Scena 1: Nebbie
Vuoto.
E' la sensazione imperante nella vostra testa, appena prendete conoscenza. I vostri occhi faticano ad aprirsi, come se rifiutassero persino il contatto con la debole luce che riesce a filtrare la pesante cappa di nebbia che circonda ogni cosa. E' fitta come non mai, un sudario immobile che nasconde ogni cosa alla vista... persino voi stessi.
Il senso di smarrimento è pressante, ma ancora nulla rispetto all'orrore che vi assale quando, dopo pochi istanti di pensiero, comprendete di non ricordare assolutamente nulla di voi stessi.
O forse, di ricordare troppo. Deboli voci sussurranno nelle vostre menti, e lampi colorati si insinuano tra le nebbie: impossibile capirne la provenienza.
(Koorn e Rici)
Fortunatamente, avete un appiglio alla realtà , ossia il senso del tatto, che vi manda l'immediata conoscenza di roccia, sotto i vostri piedi, lavorata e liscia.
Anche l'udito vi aiuta, in questo frangente: superata la totale confusione che avvolge la vostra mente e ignorando con sforzo deciso i sussurri incomprensibili nella vostra mente, riuscite a sentire rumori di deboli movimenti vicino a voi.
Al contrario, dietro di voi, udite un terrificante boato. Il cuore sobbalza, ma, l'istante dopo, tutto è ancora silenzio...[/b]