~ Ritorno a Scéaltadorfay, il lago di Llangan, primo pomeriggio ~ Happ. augura - o almeno è ciò che sembra - lo scrag sul pensieroso andante e un che di quasi solenne.
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Ora può anche smettere di guardarsi indietro. Non ci seguirà. 
mormorerà poco dopo Cloe se il Bartolo si mostrerà ancora guardingo lungo il tragitto a ritroso fino alla barca a remi.
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~ Scéaltadorfay, il lago di Llangan. Isolotto, primo pomeriggio ~ Sbarcati sull'isolotto, un modesto fazzoletto di terra sul quale un castello dei desideri spiccherebbe fra la vegetazione quanto una balena spiaggiata dentro a una tinozza, i novelli cercatori di hobgoblin dispersi si ritrovano in breve di fronte a un quadrilatero (lato 5m circa) tracciato col sale e la polvere di gesso. Ad ogni angolo si trova un mucchietto di pietre.
Dato che la piccola Cloe sembra essersi imbambolata a fissare tronchi e rami contorti ricoperti di muschio, cespugli di fiori selvatici, funghi velenosi e foglie secche, è Syalo a occuparsi di chiarire alla ciurma il significato del quadrato tracciato nei giorni precedenti da Ralgu:
Questo è lo stratagemma di cui vi avevo accennato al campo. Il principio è alquanto basilare: alcuni costruttori usano questa tecnica per vedere se la costruzione pianificata si trova su un sentiero fatato; tracciano la pianta del pavimento nel terreno e posizionano le pietre ad ogni angolo. Se durante la notte le pietre non vengono smosse, significa che il luogo (in questo caso l'isolotto) non è frequentato da fate o folletti... 
P.s sull'haggis