbe fuori un limitatissimo crossover dei berserker.
Uhm il bardo?provo,se par una forzatura dite pure..
No,non il bardo da locanda lindo lindo tutto cetra ecc.. Nella cultura indiana,il canto,la danza e la musica(esistevano tamburi,altri strumenti e,stando alla wiki,una versione un pò rozza e stonata del flauto) hanno mooolta importanza.Magari è un bardo un pò eccentrico,forse un pelo folle(o meglio,toccato dagli spiriti,così ha+respect) sarebbe l'ideale per una sfida interpretativa..o forse no e dico stupidaggini.Come fa ad avere gli incantesimi?un pò sarebbero trucchi tutto fumo niente arrosto(rubati all'uomo della medicina).Gli spell "veri” sarebbero limitati nella scelta.il bardo potrebbe ottenerli tramite ispirazione(leggasi in sogno,i sogni&le visioni son altri elementi caratteristici) e trascriverli su piccole pelli ecc..
Augh ho parlato..e pure dilungandomi.ehm,scusate.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda khaleb » mar ago 21, 2012 11:59 am

Il punto è proprio questo, il tuo esempio del bardo.
I cantastorie presso i nativi americani erano tendenzialmente molto importanti (non ne faccio un discorso assoluto perché ovviamente c'erano le differenze tra le varie tribu); il Bardo è ovviamente il candidato ideale per rappresentare questa categoria, ma è impostato su un concetto di fantasy molto "tradizionale" (sempre ribadendo quanto siano importanti le virgolette in tal senso). Senza operare cambiamenti meccanici, si fa un restyling della classe, ed ecco qui - abbiamo un cantastorie con la classe del Bardo, senza aver alterato nessun equilibrio.

Però quello che indicavo per andarci cauti è anche contenuto nel tuo post... perché prendere il Chierico, quando c'è il Druido (nettamente più vicino al concetto) e c'è lo Sciamano degli Spiriti che è direttamente ispirato a quel tipo di culture? La ricontestualizzazione va effettuata ma con cura, considerando prima le opzioni disponibili, e il Chierico in questo caso è rimpiazzato meglio da un'altra classe base - e non solo, una classe core, senza arrivare a scomodare lo sciamano.
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Re: [GdR] Contestualizzazione geografica delle classi

Messaggioda Nyxator » mar ago 21, 2012 12:30 pm

Perchè il chierico?sarebbe il terzo gradino,quello meno specializzato e meno in contatto con gli spiriti.il druido e lo sciamano sarebbero il fulcro per una tribù..se parton all'avventura diventa arduo tener insieme una tribù in certe ambientazioni.il chierico potrebbe sembrare chissachè per altri(giovani guerrieri)ma in presenza di classi più specializzate farebbe misera figura.Non un cialtrone,ma qualcuno che campa anche di espedienti.
Non è una pretesa di forzatura..è solo uno spunto e una possibilità in più.
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