da Ben-Bilburn » mar giu 15, 2004 2:53 pm
Erano passata già 3 settimane da quando Ben, il mezz'uomo, si era diviso da Tabar, il nano diventato suo fratello di sangue.....................
la ferita che si era aperta nel cuore di Ben quel giorno non era affatto rimarginata, e forse non lo sarebbe stato mai, ma lui sapeva che in fondo era stato giusto così e che non avrebbe avuto il diritto di persuadere Tabar a rinunciare alla sua impresa.
Il piccoletto cercava di farsi coraggio, di svagarsi il più possibile ma, inesorabilmente il suo pensiero ricadeva sul suo amicò che adesso non era con lui.
La fredda aria delle Montagne nelle quali lui e Tabar si erano divisi, aveva lasciato campo all’afa della pianura da ormai una settimana. Il grosso zaino, a cui era legata anche una piccola armatura di cuoio nero, sembrava ogni giorno più scomodo al mezz’uomo, e le cinghie di cuoio diventavano una vera piaga per le spalle dell’halfing.
Nei precedenti giorni era riuscito a procurarsi, non proprio onestamente, delle vesti un po’ più leggere rispetto a quelle con le quali aveva attraversato le montagne, un paio di calzoni di raso verde ed una fresca camicia di lino di color marrone chiaro. I calzoni erano forse un po’ troppo larghi ma la camicia era proprio della misura adatta ad un halfing come lui; proprio questo espediente aveva fatto si che Ben venisse a saper che all’indomani una grossa carovana sarebbe partita, stracolma di merci, verso i mercati della lontana Selenia.
Quel giorno Ben rifletté tra un sorso di alcol ed un altro, vizio questo che aveva afflitto l’halfing dopo la separazione dall’amico Tabar.
Comunque nonostante il suo cuore affranto lo facesse apparire giù di corda, negli occhi di Ben si era accesa una nuova luce, che scintillante come non mai, lo stava facendo ritornare in se!
Si che la curiosità degli halfing non ha limite, ma forte come in questo piccoletto è proprio una rarità ………. Ben è un avventuriero ormai veterano, e le terre che ha visitato potrebbero facilmente far parte di un poema bardico, di quelli che spesso si sentono cantati nelle locande, ma a Selenia non era mai stato e questa poteva essere la sua occasione!
Non era la prima volta che sentiva parlare di questa città , spesso nelle taverne, soprattutto quelle di alcune città del sud, aveva sentito marinai e mercenari parlare di una torre conica, un monumento che infondeva maestosità e terrore contemporaneamente a coloro che la osservavano! Aveva sentito terribili racconti di spietati maghi, che trasformavano in rane o riducevano in cenere i loro oppositori, ma soprattutto aveva saputo che in quella città esistevano gilde di ladri che erano noti non soltanto per la straordinaria rapidità di mano, ma anche per la spietatezza con cui uccidevano tutti coloro che li avevano visti in azione! Insomma pur non avendo mai visto Selenia il mezz’uomo sapeva già molte cose di queste città , forse molte più di quante ne corressero nelle orecchie dei suoi abitanti; una volta addirittura gli era “capitato†tra le mani anche un tomo nel quale si raffiguravano le imponenti porte in bronzo della città !
<< …..ma perché no, dopotutto terrò d’occhio la loro merce per l’intero viaggio! Eh! Si al mondo d’oggi non si può mai star tranquilli, c’è più banditi e predoni assetati di sangue che persone a modo!! >> si disse tra se e se Ben mentre nel silenzio della notte si intrufolava furtivamente in un carro che all’indomani sarebbe partito insieme alla carovana mercantile alla volta di Selenia.