"Beh per questa notte non è un problema ospitarvi, certo come sapete starete strettini e un po' scomodi." Shelin si alza e indossa il mantello "a casa dovrei avere un paio di pergamene per copiarla, non dovremmo metterci molto" sono finita in coppia con Galail, potrebbe essere una bella occasione per conoscerci meglio... sempre che non mi propini la paternale sulla magia... "Ah, Kuma... se russi come l'altra volta ti chiudo in bagno" sorrise verso il mortifico, anche lui sapeva che in realtà non l'avrebbe fatto...
Shelin d'Lyrandar: "Mi s'è rovinato il vestito" :(
Se il Mezzorco si fosse accorto o meno della strana luce negli occhi del Mezzelfo, non lo diede a vedere. Si limitò ad annuire, e disse "Grazie, Shelin! Sei sempre molto gentile! Domani andrò a fare due chiacchiere con Graldersk, l'amico di mio padre, per sapere se sa qualcosa dell'halfling!"
Un fulmine illumina l'uscita di cinque figuri dalla Fiasca Argentea, mentre il rombo di tuono che ne segue si propone di coprire voci che, in realtà, non ci sono. La luna Zarantir, in fase calante ma evidentemente ancora nel pieno della sua influenza1, si mostra sogghignante nei pochi varchi tra le nuvole e la Via Celeste mentre porzioni dell'anello di Siberys colorano i restanti spazi liberi del cielo.
La pioggia scrosciante che si riversa dal cielo mentre il gruppo attraversa il labirinto di passerelle di Sharn verso casa di Shelin, sembra non voler lasciare un attimo di respiro. I camminatoi in pietra e legno che si snodano tra le torri e le guglie svettanti attorno ad esse formano un complesso reticolato che può risultare assai confusionario in serate come queste anche per quelle persone che nella Città delle Torri hanno passato l'intera vita, figurarsi per i forestieri. La pioggia scende a catinelle, riversandosi oltre le passerelle ed i camminatoi in getti scroscianti, rendendo difficoltosa la visibilità a pochi metri davanti ai viaggiatori. Il lontano bagliore di lanterne perenni, a malapena visibile tra i fumi dell'umidità ed il buio della pioggia, riesce con difficoltà ad illuminare il cammino in questa fredda serata.
Spoiler:
1 La luna Zarantir è associata, per tradizione, al marchio della tempesta.
[La parte seguente è per Kuma, Shelin e Dalinar (tiri di dado nella discussione), Arsk e Galail non notano niente]
Spoiler:
Mentre il gruppo attraversa di corsa uno delle decine di ponti che li separano dalla loro meta, Kuma, Shelin e Dalinar vedono una cosa che attiva i loro sensi: una figura avvolta in un mantello scuro che avanza silenziosamente lungo il ponte alla loro sinistra; sembra voler evitare le zone illuminate dalle lanterne perenni, camminando nelle ombre. Al balenare di un fulmine, notano anche una sagoma riversa sullo stesso ponte sospeso, nel breve istante in cui la luce del lampo la illumina. La figura incappucciata si dirige rapidamente verso la ringhiera del ponte, poi la scavalca e scompare nell'oscurità.
Mentre il gruppo sta attraversando il ponte, senza alcun preavviso, Kuma si sfila il pesante mantello invernale e con un sordo grugnito esegue un rapido scatto in avanti, molto più rapido di quanto la sua possente statura lascia suggerire.
Ha visto qualcosa ed ha agito di puro istinto, senza riflettere un istante e senza curarsi del fatto che i suoi compagni abbiano visto la stessa cosa e tratto le sue stesse conclusioni.
Guai in vista, meglio alleggerirsi.
Spoiler:
Nota per il DM: Kuma è equipaggiato con la sola armatura ed il pugnale alla cintura. Il resto del suo equipaggiamento è stazionato al pensionato dove è solito alloggiare assieme ai suoi compagni.
