da khaleb » lun mar 04, 2013 11:44 pm
Dopo un bel po' di tempo, ho riletto Berserk (spinto soprattutto dal primo capitolo della trilogia animata, che mi era sembrato molto interessante). Devo dire che mi ha lasciato entusiasta e deluso insieme, in egual misura e in entrambi i casi smisuratamente.
Per farvene capire l'intensità , vi dico che ho letto tutto in 3 giorni. Tutto, da cima a fondo.
Ora, le mie impressioni:
- è morboso. Ma questo, a differenza di quanto sostenevo prima, è un pregio, non un difetto: per quel che si prefigge, lo fa in maniera più che giusta.
- sul tratto, per essere un prodotto manga è ottimo, davvero eccellente. I volti hanno un'espressività non caricaturale, che di rado i manga hanno, senza l'eccessiva semplificazione dei tratti somatici che di solito li caratterizza (questo vale in particolar modo per i volti maschili, quelli femminili o di uomini dal viso più delicato tendono a essere meno ricchi, ma penso sia un effetto studiato per la caratterizzazione). Alcuni apostoli hanno un concept strepitoso (devo dire che, pur essendo tamarro, mi ha molto colpito il cacciatore); altri, purtroppo, si riducono a un inutile ammasso di tentacoli ed escrescenze (capisco non si possa sempre dedicare tempo a un design adeguato, ma con i tempi che si prende potrebbe permettersene il lusso).
- la prima parte del manga (inizio, flashback e poi ripresa della parte iniziale) è semplicemente geniale. E' perfetta, narrativamente parlando. Crea gli elementi necessari ad attirare l'attenzione, e proprio quando i dubbi e le curiosità iniziano ad essere eccessivi, crea una storia parallela, spiegando tutto. Questa parte nello specifico credo sia oggettivamente la migliore, tenendo il freno sul "fantasy" (molto virgolettato, spesso sfocia nell'horror - piccola nota: per me il fantasy è parte integrante dell'ambientazione, l'horror se ne qualifica come elemento esterno). E quando poi la storia si riallaccia alla parte iniziale, tutto assume un senso e una coerenza che di rado si riescono a vedere nei fumetti, specie nei manga (e spesso neanche in romanzi che, in teoria, dovrebbero avere una struttura più solida).
- per converso, la "seconda" parte del manga per me non ingrana. Per carità è sempre ben scritta, o almeno sopra la media; rimangono protagonisti buoni dilemmi morali, anche se assolutamente meno originali (ironico, visto che la prima parte ha fatto scuola); ma trovo che la storia avesse una sua naturale conclusione all'eclissi, e che sia stata innaturalmente prolungata. Infatti c'è un re-casting, una reincarnazione di Phemt in Grifis assolutamente incoerente con quanto accade prima, e in generale il mondo e l'impianto della storia si trovano stravolti e meno solidi di prima. La mia personale opinione è che Miura avesse immaginato lì la conclusione della serie, ovviamente dando esito diverso agli eventi, e che abbia prolungato a fini commerciali (attenzione: non come sostenuto da alcuni, che stia allungando il brodo in vista di una fine originale, ma proprio che abbia cambiato il finale naturale dell'opera per prolungare); ovviamente ripeto, mia idea personale.
- la caratterizzazione dei personaggi è eccellente. Tutti, anche i personaggi che fanno schifo (la streghetta di cui non mi sovviene il nome in questo momento) hanno una caratterizzazione eccellente. Anche Puk, perfino Isidoro (i cui siparietti comici, fossero molto più rari, sarebbero molto graditi perché sempre sfiziosi e citazionisti). Zodd è spettacolare; il neo macroscopico? Il cavaliere del teschio. Inizialmente non era così, ma ormai è diventato un deus ex machina. Quando l'espediente iniziava a diventare ridicolo, il testimone è passato all'armatura.
- questo è palese, ma lo dico per completezza. L'introduzione di un fantasy tradizionale è una scelta pessima. La storia e l'ambientazione tenevano molto meglio senza.
E' stupido morire con un'arma nel fodero.
Asghaut Sigurdson(PbF - Le Strade della Follia)
Adranos(PbF - I Quattro Elementi)