StormingMarcus ha scritto:Sei in buona compagnia, a me ha appena cancellato una risposta perchè il messaggio era inesistente.Ovino ha scritto:Volevo editare il mio messaggio ma il vostro forum, quanto lo odio, mi ha mangiato gli edit mi ripeto qui e fuori tempo massimo.Sarebbe proprio dove la maggioranza non è umana a porsi problemi di determinazione delle forme di governo più efficienti. In sostanza, nel nostro Medioevo, per vari motivi, il feudalesimo fu una scelta obbligata; in un'ambientazione fantasy, di qualunque tipo essa sia, bisognerebbe studiarsi la situazione socio-economica (ma anche geografica, per dirne una) prima di stabilire quale forma di governo è la più adatta. Il feudalesimo è solo una possibilità , che funziona al meglio quanto più la società fittizia assomiglia alla nostra.
Prego fare riferimento al mio post precedente per quel che riguarda le eccezioni alla regola.
Non c'è niente da studiare la soluzione adottata in pressoché tutte le ambientazioni è la stessa.
In ogni regione la razza più numerosa governa col sistema che più gli aggrada, poi ci sono delle enclave di altre razze: tibù umanoidi, clan di nani, di gnomi, di elfi, di halfig, famiglie di giganti. Il potere centrale non sa nemmeno che esistono, al massimo gli fa pagare le tasse, se ci riesce, sennò hanno il loro sistema fiscale (lo si evice dai vari atlanti e dalle avventure), tanto che le leggi ma soprattutto le amministrazioni degli umani che campano 35 anni di media in un'ambientazione più realistica , 70 in una un po' più svaccata vadano bene per dei cosi che campano 200,300, 500, 800 anni o che abbiano una forza sovraumana vedi i giganti è orribilmente irrealistico. Metti di essere un elfo con un aspettativa di vita di 800 sopportare dei governi umani instabili come scorregge è inammissibile o star lì a subire le loro manfrine se sei un gigante anche.
Ma questa qui è una struttura ancora feudale: cioé c'è un potere centrale che se sa che esisti ti puà delegare delle autonomie in cambio di qualcosa.
Anche: io vi lascio i vostri usi e costumi ma voi mi pagate un po' di tasse e non mi fate casini può essere un'accordo feudale. Tipo come quando l'imperatore "concedeva" autonomie alle città tedesche.La parte di colore potrebbe essere qualcosa di più quando le divinità possono intervenire, anche indirettamente (sacerdoti) nelle vicende del mondo e le religioni sono spesso in lotta fra loro.A torta finita non vuol dire niente.
Mmm non era un problema sulla Terra: i Romani (cristiani) avevano foederati barbari (pagani) che erano molto più ligi agli impegni presi delle truppe regolari cristiane. I mercenari Sassoni sono stati leali all'amministrazione della Britannia per 15 anni, 45 se si contano anche i governi post imperiali.
Nella Spagna moresca durante le guerre civili c'erano Signori della guerra di ambo le fedi con mercenari più o meno infeudati di ambo le fedi.
La parte del giuramento è molto di colore in realtà si stendevano, laicamente dei contratti.
Fiction: a torta finita non vuol dire niente coalizioni innaturali dettate dalle circostanze ce ne sono fin che ne vuoi, come nella storia vera.
Meccanica: c'è da vedere i dogmi dei vari culti e cosa dicono i manuali di ambientazione.
Uso al tavolo: c'è in giro un certo lassismo da questo punto di vista, la gente fa i tripli salti mortali carpiati per non essere penalizzata anche quando il manuale dice l'esatto contrario, figurati se il giocatore si lascia penalizzare o il master lo penalizza quando non ha torto. A me nel 2008 una campagna di Krinn, dove facevo il giocatore, mi era diventata una gran cacata sotto il naso perché in pratica c'erano due giocatori che erano immuni a tutti gli effetti relativi e correlati agli allineamenti.Corretto, ma se una città sono disponibili molteplici templi, questo divieto diventa meno rigido che nel Medioevo: probabilmente mi faranno credito, potrò sposarmi, potrò stipulare ancora determinati atti, potrò entrare in politica... Laddove la scomunica implichi anche delle condotte attive da parte del clero "offeso" per danneggiarmi, allora invece la scomunica potrebbe essere una minaccia molto grave.
