Il topic non nasce per commentare la celebre serie (letteraria e televisiva) di George R.R. Martin, anche se l'idea ha tratto ispirazione dal modo in cui egli ha suddiviso il suo mondo. Esistono infatti due macrotipologie di fantasy da un punto di vista dell'ambientazione, ciascuna legata ad uno dei due padri fondatori della fantasy.
Entrambi sono fondati su stereotipi differenti e attingono a diversi ideali di fantasy.
Curioso notare come il cinema fantasy abbia preceduto Lo Hobbit di ben tredici anni.
I primi due film fantasy uscirono entrambi nel 1924 e diedero le basi per i successivi.
Rispecchiano curiosamente i due stereotipi:
- I Nibelunghi di Fritz Lang per il ghiaccio
- Il ladro di Baghdad con Douglas Fairbanks per il fuoco
Il fantasy del ghiaccio e del freddo è di ispirazione tolkieniana e trova le sue basi fondative ne I Nibelunghi.
La base è la mitologia nordica e vi possono intervenire elfi, nani ed orchi.
La civiltà si costruisce su un'aristocrazia nobiliare più o meno ingiusta a seconda di chi governa in quel momento, e la variabilità di situazioni è molto alta.
La foresta è un luogo di magie e di pericoli, ma anche un territorio su cui si può effettuare, per tramite druidico una sorta di preservazione.
Le religioni non costituiscono un elemento predominante, vi possono essere sacerdoti ma non sono il fulcro delle vicende.
Il fantasy del fuoco è invece di ispirazione howardiana (conan) e trova le sue basi fondative ne Le mille e una notte (e adattamenti).
Vi intervengono umani e esseri soprannaturali con cui tuttavia diviene difficile costruire un rapporto che non passi per le spade.
La civiltà è governata da sovrani assoluti, generalmente buoni ma indolenti e mal consigliati. La ricchezza abbonda ma v'è anche molta povertà. La schiavitù è considerata all'ordine del giorno.
Il deserto esterno tuttavia è un luogo di morte, anche se vi si trovano oasi e misteri.
La religione viene richiamata spesso e in chiave negativa.
Secondo voi questo criterio è applicabile?
Come si possono migliorare le due categorie?
Vorrei infatti veder se anche nel costruire una campagna o un'ambientazione ci si possa appellare ad uno dei due per provare ad utilizzare come spunto solo una serie di materiali ordinati e rielaborarli a piacere.