Ducato di Kyanus, Villaggio, mattina di un giorno d'inverno
La notte precedente aveva nevicato ed uno spesso manto di neve ora ricopriva un po' tutto. Gli abitanti erano indaffarati a spalare la neve ed a prepararsi per l'arrivo dei mercanti: questa mattina, infatti, era giunto messaggio che i mercanti sarebbero arrivati ad ore e tutti si preparavano per la festa.
<<Se sgombriamo la strada, faranno prima ad arrivare>> diceva qualcuno
<<Ma se la strada si perde nel bosco>> obbiettava qualcun'altro
<<Suvvia prepariamoci, ormai è questione di poco>> dicevano altri.
In tutto era un gran fermento.
Samo
Samo, un mezzo-gigante dal viso tondeggiante, grandi occhi verdi e naso grosso che aveva trovato alloggio all'unica locanda del Villaggio, si svegliò per il silenzio che ovattava la sua stanza: la neve era caduta così alta che ora ovattava tutto. Dal basso veniva un profumo di diversi manicaretti, mentre le urla gioiose di Kym, il figlio adottivo del locandiere, per la neve, si sentivano appena: segno che era già uscito.
Gabriel
Gabriel, l'elfo Bruno con i capelli castano chiaro,praticamente biondi, lisci lunghi ed occhi azzurri/blu con macchioline celesti quasi impercettibili che ormai abitava da tempo al villaggio, si svegliò anche lui per il silenzio. Svegliarsi per un elfo non è la parola corretta, in quanto semplicemente è uscito dalla trance di quattro ore in cui tutti gli elfi passano il tempo, come per gli umani dormire. Aster, il suo corvo, guardava sospetto la neve caduta di fuori. LE voci degli abitanti gli giungevano ovattate.
Wern
Wern, un mezzelfo con i capelli castani poco oltre le spalle, lisci e fluenti, spesso sciolti, gli occhi azzurro chiaro, quasi bianchi ed il volto affilato dai lineamenti leggermente duri, è appena tornato dal suo viaggio alla ricerca delle erbe per il suo amico Erbin Vordort, l'Erborista del Villaggio. Poco dopo essere entrato nella sua casa, Erbin lo stava aggiornando sugli ultimi avvenimenti successi nel villaggio
<<... e poi quei Goblin hanno attacco il Villaggio - diceva - hanno rapito tutti i bambini ed hanno dato le fiamme al Villaggio. Non so cosa sarebbe successo se non ci avessero aiutato l'elfo, il mezzo-gigante e quell'halfling silvano che abita nella foresta. Dalle voci che ho sentito, parrebbe che c'era un orco dietro, ma i dettagli non li conosco...>>
Toldeon
Toldeon, un nano con gli occhi verdi come smeraldi, Il volto abbastanza rotondo caratterizzato da un naso pronunciato, una profonda cicatrice segna la sua faccia passando sopra l’occhio destro oramai cieco, un folto pizzo castano acconciato in una grossa treccia che gli arriva fino all’ombellico e folte basette anchesse castane, si svegliava nella piccola chiesa, dove aveva passato la notte invitato dal prete di quel villaggio. Era lì giunto, forse, attratto dal fumo dell'incendio e si era subito messo ad aiutare la gente. Forse per questo era stato subito accettato. Fatto sta che era molto tardi quando aveva finito ed era andato a riposare. Il prete lo aveva invitato a dormire nella piccola cappella del Villaggio in attesa che le stanze della locanda fossero di nuovo disponibili. E quella notte aveva sognato:
suo figlio che prima corre felice, poi d’un tratto si accorge di essere inseguito da un enorme massa biancastra che piano piano prende le sembianze di un teschio. Naran continua a correre ma il teschio essendo più veloce, inevitabilmente lo raggiunge e lo ingoia portandolo via.
Non era la prima volta che aveva fatto tale sogno, ma ora era più vivido che mai e si era ripetuto più e più volte nel corso della notte...
Sybrei
Un'elfa con i capelli lunghi e neri con delle ciocche d’oro, portati sciolti sulle spalle, indossa un diadema che le porta indietro i capelli davanti, lasciando cadere solo alcune piccole, corte ciocche sulla fronte; gli occhi sono verdi con pagliuzze dorate nell’iride; di costituzione magra ma atletica, corpo slanciato con curve morbide e movenze aggraziate e eleganti tipiche degli elfi; il volto magro (ma non troppo), lineamenti dolci e pelle chiara. Il naso diritto leggermente a punta di grandezza media. Le labbra rosse, vellutate e leggermente carnose. Occhi con espressione esotica. Nell’insieme l’espressione è quasi sempre serena ma seria. Questa è Sybrei e sta arrivando al Villaggio dopo aver trovato una lettera indirizzata ad un vecchio amico, ormai morto, che diceva di raggiungerlo al Villaggio. Proprio ai confini del Villaggio ha incontrato un guatto umanoide, un Miogatano, che, insieme ad una folla di bambini, era intento a costruire un pupazzo di neve.
<<Buongiorno - dice il Miogatano rivolgendo all'elfa uno sguardo curioso - Il mio nome è Kyliar. Quale buon vento la porta al Villaggio?>>
Intanto tutti i bambini sono rimasti meravigliati dal piccolo gatto alato che l'elfa porta accanto a sé.
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Nel frattempo, a poca distanza dal Villaggio, un grosso e nutrito gruppo di persone a cavallo, a piedi ed in carovana, sta attraversando il territorio del Clan del Lupo Grigio.
