[PbF] Il Figlio dei Ghiacci (VI° Avv.)

[Bhaalspawn]

E se il bambino non è lì?

[Blackstorm]

E se il bambino non è lì?

Jarivar guardò Laharl di traverso.
Mi pareva di averti detto di restare nelle retrovie. In ogni caso, se il bambino non è lì, ci dovremo sbrigare. Tu saresti pronto a scommettere che non sia lì?
Alzò una mano.
No, non rispondere. Non sono sicuro di voler avere una risposta sincera. Se hai qualche idea per passare in mezzo a quei tipi e controllare se il bambino c'è senza metterli in allarme esponila.

[LordDarvandDeveMorire]

Ikena fissava impietrita il luogo dove Raak era svanito in una fiammata. Non sapeva se aveva urlato o no, ma ora Gwen la abbracciava. Ikena era come una bambola di pezza nelle sue mani. Non opponeva resistenza, aveva gli occhi sbarrati e non rispondeva.
Era come se la sua mente fosse stata rapita da un incubo.

[khaleb]

"Ahemm... Gwen, mi spiace per la tua amica, ma dobbiamo muoverci. Non mi piace rimanere per le strade di questa città, se succedono di queste cose..."
Noah avanzò lentamente verso le due ragazze: "Se vuoi, posso portarla io fino a casa tu... ahemm... fino alla villa."

[Bhaalspawn]

Tenendo la voce bassa:
Questo tuo contingente è rumoroso, ma tu sembri abile a muoverti furtivamente. Potresti avvicinarti di più e dare un'occhiata più approfondita.

Meglio spiegare, non sia mai che pensi che si faccia solo per contestare vossignoria, pensò sarcastico Laharl.

Il problema è che se entri col tuo battaglione farai un bel po' di chiasso che potrebbe essere udito anche in altre stanze. Se il bambino non è lì ma è in un'altra stanza, c'è un'uscita che non conosci e tramite quella lo portano via?

Laharl guarda duramente Jarivar.

La mia si chiama prudenza. Ovviamente se non abbiamo più tempo a disposizione facciamo pure irruzione.

[Vess]

Sì, andiamo. sussurrò Gwen, decisa ma dolce, sorreggendo Ikena e muovendo qualche passo nella speranza che l'amica si muovesse con lei.
Guardò entrembi gli amici; non si erano incontrati prima di allora e spesso aveva desiderato presentarli, per gioco, per vedere le reciproche reazione. Ma in quel momento tutto passava in secondo piano ed era lieta che i suoi più fidati compagni fossero lì per aiutarle.

Il ragazzo ha ragione, Jarivar. si intromise Syrus, col suo accento sibilato e calmo. Tutti gli altri tacquero, in attesa. Il cavaliere con l'occhio di vetro guardò incuriosito Syrus, poi Jarivar, poi Laharl e di nuovo Jarivar.
Intanto un canto lugubre, una unica nota bassa e minacciosa, venne intonato e si riversò nel corridoio fino a loro.

[Iscandell]

Il sacerdote notò la reazione nervosa iniziale di Noah, ma rimase pressocché impassibile. Mentre le due fanciulle erano sotto shock, e l'uomo sembrava fortemente scosso, Daemian cercava di ragionare... d'un tratto parlò:

<<Aspettate un attimo... ho bisogno di alcuni momenti per controllare di cosa si trattasse>> - disse il sacerdote, stavolta con un tono autoritario e severo che si confà ad un leader - <<E non abbiate troppo timore nel rimanere qualche attimo in più, se avessero voluto attaccarci, credo che a quest'ora l'avrebbero già fatto>>

Poi, senza aspettare la risposta dei 3, si avvicinò di più al punto in cui c'era stata l'apparizione, iniziando a salmodiare qualcosa che sembrava simile ad una preghiera

Dopo pochi istanti, stava già osservando la zona per cercare la presenza della magia, grazie al potere concessogli da Heironeus

[LordDarvandDeveMorire]

Ikena tremava e guardava fisso di fronte a se, nella direzione in cui l'apparizione era scomparsa avvolta tra le fiamme. Seguiva passivamente i movimenti di Gwen, come una marionetta, senza accennare a nessuna risposta.

[khaleb]

Con discrezione, cercando di non dare nell'occhio, Noah si staccò leggermente dal gruppetto. Non era sua abitudine muoversi in gruppo, ma, anche quando si era trovato costretto a farlo, aveva sempre preferito agire da avanguardia.
La città decisamente non era il posto in cui si trovasse più a suo agio, nè decisamente quello in cui le sue capacità davano il massimo. Ma era sempre in grado di muoversi con passi leggeri e nell'ombra, e i mattoni non rendevano certo i suoi sensi meno acuti...
Così, cercando sempre di non perdere d'occhio le due ragazze ed il sacerdote appena conosciuto, fece un giro nell'ombra del perimetro della piazza, cercando di notare se ci fosse qualcosa di insolito, qualcosa che non quadrasse...

[Blackstorm]

Jarivar sospirò.
Syrus, il ragazzo ha ragione solo in parte. Non sono sicuro di potermi infilare senza essere notato, specie se il bambino è nascosto ad una occhiata superficiale. Nonostante tutto, l'idea non è sbagliata.
Sentì il verso minaccioso.
Dannazione!
Inclinò la testa e chiamò:
Puck! Hai sentito? Tocca a te... vai nella stanza, stai silenzioso e vola alto per non farti vedere. Fai il minor rumore possibile, e vai a vedere se il bambino è in quella stanza. Io sarò qui all'angolo pronto a venire in uto aiuto se le cose si mettono male. Vai veloce, guarda e torna subito.