ORC, la risposta della Paizo alla Wizards of the Coast

Nelle ultime settimane è apparso in rete un documento della Wizards of the Coast, includente modifiche alla Open Gaming Licence (OGL). Attiva dal 2000, la OGL ha permesso per anni alle aziende di Gioco di Ruolo di sfruttare le basi del regolamento correlato al d20 system e una parte del campionario di creature, classi e incantesimi legato a Dungeons & Dragons per sviluppare i propri prodotti. Questi hanno così ampliato le possibilità della casa madre, e fornito la possibilità ad ogni DM (con certi limiti) di poter auspicare la pubblicazione dei propri prodotti. Sono nate anche serie collaterali di grande successo (si vedano Critical Roll e Stranger Things).

Tutto questo rischia di essere messo in discussione dal rischio di modifiche che abbiano finanche effetti retroattivi. La prima bozza in merito della WotC fu ritirata dopo una serie di polemiche e di cancellazioni di account dai siti ufficiali: in un comunicato ufficiale si disse che essa era stata rilasciata solo per testare le reazioni dell'utenza. Purtuttavia, la seconda bozza non ha ancora dissipato i dubbi.

La risposta della Paizo non si è fatta attendere: un'alleanza tra oltre 1500 editori di Giochi di Ruolo sta prendendo il nome di ORC, volta a sviluppare un sistema di gioco universale neutrale e open licence per condividere meccaniche di gioco e incoraggiare l'innovazione e la collaborazione in tale settore. Tra le firmatarie possiamo notare l'italiana Giochi Uniti.

Trovate le prime informazioni sulla mozione a questo link.

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