Ciao a tutti e buona domenica..
Vorrei condividere con voi questi miei pensieri riguardo agli approcci ai mondi di gioco che si creano durante le sessioni di gioco.. attorno ai tavoli nel corso degli anni ho potuto misurarmi con diverse persone e ho potuto constatatre come ognun interpreta "il gioco" in maniera differente..
Ciò che và per la maggiore è interpretare una copia fantasy di noi stessi, creando dei pg che hanno sempre qualcosa "di noi" e una volta immersi nell ambientazione i giocatori faranno di tutto per non perire (o fallire).. sacrosanto, ma a volte si scade nella troppa "seriosità" dell interpretazione per salvare a tutti i costi i propri pg..
questo secondo me è uno dei punti che argina il divertimento, a mio avviso, perchè crea legami troppo forti con i pg, ci porteranno a fare scelte non sempre consone alla situazione del personaggio (sopratutto in momenti chiave), che dovrebbe essere "sentimentalmente" slegato dal giocatore..
questo legame tra giocatore e personaggio è croce e delizia del gioco stesso..
Un altro approccio che ho trovato molto divertente e "leggero" è stato di interpretare i personaggi "a rotazione" , scambiandosi i pg all interno del gruppo ogni giocatore interpreta qualcosa creato da altri e il legame "sentimentale della creazione" (per così dire) non influenza l esperienza di gioco sotto quel punto di vista, altresì fa in modo che si "vive" il pg con un approccio differente, metterli nei guai sarà più divertente, può creare legami particolari tra i pg dato che chi li ha "creati" li può aiutare da fuori, questa volta.. quest approccio lo trovai a mia volta suggerito su un altro sito (gattosulfuoco mi sembra) ..
Personalmente adotto uno o l altro approccio a seconda dei gruppi di persone che parteciperanno, ma alla fine ho capito che per me è molto più divertente eliminare il più possibile regolamenti e giocarsi il momento come viene, a una certa è preferibile il divertimento con gli amici sul lato umano, complice anche il periodo difficile per tutti, il tempo per trovarsi a giocare è sempre meno, purtroppo, quindi spesso non ci facciamo troppe pippe e improvvisiamo una sessione buttata lì..
Io vedo moltissimo potenziale nell interpretare una copia fantasy di noi stessi, se ben accompagnati dagli amici e presa con un certo approccio posson emergere "cose sentimentali" del giocatore stesso, che sarebbe interessante approfondire, ma spesso si ferma lì perchè in fondo "è soltanto un gioco".. per ora mi fermo qui..
Voi come approcciate i mondi di gioco? notate anche voi queste cose o sono vaneggi miei?
buon divertimento a tutti..