"Kuma! Presto ragazzi!" Shelin sorpresa dallo scatto di Kuma inizia a inseguirlo "She-gwath" puntando la mano aperta sull'incappucciato, ma prima ancora di vedere se l'incantesimo aveva funzionato cambia direzione andando verso la sagoma a terra
Spoiler:
selected wrack
Shelin d'Lyrandar: "Mi s'è rovinato il vestito" :(
Non per la prima volta da quando avevano cominciato a lavorare insieme, i compagni ascoltano la proposta di Dalinar e tutti si dichiarano d'accordo. Comincia a diventare inquientante, io ho semplicemente espresso un'idea, ma sembra che ogni volta le mie siano prese più sul serio. E' solo una mia impressione, vero? Vero?
Dalinar si riscuote da quei pensieri cupi, per quanto non si senta pronto a divenire la "guida" dei suoi compagni, se il suo branco ha bisogno di lui, lui farà e sarà quello di cui il suo branco ha bisogno.
Detto, anzi pensato questo, Dalinar si alza assieme agli altri, indossando il mantello che aveva lasciato sulla sedia e prendendo la sua fidata lancia, ed esce dalla locanda. Un lampo squarcia il velo notturno, in città l'oscurità non regna sovrana come nei boschi, è punteggiata di migliaia di puntini luminosi: ma la pura, cruda, potenza luminosa di quel bagliore è tale da annichilirli tutti per un istante lasciando un'immagine colorata impressa negli occhi del druido che ghigna, chiudendo gli occhi e godendosi il contatto della pioggia sulla pelle, annusando l'aria profumata di pioggia e rabbrividendo alla forza del tuono. E' quello il suo mondo, il suo modo di vivere, è qui che si sente a casa.
Camminando assieme ai compagni, allìimprovviso un nuovo lampo attira il suo sguardo su un ponte alla sua sinistra: c'è un qualcosa, una figura, forse umana forse no, che si muove cercando di evitare la luce delle lampade, poi si chiude nel suo mantello, si avvicina alla ringhiera del ponte e si lancia di sotto. Allo stesso tempo, gli occhi acuti del druido colgono una figura distesa a terra, immobile.
"D'Arvit!! Muoviamoci, c'è qualcosa che non va laggiù!" Dalinar urla ai suoi compagni per metterli sull'avviso, poi scatta all'inseguimento di Kuma, partito immediatamente in quella direzione. Appensantito com'è dalla sua armatura, il druido arriva sulla scena subito dopo il barbaro e la mezzelfa, lasciando a loro il compito di tenere d'occhio il tizio lanciatosi di sotto per occuparsi della figura a terra. Invocando a mezza voce l'aiuto delle divinità naturali, controlla lo stato della persona, cercando ferite che ne rivelino le condizioni e cercando di capire se sia possibile salvarla o meno.
"Ainev, terak, atra, unin hjarta onr"
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Off: cerco di capire se la persona a terra sia morta o meno, se è ancora viva provo a salvarla (prova di Guarire, incantesimo, dimmi tu)
Spoiler:
Volevo giusto avvisare che non andrò avanti a fare post così "complessi" all'infinito, ma mi piace farne qualcuno adesso che siamo all'inizio per presentare meglio il mio pg
p.s. D'Arvit è un'imprecazione, non meglio definita, in Silvano...nonchè una citazione ma quello è un dettaglio XD
Grandi Citazioni
Dalinar: "D'Arvit" Dalinar: "Uh-oh. Non abbiamo fatto niente stanotte...vero?"
Andrè: "Dove Asmodeus sono finiti gli altri?!?" / Andrè: "Dunque, ti chiami Letitia Nimr...Nirm....Nimrn...ahia...mi shono mossho la lincua..."
Arsk non aveva notato niente, ma aveva seguito il suo ferino compagno; Ora aspettava, a pochi passi dal ponte. La spada sguainata e lo scudo imbracciato. I suoi occhi si accesero, alla ricerca delle forze del male.
