Un commento:
https://www.youtube.com/watch?v=usfiAsWR4qULieto che si siano ravveduti.

Come dissi alla pagina precedente, D&D non è Star Wars, ad esempio.
La cancellazione dell'Expanded Universe colpì solo aziende e autori affermati. Dal punto di vista del fandom sarebbe bastato (o basterebbe) che la Disney continuasse (continui) a produrre materiale di qualità. Chi legge o gioca Star Wars è interessato alla qualità dei prodotti. Anzi, l'idea di permettere alla Disney (ai tempi di grazia dell'MCU) di produrre nuovi contenuti per Star Wars fu presa molto bene.
Dungeons & Dragons mostra un contesto molto diverso.
Comprendo il desiderio della WotC di essere la proprietaria di, ad esempio, Critical Roll o Stranger Things.
Ma, se la WotC fosse in grado di produrre o di dare l'avvio personalmente a Critical Roll o Stranger Things, l'avrebbe già fatto.
Inoltre i DM non sono semplici consumatori. Chiunque masterizzi un'avventura o costruisca una sua ambientazione è ancor più lieto di farlo sapendo che v'è uno spiraglio (per quanto solo possibile) perché essa si trasformi in pubblicazione, e dedicherà ancora maggiori energie a tutto questo proprio in virtù di tale possibilità.
Così D&D si arricchisce grazie ai suoi giocatori, che non sono utilizzatori finali di un prodotto confezionato, ma effettivi vivificatori e (ri-)creatori dello stesso. Un gioco di ruolo non si esaurisce ai prodotti forniti da un autore originale o da una casa madre, contrariamente a quanto accade ad un fumetto/film/romanzo/videogioco/quant'altro.
Quindi giubiliamo per il rinsavimento.