~ Il Castello dei Desideri ~ Cogitus ha scritto:<<Suppongo che per quanto permanga il desiderio dello spaccamento a metà, l’ombra possa essere bastevole, qualora recuperata, oppure no?>> chiedo pensieroso al nostro futuro nocchiero.
Ah, bǫlvan! ¹ Pure il diavolo misericordioso doveva capitarmi oggi. sbotta scocciato Hárbarðr, porgendo al Malatesta l'ascia con testa in ferro freddo * che teneva nascosta sotto al tabarro
Tieni. Farò finta di non aver udito la stupidaggine fuoriuscita dalla tua bocca. ~~~
Hárbarðr prende le cinque monete d'oro di Demian e ne addenta spudoratamente una per assicurarsi che sia "buona", dopodiché rimira estasiato (o almeno così sembrerebbe, data la penuria di muscoli facciali) la bottiglia di melomel per qualche istante prima di allacciarsela alla cintola con un tristo sospiro e far cenno alla comitiva di salire a bordo della sua barca cigno.
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La domanda di Bartolomé innesca un altro moto di furore nel non-morto
Gunvald mi fulmini le ossa se so e se voglio conoscere in quali folli tresche degli unseelie è finita la mia ombra!
È un sadico bastardo alto così (meno di un metro, stando al gesto)
grandi orecchie, vile come una pecora e più scaltro di un tasso affamato. L'ombra che proietta non è mai la sua. ~~~
Prima di salpare, Hárbarðr invita tutti a fare un cosa:
E ora bendatevi. E se avete anche di che turarvi le orecchie tanto meglio. Più avanti il lago è infestato di gwragedd annwn, meretrici ultraterrene che non vedono l'ora di abbindolare dei carne viva e trascinarli di sotto.*
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imprecazione non meglio definita in lingua vichinga