Reith U'ngrash
Reith si massaggia i muscoli degli avambracci, accucciandosi in posizione di riposo. La tensione della cerimonia gli scivola via dalle membra insieme all'acqua piovana. Fissa il gruppo di giovani che lo ha accompagnato di fronte al suo nuovo comandante, e cerca di carpire dai loro volti e dai loro movimenti chi siano, e quale sia il loro spirito.
Dopo qualche istante, giunge a conclusione che siano almeno altrettanto spaesati quanto lui. Un paio di loro li aveva visti durante gli anni di addestramento, si tratta di volti familiari sebbene non possa ancora chiamarli amici.
Il Goliath pensa se sia il caso di rompere il ghiaccio, ma è restio a farlo. Non è mai stato bravo a trattare con gli umani e le altre razze umanoidi. Hanno una mente diversa dalla sua, sono delle volpi troppo scaltre, rapidi di parola e spesso mutevoli nelle intenzioni.
Uno di loro, l'eladrin dal passo leggero di un airone, sembra avere qualche problema. Reith si avvicina, prima che l'esile compagno cada a terra, e lo sostiene. La stazza di Reith gli permette di sostenere l'elfo senza problemi, ma il suo istinto gli fa rizzare i peli sulle braccia quando avverte il potere sopito di quell'essere fatato.
"Stai bene, amico? Bevi un sorso di sidro con me, farà bene a entrambi."