Fiction: se la campagna si svolge nella Teocrazia del Chiarore e il master non ha voglia di spostare la telecamera né di lasciarti cambiare il personaggio. Se il\i PG viene\ vengono scomunicato\i finisce\scono arrosto lo stesso. E si non ti fanno credito non ti sposi, non puoi stipulare contratti e no, nemmeno entrare in politica.
Se un regno ha una religione ufficiale o un patheno coeso: è tutto tal quale il medioevo occidentale.
Politeismo...
In lienea di massima dipende dal lassismo\ rigorismo del master: se i personaggi si giocano il supporto di un tempio la cosa non è affatto indolore se dopo essere stato scomunicato finisci on the road non la cosa non è profumi e balocchi, a meno che il master non sia lassista, in questo caso ma che stiamo a discutere a fa? Con master rigorista (praticamente tutti quelli che vanno a genio a me e con cui ho giocato più a lungo) se ti han cacciato a pedate con scomunica o accetti le offerte del culto antagonista che vuole solo sfruttarti il più possibile, o devi emendarti e lì ti oliano con la sabbia, altroché, gli altri culti da pigliare dei felloni non son mica contenti e i chierici con In 13 e Sa 17 magari con un po' di livelli non hanno mica BABBO tatuato sulla fronte, poi se si vuole ignorare l'intelligenza dei Png in nome della giocabilità , e vabbé andiamo a darci alla birra, nel senso ma che minchia di giocabilità è se si traduce nel gambizzare regole e pezzi di scenario che hanno senso? Finisce che ti ritrovi a dover pagare ogni singolo cfl e cfg e scacciamaledizioni e ristorazioni: un salasso della miseria porca, una cosa che è anche peggio della scomunica nel medioevo reale, we, giovine mi sa che il tuo DM ti ha tirato su nel miele lo sa che i soldi che risparmi coi benefit li puoi usare per pompare i personaggi che è poi la cosa che ti serve per tirarli a casa?
Nel Medioevo quello vero: Ti scomunicano? Se sei merlo resti lì ad aspettare che il braccio secolare ti acchiappi e ti arrostisca, se se un po' sgamato scappi, ti macini qualche centinaio di chilometri, cambi identità , stai buono e muori tranquillo nel tuo letto. Ma sai quanti scomunicati si son salvati, han fatto fugone, espatriato e cambiato identità ?
Ma poi l'opzione; mi scomunicano, volto gabana ce l'avevano anche nel medioevo, in certi posti.Non esiste proprio.
Guarda anche i Longobardi che, Leggersi Paolo Diacono e Federgario per credere, avevano giusto il minimo di cognizione per mettersi al coperto quando pioveva ma non di più rogavano gli atti:
1) in triplice copia (una ad ogni parte in causa e una al notaio)
2) con testimoni.
Se anche qualcuno cancellasse la memoria dovrebbe poi occuparsi di tre copie di contratto e dei testimoni, non è esattamente come bere un bichier d'acqua.
Inoltre visto che c'è la magia probabilmente per i giuramenti importanti esistono protezioni di tipo magico.
Scelte sacrosante, ma vanno appunto preparate dal Master o da chi scrive l'ambientazione. Sono conseguenze logiche della presenza della magia, ma qualche volta non ci si pensa.
Non sono scelte sacrosante: i contratti in triplice copia coi testimoni ci sono sempre stati, sennò le promesse non valgono una ciolla, non hanno valore giuridico, quella dove è una cosa tra re e vassallo e basta un cancellare la memoria per mandare tutto a belin è un medioevo tuo non quello vero, anche i barbari che non avevano la scrittura facevano le promesse in mezzo a un fotio di gente se qualcuno si dimenticava perché aveva un colpo di amenesia più o meno interessato c'era chi gli ricordava i sui obblighi, imho funziona anche con la magia: il mago deve andarsi a prendere tutti i testimoni rimasti uno per uno e se ci sono le copie di contratto pure quelle, mica facile, ammeno che non sia un mago di decimo quattordicesemi, però pensaci quando nelle leggende quando c'è in giro un mago di quella caratura lì ben munito di oggetti non c'è più una minchia da fare è come se ti coccia in testa un meteorite, del resto però maghi così con carrellate d'incantesimi non dovrebbero stare davanti a ogni porta di casa.