Bene a quanto pare siamo tutti d'accordo su come procedere
Pensando questo, Galail indossa il suo mantello e dopo aver recuperato l'arco, che aveva finito di incordare mentre aspettavano la fine del turno di Shelin, esce seguendo gli altri alla volta della prossima meta, la casa dell'amica.
Un fulmine accoglie l'uscita di Galail e compagni, in una notte, peraltro buia, cadenzata dal rumore provocato dalla pioggia battente e dal tardivo rombo che segue come sempre il fulmine; insomma, un normalissimo temporale notturno.
Mentre il gruppo avanza, nell'intricato labirinto di passerelle che è Sharn, la pioggia non accenna a cessare; anzi, sembra quasi che gli scrosci diventino via via più violenti.
Una notte buia, con giusto quell'accenno di luce da parte di Zarantir, che permette di vedere dove si cammina, qualche lampo con il relativo rombo di tuono capaci di assordare e scrosci di pioggia talmente fitti da non permettere di avere una buona visibilità è una combo niente male per rischiare di perdersi in una città come Sharn se non si conosce la città o quantomeno il percorso per giungere alla propria meta.
Fortuna vuole che oltre ad avere Shelin come guida, che detto tra noi sembra trovarsi meglio sotto la pioggia piuttosto che sotto un cielo sereno, Galail aveva avuto modo di imparare le varie strade di Sharn.
Uno che non conosce la planimetria della città in notti simili rischia seriamente di perdersi in questo labirinto...ma non è, fortunatamente, il nostro caso
I camminatoi in pietra e legno si susseguirono, snodandosi tra le varie torri, senza che succedesse nulla di particolare o fastidioso, fatta eccezione per un insopportabile odore di pelliccia bagnata che ci accompagnava.
Galail non presta particolare attenzione alla strada e forse per l'odore, la pioggia scrosciante e l'improvvisa luce provocata dall'ennesimo lampo, non nota nulla di strano e quando gli amici si mettono tutti a correre verso un ponte sulla sinistra si limita a seguirli per capire cosa ha attirato la loro attenzione.
"Chissà che hanno visto..."
Galail segue Dalinar sul ponte, fino ad una figura distesa
Quindi c'è effettivamente qualcosa che non va
Quando l'amico druido si accerta delle condizioni della figura Galail gli chiede
La voce di Shelin risuona imperiosa come quella dei tuoni, suoi fratelli, ma si spezza a metà della frase quando nota che il bersaglio è già sparito oltre la balaustra. Per questo segue il druido rivolgendo l'attenzione alla figura riversa per terra. I due, avvicinandosi al corpo con rapidi passi, notano immediatamente che il poverino è morto: il suo corpo è riverso in una larga pozza di acqua e sangue che si sta espandendo fino a raggiungere uno dei canali di scolo. Il sangue sgorga sempre meno copioso da una ferita alla base del collo, subito prima della schiena. Il cadavere stringe con forza un borsello di cuoio chiuso da una corda in canapa, largo ed alto circa 20 centimetri e riempito da qualcosa di solido. Altrettanto evidente è un bastone ferrato da passeggio a pochi metri dal defunto. Se tentare di salvare il poveruomo non ha dato i risultati sperati, nemmeno i tentativi di Kuma e Arsk di cercare il fuggitivo sembrano avere successo. Nessuno dei loro sensi, naturali o magici che siano, rivela infatti la presenza dell'assassino.
Spoiler:
Galail, non hai chiesto nulla che richiedesse mie indicazioni, per questo non ti ho citato. Kuma tira percezione e fallisce miseramente (colpa dei dadi quantici del forum, stanotte) Shelin mi ringrazi e legga più attentamente, perché aveva già scavalcato la balaustra il cattivo di turno. La prossima volta non ti risparmio uno slot . Considerate il combattimento iniziato. Voglio azioni da 6 secondi circa.