Red_Dragon ha scritto:C'è una cosa che spesso ci si dimentica: in D&D gli dei esistono, tutti sanno che esistono e "se qualcuno lo mette in dubbio, cade un fulmine che lascia i piedi fumanti con attaccato un biglietto <<sì, esistiamo>>" (cit.
).
Bellissima la citazione (appena ho tempo e testa recensisco l'opera citata
), ma niente e nessuno in questo articolo mette in dubbio (o anche solo parla del fatto) che gli dei esistano.
E l'esistenza o meno del dio in questa trattazione è un falso problema.
Ma procediamo con ordine
Quindi un dio che voglia sterminare tutti gli altri, non potrà che essere Caotico e Malvagio.
Nessun dio vuole necessariamente sterminare tutti gli altri se alla comunità di fedeli in cui lui è divinità vorrà imporre la sua legge come giurisdizione religiosa. Poi dipende perchè in DnD i paladini LB non lascian mica che certi culti prosperino nelle loro città preferite...
Inoltre io
non ho mai parlato di sterminio di altri culti.
Anche perchè è ben noto che l'Islam nel medioevo non ha avuto problemi a mantenere altre confessioni religiose, fissava solo una tassa per coloro che non si convertivano. Cosa che ha causato molto spesso campagne contro la conversione da parte degli stessi governanti musulmani visto che le troppe conversioni stavano causando problemi alle casse dello stato
Inoltre
concordo con Khaleb, l'articolo non parla dei rapporti tra un credo e l'altro ma della gestione interna della legislazione sacra in una città governata da un unico credo su cui son d'accordo. Per dimostrare come anche in questo caso le cose siano mooolto più complesse di quel che ci verrebbe fatto credere
Nella nostra realtà l'intolleranza religiosa si basa sull'argomento che l'altro dio non esiste.
Non proprio. Fin dalle loro origini i musulmani non litigano coi cristiani e con gli ebrei per tutt'altri motivi. Che il dio di Maometto sia lo stesso dei cristiani è molto chiaro a tutti da entrambe le parti. Il problema sono le questioni teologiche. Nel Corano Dio chiama a rapporto Gesù e gli chiede come mai i cristiani siano convinti che Dio, Gesù e Maria ( siano tre dei e Gesù risponde che non ha mai detto nulla di tutto questo. Quindi le questioni
E anche dal punto di vista dei cristiani i musulmani sono quasi cristiani eretici.
Contemporaneamente gli ebrei accusano Maometto di darsi del profeta mentre Maometto accusa gli ebrei di . E in più nel Corano gli ebrei sono malvisti per come hanno trattato Gesù (profeta e sigillo di santità ).
Nessuna delle tre religioni monotestiche mette in dubbio l'esistenza del dio altrui.
Almeno parlando di monoteisti.
Questo sarebbe corretto anche in gioco se non fosse che in D&D esiste la magia divina: un Chierico riceve i poteri da un dio se segue il suo dogma, altrimenti il dio lo manda a quel paese. Inoltre siamo in un gioco ed il "povero" giocatore dovrebbe sapere se sta facendo i voleri del dio o sta per essere "strafulminato". Considerato ciò, ci sono pochissimi margini di manovra per lasciare la "parola del dio" a dubbi ed interpretazioni. In D&D 4 hanno fatto la fesseria di slegare la magia divina dal dio... ma così è magia arcana! O di qualsiasi altro tipo, tranne che divina, visto che gli dei non c'entrano un tubo!
Il problema è: qual'è il dogma della divinità ?
Il mio articolo è fatto apposta per questo, per ampliare il dogma delle divinità dimostrando come anche nella versione più letterale possibile del testo che parrebbe più chiaro possibile e che si pone nella versione asharita secondo cui tu non puoi interpretare il testo sacro.
Testo sacro che si pone esso stesso come base legislativa!
In ogni caso l'unica ambientazione teocentrica come la descrivi è Forgotten Realms, e già se leggi la sezione divinità di ambientazione o Fedi e Pantheon in alcuni punti ci sono addirittura le varie correnti dei vari culti (ad esempio con Tyr puoi essere più legale o più buono, e cambia tutto!).
E non credo che gli dei in persona rispondano a tutti subito.
Quindi
quoto anche Taumas. Non voglio dire che nelle religioni si possa far di tutto e di più. Per esempio nell'Islam nessuno mette in dubbio l'unicità del Dio. E anche tra i cristani su alcune questioni fondamentali son stati tutti d'accordo fin dalle origini. È quando però scendi nei dettagli che nascono eresie e scismi.
Uccidere orchi nel sonno è conforme al dogma di Tyr?
Infine, visto che so' pignolo, a complemento dell'articolo manca la "struttura della chiesa" (o come piffero si chiama!).
Impossibile, non esiste! Io ho analizzato la shari'a di stampo letteralista sunnita. E i sunniti
non hanno una struttura ecclesiastica. L'unica versione dell'islam con una struttura ecclesiastica vaga è lo sciismo duodecimano, in cui la cosa è comunque da prendere con le pinze (visto che è comunque mooolto diversa dalla nostra). In più gli sciiti propongono versioni più interpretativistiche del testo sacro e io volevo mostrare come anche solo prendendola alla lettera le cose possano essere complesse.
Come scritto nell'articolo gli ulama (i preti dell'islam) sono più simili ai rabbini che ai preti nostri. Dottori della legge, ma non chierici come classe a parte.
Poi c'è la figura dell'imam, che però tecnicamente vuol dire "colui che guida". Il termine più basilare dell'imam è il caso in cui, in un paese di religione musulmana sia l'ora della preghiera mentre tutti sono sul bus. Serve qualcuno a guidare la preghiera, lo scelgono in quattro e quattr'otto (il più vecchio o se hanno uno degli ulama a bordo, ma si noti che la può guidare anche un "laico"), scendono dal bus, recitano la preghiera, risalgono a bordo e il bus riparte.
Se vuoi posso scrivere un articolo sulla differenziazione sunniti-sciiti e uno sulla teologia vera e propria