Gli halfling sono a conoscenza del loro passaggio ed Eldon Capo Lupo aveva istruito i vari cacciatori di lasciar passare il gruppo, ma di tener sott'occhio i carri per evitare sorprese.
"Serpente"
Holag "Serpente", un halfling del Clan del Lupo Grigio con i capelli neri lisci e lunghi decorati con trecce e legati con una lunga coda, lunghe basette intrecciate ma senza barba, gli occhi marroni, sguardo selvaggio ed incostante, volto allungato da cui sporge un grosso naso appuntito, numerose campanelle decorano l’orecchio sinistro ed ha disegnato delle decorazioni sul volto secondo lo stile del suo clan, osserva un gruppo di questi viaggiatori composto da due esseri umani ed una creatura che assomiglia ad un pipistrello.
L'essere umano maschio ha occhi bruni, capelli biondi e pelle scura ed ha con sé un gufo; sta cavalcando uno splendido cavallo; l'essere umano femmina è una ragazzina con gli occhi di un azzurro splendente ed i capelli biondi; indossa un abito molto colorato con gonna corta e che lascia scoperte le spalle; il resto è coperto da un'attillata calzamaglia color carne; l'abito che indossa sembra adatto ad uno spettacolo equestre. Il cavallo che cavalca è completamente bianco e sembra ben addestrato, infatti lei non lo guida affatto; probabilmente è anche il cavallo con cui si esibisce visto i vari finimenti che indossa. La ragazzina ha qualcosa che ad Holag ricorda Fen, un essere umano conosciuto nel Villaggio a seguito di un attacco di Goblin nei giorni precedenti. L'altro essere è particolare in quanto sembra un pipistrello umanizzato: corpo snello, muscoli del torace sono invece piu' sviluppati probabilmente per permettergli di spiccare il volo, il volto ( o meglio, il muso) ricorda quello di una volpe, solo piu' snello e coperto da un sottile pelo marroncino, i suoi grandi occhi sono di un'intenso verde smeraldo, e dai lati della sua testa spuntano delle grosse orecchie triangolari. Come nei pipistrelli le sue ali sono sono altro che una sottile membrana di pelle sostenuta dalle falangi della dita allungate. Due di queste dita (anulare e mignolo) sono parte dell'ala, mentre le altre tre sono "libere" e funzionano come una normale mano con pollice opponibile. Le sue ali sono ricoperte di strani tatuaggi tribali. L'uomo sembra incuriosito più dalla ragazza che dall'altro, mentre la ragazza sta cercando di attaccar bottone con questo pipistrello-umano.
Elejah
Elejah è un Chirottero dal corpo snello, muscoli del torace sono invece piu' sviluppati probabilmente per permettergli di spiccare il volo, il volto ( o meglio, il muso) ricorda quello di una volpe, solo piu' snello e coperto da un sottile pelo marroncino, i suoi grandi occhi sono di un'intenso verde smeraldo, e dai lati della sua testa spuntano delle grosse orecchie triangolari. Come nei pipistrelli le sue ali sono sono altro che una sottile membrana di pelle sostenuta dalle falangi della dita allungate. Due di queste dita (anulare e mignolo) sono parte dell'ala, mentre le altre tre sono "libere" e funzionano come una normale mano con pollice opponibile. Le sue ali sono ricoperte di strani tatuaggi tribali.
Elejah sta andando con un grosso gruppo di mercanti ed artisti di strada verso il Villaggio per motivi sconosciuti a tutto il gruppo con cui viaggia; a mano a mano che si avvicinava al Villaggio, il gruppo si è allargato sempre di più. Un bardo con occhi bruni, capelli biondi e pelle scura si è aggiunto ultimamente, insieme ad una ragazzina con gli occhi di un azzurro splendente ed i capelli biondi; ella indossa un abito molto colorato con gonna corta e che lascia scoperte le spalle; il resto è coperto da un'attillata calzamaglia color carne; l'abito che indossa sembra adatto ad uno spettacolo equestre. Il cavallo che cavalca è completamente bianco e sembra ben addestrato, infatti lei non lo guida affatto; probabilmente è anche il cavallo con cui si esibisce visto i vari finimenti che indossa. Ha scoperto che la ragazzina è chiamata da tutti quelli che la conoscono Picchio, perché è il suo intercalare tipico. Lei sembra molto interesata ad Elejah, in quanto aveva visitato la sua terra, ma non era mai riuscita ad avere il tempo di parlare con un chirottero ed ora cercava di approfittare della situazione per farsi dire come essi vivono...
Brunettolo
Dervish figlio di Gloin del Clan Dankill, da tutti conosciuto come Brunettolo, è un nano tarchiato e robusto con la tipica e prominente pancia da birra. Il volto tondo e coperto da una corta barbetta nera. Si notano subito gli occhi piccoli, la fronte larga ed il naso grosso, a patata. I capelli sono neri e corti; gli occhi neri con sfumature dorate. Una grande e vistosa cicatrice sul collo che passa dall’orecchio destro a quello sinistro. Anche lui sta viaggiando con i mercanti ed artisti di strada, diretto al Villaggio per parlare col prete e, magari, rivedere qualche amico. La ragazzina che tutti chiamano Picchio è interessata anche a lui, più che altro perché non aveva mai sentito parlare di un nano mago; anche se adesso cercava di parlare con quel pipistrello, era certo che prima di arrivare al Villaggio, sarebbe almeno tornata un'altra volta da lui...
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Tutti in scena: CHE IL GIOCO ABBIA INIZIO!